(19-06-2019 23:19)ZK Ha scritto: [ -> ]sono a fare una regata luciano, sai quelle cose che se arrivi primo vinci?
quanti finiscono all' ospedale facendo l' eroica? non so se te ne sei accorto ma in bici si molto piu forte che in barca e.. qui nessuno ha fatto l' autoscontro.
Intendevo autoscontro col meteo, cioé barche contro meteo.
Con quelle condizioni, a meno che non siano assolutamente inattese, non é il caso di dare la partenza.
Le previsioni erano precise, sono andati tutti in cerca di guai, nulla di eroico o epico come vorrebbe farci bere l'articolista, trattasi di incoscienza.
Il sindaco dovrebbe ordinare un TSO agli organizzatori.
no, io non la vedo così: la partenza deve essere data, assieme ad una precisa informazione sulle condizioni meteo previste. La responsabilità di prendere il mare (o lago...) è unicamente del comandante. Regata o non regata, per mare, è il comandante che decide e ne risponde.
ma cos’è un TSO?
(20-06-2019 00:00)nape Ha scritto: [ -> ]No, non la penso così: la partenza deve essere data, assieme ad una precisa informazione sulle condizioni meteo previste. La responsabilità di prendere il mare (o lago...) è unicamente del comandante. Regata o non regata, per mare, è il comandante che decide e ne risponde.
ma cos’è un TSO?
Trattamento Sanitario Obbligatorio
tra organizzatori e partecipanti un filo di fanatismo, in questi svizzeri del Bol d’Or, effettivamente lo si scorge
a me e' parso un tirone al paterazzo.
mai fatta una gara in moto o... in discesa col carretto fatto in casa coi cuscinetti?
si parte solo se la discesa e' blanda e si piega al massimo a 30 gradi?
quando e' gara e' gara e si prende quello che viene. questa e' una delle differenze che ci sono tra quelli che fanno regate e un certo tipo di marinai.
s'e' visto anche alla giraglia, sono bastati 30 nodi annunciati per generare una ventina di ritiri, tutta gente che, o ha preparato male la barca o il fisico...gente che e' rientrata nel porto "sicuro" a motore perche fuori non era il caso di stare.
mi sono fatto l' idea che i 60 nodi ci siano stati per qualche minuto, ma che il vento di base sia stato molto inferiore, e certo che se tirare giu una vela pare un impresa epica meglio non farle le regate e avere un motore potente per frenare arrivando in banchina.
sborone? ma figuriamoci io sono quello che in barca chiama le riduzioni e che fa tirare giu la randa se serve
https://www.youtube.com/watch?v=Nh_P1aCC4MY
(minuto 12)
... per andare veloce devi per forza essere conservativo, i pecoroni si contano all' ultimo.
Lo ripeto ancora, a costo di diventare pesante: nei laghi in mezzo alle montagne, il meteo non è sempre prevedibile.
Io mi sono trovato ad avere una arietta di 4 nodi da fondo lago al mattino (cosa assolutamente anomala) e poi, in 10 minuti, raffiche fino a 87 kt da Nord.
Poco sotto da dove ero io, c'era una regata: una barca affondò in meno di un minuto.
Vedevo le piante spezzarsi senza sentire il rumore degli schianti.
Se ti capita, devi poter tirar giù tutto e come lo fai, lo fai: anche perdere le vele è una opzione.
(20-06-2019 08:38)falanghina Ha scritto: [ -> ]Lo ripeto ancora, a costo di diventare pesante: nei laghi in mezzo alle montagne, il meteo non è sempre prevedibile.
Io mi sono trovato ad avere una arietta di 4 nodi da fondo lago al mattino (cosa assolutamente anomala) e poi, in 10 minuti, raffiche fino a 87 kt da Nord.
Poco sotto da dove ero io, c'era una regata: una barca affondò in meno di un minuto.
Vedevo le piante spezzarsi senza sentire il rumore degli schianti.
Se ti capita, devi poter tirar giù tutto e come lo fai, lo fai: anche perdere le vele è una opzione.
