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Versione completa: la mia barchetta è troppo orziera...
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vedrò di istruire la signora su cosa fotografare e come . lei di vela non ci capisce nulla e manco le interessa...per lei la barca è solo un prendisole galleggiante ... io non posso mollare la barra un secondo altrimenti ci giriamo... comnque , son convinto che si riesca a sistemare tutto . Smiley53
Carlo, 100
devi prendere coscienza che la barra della barca, si può azionare anche con un piede, con le gambe o col fondo schiena.
Il vantaggio è di avere le mani libere. (regolazione vele, mangiare, fotografare, accarezzare,) etc.
(21-06-2019 23:25)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]vele regolate per la bolina ...diciamo che il genoa era tutto cazzato . però, guardando la pianta della coperta , in effetti vedendo dove sono posizionati i carrelli , mi vien da pensare che forse la vela di prua mantiene un 'angolazione troppo aperta anche se tutta cazzata .

Ho fatto una foto ingrandita del piano di coperta e, come giustamente da te osservato, ci sono ca 20° tra l'attacco strallo e il carrello genoa, quindi, considerando pure le vele vecchie, trovo del tutto ragionevole quei 60° al vento. Per quanto riguarda la tendenza all'orza, come suggerito sopra da giuliano, proverei far portare solo il genoa con randa completamente scarica "per vedere l'effetto che fa".
ciao
rieccomi tornato da una intera giornata di mare ! dunque , ho provato a far passare le scotte del genoa internamente alle sartie , ma non è possibile in quanto il genoa risulta troppo lungo e viene ..."castrato" dalla sartia bassa . bisognerebbe spostare la rotaia a contatto con la tuga e allora si riuscirebbe a far lavorare il genoa internamente alle sartie , però....solo nelle andature strette perchè appena si lasca un pò , ecco, dovrebbe passare da fuori e col punto di scotta che ha ora.... farlo passare dentro un bozzello volante, potrebbe essere un'idea, ma ...non c'è nulla dove attaccarlo e il passavanti è molto stretto (in fin dei conti è un barchino di 5 metri....) , per cui , piuttosto che fare accrocchi , lascio il mondo come stà , magari un domani faccio due bozzelli fissi dove far passare la scotta di un fiocco (che non ho e un pò mi scoccierebbe far fare solo per guadagnare gradi di bolina...) . vista la giornata di bonaccia , ho provato a tenere la scotta a mano su un'ipotetico punto di scotta più interno di una decina di centimetri . a occhio la vela di prua aveva guadagnato una decina di gradi al vento ( dico a occhio, perchè timonava la signora e.... beh , ci siamo capiti ...) . per cui direi che un problema è stato trovato . adesso devi inventarmi la soluzione . per quanto riguarda la tendenza orziera , oggi ho provato con la parte mobile della deriva, parzialmente sollevata . in pratica, la lama mobile era quasi a 45° all'indietro . così , la barchetta sembra molto più equilibrata . dico sembra perchè essendoci pochissimo vento , la barca non sbandava nulla e andava molto piano , per cui, mi rimane da sapere . lo scoprirò con le prossime uscite . al rientro in porto , ho smontato la pala del timone e l'ho girata al contrario . in questa configurazione , la pala è meno inclinata indietro . vi farò sapere con le prossime uscite se ciò ha comportato un'allegerimento della barra . per il momento , grazie a tutti dell'interessamento !!!
Scusa hai la pala timone reversibile ? Sei sicuro ?
dunque , la pala del timone è basculante e consiste in una lama di alluminio . non sò se è la sua originale (la barchetta ha 55 anni ...và a capire se son state fatte modifiche...) . quando l'ho comprata, era montata in un verso (che secondo me, è corretto...) e la parte inferiore , aveva la parte anteriore raggiata mentre lo spigolo posteriore quasi vivo . così montata , però rispetto all'asse di rotazione , la pala rimane non verticale ma un poco inclinata indietro . invertendola (quindi quella che era la corda davanti è diventata quella posteriore....) , la pala diventa inclinata leggermente in avanti (ma pochissima roba...) . la prossima uscita, vedrò cos'è cabiato . è una prova abbastanza semplice da fare . se le cose peggiorano o se non cambia nulla , velocemente rimetto tutto com'era . adesso lo sforzo alla barra è abbastanza sostenuto se la velocità supera i 3,5 nodi -4 . a 5 nodi devo quasi puntare i piedi ... vi farò sapere gli sviluppi .
Non sono un tecnico esperto di rigging ma mi permetto di considerare la possibilità di farti un paio vele nuove.
Ho avuto anch'io un problema simile ed era in buona parte dovuto alle vele sfinite che sotto raffica non davano più propulsione ma solo sbandamento. Con le vele nuove si sente chiaramente l'accelerazione sotto raffica là dove precedentemente la barca si piegava e andava all'orza come unico effetto. Poi anche le drizze in Dyneema o fibre simili fanno la differenza. Insomma, quando sei di bolina sotto raffica anche i piccoli dettagli contano...

