(28-09-2018 10:34)Gambetta Ha scritto: [ -> ]Cari amici, buoni e monelli, la mia situazione (come quella di tanti, anche se non lo ammettono...) è la seguente:
Nei miei sogni sono un navigatore oceanico, al comando di un VOR 70.
Nella realtà, un padre di famiglia con moglie e figlia che prendono il sole e basta, che appena mollo gli ormeggi mi chiedono quando arriviamo, che se apro una vela e spengo il motore fanno il broncio perché siamo lenti, che se invece c'è vento vogliono rientrare, che se non prendono il sole sono in dinette a guardare la TV... proseguo..?
Ecco spiegato il bavaria 47 con tutto avvolgibile, elica di prua e comodità varie... (e per questo, la trovo fantastica).
E vi assicuro che se così non fosse, da solo (come, di fatto sono), non riuscirei a fare un bel niente.
Ma, in questa valle di lacrime (scherzo... almeno vado comunque per mare..), c'è uno spiraglio di luce.
Le regatine locali (di circolo e non), da fare con qualche amico, che mi ricordano che la mia è una barca a vela e che mi fanno divertire da morire (questo è il mio unico scopo). E nelle quali, anche se qualcuno potrà non crederci, col mio crocierone, mi sono tolto già qualche soddisfazione.
Così ho scoperto che a certe andature (da poppa al traverso) la barca va come un treno, rispetto a molte altre e invece soffre molto la bolina.
Conscio della mia poca esperienza, avverto comunque la sensazione che la barca possa meritare (a parte un comandante più esperto...), delle vele più performanti, per le regatine alle quali partecipo. Per il resto, terrei le mutande...
Ma prima di spendere un capitale e rischiare la sepaparazione coniugale.. voglio capire se potrebbe valerne la pena.
Tutto qua.
Ps. All'ultima regata: partenza di bolina, ma solo per la partenza. Il campo di regata era dalla parte opposta. Abbiamo abbattuto tutti. Ecco il fill di ruota... non sono messo così male...
Ciao potrei dire che ti considero un amico o forse molto di più visto che sono nella tua situazione, e con barca simile.
Non sono nemmeno un “velista” capace quindi....
Quello che ti posso dire e che io ho cambiato le vele facendole fare da un velaio “capace” con cui ho parlato a lungo dei miei “desiderata” e quindi ha disegnato e costruito un fiocco al 115% ed una randa con stecche “verticali” (in realtà oblique) con cui la barca ha cambiato passo, CERTO NON È UN FULMINE,ma mi permette alcune soddisfazioni.
È un suggerimento che ti consiglio. Dove navighi?
Certe volte se uno ha un budget da rispettare la soluzione migliore e' avere due barche: Una per crocera una piu' piccola per fare le regatine.
Navigo in Sardegna. Regatine e veleggiare nel golfo di Cagliari... mentre guardo Luna Rossa che si allena...
Come sempre accade (ed è giusto così), ognuno dice la sua.
E ringrazio tutti.
Ma in sostanza, c'è chi dice che cambiando vele la barca si trasforma e / o va molto meglio e chi dice di mettermi l'anima in pace...
Il problema è che l'esperimento è costosetto...
Certo poi che anche io ho solo da migliorare...
Mumble mumble...
Fra le due vele, se ho capito bene (e come immagino), ciò che penalizza maggiormente è più che altro la randa... giusto?
A fianco alla "feritoia" (perdono, non so come si chiama) da cui esce la vela dall'albero, esiste una inferitura, come nell'estruso del rollafiocco.
Lì si potrebbe inferire una randa buona da issare all'occasione?
Lasciando il mutandone avvolto dentro l'albero?
Spero di non avere detto un'eresia.
Chiedo venia in anticipo.
beh, un pò si. ma lo hai fatto con estremo garbo.
Diciamo, è come se volessi metterti quattro gomme da neve nel bagagliaio perchè non hai voglia di montare le catene....
