I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Rotellina log - smontaggio in acqua
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3 4 5 6
Con la corrente in barca si sente il vento di superficie dato dalla componente Vento Reale e intensità e direzione della corrente.
Per capire se dopo una regolazione abbiamo fatto bene o male bisogna guardare il log che ci da la Velocità Nave o velocità propulsiva. Il GPS da la velocità e la rotta effettiva sul fondo.
Se si ha sensibilità si capisce se abbiamo aumentato o diminuito la velocità più grande è la barca diventa più diventa difficile sentirlo.
La vela è un'oppppppinione.-
Concordo 100% con Bullo.

E continuo a non capire chi afferma che avere il dato di velocità sull’acqua è inutile e quindi afferma implicitamente che è anche inutile conoscere cosí il dato del vento reale.

Non sono assolutamente un fanatico delle regolazioni fini delle vele o del decimo di nodo, ma perbacco ...

Aggiungo una considerazione: il vento è il mezzo di propulsione delle nostre barche. Il vento apparente è risultante del vento reale e della velocità della barca. Senza log il vento reale non lo conosci e quindi ti manca uno dei tre elementi del mix della tua propulsione. Poi puoi traversare anche un oceano senza log, ma perché rinunciarci?
(01-04-2021 18:27)stravento96 Ha scritto: [ -> ]E continuo a non capire chi afferma che avere il dato di velocità sull’acqua è inutile e quindi afferma implicitamente che è anche inutile conoscere cosí il dato del vento reale.

Trascurando i casi in cui la velocita' istantanea di salita e discesa dall'onda e' importante, il vento reale e' piu' preciso se calcolato dalla sottrazione vettoriale tra vento apparente e velocita' rispetto al fondo. In particolare, come e' gia' stato detto da molti, la corrente falsa la misura del vento reale se questi e' calcolato rispetto alla velocita' dell'acqua.

Poi, a me piace avere l'informazione della velocita' sull'acqua, e mi pulisco le palette quando necessario. Ma, ripeto, per il calcolo del vento reale e' meglio, quasi in tutte le occasioni, il GPS.

Per sapere invece se si sta portando bene la barca rispetto alle sue possibilita' occorrono il vento apparente e la velocita' rispetto all'acqua. Faccio un esempio: nello stretto di Messina se si viaggia a 5 nodi rispetto al fondo con 4 nodi di corrente a favore e 8 nodi di vento al traverso vuol dire che si potrebbe certamente meglio. Ma se si viaggia in direzione opposta sempre a 5 nodi rispetto al fondo con una barca da crociera normale si e' quasi dei maghi (almeno sulla mia barca).
Cito Albert, intervento del 2015 in tema:

Dato che la barca si muove sulla piattaforma acqua, il vento reale che la interessa è quello relativo al sistema di riferimento acqua e non a quello terra, che invece interessa chi è ancorato o chi è in spiaggia.

La discrepanza di valutazione tra i due venti calcolati in base a sog e a log si nota in particolare quando nelle regate la corrente è trasversale al campo di regata: al cdr ancorato sembra di aver messo giù un bastone ed una partenza perfetti, mentre alle barche che navigano risulta un vento non in asse e dunque bolina e partenza sbilenche perchè il vento vero e che serve conoscere a chi naviga risente del vettore corrente, per chi è ancorato no ...

Se estrai il log il vettore velocità barca che entra nel calcolo è = 0 e dunque il reale è eguale all'apparente.

