18-06-2019, 16:32
Cari ADV, apro questo nuovo, ma consecutivo capitolo della saga ChuChundra, ora siamo nella sezione giusta per parlare di cose concrete, che sono veri e propri progetti, nel bene o nel male la barca ora è mia e devo chiudere il cerchio.
Ho ascoltato e raccolto tutte le vostre, e non solo vostre, opinioni sull'opportunità di sistemare una barca come ChuChundra, e se devo riassumere quando dibattuto in una sola frase, sarebbe questa: " LA SPESA PER COMPERARE LA BARCA SARÀ UNA PICCOLA PARTE DI QUELLO CHE SPENDERAI ALLA FINE DI QUESTO PERCORSO"
Questa é l'affermazione che tutti senza eccezione condividete, quasi fosse un dogma...
Ok, io non dubito minimamente della vostra esperienza, anzi credo che voi abbiate ragione, ma vorrei cominciare questo "capitolo" dando almeno una spiegazione a tutti coloro chei sconsigliavano fortemente l'acquisto... e che credevano che una volta entrato in questa sezione "lavori a bordo" non ne sarei mai uscito vivo....
1. Desideravo una barca in alluminio, che notoriamente costano molto
2. Non avevo la possibilità/ esperienza per spingermi verso acquisti incauti in acque esotiche
3. Il mio budget d'acquisto era limitato come cifra iniziale diciamo tra i 10.000 e i 20.000, cifra che può anche incrementare nel tempo, ma dipende dalle entrate e comunque con degli step con barca funzionante... (non ho la pazienza di vedere la barca in un campo per 5 anni prima di fare il primo bordo)
4. avevo è ho 2 risorse che potevano e speriamo facciano la differenza.... TEMPO e una ottima MANUALITÀ, oltre che un patrimonio in attrezzi.
Queste condizioni aprivano due scenari possibili per la mia scelta...
Il primo allettante scenario, la strada dell'acquisto di una barca semi nuova, con un anticipo importante e poi un pagamento a rate, uno dei mille finanziamenti disponibili sul mercato, tra le altre cose c'è ne sono anche di molto interessanti.
Il secondo scenario, trovare una buona base e investire tempo e soldi, quando ci sono, nella sua ristrutturazione....
Non amo i debiti, non amo espormi finanziariamente, e non amo farlo perché quando qualcuno mi propone un frigorifero a rate, un mutuo per la casa, un automobile lussuosa a 150 euro al mese, mi compare immediatamente una immagine nitidissima nella testa, ed È QUELLA DI UN ELEFANTE AMMAESTRATO CHE STA IN BILICO SU UN SEGGIOLINO PER RICEVERE UNA NOCCIOLINA....
Quindi, mi resta una sola strada percorribile....
CHUCHUNDRA che tradotto significa TOPO RAGNO , che ben contrasta l'immagine dell'elefante sopra citato.
Ma entriamo nel vivo con un programma di "PROGETTI" che se presi con lo spirito giusto possono anche costituire un patrimonio di conoscenza decisamente utile.
Parliamoci chiaro, l'idea di un Alubat 36 da 150.000 euro non mi dispiaceva affatto, e non sono tanto romantico da dire che gli anni 80 anno un sapore di mare di avventura e solidità che le barche di oggi non trasmettono,... anche se un pochino lo penso....
Credo però sinceramente che anche se avessi avuto (e mi viene da sorridere a pensarlo) una disponibilità economica del genere, io non mi sarei trovato a mio agio su 150.000 euro, trovo più divertente sbagliare su una barca da 10.000 già pagata... senza l'angoscia di fare danni irreparabili, anche poter sbagliare infondo è libertà.
Ora ChuChundra sosta al centro di un area fai da te, dove per 200 euro al mese mi danno tanta comprensione acqua, luce è aria compressa....
La tragedia vera è che non ho molto tempo per finire tutto, abbiamo un mesetto per fare quello che serve per "galleggiare".
I progetti in programma li ho divisi con un criterio di priorità è sono:
PROGETTO "ORGANI VITALI"
questi progetti sono solo in parte realizzabili da me in prima persona, molti di essi infatti presuppongono strumenti e conoscenze specifiche e quindi probabile che mi affiderò a gente del mestiere...
