X me si issa solo di bolina , larga o stretta che sia, fiocco trinca o motore, ma sempre di bolina.
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(24-03-2019 10:52)fontma Ha scritto: [ -> ]Io la isso in qualsiasi andatura, esco dal porto e mi metto in rotta, poi isso, se prima di uscire devo fare un tratto contro vento mi affretto ad issarla in quel tratto, anticipando l' issata ad altre manovre che farò dopo tipo riporre cime e parabordi. Per issarla quando prende vento è sufficiente avere più tempo, ma ce l' hai in quanto la barca è sulla sua rotta con autopilota.
L' importante è non tirare troppo di winch.
Lo stesso per ammainata, ammaino in rotta alla per me giusta distanza dal porto, spesso prima preparo per l' ormeggio e per ultimo ammaino.
A volte srollo prima il genoa, altre volte no.
Salve, so che il filo parla di "bolina larga", ma mi chiedevo come si fa nel caso in cui non ci si può mettere in bolina o al vento (penso alle traversate atlantiche ad esempio) Questo intervento ne accenna ma non svolge l'argomento. Vi chiedo quindi: come si alza/ammaina la randa nelle andature portanti e con vento teso e onda da poppa insomma le condizioni che si trovano durante la traversata atlantica?
Qual è la procedura da seguire?
Stessa domanda per un fiocco con i garrocci, come si fa alle andature portanti?
Marco Con tutto l'oceano davanti non riesci ad orzare e metterti di bolina per alzarla?
Più problematico l'ammaina quando c'è tanto vento e devi rimanere in poppa altrimenti venendo al vento andresti disteso sull'acqua, per prima cosa si prendono i terzaruoli, già spiegato da anni nei miei interventi, la velatura così è ridotta ed è più facile, una accostata veloce e se hai le stecche con i carelli la randa terzaruolata ti cade in testa.
Il fiocco con garrocci si alza e si ammaina più facilmente in poppa perchè sventato dalla randa, propio se si deve ammainare un genoa pesante e c'è vento stando col vento di bolina per effetto del piano inclinato andra verso l'alto e ci vuole forza per tirarlo giù.
La vela è un'opppppinione.
(30-08-2019 23:41)bullo Ha scritto: [ -> ]Marco Con tutto l'oceano davanti non riesci ad orzare e metterti di bolina per alzarla?
Più problematico l'ammaina quando c'è tanto vento e devi rimanere in poppa altrimenti venendo al vento andresti disteso sull'acqua, per prima cosa si prendono i terzaruoli, già spiegato da anni nei miei interventi, la velatura così è ridotta ed è più facile, una accostata veloce e se hai le stecche con i carelli la randa terzaruolata ti cade in testa.
Il fiocco con garrocci si alza e si ammaina più facilmente in poppa perchè sventato dalla randa, propio se si deve ammainare un genoa pesante e c'è vento stando col vento di bolina per effetto del piano inclinato andra verso l'alto e ci vuole forza per tirarlo giù.
La vela è un'opppppinione.-
nonostante l' eta.. non fai una "grinza":100:
(30-08-2019 17:07)Marcomilano Ha scritto: [ -> ]. Vi chiedo quindi: come si alza/ammaina la randa nelle andature portanti e con vento teso e onda da poppa insomma le condizioni che si trovano durante la traversata atlantica?
Qual è la procedura da seguire?
al lasco/gran lasco cazzo tutto il genoa (o quel che rimane esposto) dentro, la randa fileggia come se fossi in bolina e ci faccio tutto quel che voglio (metti togli terzaroli ammaina ri-issa ecc), fatto 564738586 volte essenzialmente da solo, senza mai andare al vento
ps randa carrelli, albero con crocette ortogonali ma sartie basse doppie, genoa in testa
(31-08-2019 12:34)Lucilla Ha scritto: [ -> ]Io la randa la alzo a terra, prima di uscire ...
e ho capito pero.. magari tiri su la randa giusta per quelle condizioni e sopratutto se scuffi non te ne fai un problema.
cosi... non vale!
(31-08-2019 20:13)ZK Ha scritto: [ -> ]e ho capito pero.. magari tiri su la randa giusta per quelle condizioni e sopratutto se scuffi non te ne fai un problema.
cosi... non vale!
... però non posso terzarolare...
(31-08-2019 20:59)Lucilla Ha scritto: [ -> ]... però non posso terzarolare...
Non vorrei sbagliare ma a bordo il verbo issare è riservato ai carichi; le vele si alzano o si spiegano.
Si, ma anche l'abbattuta dicono ormai tutti strambare, e le gallocce vengono chiamate bitte, gli osteriggi passi d'uomo, il boccaporto tambuccio, i fianchi murate.
(30-08-2019 17:07)Marcomilano Ha scritto: [ -> ]Vi chiedo quindi: come si alza/ammaina la randa nelle andature portanti e con vento teso e onda da poppa insomma le condizioni che si trovano durante la traversata atlantica?
Qual è la procedura da seguire?
Bisogna avere pazienza, nel senso che è una manovra che si fa con la barca che corre in rotta, portata dal fiocco, generalmente con poco equipaggio collaborante (sovente sono solo alle manovre), sfruttando un po' l' elasticità della drizza, manovra che conviene se hai le drizze e manovre all' albero, altrimenti ben più complicata per il fare avanti ed indietro dal pozzetto, dai un paio di giri di maniglia in maniera che sia un po' in tensione, poi aspetti, e la randa piano piano sale, quando la tensione sulla drizza ridiscende altro paio di giri, all' inizio boma un po' cazzato, poi quando le stecche passano le sartie lo lasco.
Ovviamente cerco di tirare le varie cimette di lazy e la volante che non intralcino ed incastrino le stecche.
La mia randa ha i carrelli che aiutano molto ma lo facevo anche con altre barche con garrocci. Basta non avere fretta.
Anche in issata, se hai mare e vento forte, il mettersi con vento in prua provoca un trambusto, ovviamete se sono in acque riparate ed ho un timoniere, lo faccio mettere prua al vento in un secondo isso e si rimette in rotta, ogni situazione è diversa.
Grazie a tutti. Grazie fontma, sei stato chiarissimo.
(30-08-2019 23:41)bullo Ha scritto: [ -> ]Marco Con tutto l'oceano davanti non riesci ad orzare e metterti di bolina per alzarla?
Più problematico l'ammaina quando c'è tanto vento e devi rimanere in poppa altrimenti venendo al vento andresti disteso sull'acqua, per prima cosa si prendono i terzaruoli, già spiegato da anni nei miei interventi, la velatura così è ridotta ed è più facile, una accostata veloce e se hai le stecche con i carelli la randa terzaruolata ti cade in testa.
Il fiocco con garrocci si alza e si ammaina più facilmente in poppa perchè sventato dalla randa, propio se si deve ammainare un genoa pesante e c'è vento stando col vento di bolina per effetto del piano inclinato andra verso l'alto e ci vuole forza per tirarlo giù.
La vela è un'opppppinione.-
Quoto perchè quanto dici è SUPER-interessante (se è OT approfondire si può sempre aprire un thread apposta per l'ammainata randa in poppa con vento forte).
Domanda: come prendi i terzaroli se hai vento forte in poppa?
Flask lo ripeto perchè sei nuovo, si porta il boma quasi in barca, l'importante che l'angolo di mura e di scotta, le bugne che sarebbero i rinforzi, vengano giù contemporaneamente in modo che la vela e le stecche non s'incattivino sule sartie e crocette.
Meglio se non c'è la patta d'oca, easy difficult.
Grazie Bullo, serve pratica