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Versione completa: Strambare con ventone
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Sailing sicuramente prendendo una sola via fai meno fatica perchè balestri, si fa anche per cazzare la scotta, l'ultima via, per fare più forza.
Frans strambare con le volanti in due il timoniere deve fare anche le volanti l'altro solo la randa portandola al centro e mollarla solo quando è stata puntata la volante di sopravento. Se c'è lo spi dopo aver strambato la randa si cambia il tangone.-
Comunque dopo 3 pagine abbiamo centrato il punto, cioè strambare con barche dislocanti è diverso- dal punto di vista delle forze in gioco - da quelle plananti.
Io ho imparato a strambare sul 420 e sul 470 ed ora capisco che devo resettare tutto per strambare in sicurezza sul 36.7
(25-02-2019 01:26)bullo Ha scritto: [ -> ]Tutta questa paura di andare in straorza dopo aver effettuato l'abbattuta con le vele bianche mi sembra assurda, soli 20 nodi poi.
In regata si tiene su tutto e se il vento è forte 25/30 nodi fare una virata diventa pericoloso perchè prendendo il vento al traverso orzando si va distesi sull'acqua, più prudente strambare.
ovvio se il timoniere non anticipa l'onda e la randa non viene lascata velocemente si va in straorza.
Se si è in crociera si prendono le mani prima che faccia vento.
Io se devo strambare con vento tengo il vang cazzatto così la randa mi da più stabilità meno rollio questo sopratutto se ho su lo spi.
Cazzando il cunningam non si appiattisce la randa, tesando la base si, la parte bassa.
Smiley32
Questa è una pagina di manuale pratico, leggete e memorizzate.70
(25-02-2019 19:24)bullo Ha scritto: [ -> ]Sailing sicuramente prendendo una sola via fai meno fatica perchè balestri, si fa anche per cazzare la scotta, l'ultima via, per fare più forza.
Frans strambare con le volanti in due il timoniere deve fare anche le volanti l'altro solo la randa portandola al centro e mollarla solo quando è stata puntata la volante di sopravento. Se c'è lo spi dopo aver strambato la randa si cambia il tangone.-

Con molto vento (circa 30kn) in regata sui J24 facciamo il contrario: passiamo la randa dopo avere incocciato il tangone sottovento (rispetto alla posizione della randa). Questo soprattutto per evitare che la rollata data dalla randa quando riprende aria non incasini la manovra col tango e (a bilancino)


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ibanez.. non voglio smitizzare le tue idee ma credimi.. il 36.7 e' un barchino... ha una randa di 38 mq e pesa meno di 6000 kg.
un 40 da crociera ha una randa di 50 metri quadri e pesa 10.000 kg.
magari non plana ma lunghe serfate le fa. in genere ha un paranco con regolazione fine della scotta, io non sono un omone ma credimi randa al centro si puo fare anche piu volte su un bordo senza rischiare di pestarsi la lingua, piuttosto i guanti.. quelli si ci vogliono.
se ha il timone a barra il randista ha tutto lo spazio per non farsi male, su quelli col "manubrio" non ci ho mai navigato.. non so.
Bullo perché ritieni sia meglio prima la randa? Ho fatto delle prove è mi sentivo più sicuro strambando prima il tangone.. mi ritornava il prodiere e via volanti/randa. Ma sono curioso di sapere la tua Smile
(25-02-2019 10:00)Sailor Ha scritto: [ -> ]Come ha già detto qualcuno c'è un momento nella fase di abbattuta (se il timoniere sa il fatto suo) nel quale la scotta di randa perde carico. In quel preciso momento il randista (che sa il fatto suo) porta la randa sulle nuove mure e un secondo dopo la barca abbatte...
Se no il sistema più prudente è quello di cazzare la randa al centro e lascarla al momento giusto; ma anche in questo caso nè il timoniere, nè il randista devono essere degli sprovveduti.
PS
la foto si riferisce ad un allenamento su un Elan 40 race con circa 30 nodi di aria.
In quella stupenda giornata abbiamo fatto una ventina di strambate (o più correttamente abbattute) senza alcun problema; ma il timoniere è veramente uno in gamba..