-TIMONE duro : probabile causa teflon delle boccole gonfiato
Sul timone ci sarebbe anche da disquisire sulla opportunità di ristabilire l'originale timone a ruota, che il vecchio proprietario ha tolto, ma questo è secondario rispetto al progetto.
Soluzione: Tirare giù il timone è sostituire le boccole
Prevedo una certa difficoltà nel tirare giù il timone che ha una piastra che lo regge da sotto, anche svitando il dado sotto al timone, a vederlo, non avrebbe gioco per uscire. Quello che vedete in foto è Giulio il meccanico che guarda perplesso il timone...quindi sono quasi sicuro che bisognerà prima estrarre degli spessori in teflon e poi cercare di farlo uscire.... vedremo sul campo e speriamo di non fare guai...
Il mio timone è in alluminio, uno scatolato, lo presumo dal rumore, ho visto in alcune foto di una barca gemella che vi sono applicati degli zinchi, che nella mia non ci sono.
Questa è senza dubbio una cosa da chiarire...
-DERIVA: che non si alza... e non si abbassa, la barca ha una lama di deriva che si può alzare tramite un cavo di acciaio (come nella buona tradizione francese, ho visto lo stesso sistema sui ricchissimi Alubat) pesca 2metri con deriva abbassata e 50 cm con deriva alzata, la lama in questione, pare che sia una pesante lastra di 1 cm di materiale ancora da chiarire, con due lastre più piccole attaccate una a destra è una a sinistra, " un panino di lastre " le differenze di spessore poi vengono addolcite da dello stucco , che, un po' per l'età un po' perché c'era attaccato ogni specie di cozza e vongola appare compromesso.... e forse è proprio questo stucco ormai gonfio che impedisce il movimento.
Soluzione:
Carteggiare la deriva fino a portarla a metallo
Isolarla con un primer epossidico
Stuccalo nuovamente
Applicare 3 mani di anti vegetativa
Scrostare la scassa
Mettere l'anti vegetativa dentro la scassa
-MOTORE : In origine, dalla documentazione trovata a bordo, la barca ,montava un entrobordo della RENAULT 4 cilindri di 1289 cmc con una potenza di esercizio di 30 cavalli a 3200 giri una potenza fiscale di 15 cv
Successivamente è stato installato un Motore Ford di cui vi propongo una foto trovata infondo a un cassetto, si tratta di un modello XLD 416 di 57 cavalli di esercizio a 4700 giri, con una potenza fiscale di 19 cavalli, la cilindrata è in 1600 (credo derivi dalla vecchia Fiesta diesel)
Durante il trasferimento da porto San Giorgio a Civitanova, Giulio il meccanico ha fatto una serie di affermazioni tutte da verificare: " Il motore gira perfettamente, ha una temperatura di esercizio di 75 gradi, con un bel tagliando ci giri il mondo 3 volte"
l'etica è una preziosa MAX PROP 3 pale
I fatti sono:
La vernice è saltata un po' dappertutto
Ci sono formazioni di sale sulle guarnizioni e le giunzioni dei manicotti
Quando va in moto fa un gran fumo ... che però smette dopo pochi minuti
Quando si inserisce la marcia avanti o indietro si sente un rumore tipo mitragliatrice che smette quando si accelera.
Diagnosi: astuccio dell'asse consumato e un gioco delle pale dell'erica
Soluzione: Giulio il meccanico ci farà sapere....io non ci metto le mani, perché il paziente verte in condizioni particolari...
-IMPIANTO ELETTRICO: in questi 4 pochi giorni ho smontato quello che potevo, accrocchi autoradio anni 80 e casse improbabili, ho riportato l'impianto all'origine... le cose fatte dal cantiere sono spartane ma ben fatte gli interruttori sono bipolari chiusi in una scatola di metallo, 'impianto nel suo complesso è davvero ridicolo, tutte le pompe dei lavandini sono a pedale la pompa di sentina è direttamente collegata alla batteria, nel gavone a poppa è posizionata una pompa per la doccia esterna con un vaso d'espansione, aggiunti in un modo piuttosto posticcio, con dei fili volanti legati insieme a quelli per un pilota automatico. Non ho trovato dove passano i fili per il salpa ancora, ma solo per mancanza di tempo.
Diagnosi: fili ossidati, impianto vecchio, impianto 220 assolutamente da rifare
Soluzione: decidere se usare i cavi stagni o posizionare i corrugati, sostituire tutte le lampade ad incandescenza con i led verificare tutti gli isolamenti (pompa di sentina)
Fare da zero l'impianto 220
Fare le predisposizioni per quello che metterò più avanti quando diventerò ricco.
