I Forum di Amici della Vela

Versione completa: 200 w fotovoltaici pret a porter da bimini
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3
cosa ne pensate? Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
non volermene ma io dico che con tale cifra (+spese di spedizione e sdoganamento) hai voglia comprare gasolio con il quale far girare l' entrobordo e tenere cariche le batterie!
a parte la valutazione dell'oggetto in esame, la convenienza del fotovoltaico ha parametri di valutazione diversi dal semplice puro costo
ma certo! per esempio, in mezzo al deserto, senza gasolio per il tuo generatore questo pannello diventa prezioso. In situazioni come quelle che solitamente viviamo, questo articolo mi pare costoso
Sono circa 200 €. Non conosco le spese di spedizione e sdoganamento ma anche arrivando a € 300 non mi sembra un prezzo elevatissimo per una soluzione "tutto compreso". Mi sfugge qualcosa? Qualità infima?
secondo me il fotovoltaico ha il compito principale di mantenere cariche le batterie nei lunghi periodi di inutilizzo (abbandono) della barca, per una carica in tampone che salva le batterie dal deterioramento, e quindi la convenienza economica passa in secondo piano
Il prezzo è ottimo, però ricordo che quando installai i miei pannelli solari 10 anni fa spesi quasi il quadruplo del tuo prezzo attuale (per 190 W). Quindi o mi sono preso una fregatura oppure la qualità non è buona. Sull'utilità del pannello non ho dubbi in quanto con il frigo perennemente funzionante sono completamente autonomo per l'energia.
Adesso con il ns gruppo di acquisto 220 w di pannelli con cerniere per il bimini, connettori e diodi per il parallelo, buon regolatore, cavi. 860 euro. Immagino, e spero, che la qualità sia parecchio diversa
senza connettori per bimini ma, facilmente asportabili e stivabili e con parallelo e regolatorino pure...ad 1/4 del prezzo. per quanto possano essere migliori (e lo saranno certamente), che dire, forse vale la pena un pensierino? ma a proprio rischio...china docet

ps:
io sino ad oggi ho fatto a meno ma devo ricredermi. con alternatore 70a del d2-55 ci vogliono 1,5/2 ore a 1500 giri (vedere curva di carico e sotto 1500 non carica nemmeno a 30a) per fare una 40ina di ampere che è il consumo giornaliero tra tutto, il che significa 5/6 litri gasolio giorno, circa 8 euro...conviene il fotovoltaico.
Secondo me bisogna prima provare a a fare 30/40 giorni consecutivi di rada con frigo e tutti gli annessi e connessi di una famiglia che non sente il bisogno di fare rinunce; magari anche provando a restare 3/4 giorni fermi in una rada a causa maltermo avendo la possibilità di non rinunciare a nulla pur sempre senza accendere il motore e poi, forse, si potrebbe riuscire ad apprezzare quanto pontenzialità hanno i pannelli. Potenzialità che non hanno prezzo e per quanto costosi (anche il triplo di quello indicato), saranno sempre meno costosi di un motore da rifare o da manutenzionare pesantemente perchè in breve e per caricare le batterie ha raggiunto un elevato numero di ore...IMHO
Domanda da ignorante: è possibile collegare il regolatore alle batteria attraverso la presa accendisigari?
Da altro ignorantissimo in elettricità che però si è montato un fv permanente. Ma che ti costa mettere due cavi fissi fra regolatore e batterie??? Se ne prendi uno che colloquia via bluetooth puoi mettere il regolatore a 20 cm dalle batterie e hai un impianto serio.
(26-02-2019 12:05)gc-gianni Ha scritto: [ -> ]secondo me il fotovoltaico ha il compito principale di mantenere cariche le batterie nei lunghi periodi di inutilizzo (abbandono) della barca, per una carica in tampone che salva le batterie dal deterioramento, e quindi la convenienza economica passa in secondo piano

Sono d'accordo, questa funzione ho pensato di attivarla con un pannello da 70 w che ho trovato in barca e che ho fissato permanentemente in tuga.Per i consumi estivi in rada prolungata in arrivo pannelli da 220 w da montare sul bimini solo per le ferie estive.
@Luciano53 Beh, non è che sia proprio la stessa cosa inserire la presa nell’accendisigari del pozzetto o collegare il tutto in modo stabile alle batterie...chiaro che non si tratta di niente di impossibile, vorrei solo capire quale differenza c’è tra i due sistemi. A proposito, cosa significa che colloquia via BT?
@Silviooooo dipende dalla potenza del pannello, ma è quasi certo che la sezione dei fili che collegano la presa dell' accendisigari non è sufficiente per portata termica e per caduta di tensione
+ 1 Partono 200 W dai pannelli per arrivarne 10 alle batterie con il rischio del cortocircuito per surriscaldamento dei cavi, soprattutto quelli dalla presa accendisigari alle batterie che, teoricamente, dovrebbero portare alle batterie tutta la carica dei 200 w. Ovviamente i dati iniziali sulla caduta dei watt sono ironici e non calcolati dealmente ma il concetto ironico comunque non si scosta poi così tanto dalla realtà.
Per me è molto più performante e soprattutto sicuro un bell’impianto fisso con i cavi ben dimenzionati e magari come il mio che, per avere la possibilità di mettere inpannelli solo quando sono in vacanza, termina con due connettori stagni dove li collego quando li voglio in opera. Io per 2 pannelli da 150 watt, dai connettori all’unico regolatore ho dei cavi da 6 mmq e poi dal regolatore alle batterie da 10 mmq. Dai calcoli andavano bene anche da 4 e 6 mmq ma io ho preferito abbondare in previsione di altri due pannelli.19
@Silviooooo Qualche modello di regolatore non ha il display ma un bluetooth che colloquia con smartphone o ipad. In questo modo il regolatore può essere piazzato nel vano batterie, a breve distanza dagli accumulatori. Non serve passare cavi fino al carteggio e il collegamento si può facilmente realizzare in modo definitivo.
Chiarissimo, grazie a tutti. Smile
Probabilmente una differenza di costo sta nel fatto che i pannalli proposti sono pieghevoli ma non sembrano flessibili. Io comprai con il gruppo di acquisto un pannello flessibile e calpestabile che si è adattato perfettamente alla curvatura della tuga. Su una vela adotterei un flessibile a meno di costruire un antiestetico catafalco a supporto.
@santicuti Se hai deciso di acquistarlo allego link dove il prezzo è tutto compreso, con trasporto e dogana: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Pagine: 1 2 3
URL di riferimento