Io ero troppo piccolo per i tempi eroici dello IOR e mi ero allontanato dalla vela nel periodo del primo IMS, però...
IRC, IMS, e ORC dovrebbero essere delle formule per far correre insieme i "bottiglioni" di serie e creare un movimento base, mica per le barche da ricerca e sviluppo, per quello ci sono le regate con barche di formula (es. S.I. prima , box rules) tutto ovviamente IMHO.
Per i velisti che invece vogliono confrontarsi sul piano tecnico/sportivo poi c'è il mondo del monotipo.
Penso che il vero buco dei regolamenti di base stia nel fatto di non "punire" chi snatura il fine originario del regolamento.
Lo so è un discorso molto idealista
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(08-05-2019 15:17)clavy Ha scritto: [ -> ]Penso che il vero buco dei regolamenti di base stia nel fatto di non "punire" chi snatura il fine originario del regolamento.
e aggiungo... nel permettere di usare il buco a pagamento !!! ahahaha
invece, forse è un pò offthread, ma me sta molto simpatico il portsmouth yardstick. Un giochino molto semplice che consiste nel compensare barche (time on time) a partire da un numerello che non proviene dalla teoria, ma dalla pratica di tutti i club della gran bretagna. Ogni finesettimana vengono caricati i risulatati di tutte le regate (derive e multiscafi) e dai ritardi relativi di tutte le barche che regatano viene aggiornata la lista dei compensi
Curioso metodo...in pratica compensi pure gli equipaggi..piuttosto il compenso andrebbe fatto confrontando il 740 degli armatori..
finisce che se vedi dei pro salire su una barca uguale alla tua, la domenica dopo sei fritto...
e il sistema si corregge verso l'alto...
poi io non so se prendono proprio tutti i risultati o magari chesso... i primi dieci arrivati, avranno un algoritmo
Clavy, se trasferisci l'evoluzione sui monotipi hai uno step evolutivo ogni quindici anni se va bene e non dimentichiamo che le carene di oggi sono figlie proprio di quei progettisti che fecero dei "buchi" un lifestyle. Sempre che propriamente buchi fossero e non si trattasse semplicemente di diverse interpretazioni. Poi ci sono state speculazioni sui quali i regolamenti furono troppo permessivi se non promotori: ricordi quelle "canoe" con al centro della coperta una scatola da scarpe a fungere da tuga?
Secondo me, delle due, dovrebbero esserci delle box rules improntate alla regata-crociera o legate per anni, stile Panerai e concedere, ora che l'ORC con la mappatura della carena ha tutti i mezzi, alle barche da regata una evoluzione, se vuoi calmierata, ma che abbia un senso.
Direi che non mi sono spiegato:
ALTO LIVELLO SPORTIVO: Monotipi;
ALTO LIVELLO TECNOLOGICO: Box Rules, si cambia barca ogni 3-4 anni e costa un botto perché devi pure mettere a bordo quelli addestrati nel livello sopra;
MEDIO BASSO LIVELLO per creare la base che competa nei livelli superiori: Sistemi di compenso (IRC, ORC, PHRF, IOR)
Per me c'è proprio il problema di fondo che bisogna mettere in testa agli armatori che, quando si regata a compenso, la realtà sarà sempre più variegata del sistema e quindi il sistema è fallace per definizione.
Ha senso parlare di competizione sportiva in queste condizioni? SI ma solo se intendiamo lo sport come lo intendeva De Coubertin, quindi competere per migliorare se stessi e divertirsi con altri con la mia stessa passione. Spendere un botto di soldi per ingannare il sistema di calcolo e essere proclamati campioni dei MedioMan diventa triste e meschino.