In parte questo lavoro potrei farlo io, ma l'impianto elettrico su una barca in alluminio è un argomento delicato e quindi mi avvarrò di un professionista, anche se ho le idee abbastanza chiare su come voglio sviluppato questo progetto.
-PROGETTO SICUREZZA
Diagnosi: tutto da rifare
Soluzione: potare la zattera a sistemare se conviene , comperare tutto il necessario per la navigazione oltre le 12 miglia.
In questo caso posso solo comperare e sistemare sotto coperta.
PROGETTI MENO URGENTI
-ALBERO: l'albero non ha nulla che non va, è maggiorato è imponente, al suo interno ha un meccanismo avvolgi randa, devo salire in testa d'albergo per vedere crocette e se ci sono problemi, ma ad oggi vedo solo un gran bisogno di manutenzione...
Soluzione A : disalberare mettere l'albero su dei cavalletti e lavorarci con calma tutto luglio, verniciarlo cambiargli i rivetti e la ferramenta
Soluzione B: lasciarlo lì ispezionarlo e per questo primo periodo usarlo così, dopo le vacanze quando metterò la barca in secca a novembre lo farò , per il momento inondare tutto di wd40 cambiare drizze e alla via così...
-PONTE/ Coperta: ok la coperta della baracca sta messa male, sono 10 anni che non vede uno spazzolino, immaginate di non lavarvi i denti per 10 anni, infondo c'è anche andata abbastanza bene.... la coperta è tutta di alluminio, praticamente la barca è una lattina, in un punto nei pressi di una inutile presa per una improbabile stufa, si sente una leggera flessione della lamiera, probabilmente, ma è solo una prima ipotesi, in concomitanza con il buco si concentrano le dilatazioni dell'alluminio. Sicuramente nulla di grave la coperta di questa barca credo sia fatta per resiste a qualsiasi cosa.
Diagnosi: per una diagnosi fatta bene devo smontare winch albero e tutte le attrezzature per vedere se c'è corrosione sugli accoppiamenti ma sono fiducioso...
Soluzione: quando avrò tempo smonterò tutto gratterò via tutta la vernice che non aderisce bene, userò un primer per alluminio là dove vedrò il metallo, poi con santa pazienza del PVC adesivo e del Duralac rimonterò tutto a dovere.
Questo è un lavoro che farò io.
-SOTTOCOPERTA Legni: i legni non sono messi male, ma sicuramente meritano un progetto dedicato, ho già dato l'olio apposta per idratare le superfici, qualcosa ho ottenuto, ma siamo lontani dall'effetto" wooo ", la barca non ha le caratteristiche di una barca di lusso, ma ha sicuramente materiali di ottima qualità facilmente recuperabili.
Diagnosi: qualche screpolatura, qualche rubinetteria da cambiare (più per estetica che per funzionalità) pagliolato da rifare integralmente, il precedente proprietario ha attaccato dell'orrido linoleum che non si staccherà mai più.
Sotto la barca è asciutta, la vernice bianca si è staccata dal metallo, ma questo è normale
Soluzione: portare tutto fuori dalla barca restaurare mobili paiolato, non credo che vernicerò la sentina, al limite userò un primer per l'alluminio per proteggerlo.
Tutte cose che posso fare io quando sarò a Ischia bello tranquillo.
-CUSCINERIE: diagnosi sono verdi
Soluzione : le fiamme
-PROGETTI SPECIALI: VELE E STRUMENTAZIONE
Ok questi due progetti meritano calma posteriore e serenità, un po' per il costo un po' perché ci vuole una ricerca e pazienza
Diagnosi: Le vele sono tutte da cambiare, posso navigare con quelle vecchie, ma è. Una questione di tempo
Soluzione: Il Velaio riparerà una vela per il momento che mi consenta di muovermi
Poi ascolterò cosa mi propone...
-PROGETTO STRUMENTAZIONE:
La strumentazione di fatto non c'è ameno che voi non siate dei nostalgici dei fil della seconda guerra mondiale
Soluzione: far funzionare quella che c'è (stazione del vento) è poco altro, recuperare in qualche modo quello che manca, ma sopratutto predisporre gli impianti per alloggiare senza fatica una strumentazione moderna sperando in un miracolo.
