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Versione completa: elastico di ritenuta delle volanti
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Buondì,
ho sentito della possibilità di mettere un elastico tra le volanti per richiamare quella sottovento/inattiva e quindi evitare fastidi o interferenze con il boma. Ho cercato in giro ma ho ancora qualche dubbio circa la posizione.

Non è strettamente necessario, la nostra volantista è maniacale nel gestirle al meglio, ma al contempo mi sembra una cosa molto banale da implementare, tanto vale provare. Come si mette l'elastico e a che altezza?

Posizione: Va bene come in foto? ovvero sopra la crocetta per evitare che cada giù.
Lunghezza: va bene della lunghezza di una sola volante in tensione, così da far richiamare quella sottovento?

Giusto per non salire 20 volte sull'albero 79

A questo punto ho un dubbio, accade di avere entrambe le volanti cazzate (ad esempio in virata o all'ormeggio - anche se appena appuntate -), l'elastico rimane in tensione? Non da fastidio e crea forza supplementare al volantista in manovra?

Thanks in advance.
Veramente io sul mio 35 gli elastici di richiamo li avevo posizionati subito sopra il (rispettivo) paranco. Se trovo una foto te la posto.
Io non le ho mai usate assiduamente, tuttavia una volta le ho provate, ma non mi piacevano quelli affari orizzontali (questione di estetica, non di pratica).
Tanto per cominciare non hai bisogno di salire sull'albero, attacca l'elastico ad un testimone e lancialo al di la della crocetta da poppa a prua, poi da prua farai altrettanto verso poppa sulle altre mure. L'elastico non deve essere solidale all'albero, ma deve poter scorrere.
La lunghezza dipende molto dalla qualità dell'elastico (alcuni hanno un allungamento irrisorio, altri molto buoni invece hanno un discreto allungamento), secondo me dovresti cazzare entrambe le volanti (modalità ormeggiato) fissare un capo dell'elastico alla volante piuttosto in alto, a 2/3 metri dalla coperta (ce la fai lascandola e portandola momentaneamente verso la mezza nave), ripeti l'operazione sull'altra mura cercando di cazzare al massimo l'elastico. Poi provi..
Funzionava, a me funzionava, ma poi le ho tolte. Barche più grosse hanno una manovra rinviata in pozzetto, ma non starei ad incasinare ulteriormente il drizzista!
Considera che gli elastici lasciati sempre in tensione sotto al sole durano pochissimo, quindi se ti piace trova un sistema di montaggio rapido senza dover salire tutte le volte con il banzigo perchè soprattutto in estate dovrai cambiarli sovente.
da noi passavano sotto la crocetta: legato sulla volante un po' più in alto della crocetta, sotto crocette e attorno all'albero, poi in su verso l'altra volante.
Si, per la lunghezza dell'elastico dipende dall'elastico, parti da distanza albero con volante in tiro e fai un po' più corto. lo passi sotto alle crocette e leghi alla volante più o meno circa alla stessa altezza (un po' più su). Se poi ti interessa avere una strambata veloce senza dovere recuperare venti km di cima e toglierti le pulegge da altezza gengive fai la stessa operazione legando un anello di scorrimento o una mini-puleggia a metà paterazzo con elastico sulle pulegge.
L'elastico anche se non è in tensione, al sole dura poco.

Se vuoi fare quel circuito, credo ti convenga montare una cimetta unica, che dalle volanti passa in due anelli ad alto scorrimento, posti alla base delle crocette e scende giù lungo l'albero, ripassa dentro un altro anellino (posto ad altezza facilmente raggiungibile) e ritorna su alla seconda volante (speculare al percorso di discesa).
L'elastico lo fissi fra l'anellino in basso e la masta, puoi metterlo e toglierlo facilmente e puoi anche aumentarne il tiro, facendo un certo numero di loop

Se ti piace.
Prima che ci pensa qualcun' altro, corro di corsa a brevettarla.
Ho volanti non strutturali che uso solo con vento ed onda per impedire il pompaggio dell'albero.