Non inganni nessuno e niente, Clavy, perché devi partire dal concetto che c'è inganno? fai solo quanto concesso da un regolamento di stazza. Alle volte ti può uscire un missile ed alle volte una ruota quadrata: è sempre successo. A Farr era venuta in mente la daggerboard e siccome al regolamento non piaceva perchè avvantaggiava troppo o non aveva senso sviluppare quel design, la stagione successiva le sue barche per correre hanno dovuto toglierla ed installare la pinna. Amen. Anche nelle box rules di Coppa America: Alinghi ha ingannato a presentarsi col cat? No, ma ha sbagliato scelta. Certo sono rischi, ma non ci vedo nulla di male. Personalmente, quando decido di sedermi ad un tavolo, poche o tante che siano, mi basta conoscere le regole, se non ci sono posso decidere di sedermi uguale, oppure andarmene, basta che sia noto in precedenza. Le regate, secondo me, cominci a vincerle o a perderle nel momento in cui scegli il progettista, fa parte del gioco anche quello ma capisco che è un concetto, oggi che a pagare sono gli sponsor e non gli armatori, ormai desueto.
stamattina sono incappato nella pagina del vpp ORC per i designer : 300 euro già scontato (Iva esclusa) per fare tutti i magheggi del caso quando un semplice certificato club costa 200€
mi sembra abbastanza popolare e accessibile come prezzo.
(12-05-2019 09:21)marcofailla Ha scritto: [ -> ]stamattina sono incappato nella pagina del vpp ORC per i designer : 300 euro già scontato (Iva esclusa) per fare tutti i magheggi del caso quando un semplice certificato club costa 200€
mi sembra abbastanza popolare e accessibile come prezzo.
Certo, ma tieni presente che è fatto appunto per i designer che lavorano sulle loro carene.
I files delle scannerizzazioni sono coperti da copyright e se non hai i files della carena e delle appendici della barca su cui vuoi lavorare, il software non ti serve a nulla ....
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dicevo solo per dire che il sistema é abbastanza aperto a tutti (i designer..)
poi leggo che il programma accetta file dxf che mi insegni essere un formato molto accessibile, senza contare che, con il nulla osta del designer, pare si possa richiedere il file offset a uvai
la mia é solo una curiosità ovviamente
edit:
il sito orc.org parla in realtà di file DXT formato sconosciuto, forse é un refuso per il più popolare DXF. non saprei
Mi sorge spontanea una considerazione, ovvero se è vero come è vero che ogni anno gli scienziati dell'Orc aggiustano e limano i certificati, normalmente sempre in termini peggiorativi, perché quando si evince che una barca è vincente o meglio si paga bene il rating, non vengono rivisti per bene i calcoli fatti all'inizio ?
Mi spiego meglio con un esempio, il Dufour 34 ha un rating moolto favorevole rispetto alla reale velocità che tiene sull'acqua, tanto da vincere spesso e volentieri competizioni di livello .. ndr !
Se è palesemente più veloce, come mai non viene riassegnato un numerino adeguato ? che fanno, continuano imperterriti a portare avanti un errore ?
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(21-05-2019 10:59)nedo Ha scritto: [ -> ]Mi sorge spontanea una considerazione, ovvero se è vero come è vero che ogni anno gli scienziati dell'Orc aggiustano e limano i certificati, normalmente sempre in termini peggiorativi, perché quando si evince che una barca è vincente o meglio si paga bene il rating, non vengono rivisti per bene i calcoli fatti all'inizio ?
Mi spiego meglio con un esempio, il Dufour 34 ha un rating moolto favorevole rispetto alla reale velocità che tiene sull'acqua, tanto da vincere spesso e volentieri competizioni di livello .. ndr !
Se è palesemente più veloce, come mai non viene riassegnato un numerino adeguato ? che fanno, continuano imperterriti a portare avanti un errore ? 
Perché il sistema ORC funziona con un metodo matematico, quindi bisogna capire su quale elemento il metodo sbaglia e correggerlo, verificando che poi il modello non cambi in modo non corretto su altre barche.
Questo implica la correzione della formula ed una revisione statistica sui risultati degli anni precedenti.
Una correzione specifica, a sentimento, per barca è proprio ciò che voleva evitare l'ORC, e che in qualche modo pare venga applicata in IRC.
ma siete sicuri che gli interventi "a sensazione" non vengano fatti in ORC?
mi riferisco al club, dove un errorino qua, un errorino la, c'è sempre da controllarsi il certificato