I Forum di Amici della Vela

Versione completa: modelli di carico su albero e sartiame
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2
(17-11-2018 21:33)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]innanzitutto grazie a tutti per i contributi, estremamente utili. in effetti l'argomento non è banale e l'immissione dei dati è certamente la cosa più complessa di tutte. Certamente più complessa delle geometrie tutto sommato elementari che insistono sui nostri alberi.

per le vele, la guida di marcofailla è stata utilissima, poi bisognerà capire come e dove scaricano le vele sull'albero, ma soprattutto in che percentuale, ad esempio, il fiocco scarica sul suo punto di uscita dall'albero sulla penna. O quanto scarica, in percentuale, sull'inferitura la randa dalla penna alla mura o quanto comprime il boma. In effetti è un ginepraio.

Ancora invece non so ed ignoro quanto è tesata in genere una sartia, ad esempio, su un 10mt come il mio. Ignoro anche un range, non saprei proprio computarlo. 10? 100? 1000? kg? Sto banalizzando per dire che ne sono totalmente all'ocuro. E certamente per iniziare a dare un modello, questo serve.
Mi pare ci siano, in via sperimentale, degli arridatoi che ti danno in carico che in quel momento sopportano. Cormax66 ne sa qualcosa
Tanto gli alberi ogni tanto vengono giù lo stesso, qualcosa cede, si rompe, affaticamento come si calcola?
Ultrasuoni? materiali che si cristallizza.
Buon disalberamento.-
(18-11-2018 10:37)paolo_vela Ha scritto: [ -> ]Attenzione a non usare numeri empirici in trattazioni che vogliano avere una qualsivoglia valenza tecnico scientifica... "RM30 è uguale al dislocamento è una bestialità"!!! Rm ha le dimensioni di una forza x lunghezza, il dislocamento è una massa. Prima di parlare di bontà o meno di modelli e / o progettisti meglio fare un passo indietro e capire le equazioni statiche e le forze che governano sistema.

dal punto di vista dimensionale la "pezza" te l' ho messa io.. e pensavo di qualita.
il momento raddrizzante e' sempre espresso come dislocamento per GZ.
questo ti consente anche di capire quanto un sovraccarico incida sul lavoro delle sartie.
la modalita di zanki.. e' molto poco esplicativa (io stavo per prenderla larga) ma molto efficace.
(18-11-2018 12:23)ZK Ha scritto: [ -> ]dal punto di vista dimensionale la "pezza" te l' ho messa io.. e pensavo di qualita.
il momento raddrizzante e' sempre espresso come dislocamento per GZ.
questo ti consente anche di capire quanto un sovraccarico incida sul lavoro delle sartie.
la modalita di zanki.. e' molto poco esplicativa (io stavo per prenderla larga) ma molto efficace.

Avevo premesso anche "facendo i conti della serva" è chiaro che il dislocamento e l'RM30 sono dati diversi, ma in una barca da crociera per coincidenza si avvicinano molto, poi un Imoca sarà leggerissimo e avra un RM30 spaventoso o un motorsailer sarà pesantissimo con un RM30 basso, ma su una barca media che pesa 10000 kg ed è larga 4, 10/2 = 5 Tonn, moltiplicato per un coeffifiente di sicurezza K di minimo 1.5, meglio se 2, ti dice orientativamente che una sartia alta in spiroidale sarà da 10mm.
Poi se la barca ha un certificato di stazza si conosce anche l'RM30 esatto e si fanno calcoli più approdonditi ...
@Utente non piu' attivou datti una letta sperficiale a questo:

https://www.boatdesign.net/threads/mast-...ons.55096/

lo potremmo anche usare come libro di testo?
neanche morto.. io sto qua per divertirmi ma se provi il link di riferimento ci trovi tutti i programmini iso di riferimento. nessun calcolo a elementi finiti e tanti fogli elettronici.. che... e' alla "carlona" che si verificano i conti precisi dei sistemi matematici complessi.
estremamente interessante, grazie.
Pagine: 1 2
URL di riferimento