E' una barca che ha un buon passo ma non è una lama di bolina, come tutti i crocieroni del resto, bulbo in ghisa poco profondo e con corde importanti, volumi di carena notevoli, interni pesanti ecc... meglio farla correre che impiccarla.
L'importante è il genova e la regolazione, è lui che tira, su quei piani velici la randa conta poco, vedi se riesci a mettere dei barber volanti per portare il punto di scotta del genova più interno possibile e non cazzare troppo il tesabase della randa, le rande avvolgibili non si regolano come quelle tradizionali, sono più simili ai fiocchi, meglio lasciarle un po lasche e profonde che appiattirle troppo.
(28-09-2018 16:34)zankipal Ha scritto: [ -> ]E' una barca che ha un buon passo ma non è una lama di bolina, come tutti i crocieroni del resto, bulbo in ghisa poco profondo e con corde importanti, volumi di carena notevoli, interni pesanti ecc... meglio farla correre che impiccarla.
L'importante è il genova e la regolazione, è lui che tira, su quei piani velici la randa conta poco, vedi se riesci a mettere dei barber volanti per portare il punto di scotta del genova più interno possibile e non cazzare troppo il tesabase della randa, le rande avvolgibili non si regolano come quelle tradizionali, sono più simili ai fiocchi, meglio lasciarle un po lasche e profonde che appiattirle troppo.
ça c'est la classe: niente sfottò, niente "io ce l'ho duro", niente inutili pavoneggiamenti nelle risposte. Solo competenza al servizio del forum
Grazie davvero.
Mi avete dato spunti interessanti...
(28-09-2018 16:34)scornaj Ha scritto: [ -> ]beh, un pò si. ma lo hai fatto con estremo garbo.
Diciamo, è come se volessi metterti quattro gomme da neve nel bagagliaio perchè non hai voglia di montare le catene....
Scusa ma non capisco.
Se esiste una seconda inferitura perchè non utilizzarla inferendo una randa, magari steccata (budget e voglia di faticare permettendo), solo per le occasioni delle regate (con magari un code 0 avvolgibile a prua per le ariette)?
Credo che sicuramente ci sarebbero dei vantaggi, non credo si debbano fare molti conti di penalizzazione per le regate, o veleggiate a vele bianche, di circolo come è questo il caso.
(28-09-2018 12:59)fast37 Ha scritto: [ -> ]a parità di vento? e poi sei sicuro che non metti l naso verso il vento mentre la barca scarroccia?
Sicuro sicuro, anche perchè poi guardo la traccia sul gps...
Poi te ne accorgi quando di fianco ad un'altra barca simile guadagni al vento e vai anche più veloce...
(28-09-2018 19:01)Franc Ha scritto: [ -> ]Scusa ma non capisco.
Se esiste una seconda inferitura perchè non utilizzarla inferendo una randa, magari steccata (budget e voglia di faticare permettendo), solo per le occasioni delle regate (con magari un code 0 avvolgibile a prua per le ariette)?
Credo che sicuramente ci sarebbero dei vantaggi, non credo si debbano fare molti conti di penalizzazione per le regate, o veleggiate a vele bianche, di circolo come è questo il caso.
Sul forum c’è una discussione specifica in cui si parla di questo
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=83892
Meglio evitare di ripetere cose già affrontate
Per quanto scritto nelle prime righe del messaggio 22 credo che l'unica cosa utile sia la rassegnazione
la soluzione potrebbe essere un set di vele in membrana taffetata, con randa avvolgibile semisteccata, così ti diverti nelle regatine e sfrutti l'investimento anche in crociera con la famiglia
Dipende se sei disposto a spendere almeno 15K eurini per il nuovo giochino...
