Come si stramba la randa su un 40' sopra dai 20 nodi in su?
Sono abituato su barchini più piccoli e ho sempre strambato "a mazzetta" anche con 30 nodi ma sul 40' mi fa paura metterci le mani vicino... La scotta è 8:1 e strambare cazzando scotta fino a portare il boma al centro è una manovra molto lenta e il rischio di straorza è dietro l'angolo... Voi come fate?
Randa al centro e via le mani
Questa cosa mi interessa... ogni volta strambare da solo in quelle condizioni è una bella acrobazia.
L'unica cosa che so di sicuro è che, una volta passata la randa sulle nuove mura, devi mollare scotta alla velocità della luce o ti trovi in straorza in un microsecondo.
L'anno passato con libeccio forte davanti a Livorno ho preferito fare tutto il giro e virare invece di strambare.
Strambare: Abbattuta invonlontaria.
A Mazzetta credo voglia dire senza cazzare la scotta, prendendo tutto il paranco in mano e tirarlo a centro barca per fare l'abbattuta.
Se la randa è grande non cè la fai e devi per forza recuperare la scotta col paranco o col vericello apposito, bisogna stare in fil di ruota, quasi, 10°/15° all'orza, portato la randa al centro si stramba appena si gonfia sulle nuove mure bisogna mollare velocemente tutta la scotta.
Il timoniere deve essere bravo nel tenere la barca in fil di ruota, poppa piena, toccando poco e con dolcezza il timone per non innescare rollio.
Se c'è un genoa o un fiocco a prua si manovra dopo aver abbattuto, strambato, quando prende a collo.
Abbattere è un'opppppppinione.
la prima soluzione che mi viene in mente e che invece di abbattere puoi sempre strambare.. apri vang e ci dai di timone.
le stecche e la balumina della randa non ci godono.. e neanche la varea.
l' altro modo e fare come sui barchini.. e sui maxi:
durante l' abbattuta c'e' un momento molto preciso in cui la circolazione cambia verso. in quel momento la pressione sulla vela e' prossima a zero e ci sono un paio di secondi di tempo perche riparta dal nuovo punto di ristagno. in quei due secondi si sente la scotta perdere tensione e gli si da una mano a passare dall' altra parte.
se nessuno dei due modi convince.. ci vuole l' olio.
Ok, innanzitutto ho cambiato soggetto, bullo ha ragione.
@ZK, io ho sempre abbattuto come dici tu, sul 420 o sul 470 si deve abbattere in planata alla massima velocità, in quel momento in cui la scotta diviene molla e prendendo in mano tutta la "mazzetta", cioè tutte le scotte del paranco, con un colpetto secco la randa passa dolcemente sulle nuove mura.
Ma con le forze agenti sul paranco di una barca dislocante non me la sento di farlo infatti mi sembra di capire che concordate sul fatto che bisogna portare il boma al centro e poi mollare velocemente la scotta.
È proprio questa ultima manovra che mi preoccupa, voi la scotta la lasciate filare tenendola n mano per controllarla o la lasciate semplicemente andare?
Il boma non deve sbattere sulla sartia, potrebbe piegarsi, fai un nodo sulla scotta un pò prima che lo blocchi o lo segui con la scotta in mano, se c'è il vericello lascia una verina sullo stesso, la randa è grande non cè la fai a tenerlo.
(24-02-2019 08:51)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]Se vado con oltre 20 knt di apparente (25-30 knt di reale) dovrei avere già 2 se non 3 mani per cui la randa ridotta non si comporta differentemente dalla randa piena con vento più moderato.
+1
con vento recupero la scotta al winch fino ad avere il boma a 45°, poi abbatto un po'oltre la poppa piena con la scotta in mano (sempre sul winch), raccatto ancora qualcosa di cima se viene, la randa passa e filo rapidamente la scotta. Tutto con pilota.
