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Versione completa: mettere in "dima" il bulbo di un 40.7
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salve a tutti, qualcuno ha suggerimenti in quale cantiere andare per fare questa operazione?, parlo di un 40.7 versione 2.40 di profondità.
La barca la tengo a Rosignano, quindi possibilmente in zona.
Per cantiere intendo che abbiano la dima giusta..
la dima giusta per te?
in genere le dime le disegna un professionista per un armatore, il cantiere se ne ha una non e' sua e sopratutto non e' detto che vada bene per te.
il senso e' che la dima in generale ha due funzioni, ottimizzare le prestazioni rispetto al rating.
se la motivazione e' regata.. irc a parte per l' orc le dime ottimizzate cambiano annualmente ormai da un decennio, se invece vuoi solo che la barca migliori qualche comportamento ti ci vuole la dima giusta per quello... penso che prima di cercare un canliere con la dima, tu debba farti un idea di cio che vuoi migliorare della barca e cominciare a sentire un po di professionisti.
Dipende da cosa intendi e per quale ragione . Di solito i bulbi in ghisa non sono proprio fusi con un profilo preciso Naca . diciamo che si .....assomigliano ! Detto questo verificare “ quanto” il profilo esistente sia lontano da quello originale costituisce gia’ un bel punto di partenza per vedere se ne vale la pena .
Se il bulbo è di ghisa ,meglio lassa’ perdere. Se invece è di piombo ,di solito con una pialla elettrica ,questo lavoro l’ho visto realizzare addirittura da un grande cantiere, di può ottimizzare il profilo Lima dolo un po’!
Come fare è perfino intuibile : si costruisce la dima in negativo e si procede smagrendo laddove viene richiesto. Non esiste la dima giusta : il profilo Naca adatto in sede progettuale viene scelto in base alla “ destinazione d’uso 89” o meglio al carattere che si vuol dare a quel tipo di barca .
Se sportivo avremo un profilo meno “ panciuto “ se crocieristico ,più aggressivo ,cioè più portante alle basse velocità quindi grasso !
Trovi in rete tabelle appropriate per costruirti la dima Naca più vicina alla tua ,oppure quella che più ti convince ! Esaustivo ? Non credo ,ma pioi partire a cercare ! Ciao !
non sono piu semplici profili naca (quelli con due o 4 indici numerici) quelli che si usano per le chiglie ma il concetto espresso da mimi.. lo condivido.