-PROGETTO Autonomia ENERGETICA: un sogno del futuro, rendere la barca autonoma energeticamente ho seguito con grande interesse il BLOG DELLA VELA che tratta l'argomento in un modo che mi piace davvero molto, ma non voglio disturbare prima del tempo...
Diagnosi: ho due batterie ridicole che caricano fino a 12.05, quindi con poca affidabilità... un carica batterie piazzato nel gavone di poppa, da verificare se funziona, se è adatto alle mie batterie, insomma ancora non so nulla di questo argomento.
-PROGETTO PROTEZIONE GALVANICA
Diagnosi: la farà l'elettricista e il buon senso, la barca però è arrivata fino ad oggi senza (speriamo ) corrosione, segno che il progetto è un buon progetto e che, il luogo dove mi aspettava non era particolarmente aggressivo.
L'armatore mi ha detto che lui immergeva delle barre di magnesio 4 per l'esattezza collegate con una pinza da batteria alla barca....
Soluzione temporanea : anodi sacrificali per il momento trasformatore galvanico isolatore e varie, una particolare attenzione all'impianto elettrico.
A Ischia dove la barca sarà ormeggiata in un futuro prossimo, speriamo non troppo remoto, ci sono i traghetti in ferro, la mia barca ormeggiata vicino a uno di quei mostri si consumerebbe in pochi mesi. Mi devo informare su quanto gli devo stare lontano...
Riguardo a questa materia mi sto documentando con alcuni testi, la materia non è molto semplice.... ci vorrà tempo...
-PROGETTO IMPIANTO IDRAULICO
Diagnosi: tutto molto semplice, molto calcare da togliere, pompe di sentina 2 da revisionare.
Soluzione: sostituire i tubi compromessi, fare la manutenzione alle pompe a pedale e alla pompa del gabinetto smontare le Pompei sentina e sostituirle se compromesse o vecchie....
Tutti lavori che posso e devo fare io.
-PROGETTO OPERA MORTA E GRAFICA
Ancora da sviluppare, anche se una idea me la sono fatta...
su questo, che è un lavoro di pura carrozzeria c'è poco da fare, io non posso farlo anche volendo servono attrezzature e un luogo secco asciutto e senza polvere, ho già chiesto un preventivo al cantiere, mi faranno sapere.
Tra 12 giorni esattamente il 2 luglio mi trasferirò a Civitanova Marche, senza distrazioni e darò inizio alla prima fase "ORGANI VITALI" intanto in questi giorni cercherò di raccogliere tutte le informazioni necessarie per essere il più efficiente possibile una volta a bordo.
Questo è solo un elenco di lavori, dal 2 luglio si aprono le danze con il primo "inceppato argomento...." CHI MI HA ROTTO LE BOCCOLE"
....continuo
Ho ascoltato e raccolto tutte le vostre, e non solo vostre, opinioni sull'opportunità di sistemare una barca come ChuChundra, e se devo riassumere quando dibattuto in una sola frase, sarebbe questa: " LA SPESA PER COMPERARE LA BARCA SARÀ UNA PICCOLA PARTE DI QUELLO CHE SPENDERAI ALLA FINE DI QUESTO PERCORSO"
Questa é l'affermazione che tutti senza eccezione condividete, quasi fosse un dogma...
Ok, io non dubito minimamente della vostra esperienza, anzi credo che voi abbiate ragione, ma vorrei cominciare questo "capitolo" dando almeno una spiegazione a tutti coloro chei sconsigliavano fortemente l'acquisto... e che credevano che una volta entrato in questa sezione "lavori a bordo" non ne sarei mai uscito vivo....
1. Desideravo una barca in alluminio, che notoriamente costano molto
2. Non avevo la possibilità/ esperienza per spingermi verso acquisti incauti in acque esotiche
3. Il mio budget d'acquisto era limitato come cifra iniziale diciamo tra i 10.000 e i 20.000, cifra che può anche incrementare nel tempo, ma dipende dalle entrate e comunque con degli step con barca funzionante... (non ho la pazienza di vedere la barca in un campo per 5 anni prima di fare il primo bordo)
4. avevo è ho 2 risorse che potevano e speriamo facciano la differenza.... TEMPO e una ottima MANUALITÀ, oltre che un patrimonio in attrezzi.
Queste condizioni aprivano due scenari possibili per la mia scelta...