(24-02-2019 12:03)bullo Ha scritto: [ -> ]Il boma non deve sbattere sulla sartia, potrebbe piegarsi, fai un nodo sulla scotta un pò prima che lo blocchi o lo segui con la scotta in mano, se c'è il vericello lascia una verina sullo stesso, la randa è grande non cè la fai a tenerlo.-
Scusa Bullo cos'è la verina?
Un collo, un giro, insomma, sul winch
(24-02-2019 11:54)ibanez Ha scritto: [ -> ]Ok, innanzitutto ho cambiato soggetto, bullo ha ragione.
@ZK, io ho sempre abbattuto come dici tu, sul 420 o sul 470 si deve abbattere in planata alla massima velocità, in quel momento in cui la scotta diviene molla e prendendo in mano tutta la "mazzetta", cioè tutte le scotte del paranco, con un colpetto secco la randa passa dolcemente sulle nuove mura.
Ma con le forze agenti sul paranco di una barca dislocante non me la sento di farlo infatti mi sembra di capire che concordate sul fatto che bisogna portare il boma al centro e poi mollare velocemente la scotta.
È proprio questa ultima manovra che mi preoccupa, voi la scotta la lasciate filare tenendola n mano per controllarla o la lasciate semplicemente andare?
e' il modo piu facile e piu indolore, il cambio del senso di circolazione c'e' anche sui maxi... basta non trovarsi dove va a finire la scotta... o peggio finire subito dopo su un altra stramba.
io, alla faccia di bullo le chiamo tutte strambate.. altro e' scriverle.
prva prima con poco vento magari.. e ricorda sempre che e' il vang che genera la botta a fine corsa.. lasca quello e vedrai che puoi fare tutto da solo.. anche la stramba.
Tutto bene, ma per evitare danni la randa deve sempre essere sotto controllo e non so
se mollare il vang sia di aiuto o faciliti la strambata cinese con uno distratto alla scotta.
Le forze in gioco sulle derive non sono quelle di un 40'... è forse la manovra che rischia
più danni in caso di errori, consiglio di esercitarsi con 10/12 nodi fino ad acquisire una
perfetta coordinazione e scioltezza. E okkio quando si porta in centro, vedi Bullo al #5 ha detto tutto.
Il fatto è che in regata si tende ad essere sovrainvelati, mancherebbe altro! sai che sfottò al circolo... in crociera si parte a motore e finisce nella brezzona pomeridiana, naturalmente con tutta tela, manca poco e nessuno ha voglia.
Anch'io in barca con gli amici dico: Fioi strambemo.
Se invece sto facendo lezione per la patente devo far fare agli allievi l'Abbattuta altrimenti il giorno dell'esame me li bocciano se dicono Strambare.
A Venezia impropiamente chiamiamo la randa " la vela"; la barra " riboa, ribolla" termine dialettale Genovese.
Come al solito non ho capito quello che scrivi cerco di sforzarmi ma non cè la faccio, chiedo scusa.
(24-02-2019 18:49)bullo Ha scritto: [ -> ]Anch'io in barca con gli amici dico: Fioi strambemo.
Se invece sto facendo lezione per la patente devo far fare agli allievi l'Abbattuta altrimenti il giorno dell'esame me li bocciano se dicono Strambare.
A Venezia impropiamente chiamiamo la randa " la vela"; la barra " riboa, ribolla" termine dialettale Genovese.
Come al solito non ho capito quello che scrivi cerco di sforzarmi ma non cè la faccio, chiedo scusa.-
gli aspetti tecnici li conosci, magari coi nomi dei fenomeni fisici non ti trovi.
mi piace condividere che: stramba si dice ma non si scrive.
ti sei mai accorto che quando la randa sta per "strambare" la tensione sulla scotta sparisce? mai dato il colpetto e fatta passare un attimo prima che passi da sola?
se si.. e' una cosa che succede quando il vento smette di arrivarle da un lato e comincia ad arrivarle dall' altro.
il vento non e' ne una mitragliata ne un gas perfetto.