Comunque in molti strumenti integrati "da croceristi" il vento reale viene indicato come "vento da terra" Smiley26 ed è calcolato sulla sog.... e dunque ai fini della navigazione a vela è impreciso e fuorviante ...
Stretto di Messina, vento da N velocita' 4 nodi.
Corrente verso S di 4 nodi.
Barca con vele ammainate.
Velocita' rispetto al fondo 4 nodi.
Velocita' rispetto all'acqua 0 nodi.
Vento apparente misurato 0 nodi.
Vento reale calcolato dall'apparente con il log: 0 nodi.
Vento reale calcolato dall'apparente con il GPS : 4 nodi.
Vira di 90 gradi issa le vele e si apre un mondo. Si parla di barche a vela che vanno con la propulsione del vento, non di barche con vele ammainate che si fanno trascinare dalla corrente.
@stravento96
Sembra che tu lo faccia apposta. Se si parla di vento reale e' una cosa, se si parla di utilita' del log un’altra.
Io parlo di utilità del log.

Secondo me è molto utile. Per me è indispensabile ma non pretendo lo sia per tutti.

Ognuno fa come vuole, ma permettimi di non comprendere perché chi fa vela se ne debba privare.

Quando mi si blocca l’elichetta e sullo strumento apparente e reale coincidono soffro.

Che poi il reale indicato non sia sempre il reale “vero” come nel caso da te citato lo è comunque all’incirca nella maggior parte delle situazioni e più vero rispetto alla SOG soprattutto con scarrocciò e corrente al traverso. O sbaglio?
E guarda Dato che metto il punto interrogativo per confrontarmi e ragionare non perché voglio o penso di avere “ragione”.
Argomento "Rotellina log-smontaggio in acqua".Chi la vuol usare,la usa, chi non la vuole usare la blocca,per chi fa crocera.Barca che fa regate è un 'altra cosa.Sono intervenuto in precedenza in quanto ho letto interventi che volevano far capire che chi usa il log è un navigatore,chi non lo usa è un "campagnolo" direbbe il ns.Bullo.Io in barca preferisco far entrare frizzantino magari doc che acqua salata,non si beve credetemi.
l'uso piu' pratico e meno matematico del LOG e' quando a parita' di condizioni si vira in regata da mure a dritta a sinistra in bolina e prima si andava a 6.3 nodi, dopo la virata a 6.1 e allora si sa' che c'e' qualcosa che non va'. Di solito quelli che dormono sotto in cabina che prima erano sopravento e adesso sono passati sottovento, quindi, sveglia brutale nel mezzo del turno di riposo e riposizionamento dei pesi..." Ragazzi non e' colpa mia, ma il log dice che..."

Gli esoterici tengono conto che l'elichetta di solito e' su una parte dello scafo, e bisogna "normalizzare" i numeri da un bordo all' altro per questo fatto.

Abbinando il LOG all' anemometro, all' indicatore di direzione del vento e al GPS poi ci si puo' sbizzarrire in regata, poi se la si vuole pianificare, per divertimento si potrebbe andare in un posto con un po' di declinazione magnetica ( Il vento e' dato in vero, non magnetico) e corrente alternata, quella delle maree.

Ockam non costruisce GPS. Ci tiene a spiegare il valore di un buon LOG e di non dimenticarselo:

http://www.ockam.com/2013/06/02/why-both...h-paddles/
Per la rotellina lo scarroccio non esiste. Se per assurdo si scarroccia solo, la rotellina sta ferma, ma vento reale ed apparente sono diversi poiche’ la barca si muove.

L’informazione della rotellina la vogliamo per sapere la componente di prua della velocita’ rispetto all’acqua, per esempio in Bretagna e’ molto preziosa.
Io senza log dovrei andare molto piu' piano alle andature portanti, il vento reale calcolato dal gps non ha la stessa precisione di quello calcolato dal log e per il pilota automatico fa molta differenza quando si ha molta tela issata rispetto alle condizioni meteo, infatti con il dato gps hai un valore medio, ma se stai planando o surfando col cavolo che mi fido a spingere al massimo la barca. In sostanza credo che l'uso del log sia importante in base al tipo di barca e al modo di navigare, e non dipenda dal marinaio a bordo. E non intendo che uno sia meglio dell'altro, sono solo diversi con diverse necessita'.
(02-04-2021 07:27)Nimbo Ha scritto: [ -> ]Io senza log dovrei andare molto piu' piano alle andature portanti, il vento reale calcolato dal gps non ha la stessa precisione di quello calcolato dal log e per il pilota automatico fa molta differenza quando si ha molta tela issata rispetto alle condizioni meteo, infatti con il dato gps hai un valore medio, ma se stai planando o surfando col cavolo che mi fido a spingere al massimo la barca. In sostanza credo che l'uso del log sia importante in base al tipo di barca e al modo di navigare, e non dipenda dal marinaio a bordo. E non intendo che uno sia meglio dell'altro, sono solo diversi con diverse necessita'.

