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Versione completa: Cambiare di bordo dal gran lasco con una virata
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Tutte ottime considerazioni, concordo con chi teorizza una strambata più che una virata, ma credete che le condizioni hanno necessitato di una sorta di "voto popolare", per decidere l'una o l'altra. Tuttavia se il boma, sporge oltre l'angolo delle volanti, si propone un possibile rischio in caso di mancato "scavallamento", non potendo lascare randa e con conseguente straorzata. Non concordo con chi ipotizza un'ammainata della randa, su barche plananti la velocità è sinonimo di sicurezza, calcolate che appena prima dell'incidente andavamo tra i 18 e i 22 nodi, e stare sopra quelle onde è immensamente meglio che starci dentro.
Questo è anche uno dei motivi per cui le volanti, se l'armo lo consente (in genere sempre, sui frazionati) andrebbero richiamate in alto sul paterazzo dalla puleggia del paranco oltre che, ovviamente, in crocetta. Poca corsa e mai ingallonate sul (o dietro al) boma ad impedire la lascata. La velocità dello scafo è sempre sicurezza perché la manovrabilità la hai per differenza di velocità tra timone e acqua.
Virare si può fare se navigando al gran lasco si ha a riva la stessa tela che si terrebbe navigando di bolina.
In regata se si vuole planare, insomma correre, si tiene su tutto il più possibile, dall' andatura lasca orzando per virare la barca va stesa sull'acqua.
Stando seduto davanti al compiuter è tutto più facile in mare è più difficile ci vuole un timoniere capace di stare in poppa filo per una trentina di secondi, meno se l'equipaggio è bravo e veloce, deve guardare a prua dove vanno onde ed increspatura.
Ripeto dalla tastiera è tutto facile.
(26-10-2018 17:23)bullo Ha scritto: [ -> ]Virare si può fare se navigando al gran lasco si ha a riva la stessa tela che si terrebbe navigando di bolina.
In regata se si vuole planare, insomma correre, si tiene su tutto il più possibile, dall' andatura lasca orzando per virare la barca va stesa sull'acqua.
Stando seduto davanti al compiuter è tutto più facile in mare è più difficile ci vuole un timoniere capace di stare in poppa filo per una trentina di secondi, meno se l'equipaggio è bravo e veloce, deve guardare a prua dove vanno onde ed increspatura.
Ripeto dalla tastiera è tutto facile.-

Bullo, altro che manuali FIV, Glenans, ecc.Smiley32
PS: il timoniere NON deve guardare mai indietroSmiley26
(26-10-2018 17:23)bullo Ha scritto: [ -> ]Virare si può fare se navigando al gran lasco si ha a riva la stessa tela che si terrebbe navigando di bolina.
In regata se si vuole planare, insomma correre, si tiene su tutto il più possibile, dall' andatura lasca orzando per virare la barca va stesa sull'acqua.
Stando seduto davanti al compiuter è tutto più facile in mare è più difficile ci vuole un timoniere capace di stare in poppa filo per una trentina di secondi, meno se l'equipaggio è bravo e veloce, deve guardare a prua dove vanno onde ed increspatura.
Ripeto dalla tastiera è tutto facile.-

Calcola che viaggiavamo con 2 mani ed il 3, e la barca ha una stabilità superiore alla media. Ne avevamo fatte diverse prima di questa ed erano risultate le più "sicure". Poi sul fatto che tra il manuale, la tecnica, e la realtà del momento ci sia una differenza enorme è cosa certa e hai fatto bene a sottolinearlo.
un po' di inventiva 21
una manovra che non è in nessun "manuale", ma è fatta da gente, ok solitari, più o meno in corsa, per variazioni di rotta più o meno grosse in andature portanti?
Ė un indovinello?
Dai dacci la risposta.
(27-10-2018 00:51)rob Ha scritto: [ -> ]un po' di inventiva 21
una manovra che non è in nessun "manuale", ma è fatta da gente, ok solitari, più o meno in corsa, per variazioni di rotta più o meno grosse in andature portanti?
Ma, o si vira o si stramba, tertium non datur.
Poi lo si può fare bene, male o disastroso...
Illuminaci!21
yep: ipotesi originaria barca con randa e genoa (grandezza variabile,insomma senza spi), molto vento, barca tendenzialmente sovrainvelata.
Riprendere un po' di randa, senza orzare per gradi, quando comincia a partire in straorza, invece di mettersi lì a cercare di contrastare con la barra, bell'accompagnamento all'orza, barra decisa sottovento, senza toccare il genoa: la barca si stende, la velocità però non la fa fermare più o meno filo a vento ma parte nelle altre mure, il genoa prende a collo, poggiapoggiapoggia, poi si passa il genoa e la barca parte subito in nuove mure. Se si vuole si resta lì, sennò si stramba per tornare nelle mura originarie. Certo bisogna aver fiducia nella barca (e magari un buon sponsor).
Parola di figaristi, per me personalmente è tutt'altro andare Big Grin
C'era anche un video, chi lì a lottare per rimettere in rotta la barca stesa, traversata, senza inerzia con tutto che sbatte alla follia, pompate e pompate di timone, chi invece dopo il 360 "dinamico" è già partito via, vedo se lo ritrovo.
Fortissimo! Una sorta di giro sul calcioinculo dei vecchi luna park. Suppongo che con un 50' non funzioni ma la prima volta che mi ci trovo con la barca di un altro provo a buttargliela lì...
se fossi io il mob.. preferirei una bella virata subito, vele in bando, se sbatacchiano chi se ne frega? ci si allontana meno dal mob e la sua sensazione che il recupero sia cosa di secondi gli migliora lo stato d' animo, non pensate che lo shock sia meno pericoloso del resto.

