Salve,
Approfittando di un lungo periodo a terra della barca sto rifacendo il sartiame e rinnovando il rivettame dell'albero che mostra tutti i suoi 20 anni di esercizio.
Con l'albero a terra mi è saltato all'occhio una stramberia sull'attacco dello strallo. La barca è un First 33.7 con albero sparcraft a 9/10 e lo strallo è collegato con un attacco identico a questo:
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Ho sempre visto uscire la drizza del fiocco ad una quota un pochino più bassa dell'attacco dello strallo, ma sulla mia barca ho visto che la drizza del fiocco esce in testa d'albero e scende all'attacco dello strallo passando nell'occhiello di SX per poi finire sulla girella superiore del rollafiocco. Il rollafiocco lo ho tolto per preferenza personale, ma mi rimane il grosso dubbio che con la drizza passata in quel modo quando si naviga con le stesse mura del lato di passaggio della drizza rispetto allo strallo questa sia constretta a passare sotto lo strallo "avvolgendolo" un pochino.
Quegli occhielli dovrebbero servire per le drizze di SPY o asimmetici vari che devono uscire sopra lo strallo, no?
D'altro canto mi pare strano che beneteau abbia fatto uscire di cantiere una barca armata male. Mi sto facendo troppe complicazioni io?
Giusto per completezza: a quota più bassa dello strallo di prua non c'è nulla per tanti metri. Sembra proprio che sia sempre stata armata in questo modo.
Grazie per la disponibilità
Matteo
Sulle barche da regata, e i First nelle intenzioni del cantiere erano nati come tali, non era inconsueta la disposizione con 3 drizze quasi allineate: la centrale per il primo genoa issato, le laterali per gli spinnaker o per un eventuale cambio di genoa.
Mi sembra strano che nella tua non ci sia una puleggia centrale sotto lo strallo.
Comunque in ogni caso nessun problema, se non ti servono altre drizze puoi mettere un guidadrizza sotto lo strallo a distanza opportuna per farci passare una delle due drizze attuali e per far lavorare correttamente la girella.
Se vuoi tre drizze puoi invece far mettere una scatola e un uscita per una drizza centrale (se non ci sono già) ad un'altezza tale da poter essere utilizzata per l'avvolgifiocco.
Col sistema attuale il pericolo è che la drizza essendo vicina allo strallo possa seguire il movimento della girella ed avvolgersi attorno bloccandosi e facendo dei danni.
Ma davvero lo strallo è attaccato su quella piastrina con 4 rivetti? Se così non ci posso credere!
Gli alberi sono un'oppppppinione.
@albert Guardando come funzionano altre barche simili ho visto due First 31.7 armati esattamente come dici tu: drizza centrale che esce da puleggia sotto l'attacco dello strallo e due che scendono dalla testa d'albero e passano negli occhielli. La mia (First 33.7) non ha la puleggia centrale.
Per "masochismo personale" ho tolto il rollafiocco, quindi il rischio che la drizza si avvolga allo strallo non lo vedo plausibile.
Mi rimane il dubbio che pur senza rollafiocco, quando la vela si orienta dalla parte opposta rispetto a quella da cui scende la drizza, questa sia costretta a seguirla girando un minimo intorno allo snodo dello strallo. Probabilmente la differenza di "lunghezza" del percorso che fa la drizza è talmente poca che la diferenza di tensione sia impercettibile, ma mi stavo giusto domandando se può essere un problema.
Credo che la barca uscisse di cantiere senza rollafiocco, potrebbe essere per questo che hanno lasciato la drizza passata sull'occhiello alto senza riportarla centrale sotto lo strallo? Detto in altri termini, potrebbe essere che chi ha aggiunto il rollafiocco anni fa ha fatto un lavoro discutibile, ma che senza rollafiocco vada bene così?
@bullo No no no, assolutamente! La piastrina non è tenuto dai rivetti! La piastra è interna all'albero, fermata con due rivetti nei fori bassi (uno sopra il perno, uno sotto). Il perno si svita, quindi viene messa prima la piastra (bestemmie per tenerla in posizione), rivettata più per tenerla ferma che altro, avvitato il perno (che attraversa l'albero) fermato con due viti superiori anch'esse passanti attraverso l'albero ed avvitate nella piastra stessa.