a suo tempo (una ventina di anni fa) mi contentai di pareggiarla a stucco la chiglia di ghisa del 31.7 e posso dire che comunque un miglioramento ci fu
grazie, allora riformulo la domanda.
C'è tra di voi qualcuno che vuole intrattenere con me (ma ovviamente anche in questo thread) una conversazione per spiegare in che cosa consistono le modifiche al bulbo per ottenere taluni effetti?
Data la mia ignoranza credo sia meglio partire dall'ABC, esempio: per migliorare le prestazioni di bolina, oppure al gran lasco.
premetto che sono soddisfatto della mia barca, ma dal momento che il 90% delle barche come la mia che sono in vendita, dichiarano di avere il bulbo in dima, mi piaceva sapere di che cosa stessero parlando.
Se, come dici parliamo di ottimizzare le prestazioni rispetto al rating, la cosa mi interessa meno, nel senso che sono interessato più all'ottimizzazione in senso assoluto.
scusate ma quando ho scritto non avevo letto i due interventi successivi.
profili NACA. mi documento.
certo che la cosa migliore all'inizio è capire se la mia barca è almeno "a disegno".
per fare ciò mi serve il disegno, devo capire dove procurarmelo
bolina e gran lasco.. non vanno d' accordo. di bolina ci vuole una forma che generi la massima portanza al lasco la minima.
il 40.7 era una barca che si comprava per vincerci le regate.. se non l' hai presa nuova e trascurato il migliore dei sui aspetti.. e' gia in dima anche la tua e anche se non te l ha detto chi te l' ha venduta.
molto interessante: "trascurato il migliore dei suoi aspetti".
Purtroppo per me penso di avere fatto esattamente quello che hai ipotizzato.
Ho messo la barca in acqua ad Aprile dello scorso anno dopo che il vecchio ed unico proprietario l'aveva tenuta ferma in acqua per diversi anni.
Tra i tanti lavori fatti, per risparmiare non ho portato la carena a zero, ma ho fatto dare l'antivegetativa sopra quella vecchia che era stata solo pulita.
Inutile dire che oggi mi manca più di un nodo.
D'altronde anche questa è esperienza.
il 36.7 ed il 40.7 sono tuttora barche vincenti in regata... specie con onda.
in crociera il passo lo fa l' anima dell' armatore, mi verrebbe da dire che se la usi solo per crociera ti sei preso una signora nervosetta e permalosa.
googola il suo nome e regata.. a volte gli amatori fanno gli gnorri sulle regate perche nell' immaginario collettivo le barche sono come come le macchine, se hanno corso sono usurate.
direi che vale il contrario, se hanno fatto regate sono state curate e coccolate come poche barche abbandonate per mesi in banchina.
a volte il nodo in meno.. dipende anche da altro, vele, bagagli, regolazioni.
Per prima cosa prenderei qualche dimensione della chiglia esistente, per vedere se si può risalire a un profilo originario.
Traccia tre linee orizzontali sulla pinna diciamo una vicino allo scafo, una seconda linea orizzontale un terzo dell'altezza della chiglia sotto, una terza linea orizzontale un altro terzo sotto. In altre parole, "taglia" virtualmente la pinna in tre parti, con dei piani orizzontali.
Per ogni sezione virtuale, misura la distanza prua-poppa.
Per ogni sezione virtuale, misura lo spessore massimo (in senso perpendicolare all'asse della barca)
Per ogni sezione virtuale, misura a che distanza dall'estremità anteriore della sezione si trova il punto di massimo spessore.
Per ogni sezione virtuale misura lo spessore della pinna a metà strada fra il punto di massimo spessore e il bordo poppiero della pinna.

(Oppure chiama jetsep che viene con il suo scanner pentadimensionale e fa tutto assieme Smile )

Con questi dati già si possono fare scelte più razionali. Smile
si, in poche parole devo rilevare per punti la sezione nei tre piani.
Metodo molto semplice e facile, consideriamo di averlo fatto, poi però con che lo confronto..
Posto il fatto che per i miei scopi (no regate almeno per ora ma mi piace che la barca vada al suo massimo sempre), che sono quelli di imparare ad usarla al meglio, per cui la mia crociera consiste nel regolare all'infinito tutto il regolabile per capire come reagisce (a proposito, reagisce, eccome se reagisce!).
Ha perso un nodo, anche a motore.
(21-09-2018 16:42)Acappe Ha scritto: [ -> ]Metodo molto semplice e facile, consideriamo di averlo fatto, poi però con che lo confronto..

Prima di tutto, molto probabile che trovi profili più o meno storti e irregolari (per costruzioni, stuccature e compagnia), quindi identificando il profilo originario puoi già farti anche da solo le dime per correggere questi errori, già tanto di guadagnato.
Poi, una volta che sai il profilo di origine sai quali sono le curve lift/drag teoriche della tua chiglia, se vuoi migliorare una caratteristica specifica modifichi la sezione verso un profilo con curva lift/drag che abbia caratteristiche adatte.
Tieni presente che nonostante le pubblicità che millantano chiglie dai profili eccezionali e rivoluzionari, con questo tipo di modifiche si rimane essenzialmente a somma nulla: quello che guadagni da una parte lo devi pagare da un'altra, quindi per ipotesi una pinna con una "ottimizzazione massima" sarà migliore di tutte le altre in un'unica condizione ben specifica, e peggiore in tutti gli altri casi.
(21-09-2018 16:42)Acappe Ha scritto: [ -> ]si, in poche parole devo rilevare per punti la sezione nei tre piani.
Metodo molto semplice e facile, consideriamo di averlo fatto, poi però con che lo confronto..
Posto il fatto che per i miei scopi (no regate almeno per ora ma mi piace che la barca vada al suo massimo sempre), che sono quelli di imparare ad usarla al meglio, per cui la mia crociera consiste nel regolare all'infinito tutto il regolabile per capire come reagisce (a proposito, reagisce, eccome se reagisce!).
Ha perso un nodo, anche a motore.