ad aspettare le condizioni per la strambata ci sta di fare cento e piu metri.
poi una volta avvicinato.. e' allora che tocca ragionare e con attenzione su come recuperarlo, ma di sicuro la priorita e' rimanergli piu vicini possibile... di sicuro far star ferma una barca con 30 nodi.. quello si puo essere difficile.
(26-10-2018 12:56)flatniko Ha scritto: [ -> ]Tutte ottime considerazioni, concordo con chi teorizza una strambata più che una virata, ma credete che le condizioni hanno necessitato di una sorta di "voto popolare", per decidere l'una o l'altra. Tuttavia se il boma, sporge oltre l'angolo delle volanti, si propone un possibile rischio in caso di mancato "scavallamento", non potendo lascare randa e con conseguente straorzata. Non concordo con chi ipotizza un'ammainata della randa, su barche plananti la velocità è sinonimo di sicurezza, calcolate che appena prima dell'incidente andavamo tra i 18 e i 22 nodi, e stare sopra quelle onde è immensamente meglio che starci dentro.

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Io, ZK, sono sempre rimasto meravigliato di quante poche sacche di rescue sling si vedano sui pulpiti di poppa in mediterraneo. Certo che se poi educano rendendo obbligatorio l'anulare arancione che, se sbagli a tirarlglielo, ammazza anzitempo il poveretto... parliamo di nulla.
Di fondo a questo 3D, c'è un indicente risolto fortunatamente con un lieto fine.
Strambare o virare ? Come qualcuno ha detto, quando sei in quelle condizioni, decidi manovra che il feeling e la conoscenza della barca ti suggeriscono. Come non essere concorde !
Il paradosso qua e ' che la manovra in sicurezza di virare ha innescato il MOB .
Bravi tutti lo hanno recuperato veloce. Purtroppo con barche che fanno a lasco da 10 a 25 nodi, l'uomo lo perdi di vista in un attimo. Di giorno hai dalla tua la vista e sono cazz. , di notte sono tracazz.ssimi.
L'asta IOR e' d'obbligo in queste regate. Per procedura, andrebbe sganciata immediatamente, fermare la barca e lanciare un segnale pan pan con coordinate viene consigliata come sequenza da seguire. Il tasto MOB del gps fissa la posizione.
La forza del mare complica di parecchio lo scenario.
Questo e ' quello che viene insegnato in un qualsiasi corso isaf.
Lungi da me, voler insegnare nulla a nessuno ed evidentemente a maggior ragione dietro una tastiera, al caldo e all'asciutto, ma scrivo solo queste righe con l'idea di dare uno spunto di riflessione Smiley57
Capirsi poi è un problema. Che la volante stia sotto il boma o sopra, sfreghi sulla balumina cosa cambia nel mollare la volante, la randa si apre comunque.
(28-10-2018 13:49)nape Ha scritto: [ -> ]Io, ZK, sono sempre rimasto meravigliato di quante poche sacche di rescue sling si vedano sui pulpiti di poppa in mediterraneo. Certo che se poi educano rendendo obbligatorio l'anulare arancione che, se sbagli a tirarlglielo, ammazza anzitempo il poveretto... parliamo di nulla.

Nella foto la mia barca con a poppa a destra il famigerato anulare arancione di obbligo, con la luce collegata, a sinistra la sacca gialla con il salvagente a stola, collegato a 50 m di robusta cima per recuperare ed issare il MOB e con una seconda luce collegata:

[attachment=35436]

Ovviamente non sono a norma perché l'anulare non è dotato della regolamentare cima per sottrarlo alla presa del MOB!
898989
(28-10-2018 13:49)nape Ha scritto: [ -> ]Io, ZK, sono sempre rimasto meravigliato di quante poche sacche di rescue sling si vedano sui pulpiti di poppa in mediterraneo. Certo che se poi educano rendendo obbligatorio l'anulare arancione che, se sbagli a tirarlglielo, ammazza anzitempo il poveretto... parliamo di nulla.

quando andavo per mare con la canoa.. tutti a chiedermi che fosse.
molte attrezzature e' obbligatorio averle.. che si sappiano usare e' un altro discorso...
e' pieno di gente convinta che la patente sia una patente.
Smiley26
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