La piastra non è così piccola come sembra dalla foto, sarà lunga 20/25 cm e bella spessa. Ho apprezzato che la faccia della piastra aderente all'albero abbia il profilo ben arrotondato e non a spigolo vivo, finezza inaspettata su questa barca! (l'altra faccia, invece, è bella tagliente... sempre per lavorare comodi
)
Grazie delle vostre risposte!
(13-05-2019 17:36)Krecker Ha scritto: [ -> ]@albert Guardando come funzionano altre barche simili ho visto due First 31.7 armati esattamente come dici tu: drizza centrale che esce da puleggia sotto l'attacco dello strallo e due che scendono dalla testa d'albero e passano negli occhielli. La mia (First 33.7) non ha la puleggia centrale.
Per "masochismo personale" ho tolto il rollafiocco, quindi il rischio che la drizza si avvolga allo strallo non lo vedo plausibile.
Mi rimane il dubbio che pur senza rollafiocco, quando la vela si orienta dalla parte opposta rispetto a quella da cui scende la drizza, questa sia costretta a seguirla girando un minimo intorno allo snodo dello strallo. Probabilmente la differenza di "lunghezza" del percorso che fa la drizza è talmente poca che la diferenza di tensione sia impercettibile, ma mi stavo giusto domandando se può essere un problema.
Credo che la barca uscisse di cantiere senza rollafiocco, potrebbe essere per questo che hanno lasciato la drizza passata sull'occhiello alto senza riportarla centrale sotto lo strallo? Detto in altri termini, potrebbe essere che chi ha aggiunto il rollafiocco anni fa ha fatto un lavoro discutibile, ma che senza rollafiocco vada bene così?
Non so se tu abbia ancora l'albero "in mano".
In questo caso l'aggiunta di una scatola di drizza è un lavoro abbastanza elementare.
Poi però ti servirà anche organizzare l'uscita, con relativi rinvii e stopper in coperta.
La drizza nel passaggio comunque non dà grossi problemi, se la penna della vela arriva a qualche decina di centimetri dall'uscita, certo su una mura la tensione sarà un po' diversa che sull'altra .....
Altro problemino, se la drizza impegnata dal genoa è quella sottovento, l'issata di spi con la drizza sopravvento che struscia sullo strallo è un po' più difficoltosa.
(14-05-2019 12:20)albert Ha scritto: [ -> ]Non so se tu abbia ancora l'albero "in mano".
In questo caso l'aggiunta di una scatola di drizza è un lavoro abbastanza elementare.
Poi però ti servirà anche organizzare l'uscita, con relativi rinvii e stopper in coperta.
La drizza nel passaggio comunque non dà grossi problemi, se la penna della vela arriva a qualche decina di centimetri dall'uscita, certo su una mura la tensione sarà un po' diversa che sull'altra .....
Altro problemino, se la drizza impegnata dal genoa è quella sottovento, l'issata di spi con la drizza sopravvento che struscia sullo strallo è un po' più difficoltosa.
Albert, grazie delle riflessioni sempre precisissime!
Ipotizzare una via di mezzo tra non toccare nulla ed aggiungere una nuova drizza: aggiungere un guida drizza centrale sotto lo strallo?
Dalle tue parole mi sto convincendo che per l'uso assolutamente non agonistico che ne faccio io probabilmente mi sto complicando la vita da solo.
M.
(14-05-2019 12:39)Krecker Ha scritto: [ -> ]Albert, grazie delle riflessioni sempre precisissime!
Ipotizzare una via di mezzo tra non toccare nulla ed aggiungere una nuova drizza: aggiungere un guida drizza centrale sotto lo strallo?
Dalle tue parole mi sto convincendo che per l'uso assolutamente non agonistico che ne faccio io probabilmente mi sto complicando la vita da solo.
M.
Forse, considerato che non hai la drizza centrale, chi ha attrezzato l'albero ci avrà almeno messo un amantiglio per il tangone.
Se è così potresti spostare l'uscita su una scatola più in alto e sfruttare il resto del circuito di quello.
Si l'amantiglio del tangone c'è, però non son sicuro di aver capito. Dici di sacrificare l'amantiglio del tangone alzandone l'uscita sotto lo strallo ed usarlo con la drizza del fiocco? Però così facendo resto senza amantiglio per il tangone, no? E' vero che ho scritto "uso non agonistico", ma lo SPY lo uso.
