A parte che bisognava calare tutto prima e issare il fiocco da tempesta per manovrare. Forse il fiocco da tempesta neanche ce l'avevano perchè era assurdo portare peso a bordo.
In altura succede di dover prendere i terzaruoli in poppa piena e anche di ammainare tutto.-
onestamente, credo, mai presi ma si riesce anche con 60 nodi? la mia, partendo da tutto su, alle portanti faccio fatica a farla scendere forse con la metà del vento. Nel caso specifico non si vedono nemmeno le borose armate.
(19-06-2019 20:13)bullo Ha scritto: [ -> ]A parte che bisognava calare tutto prima e issare il fiocco da tempesta per manovrare. Forse il fiocco da tempesta neanche ce l'avevano perchè era assurdo portare peso a bordo.
In altura succede di dover prendere i terzaruoli in poppa piena e anche di ammainare tutto.-
In altura capita e purtroppo neppure troppo di rado. Io mollerei la randa orzerei un po fino a farla fileggiare, magari con il boma ancora fuori bordo, tirerei giu' tutto (o lascio la quarta mano) e poi vedrei se riesco a manovrare
Che borose!!!
Bisognava tirare giù tutto.
Con 40/50 nodi basta l'albero per camminare.
Continuo ad avere la convinzione che in certi ambienti la differenza fra "regatante" e "marinaio" sia enorme.
Il primo parte, si fa il percorso fra le boe, taglia il traguardo, ormeggia e va al bar ad aspettare la premiazione.
Il secondo in mare ci rimane e la permanenza implica accettare la variabilità del meteo, condizioni mutevoli, entrare in sintonia con gli elementi.
Ecco, questi mi sembrano facenti parte del primo gruppo.
se ti sentono quelli che vanno in giro con i VOR...
(19-06-2019 21:38)nape Ha scritto: [ -> ]se ti sentono quelli che vanno in giro con i VOR...
Ho citato i regatanti puri fra le boe, quelli che stanno in acqua qualche ora e aspettano al bar la premiazione.
Quelli che una mano di terzaroli non sanno nemmeno cosa sia.
Leggevo distrattamente dei recenti mondiali ORC: vedere dei cinquanta piedi che fanno delle lunghe di cento miglia è avvilente. Qui hai ragione da vendere. Ormai, se il meteo dice male, non fanno più partire nemmeno un bastone: tempo fa, al bar per via di una media annullata, un olandese mi farfuglia: ma come, se sul bando è scritto che parte... perché la regata non parte? lo diceva con vero stupore. Beato lui.
Sò ignorante!!! chi mi spiega come si fa ad "...prendere i terzaruoli in poppa piena ed ammainare tutto.." come dice er bullo? grazie
al minuto 4:10 c'è qualcuno che ci prova (lato sinistro) a manovrare, finisce poi inghiottito dal nuvole e non si vede più come sua finita
Non entro nel merito della discussione, lascio ai "veci" ADV i commenti al vetriolo
Vi domando piuttosto: cosa sta facendo l'uomo a poppa ad un certo punto, poco prima del disalberamento? cazza forte la randa ? ho l'impressione che ci sia una relazione tra quello e il disalberamento pochi secondi dopo ... no?
E poi vi segnalo questo commento, anch'esso sul GdV, di un velista di Ginevra
https://www.giornaledellavela.com/2019/0...la-storia/
Ciao !
(19-06-2019 22:25)angelo2 Ha scritto: [ -> ]Sò ignorante!!! chi mi spiega come si fa ad "...prendere i terzaruoli in poppa piena ed ammainare tutto.." come dice er bullo? grazie
Fai come detto prima.
ti metti randa al centro, poppa piena e molli drizza.
Operazione disperata ma sei sei sottocosta e non puoi fare altro, fai quello.
"Non si conta il numero di partecipanti che hanno messo la loro regata tra parentesi per aiutare gli avversari in difficoltà! Questo si chiama “buon senso marino” anche sul nostro lago"
bella cosa, altro che grippiali luminosi.
(19-06-2019 22:59)falanghina Ha scritto: [ -> ]Fai come detto prima.
ti metti randa al centro, poppa piena e molli drizza.
Operazione disperata ma sei sei sottocosta e non puoi fare altro, fai quello.
con 60 nodi? io non lo farei.
con 25 si puo fare se l' onda e' modesta.