..come in adriatico quando arriva un groppone.....quelle nuvole la e il bonaccione che le precede sono uno standard, all'improvviso arriva un filino di aria fredda.è il segnale che precede la bomba.....e se non sei una saetta a togliere tutto fai danni
Angelo per capire come si fa il libretto di Tabarly " Guida pratica di manovra".
Certo che prima di ammainare tutto bisognerebbe già aver preso la terza mano.
Era giono si vedeva bene il fronte che avanzava a grande velocità, se vado in regata per vincere devo cercare di non far malanni.
Mi è capitato nel 1985 durante un Ri-Co-Ri, nel medio Adriatico vicino al Pomo, una burrasca preceduta da un groppo, la barca un comet 12, preso con la sola randa di mq 32, visto la poca superficie di questa il mio compagno al timone pensava di farcela e proseguire in rotta verso Rimini, il vento da ovest, invece per non andar disteso mise in poppa piena, velocità 11 nodi, erano le 24.00.
Io stavo dormendo, quando misi la testa fuori dal boccaporto vidi la randa incastrata sul sartiame, barca appruata, domanda: che prua facciamo, risposta EST, Dissi: abbiamo il Pomo sottovento bisogna ammainare.
Andammo in due all'albero ma la randa non scendeva tirando con tutta la forza, eravamo legati, gridai di dare la prua al vento e così fece in un'attimo scese e fu imbrogliata. poi alzai il fiocco da tempesta e si teneva una prua sui 350° e una rotta effettiva di 0°. Timori, prima il pomo che non ha nessun faro, secondo, vedevo solo il rosso e il verde dei fanali di via e gli spruzzi che passavano davanti, le navi però eravamo fuori dalle rotte solite che tengono.
Anche li l'errore fu di non aver ammainato tutto subito, ma era notte e si vede di meno, il vento forte durò 3 ore poi scese sui 35 nodi e issammo la randa con tre mani.
Angelo per capire come si fa il libretto di Tabarly " Guida pratica di manovra".
Certo che prima di ammainare tutto bisognerebbe già aver preso la terza mano.
Era giono si vedeva bene il fronte che avanzava a grande velocità, se vado in regata per vincere devo cercare di non far malanni.
Mi è capitato nel 1985 durante un Ri-Co-Ri, nel medio Adriatico vicino al Pomo, una burrasca preceduta da un groppo, la barca un comet 12, preso con la sola randa di mq 32, visto la poca superficie di questa il mio compagno al timone pensava di farcela e proseguire in rotta verso Rimini, il vento da ovest, invece per non andar disteso mise in poppa piena, velocità 11 nodi, erano le 24.00.
Io stavo dormendo, quando misi la testa fuori dal boccaporto vidi la randa incastrata sul sartiame, barca appruata, domanda: che prua facciamo, risposta EST, Dissi: abbiamo il Pomo sottovento bisogna ammainare.
Andammo in due all'albero ma la randa non scendeva tirando con tutta la forza, eravamo legati, gridai di dare la prua al vento e così fece in un'attimo scese e fu imbrogliata. poi alzai il fiocco da tempesta e si teneva una prua sui 350° e una rotta effettiva di 0°. Timori, prima il pomo che non ha nessun faro, secondo, vedevo solo il rosso e il verde dei fanali di via e gli spruzzi che passavano davanti, le navi però eravamo fuori dalle rotte solite che tengono.
Anche li l'errore fu di non aver ammainato tutto subito, ma era notte e si vede di meno, il vento forte durò 3 ore poi scese sui 35 nodi e issammo la randa con tre mani.
quando ce' da ridurre tanto e di corsa si fa prima a tirarla giu tutta, e poi se il caso ritirarla su, ammainare si fa bene anche dal pozzetto, poi a barca in sicurezza, piu dritta e piu facile al timone si decide se e quanta ridarne. (nessuno proibisce se non scende liberando la drizza di aiutarla con le borose)
io la prima mano l' ho tolta dalla modalita regata lunga e crociera, e' una roba da ragionieri del bastone, 99 su cento non cambia la vita a bordo e 100 su 100 non da vantaggi apprezzabili sul passo della barca.
alcuni la chiamano oceanica altri "seconda".. da quella partirei, la terza? dubito che aiuti a stringere la bolina, in poppa.. ci sta tutta ma solo se si ha un buon controllo della barca, come si comincia a stra...are meglio fare a meno del boma che girella per i fatti suoi e la scotta che frusta tutto cio che le capita vicino.