Buon vento.
P


(24-06-2019 21:45)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]rieccomi tornato da una intera giornata di mare ! dunque , ho provato a far passare le scotte del genoa internamente alle sartie , ma non è possibile in quanto il genoa risulta troppo lungo e viene ..."castrato" dalla sartia bassa . bisognerebbe spostare la rotaia a contatto con la tuga e allora si riuscirebbe a far lavorare il genoa internamente alle sartie , però....solo nelle andature strette perchè appena si lasca un pò , ecco, dovrebbe passare da fuori e col punto di scotta che ha ora.... farlo passare dentro un bozzello volante, potrebbe essere un'idea, ma ...non c'è nulla dove attaccarlo e il passavanti è molto stretto (in fin dei conti è un barchino di 5 metri....) , per cui , piuttosto che fare accrocchi , lascio il mondo come stà , magari un domani faccio due bozzelli fissi dove far passare la scotta di un fiocco (che non ho e un pò mi scoccierebbe far fare solo per guadagnare gradi di bolina...) . vista la giornata di bonaccia , ho provato a tenere la scotta a mano su un'ipotetico punto di scotta più interno di una decina di centimetri . a occhio la vela di prua aveva guadagnato una decina di gradi al vento ( dico a occhio, perchè timonava la signora e.... beh , ci siamo capiti ...) . per cui direi che un problema è stato trovato . adesso devi inventarmi la soluzione . per quanto riguarda la tendenza orziera , oggi ho provato con la parte mobile della deriva, parzialmente sollevata . in pratica, la lama mobile era quasi a 45° all'indietro . così , la barchetta sembra molto più equilibrata . dico sembra perchè essendoci pochissimo vento , la barca non sbandava nulla e andava molto piano , per cui, mi rimane da sapere . lo scoprirò con le prossime uscite . al rientro in porto , ho smontato la pala del timone e l'ho girata al contrario . in questa configurazione , la pala è meno inclinata indietro . vi farò sapere con le prossime uscite se ciò ha comportato un'allegerimento della barra . per il momento , grazie a tutti dell'interessamento !!!
Certo che un paio di foto delle vele, del timone, della deriva, potrebbero dare un valido contributo alla sfera di cristallo necessaria a dare una risposta sensata.
(27-06-2019 15:59)albert Ha scritto: [ -> ]Certo che un paio di foto delle vele, del timone, della deriva, potrebbero dare un valido contributo alla sfera di cristallo necessaria a dare una risposta sensata.

Non vuole esporsi, è timido 79
rieccomi !!! non sono timido !! anzi ! sono uscito anche oggi pomeriggio , ma ...quasi bonaccia ... le prime due ore le ho fatte col motorino (niente vento...) poi ho alzato le vele ma ...la velocità era circa 2 nodi e sbandamento zero . per cui , la prova di oggi è poco significativa...cosa vuoi fare foto alle vele che il vento non risciva neanche a stenderle le grinze ! in poppa , la randa non riusciva a lascarsi , sebbene che la scotta era libera dallo strozzascotte...al gran lasco mi muovevo a 1 nodo... comunque , con la pala del timone girata, sembra (sembra...) essere molto più morbida . dico sembra, perchè andava talmente piano che lo sforzo era nullo. le vele , ormai per questa stagione rimarranno quelle . la prima uscita con vento decente , farò foto , promesso !