(29-09-2018 00:58)zankipal Ha scritto: [ -> ]la soluzione potrebbe essere un set di vele in membrana taffetata, con randa avvolgibile semisteccata, così ti diverti nelle regatine e sfrutti l'investimento anche in crociera con la famiglia
Dipende se sei disposto a spendere almeno 15K eurini per il nuovo giochino...
Anche mooolto meno!! Esattamente quello che ho fatto io!
(29-09-2018 02:04)infinity Ha scritto: [ -> ]Anche mooolto meno!! Esattamente quello che ho fatto io!
Ma tu hai fatto delle vele in membrana a filo continuo o in laminato?
Membrana in laminato, ovvio costano meno di quelle in filo continuo
Ho posseduto un Oceanis 430 pescaggio 1,80 m. , la barca in vita mia che scarocciava meno di tutte, ciò Briand xè Briand, la deriva non era profonda, naturalmente, ma abbastanza lunga.
Aveva poco più di 80 mq., molto sottoinvelata, ci volevano 7/8 di reale per andare, e stringeva poco perchè genoa troppo grasso. A bordo c'era anche un vecchio genoa di 44 mq. questo più piatto, con codesta vela la barca stringeva i 45° senza scarocciare.
Ricorda che la prua è una cosa e la rotta effetiva un'altra.
Maaa @Gambetta, non so quanto tu ti stia schermendo o quanto invece ti manchi preparazione alle regate.
La mia preparazione è scarsa, però, da quello che leggo, non mi sembra che tu ti sia fatto un'idea sulle caratteristiche della tua barca.
IMHO se pensi di spendere dei soldi ti conviene spenderli in quest'ordine:
Libri per capire bene come funziona una barca nel suo complesso.
Corsi / professionisti in barca che ti aiutino a portarla al massimo delle sue possibilità (e avendo studiato capirai anche cosa stanno facendo)
Per ultima cosa potrai iniziare a spendere sulla barca, ma a ragion veduta.
Tieni anche conto che i primi due punti degli investimenti te li porterai sempre dietro sulle tue prossime barche o sulle barche di altri e potrai condividerli
Non mi sono mai professato regatante.
Non ho mai nascosto la mia inesperienza.
Vado per mare dalla nascita, ma mi sono affacciato alla vela solo circa 8 anni fa ed alle regatine / veleggiate da massimo 3.
Ho fatto qualche corso, letto tanto ed appena posso esco con gente esperta.
Sono certamente un principiante.
E non ci trovo niente di cui vergognarsi.
Ho il bavaria 47 da circa un anno (prima ne avevo una più piccola è molto più vecchia) e la sto conoscendo da allora. Barca comprata per ragioni di comodità. E ne sono decisamente soddisfatto.
Mi sarebbe andata bene anche se fosse stata sono comoda.
Invece, a dispetto di chi mi diceva il contrario, seppure non di bolina e comandata da chi come me, ha poca esperienza, la barca (bolina a parte) va come un treno.
Inopinatamente. Felicemente.
Così sto cominciando a scoprire i suoi pregi e difetti rispetto alle altre (cosa per la quale le regate e veleggiate sono importantissime - da solo non hai confronto).
Faccio tutte le mia brave regolazioni, monitorando le reazioni della barca.
Certamente ho margini di miglioramento notevoli.
Ma considerando che da poppa al traverso, con vento fresco, riesco a farla andare bene (almeno, decisamente più veloce della maggior parte delle altre che partecipano alle veleggiare cui partecipo), ma non riuscendo ad ottenere gli stessi risultati in bolina, ho pensato fosse colpa (anche) della barca.
Credo che striga poco e / o probabilmente scarrocci un po'.
Ecco il mio quesito a voi proposto.
E la mia sensazione è stata ampiamente confermata dai vostri interventi.
Che ringrazio davvero.
Ringrazio anche i contributi più ruvidi, che leggo in chiave costruttiva.
Ottima risposta Gambetta!
Complimenti per l'esposizione controllata, la tua progressione velica e la modestia nonchè la voglia di crescere. B.V.