ZK, di quanto scende all'albero la randa, con gli armi e le vele di oggi su una barca lunga tipo la mia, diciamo tipo un X35, quando dai la prima mano?
(20-06-2019 21:54)nape Ha scritto: [ -> ]ZK, di quanto scende all'albero la randa, con gli armi e le vele di oggi su una barca lunga tipo la mia, diciamo tipo un X35, quando dai la prima mano?
mi verrebbe di darti in pasto una domanda, ma non mi pare onesto.
la mano la prendi quando capisci che non hai o rischi di non avere piu il controllo della barca.
dai, ZK, la domanda era onesta... la mia randa ha solo due mani più quella di piatto ad un paio di spanne da terra. La prima scende della lunghezza del pennaccino (un paio di metrate); la seconda boh. Era giusto per avere un raffronto, per contestualizzare il tuo post a bordo da me.
la tua domanda era onesta, sarei stato disonesto a risponderti con una controdomanda.
i problemi per gli alberi nascono quasi sempre ai laschi, quando non c'e' il valore del raddrizzamento che li salva .
anche in questo caso... rotto all' altezza del boma... il vang sulle barche da "portanti (class 40 per fare un esempio)" e' raro trovarcelo... non darei a lui tutte le colpe pero qualche domanda tocca farsela per forza.
Potete correggere il titolo in ".... lago Lemano" ?
Chiamarlo lago di Ginevra è come chiamare il mar Ligure "mare di Genova".
Una volta feci questo errore in una conversazione con degli autoctoni che per poco non mi sbranarono
(20-06-2019 20:12)rob Ha scritto: [ -> ]un po' di belle foto
https://voilesetvoiliers.ouest-france.fr...f0015b9cfb
Si, le foto sono molto rappresentative del momento e lasciano per lo meno alquanto perplessi sulla capacità di certi equipaggi di stimare il contesto che li circonda, ci sono barche con ancora lo spi o gennaker a riva e allora mi chiedo se tutto quello che si è scritto anche qui ha un senso.
i due contesti, buona navigazione e spirito agonistico, possono incrociarsi coincidere oppure a volte separarsi. a ognuno il giudizio di merito.
se durante un GP di moto inizia a piovere, ma non tanto da indurre a sospendere la corsa (1° livello di conversazione, l'eventuale responsabilità dei giudici di regata), i piloti si faranno più prudenti pur cercando di continuare. Se qualcuno, visti dei nuvoloni pazzeschi, avesse optato per delle gomme da bagnato avrebbe sofferto nei primi giri ma poi sarebbe stato avvantaggiato (considerazione sul partire già pronti alla baraonda... capisco che in montagna tutto cambia in fretta ma un cielo così forse parla chiaro) e di sicuro avrebbe rischiato meno. Se al contrario qualche supersmanettone fosse stato in grado di continuare a spingere anche sul bagnato, avrebbe di sicuro vinto la corsa. Il suo comportamento di certo non potrebbe essere preso ad esempio di "motociclismo virtuoso" ma la gara la portava a casa.
insomma, dovremmo distinguere se parliamo di questo episodio per trarne indicazioni utili a una buona condotta della barca, se ne parliamo per capire cosa faremmo in regata con queste condizioni, per capire come si vince in questi casi.
io mi godo le foto postate da Rob che sono davvero bellissime :-)
SAgitta se hai letto tutto le risposte da parte mia ti sono già state date.
Caspita!
Nell'ultimo quarto del filmato, si vedeva lanci di razzi.
e nessuno che era a controllare cosa gli stava per arrivare.