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Questa foto mi piace molto, ritrae 2 adolescenti di 50 anni suonati che si divertono con il ventone, e danno pure l'idea di sapere che fanno.
Complimenti e buon divertimento!
(25-02-2019 19:52)ibanez Ha scritto: [ -> ]Comunque dopo 3 pagine abbiamo centrato il punto, cioè strambare con barche dislocanti è diverso- dal punto di vista delle forze in gioco - da quelle plananti.
Io ho imparato a strambare sul 420 e sul 470 ed ora capisco che devo resettare tutto per strambare in sicurezza sul 36.7


Secondo me no, la sensibilità sul timone, il poggiare/abbattere e subito dopo ripoggiare un po’ per metterla in assetto e solo dopo orzare per la VMG è una cosa da derive e serve su qualunque barca a mio parere.
Su questo siamo d'accordo, la gestione del timone è la stessa e quando hai imparato a sentire la barca sotto i piedi in deriva non lo dimentichi più.
È la gestione della scotta che ancora non ho capito se può essere la stessa o no..
io crocerista puro con moglie zavorra , rientriamo dal canale di Portovenere a vela ...
dopo una giornata con poco vento....poppapiena vento apparente 3knt e velocita barca 3knt ..
ero alle prime armi.... comunque mi sono detto il reale sara 6-7knt niente di che ...
peccato che appena passato il paese dove si crea un imbuto tra la terra ferma e la Palmaria il vento ha rinforzato da 6 knt a 20 in secondo ...
ovviamente tutta randa moglie che non riusciva a portarla al centro ... quando poi ci è riuscita e ho fatto l'abbattuta non aveva la forza di aprire lo strozzatore della scotta randa .. che incautamente era lasciato chiuso ... e quindi potete immaginarvi il resto ...
è andata bene ...
questo è il terzo episodio ... dove la barca ha gestito lei la situazione al posto mio.... poi non è più capitato...
Parlavo di essere 2 soli in barca. l'ho fatto durante una 500x2 passando l'isola del Sansego c'era scirocco sui 25 nodi e li il mare era più calmo, la barca un IV° IOR "Oro Fino" randa 36 mq. spi 74 di 1,5 once.
Siamo riusciti perchè vele piccole, tutte le altre volte con randa di 55 mq. e spi piccolo da 160 mq. o più grandi da 216, 260, 320. si ammainava lo spi si strambava la randa e si ridava spi.
Forse è meglio passare prima il tangone anche se dietro la randa non vedo cosa sta facendo il mio compagno.
Parlo di barche armate a 7/8 con volonti strutturali.-
(25-02-2019 00:37)ibanez Ha scritto: [ -> ]Osef, quindi tu strambi a mazzetta come ho sempre fatto anche io, solo che non ho il coraggio di farlo con 40 metri quadri di vela e forze in gioco ben superiori alle mie.
Mi confermi che strambi così anche su un 40 piedi dislocante?
Onestamente fa paura mettere le mani vicino a quel paranco ma se capisco che si può fare, è una manovra che mi sembra più sicura di quella di portare la randa al centro, con il rischio che se il timoniere per far abbattere la randa poggia un po' più del dovuto, ci si ritrova sulle nuove mura lontani da fil di ruota e secondo me a quel punto il rischio straorza è elevatissimo.
Osef, tu di che barche stai parlando?
Per crafter: nel mio caso la randa arriva in pozzetto su un trasto lungo quasi 3 metri, parliamo di un 36.7.
Ho scritto 40 piedi nel primo post per far capire che parlavo di una randa importante, come quella del 36.7 appunto.
Visto quello che scrivi stai parlando di regata. Il contesto e' decisamente diverso rispetto alla crociera, dove probabilmente non ti troveresti in condizioni simili.
L'importante e mantenere la barca veloce, ergo un apparente inferiore sulle vele.
Tutto sommato 20 nodi nn sono molti, pero' condivido che da li in su tutto si complica.
La tecnica che ho appreso e speriementato e' prima abbattere di spi e quando la vela e' stabile, cambiare le mura alla randa anche a mazzo. Il randista si puo' far aiutare, con la dedesca e' scontato il 2 vicino all'albero metta le mani sulla scotta.
Con acqua piatta il timoniere e' avvantaggiato dal tenere la barca ferma in un intorno del fil di ruota per avvantaggiare il randista.
Con onda e' piu complicato.
Comunque in un bastone, con 20 nodi scendi quasi a 180 sul reale.
Può fare il bordo d'avvicinamento in boa sotto spi, ammainare e strambare a vele bianche. La barca ha sempre comunque una VMC alta.
In una lunga, se ci fossero 40 nodi nn avrei spi su e forse neanche randa, comunque anche con 3 mani valuterei di virare. 21
Con un timoniere onesto in due si chiudono i Barber si toglie il tangone e si fa passare la randa. Col genny... tutto più complicato.
Si, ripeto, il contesto è quello di regata, sotto spi, randa piena, 20 kn di reale, onda che comincia ad essere interessante, barca dislocante, randa importante (40mq o più , boma 5 metri o più)
È ancora possibile strambare a mazzetta?
Fino a 10, 12, 15 kn la risposta è sì, perolmeno io faccio così, ma se le condizioni diventano quelle su descritte devo cambiare tipo di manovra e chiamare la randa al centro con la scotta?
(26-02-2019 11:20)ibanez Ha scritto: [ -> ]Si, ripeto, il contesto è quello di regata, sotto spi, randa piena, 20 kn di reale, onda che comincia ad essere interessante, barca dislocante, randa importante (40mq o più , boma 5 metri o più)
È ancora possibile strambare a mazzetta?
Fino a 10, 12, 15 kn la risposta è sì, perolmeno io faccio così, ma se le condizioni diventano quelle su descritte devo cambiare tipo di manovra e chiamare la randa al centro con la scotta?