direi che hai sbagliato antivegetativa, un nodo a motore non lo perdi (rispetto a quando o cosa ?) per una chiglia non in dima, piu facile perderlo per effetto dei un po di vegetazione alla quale cio che hai dato sull'opera viva e' piaciuto.
Hai perfettamente ragione, allora, visto che non ho una esigenza specifica, mi posso limitare a controllare che la superficie sia uniforme.
intanto continuo a cercare nel web quale sia la NACA o altro che è stato usato per la sezione del 40.7.
(21-09-2018 17:23)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che hai sbagliato antivegetativa, un nodo a motore non lo perdi (rispetto a quando o cosa ?) per una chiglia non in dima, piu facile perderlo per effetto dei un po di vegetazione alla quale cio che hai dato sull'opera viva e' piaciuto.

Ma certamente, mi riferivo proprio a questo quando parlavo di quello che ho trascurato.
Rispetto ai primi mesi dell'anno scorso, quando facevo abbastanza facilmente 8 nodi, ora, sia a motore che a vela arrivo a 7.
L'attenzione alla deriva era un di più, visto che ne parlano tutti nel contesto di questa barca.
e' uso abbastanza comune tra coloro che hanno una barca e' usare il tempo in acqua a pulire l' opera viva... mi sa che questo particolare l' hai trascurato, comunque un nodo e' tanta roba, forse ti basta dare una pulita all' elica.
il falso scarpone di quella serie di barche e' molto sofisticato e ancora attuale. io prima di mettere mano alla chiglia cercherei di farmi un idea piu chiara di quello che puo fare anche cosi. e certo che portarla a gelcoat e usare roba buona sarebbe un ottima cosa.. specie se trovi il modo di fartela da solo che senno ci risiamo con la ricerca del cantiere e io in tutta franchezza non saprei da chi mandarti, in toscana da un paio di anni il livello di capacita e qualita nei cantieri e' crollato ovunque.
Non conosco la tua barca e soprattutto non ci hai detto di che materiale è fatto il bulbo .
Seconda cosa modificare ad cazzum non ha senso . Almeno devi sapere dov’e che ritieni che la tua barca possa migliorare . Di bolina ? Perché stringe poco ? Di lasco perché è troppo lenta ? Le due cose non stanno insieme ,un bulbo più tirato ( meno superficie bagnata e un profilo naca di una serie più magra ) ti permetteranno sicuramente più velocità al lasco ,ma probabilmente meno capacità di stringere di bolina . Fossi in te ,siccome la barca la conosci tu ,sceglierei dove limare per ottimizzare in quella direzione ,sapendo che in tutte è un ossimoro ! Ripeto siccome il cantiere avrà ben scelto il compromesso per dotare questa barca della chiglia più adatta ,non resterebbe che ottimizzarla . Di solito i cantieri sono un po approssimativi sulla precisione del bordo di entrata del bulbo ,e qui io guarderei bene ! Poi il peso ...se la barca tiene la tela con abbondanza ,puoi alleggerire un po’ il bulbo .
Il bulbo è di piombo. Comunque dallo scambio di informazioni che abbiamo avuto ho certamente le idee più chiare. Quindi non ho intenzione di migliorare questa oppure quella prestazione, almeno per adesso. Vorrei però capire se la deriva è a disegno oppure no. Pensavo che qualche cantiere avesse la famosa dima, ma giustamente come dite voi il concetto di ottimizzazione è relativo alla destinazione d’uso. Il mio oggi è la crociera usando la vela il più possibile. Cosa che questa estate non mi è riuscita per colpa di n cose, ma non del bulbo.
ciao acappe, ci sono un monte di cose che possono rallentare la barca, e che ovviamente sono già state menzionate qui. le tue domande me le faccio anch'io ma la chiglia l'ho lasciata per ultima. il peso, la carena, l'albero e lo strallo hai voglia di sperimentare. le vele nuove sono importanti pure ma se non hai il resto a posto non credo che aiutino più di tanto e costano molto. venendo alla chiglia, se prendi i punti delle sezioni come ti ha spiegato mimita e li posti qui si può risalire facilmente al profilo che più gli assomiglia/originale da progetto.


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