(14-05-2019 14:23)Krecker Ha scritto: [ -> ]Si l'amantiglio del tangone c'è, però non son sicuro di aver capito. Dici di sacrificare l'amantiglio del tangone alzandone l'uscita sotto lo strallo ed usarlo con la drizza del fiocco? Però così facendo resto senza amantiglio per il tangone, no? E' vero che ho scritto "uso non agonistico", ma lo SPY lo uso.
Sulle barche armate con le tre drizze in linea di solito non c'era l'amantiglio e si usava quella delle due esterne che non si usava per issare lo spi.
Mi sembra moooolto strano che non ci sia una drizza centrale
(14-05-2019 19:51)zankipal Ha scritto: [ -> ]Mi sembra moooolto strano che non ci sia una drizza centrale
Vedo che fai il rigger di lavoro. Non so che dire, ti garantisco che sul mio albero non c'è... l'ho smontato rivetto dopo rivetto in prima persona... sono sicuro di quello che sto dicendo.
Hai ricordi di altri First 33.7 con 3 drizze? O comunque con la drizza sotto lo strallo?
Grazie,
M.
Sull x41 confermo ci sono 2 drizze in testa.
Una drizza centrale sotto lo strallo per i fiocchi ed quasi attaccata la puleggia dell'alto.
Nn si può fare peeling a meno di usare l'alto che essendo piu basso rischia di tirare fuori la vela dalla canala.
Le barche fatte i bastoni nn prevedo peeling.
A meno che in ottica semplicistica non sia stato previsto di usare le due drizze di cui prima fregandosene del fatto che tra le due mura si abbia una minima differenza di tensione per il percorso più lungo che la drizza deve compiere intorno allo snodo dello strallo. E' probabile che la differenza sulle due mura, specie con drizze in prestirato, sia impecettibile. Il mio dubbio principale è proprio lo stesso di bullo: lo sfregare continuo sui bordi delle anelle (molto arrotondati e lisci, ad essere onesti) e lo snodo dello strallo le rovini rapidamente.
La puleggia dell'amantiglio del tangone nel mio caso è molto più bassa. Diversi metri più bassa, mi pare improbabile riuscire ad usarla come drizza senza spostarla significativamente.
Lord col bastone perdi troppo tempo a cambiare il genoa se il vento aumenta, vai fino in boa al vento col leggero.
Fai la gioia dei velai che devono farti un leggero nuovo perchè si è spanciato.
Quello che non capisco è che se fai un campionato ci sarà anche la lunga e le vele di prua si cambiano.
Fatta la barca per l'albero sarebbe meglio andarselo ad ordinare e farselo fare come si vuole.
(15-05-2019 09:26)lord Ha scritto: [ -> ]Sull x41 confermo ci sono 2 drizze in testa.
Una drizza centrale sotto lo strallo per i fiocchi ed quasi attaccata la puleggia dell'alto.
Nn si può fare peeling a meno di usare l'alto che essendo piu basso rischia di tirare fuori la vela dalla canala.
Le barche fatte i bastoni nn prevedo peeling.
Quella "quasi attaccata la puleggia dell'alto" sugli alberi Nordic Mast in carbonio in realtà oltre che amantiglio del tangone, è la seconda drizza che serve per i cambi di jib e, nel caso venga montato un avvolgifiocco, per issare la girella senza bisogno di mettere un guidadrizza.
Se in stazza la JLU è massima, il velaio deve sapere di ridurre di qualche centimetro l'inferitura dei Jib pesanti, ed il prodiere di ricordarsi con quale drizza vanno issati i diversi jib.
Così, tanto per non far preoccupare Bullo
(14-05-2019 14:31)albert Ha scritto: [ -> ]Sulle barche armate con le tre drizze in linea di solito non c'era l'amantiglio e si usava quella delle due esterne che non si usava per issare lo spi.
su questa mi sono perso. le esterne escono sopra lo strallo, come fai a fargli fare da carica alto?
Da quello che diceva Albert prima mi pare di capire che non è poi un grosso problema far passare la drizza dall'altra parte dello strallo se la penna della vela è una decina di centimetri più bassa dell'uscita della drizza. Il tangone è sicuramente molto più basso
Certo un pochino di attrito lo farà, non riesco a visualizzare/stimare quanto, ma ti saprò dire... per ora lascio tutto così.