ot .
ho visto che riesco a risalire a bordo anche senza scaletta ! non lo credevo possibile ... certo , sembro una foca che risale sul pack , ma ...penso sia una bella sicurezza . ovviamente senza abiti e giubbini vari...solo in costume . fossi stato vestito , non credo ci sarei riuscito...
Per riconoscere il verso della pala, solitamente il bordo di ingresso è più grosso e quello di uscita più fine. Esattamente come l'ala di un aereo.
la mia pala è una lamiera di alluminio sagomata .... Smiley4
Allora metti il bordo più dritto in svanti!79
rieccomi ! allora , ho fatto un paio di video col cellulare della signora ma...non son venuti granchè...uno è venuto anche girato (non ho idea del motivo ...) . per quel che riguarda il timone durissimo , invertendo la pala , ora è diventato quasi perfetto !

comunque , eccoci quà !

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angolare la pala del timone in avanti é uno dei sistemi più antichi per compensarlo, vuol dire che questo é il verso giusto
vele: la rotaia non consente di stringere il genoa più di tanto, poco male : cazza di più la drizza del genoa, cazza il paterazzo, cazza la scotta del genoa, dovresti poter stringere di più
mi chiedo come prendi i gradi dell'angolo morto : hai una bussola? anche quella del gps, bolina la più stretta che puoi su entrambe le mura, annoti i gradi e dividi per due
ma più di tutto lascia perdere tutte queste cose e goditi il mare, a maggior ragione che la tua signora ti segue
si, dunque , col timone ho risolto . per la tendenza orziera , ho trovato un compromesso tenendo leggermente sollevata la parte mobile della deriva che essendo basculante , alzandosi arretra anche . in pratica l'ho alzata di pochi centimetri (4-5 ...) ma si è arretrata di una decina . non noto differenze a livello di scarroccio ma così è molto più equilibrata risultando solo leggermente orziera . per le vele ... la scotta era tutta cazzata e il genoa praticamente appoggiato alle sartie . anche tesando maggiormente il paterazzo , non cambiava nulla . l'angolo morto lo rilevo con bussola (sia la bussola analogica che quella del gps dicon la stessa cosa...) . stringendo al massimo arrivo ad avere un'angolo morto di circa 120 gradi , ma ... la barchetta è quasi ferma e diventa sensibile lo scarroccio , per cui , sotto i 70 gradi al vento non mi conviene andare . il tutto si traduce in un'angolo morto di 140 gradi ... aggiungici un poco di scarroccio e capisci che è un problema . ieri ho incociato alcune barche storiche (un bragozzo ... https://it.wikipedia.org/wiki/Bragozzo ) e stringeva al vento più di me !!!

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Intanto mi sembra che sia troppo lasca la drizza Genoa e lo strallo, quindi forse dovresti cazzare anche il paterazzo, e anche scotta Genoa.
Ascolta i consigli di Marco e soprattutto goditi il mare.
Però cazza tutto per bene!
Suggerimenti tutti validissimi, in particolare quello di godersi il mare con la signora.
Lamentarsi dell'angolo di bolina con un fiocco più simile ad uno spinnaker che ad un fiocco è come lamentarsi del tempo sul giro in pista con su le gomme della carriola.
Non ho nulla contro i faidateisti, ma quel fiocco si vede che l'ha raffazzonato su qualcuno che non è del mestiere ... dunque accontentati, per ora.

P.S. anche la randa è leggermente "rotondetta" 79
120 gradi rievati con la bussola sono conprensivi dello scarroccio
Da quello che indica il windex, stai bolinando a 45°, ma è tamente tanto o scarroccio che rispetto al fondo fai una bolina di 60°.... ci sta con quel tipo di barche.

Considera anche che in quela zona c'è sempre una corrente importante e non si va mai uguali tra un lato e l'altro.

Per me per migliorare dovresti, oltre a cazzare la drizza, portare il boma a centro barca e mollare un pò di scotta genova, il fatto che tocchi le sartie non vuole dire niente, deve avere una buona forma

Purtroppo hai un genova che oltre che brutto ha una misura sgaffa, con le sartie così larghe ci vuole o un genova grande di base in modo che il punto di scotta rientri rispetto alla larghezza delle lande, o più piccolo in modo da metterlo dentro alle sartie.
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