Il primo allettante scenario, la strada dell'acquisto di una barca semi nuova, con un anticipo importante e poi un pagamento a rate, uno dei mille finanziamenti disponibili sul mercato, tra le altre cose c'è ne sono anche di molto interessanti.
Il secondo scenario, trovare una buona base e investire tempo e soldi, quando ci sono, nella sua ristrutturazione....
Non amo i debiti, non amo espormi finanziariamente, e non amo farlo perché quando qualcuno mi propone un frigorifero a rate, un mutuo per la casa, un automobile lussuosa a 150 euro al mese, mi compare immediatamente una immagine nitidissima nella testa, ed È QUELLA DI UN ELEFANTE AMMAESTRATO CHE STA IN BILICO SU UN SEGGIOLINO PER RICEVERE UNA NOCCIOLINA....
Quindi, mi resta una sola strada percorribile....
CHUCHUNDRA che tradotto significa TOPO RAGNO , che ben contrasta l'immagine dell'elefante sopra citato.
Ma entriamo nel vivo con un programma di "PROGETTI" che se presi con lo spirito giusto possono anche costituire un patrimonio di conoscenza decisamente utile.
Parliamoci chiaro, l'idea di un Alubat 36 da 150.000 euro non mi dispiaceva affatto, e non sono tanto romantico da dire che gli anni 80 anno un sapore di mare di avventura e solidità che le barche di oggi non trasmettono,... anche se un pochino lo penso....
Credo però sinceramente che anche se avessi avuto (e mi viene da sorridere a pensarlo) una disponibilità economica del genere, io non mi sarei trovato a mio agio su 150.000 euro, trovo più divertente sbagliare su una barca da 10.000 già pagata... senza l'angoscia di fare danni irreparabili, anche poter sbagliare infondo è libertà.
Ora ChuChundra sosta al centro di un area fai da te, dove per 200 euro al mese mi danno tanta comprensione acqua, luce è aria compressa....
La tragedia vera è che non ho molto tempo per finire tutto, abbiamo un mesetto per fare quello che serve per "galleggiare".
I progetti in programma li ho divisi con un criterio di priorità è sono:
PROGETTO "ORGANI VITALI"
questi progetti sono solo in parte realizzabili da me in prima persona, molti di essi infatti presuppongono strumenti e conoscenze specifiche e quindi probabile che mi affiderò a gente del mestiere...
-TIMONE duro : probabile causa teflon delle boccole gonfiato
Sul timone ci sarebbe anche da disquisire sulla opportunità di ristabilire l'originale timone a ruota, che il vecchio proprietario ha tolto, ma questo è secondario rispetto al progetto.
Soluzione: Tirare giù il timone è sostituire le boccole
Prevedo una certa difficoltà nel tirare giù il timone che ha una piastra che lo regge da sotto, anche svitando il dado sotto al timone, a vederlo, non avrebbe gioco per uscire. Quello che vedete in foto è Giulio il meccanico che guarda perplesso il timone...quindi sono quasi sicuro che bisognerà prima estrarre degli spessori in teflon e poi cercare di farlo uscire.... vedremo sul campo e speriamo di non fare guai...
Il mio timone è in alluminio, uno scatolato, lo presumo dal rumore, ho visto in alcune foto di una barca gemella che vi sono applicati degli zinchi, che nella mia non ci sono.
Questa è senza dubbio una cosa da chiarire...
-DERIVA: che non si alza... e non si abbassa, la barca ha una lama di deriva che si può alzare tramite un cavo di acciaio (come nella buona tradizione francese, ho visto lo stesso sistema sui ricchissimi Alubat) pesca 2metri con deriva abbassata e 50 cm con deriva alzata, la lama in questione, pare che sia una pesante lastra di 1 cm di materiale ancora da chiarire, con due lastre più piccole attaccate una a destra è una a sinistra, " un panino di lastre " le differenze di spessore poi vengono addolcite da dello stucco , che, un po' per l'età un po' perché c'era attaccato ogni specie di cozza e vongola appare compromesso.... e forse è proprio questo stucco ormai gonfio che impedisce il movimento.