Sono d'accordo, soprattutto con una barca planante, anche se ormai i GPS sono molto rapidi.
Dico che chi non capisce la differenza tra VN velocità Nave, RVS rotta vera di superficie e la Veff Velocità effettiva e RV rotta Vera sul fondo non dovrebbe prendere la patente. I termini usati sono quelli che usano sul manuale dell'ufficiale di rotta.
Dico che naviga solo perchè ha il GPS Plotter.
Anche la navigazione è un'opppppinione.
Devo ammettere però che tutti i problemi di carteggio in presenza di corrente, di vento di superficie o come volete chiamarlo, fatti per conseguire la patente sono sbagliati.-
Questa discussione del forum USA Raymarine spiega come gli strumenti calcolano, a partire dai dati “puri” recepiti dai sensori (log, bussola elettronica, ecc.), i valori del vento reale e del vento da terra.
https://forum.raymarine.com/showthread.php?tid=987
Purtroppo solo in inglese.
BV!
Grazie Pepe.

Molto utile
Certamente, gli strumenti di bordo definiscono il TWS come la velocita' del vento rispetto all'acqua.
Tra l'altro anche alcuni software come per esempio openCPN definiscono la TWS come la velocita' rispetto all'acqua.
Ma rimane un vento relativo rispetto all'acqua, non il vento reale.
Una lettura interessante:
https://www.bwsailing.com/cc/2017/05/cal...t-matters/
La discussione anima comunque anche altri forum, per esempio:
https://forums.ybw.com/index.php?threads...709/page-2

Infine la definizione della RYA (https://www.jollyparrot.co.uk/blog/under...n-sailing)
True wind is the actual speed and direction of the wind blowing as experienced by an observer that is stationary.

Rimando anche alla Garmin:
https://support.garmin.com/en-US/?faq=lQ...YGsOpDB7P6
Oppure, scomodando il Webster:
https://www.merriam-webster.com/dictionary/true%20wind

Ma non facciamone una questione di principio: l'importante e' capire di che cosa parliamo e come usiamo queste informazioni.

L'assimilazione ancora comune oggi che il vento reale sia il vento rispetto all'acqua viene probabilmente dal fatto che solo da pochi anni abbiamo popolarizzato l'uso del GPS, e che la sola maniera in passato, alla portata di tutti, di calcolare il vento reale era dalla velocita' rispetto all'acqua.

Il fatto che conoscere la velocita' rispetto all'acqua sia importante e' un altro discorso, come detto io non rinuncerei mai alla mia elichetta.
Tra l'altro, se voglio confrontare oppure ottimizzare la velocita' dell'imbarcazione rispetto alle polari abbiamo proprio bisogno della velocita' rispetto all'acqua.

Io, invece di definire un ground wind come fa Raymarine, terrei il TWS come quello rispetto al suolo, e definirei piuttosto un wind over water.
Oppure eliminiamo la definizione di vento vero e definiamo i due venti, rispetto all'acqua e rispetto al suolo.
Direte, si ma se c'e' corrente io come vento vero sento l'effetto della corrente.
Ma allora con lo stesso ragionamento anche il vento apparente e' un vento vero, poiche' per chi sta in barca e' il vento che veramente c'e'!
Pagine: 1 2 3 4 5 6
URL di riferimento