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Versione completa: come accorciare la P di una randa triradiale: piccola crisi col velaio di fiducia
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piccola crisi con il mio velaio, non siamo d'accordo su come fare il lavoro di cui sopra a una randa nuova da lui costruita
io avrei desiderato scucire e tagliare 50 cm del box centrale sopra la prima mano, e quindi rifilare la balumina che sta più in basso, topponi compresi. lui vuole invece tagliare in penna rifilando la balumina fino alla prima stecca
chiaramente non posso obbligarlo a fare il lavoro come pensavo io perché la mia proposta è credo più difficile da fare e con esiti poco prevedibili, ma la sua proposta mi lascerà scontento per la modestissima riduzione di sup velica, per l'impiccio del paterazzo con una randa molto allunata in alto e per il disallineamemto dei ferzi radiali in penna
domande: sono io a fare a lui una richiesta peregrina? come si fa il lavoro a regola? che fareste in questi casi dove nonostante il disaccordo si vuole mantenere, a tutti i costi o quasi, il rapporto di collaborazione?
PS
il taglio sulla randa si rende necessario perché ho appena rimosso un mancione a piede d'albero (e spostato il boma di conseguenza) di 48 cm.
PS2
ab-uso il paterazzo come sostegno all'albero frazionato con volanti sostegno per scarsezza di equipaggio, il pennaccino é ben controventato in avanti e dunque molto robusto
PS3
trattandosi una barca da regata old style con poco raddrizzamento e considerando lo esiguità dell'equipaggio, mi giova riduzione significativa della superficie velica
Non puoi far rifilare tutta la balumina? Di quanto ti serve?
A per B, io lascerei il centro velico là dove lo ha messo Farr.
Se tecnicamente ricavabile da quello che hai già, però, deve essere un velaio a dirlo.
Io, se Guido Cavalazzi mi dice di fare una randa ottagonale mi fido ad occhi chiusi perchè lui è lui e perchè so che conosce la mia barca e sa meglio di me cosa le serve altrimenti... siccome con la barca in giro ci vado poi io, la vorrei fatta a modo mio. Almeno, se sbaglio, spendo quattro soldi in più per tornare alla boa di partenza ma restiamo amici.
Io taglierei la parte bassa due bugne nuove, la forma resta la stessa.
Aspettiamo cosa dive Alberto.-
A rigore su un triradiale non si puo' fare tuttavia credo che andrebbero aggiunti grossi rinforzi di mura e scotta per compensare il non ottimale posizionamento dei ferzi

(30-03-2019 20:51)bullo Ha scritto: [ -> ]Io taglierei la parte bassa due bugne nuove, la forma resta la stessa.
Aspettiamo cosa dive Alberto.-
c'è un discorso umano e un discorso tecnico
probabilmete sul discorso umano ha ragione nape, facciamo come dico io, se sbaglio sbaglio io ma almeno siamo restiamo amici
e poi c'è un discorso tecnico
io sarei per la soluzione 2, il velaio per la uno
[Immagine: b20202d3c762d86636868e4279060c02.jpg]
la base non si può tagliare perché a parte il dover tagliare ben due vertici e una parte importante e sollecitata della vela, si andrebbe anche ad accorciare la distanza tra la base e la prima mano, impedendo il passeggio con la randa terzarolata sotto le volanti alte con le basse sganciate, insomma bisognerebbe spostare anche i topponi della prima mano
PS la disposizione delle mani e delle stecche non è quella in foto (presa a casa da internet
Tempo fa ho fatto una serie di regate con una barca che aveva una carbo-randa con l’allunamento della prima possibilità fatta da uno di quei velai col marchio figo oggi in Italia. La barca non nasceva per portare una siffatta vela ma penso sia irrilevante.
In bonaccia la prima stecca alta che inverte si e inverte no, passa lo strallo si e passa lo strallo no era una palla assurda. Non voglio discuterne il possibile rendimento che sarà stato sicuramente superiore.
Premesso che non sono un velaio e che la mia esperienza è quella di un suo normale cliente, se la penna viene ben ricucita, mi sembra preferibile la soluzione 1. Il grasso resta al suo posto e coerente col taglio dei ferzi.
e la soluzione 3?

scherzavo... a casa mia si dice sempre che tra moglie e marito non si mette il dito... e vale pure col velaio ovviamente.
la soluzione tre, ma é osteggiata, consiste nella mia richiesta di fare come dice lui ma di rifilare la balumina per bene fino alla seconda o terza stecca dall'alto, ma resto convinto che é un ripiego
osteggiata perché deve accorciare la tasca delle stecche e riposizionare il tendistecca
io faccio il medico non il velaio, ma mi sembrerebbe logico che in un taglio triradiale i vertici NON possono essere toccati
i medici sanno come e dove tagliare cose molto più complesse di una vela, non devono sottovalutarsi...
toccare la balumina su una vela triradiale non e' una buona idea, meglio a quel punto rifare un po di rinforzi in penna... ammesso che poi sta randa passi dal paterazzo.
(30-03-2019 22:55)nape Ha scritto: [ -> ]i medici sanno come e dove tagliare cose molto più complesse di una vela, non devono sottovalutarsi...

ahhahhahaha rido solo solo perché mi hai fatto ripensare a:
https://youtu.be/emBqug0V7OI
(vedi dal minuto 1:30)


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(30-03-2019 22:58)ZK Ha scritto: [ -> ]toccare la balumina su una vela triradiale non e' una buona idea, meglio a quel punto rifare un po di rinforzi in penna... ammesso che poi sta randa passi dal paterazzo.
esatto
(30-03-2019 18:48)marcofailla Ha scritto: [ -> ]ma la sua proposta mi lascerà scontento per la modestissima riduzione di sup velica, per l'impiccio del paterazzo con una randa molto allunata in alto e per il disallineamemto dei ferzi radiali in penna
Il velaio per fare le saluzioni 1 e 2 deve disfare completamente la vela e rifarne una nuova, fare due bugne che tu chiami topponi viene a costare sulle 400 euro e cambia, poco, la forma della vela, se vuoi un'ulteriore mano di terzaruoli devi farti altri 2 "TOPPONI" più in alto.
Manda un messaggio privato ad Albert e senti cosa dice.-
(30-03-2019 23:03)marcofailla Ha scritto: [ -> ]esatto

non ti resta che la soluzione 3, sparare i corpi e rifare le catene.
il rischio che faccia pena e' alto.
puoi sempre fare come dice bullo.. esci con al mano e al velaio gli fai marameo.
separare.. mica e' una legittima difesa.
La soluzione 1 sembrerebbe più semplice e meno invasiva, le linee di forza convergono in penna e accorciare quel tanto che basta dovrebbe consentire alla vela di non andare fuori " fuoco " lasciando sotto la prima stecca tutto invariato, almeno credo, sentiamo Albert Smiley2
Non ho compreso il perché della P piu' corta, ma ormai e' fatto.
Le vele adattate sono sempre un pasticcio.
Soluzione 3
Trasformarla in una square top ritornano all'uso delle volanti ufficiali.
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