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Versione completa: problemi di manovra
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Era il 24 novembre di una decina di anni fa
e si era trovato immerso fino alla cintura.
Esce ancora con me. 100
(14-06-2019 09:11)Temasek Ha scritto: [ -> ]Era il 24 novembre di una decina di anni fa
e si era trovato immerso fino alla cintura.
Esce ancora con me. 100

be... allora ho buone speranze che la moglie e il cane escano ancora con meSmiley53
ciao
un mio amico che faceva regate in solitaria di buon/ottimo livello, mi ha insegnato a:
aprire lo stopper della scotta di randa
lasciare la scotta sul winch,
mettere la scotta nella gola del self tailing e quindi farle farla tornare indietro verso di me che sono al timone

in una parola io al timone ho sempre il controllo della scotta di randa anche se il winch è sulla tuga.

per essere piu tranquillo ho posizionato uno strozzazcotte vicino al timone cosi posso lascare ed ev recuperare senza allontanarmi dal timone.
(14-06-2019 16:11)infinity Ha scritto: [ -> ]ciao
un mio amico che faceva regate in solitaria di buon/ottimo livello, mi ha insegnato a:
aprire lo stopper della scotta di randa
lasciare la scotta sul winch,
mettere la scotta nella gola del self tailing e quindi farle farla tornare indietro verso di me che sono al timone

in una parola io al timone ho sempre il controllo della scotta di randa anche se il winch è sulla tuga.

per essere piu tranquillo ho posizionato uno strozzazcotte vicino al timone cosi posso lascare ed ev recuperare senza allontanarmi dal timone.

Una curiosità: a cosa serve lo stopper sulla scotta randa?
Quando non navighi a tenere fermo il boma senza utilizzare il winch preservando le molle del self che altrimenti, avendo sempre in sede la cima, finirebbero per deformarsi (ps - il fatto di non lasciarci sempre la cima per non far deformare le molle del self non è farina del mio sacco ma di quello di alcuni tecnici dell’harken).
Quando invece sei in navigazione, lo stopper della scotta randa serve solo per liberare MOMENTANEAMENTE il winch che potrebbe servire per un’altra manovra, nel mio caso per cazzare il vang, una mano di terzaroli, la drizza spy, ecc..

Non si naviga mai con la scotta della randa chiusa nello stopper e non lo si fà proprio perchè se ci fosse la necessità di mollare urgentemente (vedi caso della discussione) deve essere sufficiente fare un’azione semplice come quella di togliere la cima dal self ed essere sicuri che non si blocchi. Fra le altre cose, chi ha avuto un pò di esperienze in merito, sa anche che quando la randa prende una raffica e mette in tiro lo stopper della relativa scotta diventa quasi impossibile aprire lo stesso stopper senza prima cazzarlo ancora con il winch. Manovra che in caso di necessità richiede unteriore tempo che a volte può fare la differenza fra una situazione che finisce bene ed una che finisce male
(13-06-2019 11:31)bullo Ha scritto: [ -> ]....
In bocca al lupo.-

A Bullo! Con un augurio così, non è che gli auguri molto bene!!! Fortuna che il cane non legge. Spero!!!Blinksmiley Smiley30 Smiley4
La barca e come la moto
Più di tot forza sul timone non si fa
Più di un certo angolo di sbandamento meglio non andare.
Prima di andare in moto sarebbe bene imparare a portare la bici.
30 nodi in poppa a uno che straorza gli si propongono solo se ti sta antipatico forte.
Bene Franc, Allora gli faccio i migliori auguri di un buon ormeggio.
confesso che devo fare ancora mio il concetto della zavorra e del suo effetto raddrizzante (limitato). Abituato alle derive, non ci arrivo. Sono 4 anni che vado su barca a chiglia ma.. per me il problema si risolve con le gambe e la schiena da forzare più che la vela da lascare, solo che qui la schiena e le gambe, contano molto poco
che posso dire all'amico lunarossa sdraiato da una raffica
che bisogna guardare il mare sempre, che poi è forse uno dei motivi principali per il quale andiamo a vela e di dimenticare lo stopper scotta randa aperto, per sempre! inoltre di lasciare andare la barca, questo è stato gia detto , che spesso ne sa più di noi
di più non saprei dire
Orteip cambia gli stopper, esistono quelli che si aprano con la scotta in tiro.
(14-06-2019 19:11)bullo Ha scritto: [ -> ]Orteip cambia gli stopper, esistono quelli che si aprano con la scotta in tiro.-

Buon consiglio Bullo ma al momento ho altro di meglio da fare che cambiare gli stopper originali della spinlook. Certo, lo sò che non sono il massimo ma al momento me li faccio andare bene così tanto io, quello della scotta randa, in navigazione lo tengo sempre aperto come mi consigliò a suo tempo uno che..... 19
Navigare con la scotta randa sullo stopper ha il suo limite. La camma afferra la scotta su pochi centrimeti.
Una cosa non capisco, sembra che andate a vela come se foste su una deriva, scotta della randa in mano?
Raffiche improvvise che stendono la barca. Le ho viste solo a Trieste davanti a Barcola da0 a 50 nodi o sottovento a qualche monte in Dalmazia, naturalmente già preparato col fiocco da tempesta.
Ovvio che in regata con apparente che supera in qualche raffica i 18 nodi, di bolina, metto uno alla randa che laschi se non ce la faccio a tenerla. Ma in crociera riduco subito e vado in tranquillità.
La manovra è un'oppppppinione.
Se invece avete un catamarano, la scotta randa sta sullo stopper e non sul winch, accanto al timoniere, bella libera e pronta al rilascio istantaneo. Stopper di alta qualità ovvio
(15-06-2019 16:27)giulianotofani Ha scritto: [ -> ]Se invece avete un catamarano, la scotta randa sta sullo stopper e non sul winch, accanto al timoniere, bella libera e pronta al rilascio istantaneo. Stopper di alta qualità ovvio

su quelli cattivi in modalita diporto.. lo stopper si regola sulla massima tensione e fa come gli attacchi degli sci, oltre una certa tensione libera la scotta in automatico
Io vado sempre strozzato, paranco di scotta randa come le derive su carrello davanti alla discesa in quadrato.
Il tutto un po' sottodimensionato per tenere la scotta in mano a lungo.
Ai miei timonieri (di solito preferisco stare alle manovre) ordino di non oltrepassare 1/4 di giro di ruota alla poggia qualunque cosa succeda.
Se proprio si va in straorza perché mi sono distratto o sceso sottocoperta lo si fa in modo graduale senza mai arrivare a mettere il genoa a collo.
Quando passa la raffica si riprende l' andatura.
Unica eccezione col mare grosso al giardinetto, dove un colpo deciso di barra alla poggia può prevenire il peggio, ma se diventa una manovra frequente bisogna inventarsene un' altra.
Le boccole dell' asse timone ringraziano.
Visto che di crociera si tratta, l'errore e' stato non preservarsi una valvola di sfogo al prevedibile aumento del vento che certamente si sarebbe stato passando davanti al canale.
Se eri a 15 kn a vele piene, con la barca già appoggiata, era probabile che un piccolo incremento ti avrebbe aumentato lo sbandamento della barca mandandoti in straorza.
Una mano alla randa a 15 kn da solo a manovrare ci stava.
Con pozzetto piccolo, dalla barra alla scotta randa c'è poco spazio. Stopper aperto, scotta randa sul winch. Basta la coda ripassata in senso antiorario e con una leggera cazzata la liberi da solo anche se sei alla barra.
Tutta esperienza.
Ricorrere al motore non e' cosa buona.
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