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Versione completa: Regolazione vang e base in varie condizioni
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Regattieri buonasera.
Domanda un po specifica..
Partendo dal fatto di aver regolato la randa in modo che i segnavento d'uscita sventolino ( di bolina e traverso ci riesco, dal lasco in poi.. Mai visti). Crocette a quartiere, no tasto, barca piccina.
Sapendo (?) che con vento forte cazzo a ferro vang e paterazzo. Nelle condizioni opposte o con vento fresco come ci si regola? Io di solito:

5-10 nodi:
-bolina: vang appuntato, base da cazzata a morbida a salire e del vento.
-poppa: randa su crocette con leggera inversione, vang e base mollate
-Lasco/traverso:?
Con onda in generale mi tengo più mollo..

15 nodi:
-bolina: vang cazzato, base cazzata
-poppa con spi: randa su crocette, vang appuntato. base mollata, paterazzo appuntato
-Lasco/traverso:?

20-25
-bolina: vang ferro, base e paterazzo cazzati
-poppa senza spi: randa non su crocette, vang cazzato, base mollata, paterazzo cazziato.
-Lasco/traverso:?
Ma la scotta randa la hai tolta?


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Di bolina il vang non serve. Con la scotta si da lo svergolamento col carello si apre e si chiude.-
Bullo , è utile con poco vento portare il carrello sopravento?
(22-09-2018 08:53)bullo Ha scritto: [ -> ]Di bolina il vang non serve. Con la scotta si da lo svergolamento col carello si apre e si chiude.-

Il First 21.7 / 20 non ha il carrello ed anche io di bolina uso il vang in modo che lascando la scotta randa si modifichi l'angolo di incidenza ma non lo svergolamento ottenendo più o meno ciò che si farebbe scarrellando. Credo si chiami vang sheeting, non so il termine in italiano.
Dopo le due prime risposte esaustive che hai avuto dico anche io come bullo, ma perché sui cabinati cazzate il vang di bolina? Per appiattire la randa abbassando il boma basta la scotta a fine boma è una questione di fisica, fai più leva, di contro in poppa serve eccome, anche il vang è un opinioneeeee!
Non so sulla tua barca. Sulle barche con l’albero flessibile cazzare il vang anziché la scotta permette di incurvare di più l’albero. Perché il boma viene tirato verso l’albero. Quindi si appiattisce la randa, il grasso.
Si osef, su questo concordo con te, per quei pochi cabinati che hanno un albero flessibile che risentono dell'azione del vang, puoi usarlo anche in bolina.
E' uytile con poco vento portare il carrello sopra
vento.
Su certe derive cazzando il vang si imbanana l'albero, si da il brend.
Sui cabinati è un pò difficile, a meno che non sia una canna da pesca.
Ripeto, su barca di una certa stazza per dare il brand, imbannanamento e smagrire si usano altri metodi-
La vela è un'opppppinione.-
Come leggete e hanno detto su, il 21.7 non ha carrello/tasto. Quando hai bisogno di scaricare per troppo vento l'unica è tenere il vang cazzato di bolina e lavorare di scotta. Il punto della domanda è con poco vento. Nessuno però ha risposto riguardo alla base e alle andature
Credo esistano delle linee guida, non il manuale perfetto. Importante è sapere cosa hai a disposizione e come usarlo ma le variabili sono tante, incluso il taglio e i mq. della vela, il tipo di barca come reagisce, l'armo, cosa nel mentre hai a prua...
(23-09-2018 18:10)Brunello Ha scritto: [ -> ]Come leggete e hanno detto su, il 21.7 non ha carrello/tasto. Quando hai bisogno di scaricare per troppo vento l'unica è tenere il vang cazzato di bolina e lavorare di scotta. Il punto della domanda è con poco vento. Nessuno però ha risposto riguardo alla base e alle andature
….. mah, riguardo la tensione da dare alla base col tesabugna… mi avevano dato l'input che appiattire la base randa è una regolazione sia per molto vento e se di bolina. Una randa più rotonda in base va bene per vento leggero. Esistono degli studi che indicano anche la "freccia" accettabile in base al vento. Una base poco tesa, a mio avviso, permette anche uno svergolamento in alto della randa. Voglio ricordare che molte rande hanno anche la cosiddetta "manina" , che ha lo scopo di togliere tutto il grasso della base, senza praticamente variare la superfice totale. BV
Io, da principiante autodidatta, sulla mia barchetta mi regolo così dalla bolina stretta fino al traverso:

1. con pochissimo vento, tendente al niente, e mare forza olio cerco di appiattire le vele il più possibile altrimenti il flusso si distacca dalla vela prima di arrivare alla balumina; questo significa che teso al massimo la base della randa. in questo caso cerco anche di sbandare il più possibile la barca con l'equipaggio per diminuire la superficie bagnata.

