@ Plasson:
Tranquillo: con la nebbia e senza luna ti vedo a 800 metri.
Vedo anche quello che galleggia ...e questo mi da la serenità di entrare in ogni porto, anche senza conoscere punti cospicui noti ai soli locali.
Dai una occhiata al programma del corso LRC che faremo ad aprile (a Dio piacendo).
Sono certo che apprezzerai tante belle innovazioni introdotte negli ultimi 20 anni ed ora a disposizione del grande pubblico.
@dapnia.
La paura è lo strumento principe di autotutela che la natura mette a disposizione delle forme di vita intelligenti.
E' purtroppo, come tutti i segnali di pericolo fisici e psicologici, una sensazione sgradevole, dolorosa.
Le forme di vita evolute tendono in vari modi ad esorcizzare la paura per il malessere che reca.
La paura di morire viene superata dalla religione e dalla speranza di una seconda vita.
La paura (spesso inconscia) dei navigatori di perdersi, di sbagliare, viene spesso esorcizzata con la fede nelle proprie conoscenze.
Affrontare un ambiente di fatto innaturale ed ostile come il mare (senza la barca saremo morti in poche ore) è qualcosa che correttamente (e forse utilmente) ingenera paura.
Non a caso il nostro mondo è ricco di superstizioni e riti : basti pensare al colore da non usare, all'animale che non si nomina neppure, al nome della barca che non va cambiato (se lo si fa lo si deve fare con un certo rito).
Conoscenze e protocolli, oltre alla loro oggettiva utilità diventano un feticcio, la religione della sopravvivenza.
Quindi quei protocolli, i nostri protocolli, DEVONO essere per forza i migliori in assoluto: la VERITA'.
Sono Valori, è anche questa cultura: tutti hanno diritto di difendere le proprie credenze ( e anche le dispense :smiley4
ma io mi tengo ben lontano dalle guerre di religione.
Se una persona è convinta che la tecnica marinara vada dall'anno 0 al 1999 e quello che vien possa avere solo un apporto marginale, a me va bene.
Considerando che prima del 1999 si è sempre navigato perché infastidire l'interlocutore?
Ho due sestanti, uno ereditato e uno di plastica.
Li so anche usare, direi 20 miglia in + o in -.
Li tengo in armeria perché hanno due belle scatole.
Trovo molto innaturale che chi fa le leggi, conscio del ritardo causato da un problema culturale, non metta mano alla questione, anzi: l'AIS in Italia quasi era fuori legge.
Tant'è...
@zk
Marco, si dice che Carlomagno fosse analfabeta ma non perse mai la speranza: usava mettere un libro sotto il cuscino ogni sera.
I monitor sono appesi, guardingo li guardo e all'erta stò. Il signore è il mio pastore, mi gratto le palle e nella mia polizza e nulla mi manca