Non mi sta bene l'entusiastico commento del noto giornalino sui cui articoli abbiamo tante volte riso.
Questi regatano giocando all'autoscontro con un meteo impossibile contando sul fatto che poi l'assicurazione paga i danni.
Ma questi sono pazzi, non marinai.
Un buon marinaio avrebbe rinforzato gli ormeggi in porto o, se in mare, avrebbe assunto in anticipo un comportamento difensivo.
In mare appunto.
Questa non è vela, è Disneyland.
In Italia gli organizzatori non sarebbero riusciti ad eludere parecchie responsabilità facendo partire gli equipaggi con quelle previsioni.
Mah, cazzare o non cazzare, l'albero era condannato, qualcosa doveva cedere con quella pressione. Gli è andata di lusso.
Non so se abbia ragione Albert, cedimento a livello trozza, oppure sartiame e/o landa.
Se avesse tenuto sarebbero affondati, a mio parere, gli entrava acqua a quintalate e loro...tutti impassibili con l'occhio fisso a prua.
(19-06-2019 23:02)ZK Ha scritto: [ -> ]con 60 nodi? io non lo farei.
con 25 si puo fare se l' onda e' modesta.
La domanda è:
Arrivati a questo punto, che si fa?
Non sei in mezzo al mare. Sei a riva, in un lago e devi togliere vela.
Se sei arrivato a sta situazione, paghi dazio.
Perdi il genoa, tenti di mollare la randa.
Hai un consiglio migliore? Io questo farei, in quella situazione
(19-06-2019 23:02)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]...
In Italia gli organizzatori non sarebbero riusciti ad eludere parecchie responsabilità facendo partire gli equipaggi con quelle previsioni.
...
Sei al lago: le previsioni non funzionano come al mare.
meglio farlo di bolina impiccata, quantomeno non ti avvicini oltre alla costa.. tanto se il vento li ti spinge prima o poi l' onda di prua la devi assaggiare.
(19-06-2019 23:02)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Non mi sta bene l'entusiastico commento del noto giornalino sui cui articoli abbiamo tante volte riso.
Questi regatano giocando all'autoscontro con un meteo impossibile contando sul fatto che poi l'assicurazione paga i danni.
Ma questi sono pazzi, non marinai.
Un buon marinaio avrebbe rinforzato gli ormeggi in porto o, se in mare, avrebbe assunto in anticipo un comportamento difensivo.
In mare appunto.
Questa non è vela, è Disneyland.
In Italia gli organizzatori non sarebbero riusciti ad eludere parecchie responsabilità facendo partire gli equipaggi con quelle previsioni.
Mah, cazzare o non cazzare, l'albero era condannato, qualcosa doveva cedere con quella pressione. Gli è andata di lusso.
Non so se abbia ragione Albert, cedimento a livello trozza, oppure sartiame e/o landa.
Se avesse tenuto sarebbero affondati, a mio parere, gli entrava acqua a quintalate e loro...tutti impassibili con l'occhio fisso a prua.
sono a fare una regata luciano, sai quelle cose che se arrivi primo vinci?
quanti finiscono all' ospedale facendo l' eroica? non so se te ne sei accorto ma in bici si molto piu forte che in barca e.. qui nessuno ha fatto l' autoscontro.
I giornali ti portano dove vogliono, probabile anche che la faccenda dell'assicurazione fosse un inciso tra mille altre righe di un discorso più serio e, quand'anche non lo fosse stato, un giornalismo di caratura imho non avrebbe dovuto enfatizzarlo per non diffondere falsi valori tra chi legge e magari non ci si è mai trovato.
Però mi sa che l'ultimo tirone alla scotta della randa della Lucilla abbia effettivamente potuto dare il colpo di grazia alla trozza di Albert... stupefacente davvero l'occhio impallato in avanti di veramente tutti quelli a bordo così come il turista col canotto giallo seduto a piede d'albero.
(19-06-2019 23:26)nape Ha scritto: [ -> ]l'occhio impallato in avanti di veramente tutti quelli a bordo
succede anche senza regata, tutti a guardare davanti e poi Pooooooooot pooooooooot una nave che arriva da dietro e poco gradisce i vari zigzagamenti più o meno tattici