28-09-2018, 10:16
Ciao a tutti,
nel mio lavoro ho incontrato molti tipi di regolatori esterni per alternatori, americani, inglesi, olandesi etc. Purtroppo sono tutti reazionati in tensione quindi se ne fregano della corrente generata ed inoltre, spesso e giustamente, hanno un sensore di temperatura montato sull'alternatore che diseccita l'alternatore quando questi supera gli n. gradi... e in estate questo accade regolarmente, costringendo l'alternatore a fare dei picchi a corrente massima seguiti da pause necessarie per il raffreddamento.
Guardando invece i suggerimenti dei produttori di batterie che indicano curve di ricarica piuttosto complesse viene ovvio notare la differenza fra la curva seguita dai regolatori e quella richiesta dalle batterie. Occupandomi di automazione mi viene piuttosto semplice utilizzare un uscita analogica di un PLC per far seguire ad un alternatore la curva di ricarica indicata dal costruttore delle batterie, magari mediata dalla temperatura dell'alternatore, ma limitandone la corrente prodotta e non diseccitandolo completamente.
La mia domanda al forum è:
qualcuno (paziente) ha già provato qualcosa di simile ?
nel mio lavoro ho incontrato molti tipi di regolatori esterni per alternatori, americani, inglesi, olandesi etc. Purtroppo sono tutti reazionati in tensione quindi se ne fregano della corrente generata ed inoltre, spesso e giustamente, hanno un sensore di temperatura montato sull'alternatore che diseccita l'alternatore quando questi supera gli n. gradi... e in estate questo accade regolarmente, costringendo l'alternatore a fare dei picchi a corrente massima seguiti da pause necessarie per il raffreddamento.
Guardando invece i suggerimenti dei produttori di batterie che indicano curve di ricarica piuttosto complesse viene ovvio notare la differenza fra la curva seguita dai regolatori e quella richiesta dalle batterie. Occupandomi di automazione mi viene piuttosto semplice utilizzare un uscita analogica di un PLC per far seguire ad un alternatore la curva di ricarica indicata dal costruttore delle batterie, magari mediata dalla temperatura dell'alternatore, ma limitandone la corrente prodotta e non diseccitandolo completamente.
La mia domanda al forum è:
qualcuno (paziente) ha già provato qualcosa di simile ?