22-01-2019, 12:42
Benritrovati, è un po' che non scrivo, ma torno a disturbarvi perché ho bisogno di voi.
Da meno di un anno ho acquistato con amici una piccola Alpa Dodi. Ho fatto alcuni lavoretti di manutenzione, cambiato le scotte, le drizze e poco altro. L'ormeggio in cui si trova è delimitato da pali. L'ignoranza (brutta bestia) ci ha fatto ormeggiare senza mettere degli ammortizzatori alle cime. Tira oggi tira domani si è divelto un passacime di prua che devo ora riparare. Sia i 4 punti di ancoraggio del pulpito di prua, sia le due gallocce sono fissati con viti passanti e contropiastra, ma i passacime no, solo con viti che fanno presa nella vetroresina della tuga (in quel punto rinforzata da un notevole spessore. Ovviamente le sedi delle viti del passacime si sono rovinate e non tengono più. Il passacime è costituito da una placca di acciaio con una C orizzontale al di sopra della stessa. La piastra di acciaio, spessa almeno 5 mm si è torta dallo sforzo...
Provando a mettere una pezza provvisoria con quello che avevo in barca ho provato ad usare una colla epossidica bicomponente dopo aver pulito quello che potevo pulire delle sedi delle viti, ma complice la temperatura rigida (eravamo intorno allo 0) la colla non ha fatto presa ed è servito a poco.
Ciò premesso sono a chiedere consigli su come procedere per risolvere il problema.
Ho varie idee:
1) Trapanare oltre per oltre e mettere una contropiastra sebbene nel progetto iniziale non fosse così. Soluzione abbastanza semplice e poco laboriosa. Quello che mi ferma è pensare che se non fosse saltato il passacime forse avrei rovinato strutturalmente la prua della barca e se irrobustisco oltremodo il componente, in futuro, potrei espormi a guai.
2) asportare i diversi strati di vetroresina con un foro per così dire a cono, molto allargato in corrispondenza della zona da trattare per poi sovrapporre diversi strati di tessuto ed epossidica per ricostruire la zona. Il problema sono le temperature, la resina epossidica che ho a casa a queste temperature non catalizza nemmeno se prego in turco o se lo fa, lo fa male e non so come potrei fare diversamente. Non va poi trascurato il fatto che non è un lavoro proprio rapidissimo e semplicissimo se si vuole farlo bene.
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Da meno di un anno ho acquistato con amici una piccola Alpa Dodi. Ho fatto alcuni lavoretti di manutenzione, cambiato le scotte, le drizze e poco altro. L'ormeggio in cui si trova è delimitato da pali. L'ignoranza (brutta bestia) ci ha fatto ormeggiare senza mettere degli ammortizzatori alle cime. Tira oggi tira domani si è divelto un passacime di prua che devo ora riparare. Sia i 4 punti di ancoraggio del pulpito di prua, sia le due gallocce sono fissati con viti passanti e contropiastra, ma i passacime no, solo con viti che fanno presa nella vetroresina della tuga (in quel punto rinforzata da un notevole spessore. Ovviamente le sedi delle viti del passacime si sono rovinate e non tengono più. Il passacime è costituito da una placca di acciaio con una C orizzontale al di sopra della stessa. La piastra di acciaio, spessa almeno 5 mm si è torta dallo sforzo...
Provando a mettere una pezza provvisoria con quello che avevo in barca ho provato ad usare una colla epossidica bicomponente dopo aver pulito quello che potevo pulire delle sedi delle viti, ma complice la temperatura rigida (eravamo intorno allo 0) la colla non ha fatto presa ed è servito a poco.
Ciò premesso sono a chiedere consigli su come procedere per risolvere il problema.
Ho varie idee:
1) Trapanare oltre per oltre e mettere una contropiastra sebbene nel progetto iniziale non fosse così. Soluzione abbastanza semplice e poco laboriosa. Quello che mi ferma è pensare che se non fosse saltato il passacime forse avrei rovinato strutturalmente la prua della barca e se irrobustisco oltremodo il componente, in futuro, potrei espormi a guai.
2) asportare i diversi strati di vetroresina con un foro per così dire a cono, molto allargato in corrispondenza della zona da trattare per poi sovrapporre diversi strati di tessuto ed epossidica per ricostruire la zona. Il problema sono le temperature, la resina epossidica che ho a casa a queste temperature non catalizza nemmeno se prego in turco o se lo fa, lo fa male e non so come potrei fare diversamente. Non va poi trascurato il fatto che non è un lavoro proprio rapidissimo e semplicissimo se si vuole farlo bene.
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