2. man mano che il vento cresce aumento il grasso e quindi lasco la base della randa, ancor di più se mi serve potenza per superare le onde; cerco di tenere lo sbandamento della barca entro i 15 gradi.

3. dal vento moderato in su cerco nuovamente di appiattire le vele il più possibile altrimenti il firstino sbanda troppo e lo scarroccio diventa importante, anche in questo caso teso la base quanto più mi è possibile. se sbando più di 20 gradi riduco la randa.

Io non ho né carrello quindi uso il vang puntato anche di bolina e con la scotta randa regolo l'angolo di incidenza, come scrivevo prima con il termine vang sheeting e non ho paterazzo perché sul first 20 non c'è e l'albero è autoportante con randa top-square ed un rake significativo.

Di poppa piena non vado praticamente mai perché non ho vele da andature portanti ed avendo crocette molto acquartierate non riesco ad aprire completamente la randa; al lasco / gran lasco cazzo il vang per evitare che il boma vada su e già, lasco la base randa e non guardo più i filetti perché la randa lavora per resistenza e non per portanza.
Kobold tutto giusto.
Mi dici, a parte cazzare la base, come fai per appiattire la randa col tipo di armamento che hai?
Bullo, non avendo il paterazzo non riesco ad appiattire ulteriormente la randa se non forse cambiando la tensione delle sartie (alte) e del diamante che in tutta sincerità non tocco da solo e comunque sarebbe una regolazione da fare in porto prima di uscire in base alle condizioni. So che alcuni proprietari di First 20 hanno armato due paterazzi, uno per lato, per risolvere il fatto che lo strallo sia in bando in condizioni di vento forte... io in quelle condizioni sto in porto quindi non so. Smile
Vedi le regole di stazza ti hanno limitato la regolazione, crocette acquartierate verso poppa.
Con crocette ortogonali, volanti, volantine e doppio paterazzo si fa quello che si vuole.-
(21-09-2018 23:33)Brunello Ha scritto: [ -> ]Regattieri buonasera.
Domanda un po specifica..
Partendo dal fatto di aver regolato la randa in modo che i segnavento d'uscita sventolino ( di bolina e traverso ci riesco, dal lasco in poi.. Mai visti). Crocette a quartiere, no tasto, barca piccina.
Sapendo (?) che con vento forte pifferino a ferro vang e paterazzo. Nelle condizioni opposte o con vento fresco come ci si regola? Io di solito:

5-10 nodi:
-bolina: vang appuntato, base da cazzata a morbida a salire e del vento.
-poppa: randa su crocette con leggera inversione, vang e base mollate
-Lasco/traverso:?
Con onda in generale mi tengo più mollo..

15 nodi:
-bolina: vang cazzato, base cazzata
-poppa con spi: randa su crocette, vang appuntato. base mollata, paterazzo appuntato
-Lasco/traverso:?

20-25
-bolina: vang ferro, base e paterazzo cazzati
-poppa senza spi: randa non su crocette, vang cazzato, base mollata, paterazzo cazziato.
-Lasco/traverso:?

Sapreste suggerirmi un testo che sia " un corso di vela" che tratti questi argomenti? Grazie
Il vang a ferro di bolina/traverso con vento forte al punto di sbilanciare la barca non è in contrasto con la necessità (se c’è) di scaricare svergolando?
Chiedo perchè il vang di bolina non lo tocco (ma ho il carrello)
Trim. Il manuale di regolazione delle vele della North University. Nuova ediz. Copertina flessibile – Illustrato, 20 aprile 2017
https://www.amazon.it/gp/product/8865945...UTF8&psc=1
(10-10-2021 22:26)jacques-2 Ha scritto: [ -> ]Il vang a ferro di bolina/traverso con vento forte al punto di sbilanciare la barca non è in contrasto con la necessità (se c’è) di scaricare svergolando?
Chiedo perchè il vang di bolina non lo tocco (ma ho il carrello)

Mi cito.....in realtà è una domanda che mi è sempre frullata in mente.
C'è chi dice che il vang smagrisca la randa, ma di bolina, normalmente, se si vuole appiattire è per adattare la velatura ad un forte vento. Se il vento è forte, e la barca sbanda abbastanza da farla diventare troppo orziera, conviene "scaricare" la randa aprendola in alto (svergolamento), la qual cosa è impedita proprio dal vang. In sintesi, le due cose sono antagoniste.

Parlando di bolina, quindi, il vang lo lascio abbastanza lasco, regolo lo svergolamento don la scotta, e poi apro o chiudo con il carrello. Sotto raffica, mollo carrello e, se non basta, la scotta.

Lo smagrimento della randa lo ottengo con altri mezzi: paterazzo idraulico, base randa, drizza randa.

"La so" giusta, o sono in errore in qualcosa?
Ad esempio, il libro citato da cptgood, che ho letto, mi sembra in sintonia con quanto sopra.....(se ho ben capito)
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