La volante è in acciaio con terminale pressato ed occhio da cui parte una coda in tessile che, dopo essere passata in un bozzello a poppa o al giardinetto, teso con il winch del genoa sopravvento (così ci si ricorda anche di disimpegnarlo in virata).

Nell'occhio è anche legato un elastico che passa in un bozzellino fissato alla lande sartie, va ad un altro bozzellino sulla prima crocetta, torna giù a fare dormiente sulle lande.

Così basta svolgere il terminale dal winch e l'elastico richiama la volante e la tiene tesa alle lande, solo la parte tessile resta sul marciapiede tra le lande ed il giardinetto; quando serve metterle in forza basta tirare la coda, metterla sul winch ed alare.

Per non dover salire alle crocette e non avere troppe cime in giro ho usato quelle che servono ad issare le bandiere in crocetta per tenere anche il bozzellino coll'elastico (sotto le eventuali bandiere).

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Arrivare alla prima crocetta per legare un elastico è poi faccenda da dieci minuti... se poi siamo gente che fa regate, ma anche no, dovremmo pure salire per fare manutenzione all'albero almeno una volta all'anno. O no?!?
Ho provato due sistemi, poi ho eliminato (per ora) gli elastici, perché l'unica manovra veramente efficace (ed esteticamente accettabile) credo sia la ritenuta che si cazza dal pozzetto, ma alla fine è un impiccio in più. Quindi sono tornato alle volati "libere", che blocco con un grillo alla base delle sartie quando non prevedo di usarle.
L'ho già spiegato diverse volte a cosa serve l'elastico sui frazionati con volanti strutturali.
L'elastico serve quando si naviga in poppa piena e la barca rolla, sopratutto di notte, a far stare la volante vicino all'albero e non vada a finire davanti alle crocette perchè quando si abbatte ca--ando la volante si rischia di spaccare la crocetta e di disalberare. Di notte si vede poco.
Mi sono spiegato o no?
(18-10-2018 13:43)bullo Ha scritto: [ -> ]L'ho già spiegato diverse volte a cosa serve l'elastico sui frazionati con volanti strutturali.
L'elastico serve quando si naviga in poppa piena e la barca rolla, sopratutto di notte, a far stare la volante vicino all'albero e non vada a finire davanti alle crocette perchè quando si abbatte ca--ando la volante si rischia di spaccare la crocetta e di disalberare. Di notte si vede poco.-
Mi sono spiegato o no?
Assolutamente si, infatti io l'elastico lo montero' in quel modo. Come sempre, grazie Roberto. (mi prendo la liberta' di darti del tu anche se non ci conosciamo di persona.)
ti mando due foto se possono servirti per orientarti; la cima elastica è quella che sembra parta orizzontalmente
innanzitutto grazie a tutti dei suggerimenti, estremamente utili. stamperò il post, lo porterò in barca e ci ragionerò con calma. Mi sembra di aver capito che non c'è una regola aurea per l'elastico, in sostanza è più che altro una questione di estetica e di abitudine.

Un grosso problema che ha la volantista è che in strambata deve recuperare metri e metri di volante, la mia preoccupazione è che con l'elastico anche una banale virata richieda un recupero importante, o comunque maggiore rispetto ad una volante libera.

Nonostante l'estetica condizionata, c'è da dire però che si riduce o si elimina lo sfregamento sulla randa (che è nuova e onestamente mi fa star male come un'unghia su una lavagna).
(18-10-2018 13:43)bullo Ha scritto: [ -> ]L'ho già spiegato diverse volte a cosa serve l'elastico sui frazionati con volanti strutturali.
L'elastico serve quando si naviga in poppa piena e la barca rolla, sopratutto di notte, a far stare la volante vicino all'albero e non vada a finire davanti alle crocette perchè quando si abbatte ca--ando la volante si rischia di spaccare la crocetta e di disalberare. Di notte si vede poco.-
Mi sono spiegato o no?