e' un fluido viscoso.
per generare spinta ha bisogno di avere un senso di rotazione intorno alla vela.
per questo per prima cosa individua un "punto di ristagno" poi comincia a scorrere sulla vela.
questo fa si che dove la sezione della vela e' piu stretta la nuova "pressione" arrivi prima, sul boma ci mette di piu (i piu smaliziati riescono a vederla partire in alto e riescono a orzare e rientrare).. piu o meno il doppio di quello che il vento reale ci mette a percorrerlo, con 20 nodi, 10 metri al secondo, e un boma lungo 5 metri.. hai piu di un secondo di tempo da quando la scotta smette di essere in tensione a quando rientrera in tensione sulle altre mura.
magari bullo non lo capisci ma.. so che lo hai osservato mille volte.
ciao
(24-02-2019 18:26)oudeis Ha scritto: [ -> ]Tutto bene, ma per evitare danni la randa deve sempre essere sotto controllo e non so
se mollare il vang sia di aiuto o faciliti la strambata cinese con uno distratto alla scotta.
Le forze in gioco sulle derive non sono quelle di un 40'... è forse la manovra che rischia
più danni in caso di errori, consiglio di esercitarsi con 10/12 nodi fino ad acquisire una
perfetta coordinazione e scioltezza. E okkio quando si porta in centro, vedi Bullo al #5 ha detto tutto.
Il fatto è che in regata si tende ad essere sovrainvelati, mancherebbe altro! sai che sfottò al circolo... in crociera si parte a motore e finisce nella brezzona pomeridiana, naturalmente con tutta tela, manca poco e nessuno ha voglia.
mollando il vang il boma invece di andare in tensione tra vela e scotta si alza.
sui class 40 che il vang non ce l' hanno, e in compenso hanno una grande randa si fa un pianto e un lamento.. si lasca il carrello e si poggia.. la vela si apre in alto e scarica la pressione cosi.
il vang e' una grande risorsa anche nella straorze piu dure.. specie quando il boma e' gia in acqua.
Si, bullo è stato chiaro e vedo che tutti concordano sugli elementi base della manovra in condizioni semplici.
Il mio dubbio nasce quando le cose si complicano, in regata, sotto spi, 20 nodi di reale (non di apparente,) onda congruente con i 20 kt.
La mia maggiore perplessità é ciò che accade al momento di mollare: bisogna mollare molto velocemente circa 30 metri di dyneema da 8 pena la straorza ma allo stesso tempo bisogna controllarla, praticamente è come tenere un cavo d'acciaio tra le dita e la scotta in pozzetto deve essere perfettamente addugliata e libera di scorrere. Farò molta attenzione soprattutto in questa fase, se la scotta dovesse incattivarsi sarebbe un problema.
Altro quesito: questa barca ha il trasto lungo quasi quanto il baglio, quale è la migliore gestione? Al momento lo porto al centro prima della abbattuta, blocco le scottine e a manovra ultimata scarrello sul nuovo sottovento. Va bene? Domando sempre perché su tutte le barche su cui ho regatato fin ora abbiamo sempre lasciato il carrello libero ma su questa farebbe tre metri di corsa incontrollata trascinato da 40 mq di tela e da un boma di quasi 5 metri...
Regata: Se hai onda data da 20KN real, fare la abbattuta quando vai veloce, forse vai a 9KN e quindi apparente 10-12? se prendi una bella onda anche di meno, e ce la fai.
Crociera. se l'equipaggio intero non ha molta confidenza si fa' anche molto volentieri la "Chicken jibe". Dipende che cosa hai a prua.
Chiaro che bisogna gestire la scotta, Dove arriva sulla barca? tuga? coperta? pozzetto?
@ ZK Ti voglio bene perchè sei più bravo di me.
mollando il vang il boma invece di andare in tensione tra vela e scotta
si alza.
è proprio quello che provoca la cinese, no?
NB: parliamo di velisti della domenica, mica te e Bullo