Non lo consiglio di stanare a mazzetta, non tanto perchè non ce la faresti, se sei particolarmente incazzato ce la fai, ma non fa bene al rig, quindi meglio durare un bel pò di fatica in più, cazzare randa quasi al centro ed essere pronti a lascare subito dopo.
(26-02-2019 11:33)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Non lo consiglio di stanare a mazzetta, non tanto perchè non ce la faresti, se sei particolarmente incazzato ce la fai, ma non fa bene al rig, quindi meglio durare un bel pò di fatica in più, cazzare randa quasi al centro ed essere pronti a lascare subito dopo.
Un conto è farlo con una derivetta in planata, altro con un pesante plasticone o un vecchio ior con doppie volantiSmiley64
Chiaro che si deve ammortizzare lo strappo evitando di restare con la scotta impiccata...
dico la mia: comunque si strambi, a mazzetta, a recupera e lasca, con la tedesca che gli dei vi aiutino, ci vuole uno che abbia il vang in mano. che se esce in straorza, solo lui vi salverà.

con tanto vento, sul 36.7: recupero e lascata dal paranco veloce, carrello al centro e niente strozzatore. il randista deve essere veloce come un pugile con le mani.
con la tedesca: il problema è che il randista dovrebbe iniziare la manovra sul sottovento, per trovarsi sopravento in uscita. in quella posizione sta scomodo assai, e deve recuperare velocemente, il che significa a due mani. in teoria potrebbe aiutare l'uomo all'albero, che però ha già il suo bel da fare davanti.
Bisogna che mi spiegate, vado in straorza mollo il vang la randa svergola e sbatte sono salvo, la barca si rimette in rotta perchè ho mollato il vang?
Non mi risulta. Per tornare in rotta devo lascare tutta la scotta della randa ma sopratutto cazzare il fiocco che mi porta alla poggia.
Forse non ho mai capito nulla.-
bullo..dai retta a me.. quando il boma tocca l' acqua e' inutile che laschi la scotta.. l'hai gia in quel posto. puoi solo sperare che lascando il vang la vela si apra in alto e consenta alla barca di tornare a uno sbandamento accettabile per muovercisi e riprende la situazione.

una delle cose positive e' che col vang lasco la stramba comincia in alto e puoi sempre decidere se finirla o ripensarci.
il buon vascotto che a antipatia lo battiamo solo io e il chieffi vuole sempre la base cazzata a ferro in poppa... lui dice che sente meglio la barca ma questo gli da anche un altro vantaggio... vede subito in alto il fil di ruota quando abbatte e puo correggere l' atto di moto di rotazione che su barche pesanti e poco reattive e' la causa principale della straorza successiva all' abbattuta.
(26-02-2019 13:34)oudeis Ha scritto: [ -> ]Un conto è farlo con una derivetta in planata, altro con un pesante plasticone o un vecchio ior con doppie volantiSmiley64
Chiaro che si deve ammortizzare lo strappo evitando di restare con la scotta impiccata...

Si, ma siamo entrambi alla fiera delle ovvietà, sia con la mia che con la tua risposta.
Strambare a mazzetta su un 40 con 20 nodi è fattibile, però questo implica che il rig subisca una bella frustata perchè si può anche recuperare boma fino al centro barca ma nessuno è in grado di ammortizzare lo strappo quando il boma si trova sulle nuove mure, per questo dicevo che è meglio recuperarla al centro (cazzare scotta) eppoi lascarla velocemente.
Circa la deriva, nel merito, ho solo detto che il principio al timone è identico, mica ho detto che con la scotta randa ci si comporta alla stessa maniera..
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