Noi applichiamo una serie di controlli di sicurezza prima di strambare, la volantista segue il circuito ed il randista recupera gradualmente randa per ridurre l'escursione. Ci mettiamo certamente un secondo in più, ma lo facciamo in sicurezza. Di notte la volantista ha una torcia fissa e senza il suo "ok" non si stramba.

Più che altro la mia esigenza è che la volante non vada oltre il boma, accade spesso che l'alta si incastri sul boma, inoltre non amo che sfreghi sulla randa nuova, mi da proprio fastidio. Certamente evitare che vada oltre le crocette è un ulteriore passo verso la sicurezza.
(18-10-2018 18:09)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]Un grosso problema che ha la volantista è che in strambata deve recuperare metri e metri di volante, la omia preoccupazione è che con l'elastico anche una banale virata richieda un recupero importante, o comunque maggiore rispetto ad una volante libera.

la cima elastica te la dimentichi, il recupero della volante in strambata non deve essere di metri e metri, ti porti la randa al centro per evitare che ti si appoggi sulla volante sopravento cazzata (direi rischioso) e nel contempo recuperi la volante sottovento
Il volantista ero io col timone, barra, in mezzo alle gambe, il mio compagno alla randa la porta al centro, recuperata la volante e lascata la randa fino alle crocette ho in mano la scotta che diventerà braccio, sull'altra il caricabasso il timone sempre in mezzo alle gambe, lui va all'albero e cambia il tangone, devo lascare la scotta che diventerà braccio fino allo strallo, recupero il più possibile il braccio e punto il caricabasso, l'amico si fionda in pozzetto e finisce di inquadrare lo spi.
Questo con barchette di 10 m. con barca più grande e spi da 200 mq. e oltre è meglio ammainare, strambare e ridare spi.
Mi sono dimenticato di dire che con poco vento volanti mollate, solo paterazzo, randa strambata prendendola scotta in mano, caricabasso mollato, scotte in mano.
In una regata, dall'albero al pozzetto, in manovra, prodiere e uomo all'albero vanno di fretta e nell'ordine devono già scavallare scotta del genoa, braccio spi, scotta spi, rotaia e paranco di regolazione rotaia, bozzello di rinvio del braccio dello spi, barber vari ed eventuali, l'alabasso se hai fortuna corre affianco alla tuga... metti di notte, con vento e quant'altro ci manca solo di avere un elastico che ti corre in orizzontale tra la faccia e le ginocchia per mezza barca e non ti sei fatto mancare nulla. Poi, ogni due mesi, devi cambiare almeno dieci metri di elastico. In crociera, invece, su una barca da passeggio, ci potrebbe stare benissimo. Se fai regate l'elastico va dove dice anche bullo.
Ecco, la volante all'albero andrà bene in crociera, che l'armi se proprioSmiley26 ma se è strutturale è meglio se sta al suo posto.
Per non avere impicci sulle mie c'era un elastico di richiamo al paterazzo che teneva il bozzello del
paranco a un'altezza sufficiente da non averlo in testa. passava in un bozzellino e si fermava alla
landa del paterazzo. Lo potevo anche regolare o sostituire con molta semplicità dalla coperta.
Si trattava di trovare la giusta misura per non sgarbare la randa in poppa piena, ma non ho mai
avuto problemi. Parliamo però di massimo IV IOR, oltre non so se le sartie pesano troppo.
Sgarbare la randa? Significa?
Ciao.
abbiamo fatto svariate prove con svariate ipotesi proposte qui. Alla fine abbiamo deciso (per ora) che le volanti libere sono meglio e più gestibili dalla volantista che si occupa anche di tenere il circuito pulito ed in ordine. Da quanto abbiamo visto l'elastico introduce certamente degli aspetti positivi, ma anche degli aspetti negativi. Rallenta le manovre, crea comunque una frizione e in bolina ti costringe a tenere la volante più lasca di quanto non avresti fatto, aumentando i tempi di recupero in caso di vira veloce.

Comunque ad esempio quella dell'elastico al paterazzo non l'avevamo considerata, non ci chiudiamo eventuali strade.
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