Soluzione:
Carteggiare la deriva fino a portarla a metallo
Isolarla con un primer epossidico
Stuccalo nuovamente
Applicare 3 mani di anti vegetativa
Scrostare la scassa
Mettere l'anti vegetativa dentro la scassa
-MOTORE : In origine, dalla documentazione trovata a bordo, la barca ,montava un entrobordo della RENAULT 4 cilindri di 1289 cmc con una potenza di esercizio di 30 cavalli a 3200 giri una potenza fiscale di 15 cv
Successivamente è stato installato un Motore Ford di cui vi propongo una foto trovata infondo a un cassetto, si tratta di un modello XLD 416 di 57 cavalli di esercizio a 4700 giri, con una potenza fiscale di 19 cavalli, la cilindrata è in 1600 (credo derivi dalla vecchia Fiesta diesel)
Durante il trasferimento da porto San Giorgio a Civitanova, Giulio il meccanico ha fatto una serie di affermazioni tutte da verificare: " Il motore gira perfettamente, ha una temperatura di esercizio di 75 gradi, con un bel tagliando ci giri il mondo 3 volte"
l'etica è una preziosa MAX PROP 3 pale
I fatti sono:
La vernice è saltata un po' dappertutto
Ci sono formazioni di sale sulle guarnizioni e le giunzioni dei manicotti
Quando va in moto fa un gran fumo ... che però smette dopo pochi minuti
Quando si inserisce la marcia avanti o indietro si sente un rumore tipo mitragliatrice che smette quando si accelera.
Diagnosi: astuccio dell'asse consumato e un gioco delle pale dell'erica
Soluzione: Giulio il meccanico ci farà sapere....io non ci metto le mani, perché il paziente verte in condizioni particolari...
-IMPIANTO ELETTRICO: in questi 4 pochi giorni ho smontato quello che potevo, accrocchi autoradio anni 80 e casse improbabili, ho riportato l'impianto all'origine... le cose fatte dal cantiere sono spartane ma ben fatte gli interruttori sono bipolari chiusi in una scatola di metallo, 'impianto nel suo complesso è davvero ridicolo, tutte le pompe dei lavandini sono a pedale la pompa di sentina è direttamente collegata alla batteria, nel gavone a poppa è posizionata una pompa per la doccia esterna con un vaso d'espansione, aggiunti in un modo piuttosto posticcio, con dei fili volanti legati insieme a quelli per un pilota automatico. Non ho trovato dove passano i fili per il salpa ancora, ma solo per mancanza di tempo.
Diagnosi: fili ossidati, impianto vecchio, impianto 220 assolutamente da rifare
Soluzione: decidere se usare i cavi stagni o posizionare i corrugati, sostituire tutte le lampade ad incandescenza con i led verificare tutti gli isolamenti (pompa di sentina)
Fare da zero l'impianto 220
Fare le predisposizioni per quello che metterò più avanti quando diventerò ricco.
In parte questo lavoro potrei farlo io, ma l'impianto elettrico su una barca in alluminio è un argomento delicato e quindi mi avvarrò di un professionista, anche se ho le idee abbastanza chiare su come voglio sviluppato questo progetto.
-PROGETTO SICUREZZA
Diagnosi: tutto da rifare
Soluzione: potare la zattera a sistemare se conviene , comperare tutto il necessario per la navigazione oltre le 12 miglia.
In questo caso posso solo comperare e sistemare sotto coperta.
PROGETTI MENO URGENTI
-ALBERO: l'albero non ha nulla che non va, è maggiorato è imponente, al suo interno ha un meccanismo avvolgi randa, devo salire in testa d'albergo per vedere crocette e se ci sono problemi, ma ad oggi vedo solo un gran bisogno di manutenzione...
Soluzione A : disalberare mettere l'albero su dei cavalletti e lavorarci con calma tutto luglio, verniciarlo cambiargli i rivetti e la ferramenta
Soluzione B: lasciarlo lì ispezionarlo e per questo primo periodo usarlo così, dopo le vacanze quando metterò la barca in secca a novembre lo farò , per il momento inondare tutto di wd40 cambiare drizze e alla via così...
-PONTE/ Coperta: ok la coperta della baracca sta messa male, sono 10 anni che non vede uno spazzolino, immaginate di non lavarvi i denti per 10 anni, infondo c'è anche andata abbastanza bene.... la coperta è tutta di alluminio, praticamente la barca è una lattina, in un punto nei pressi di una inutile presa per una improbabile stufa, si sente una leggera flessione della lamiera, probabilmente, ma è solo una prima ipotesi, in concomitanza con il buco si concentrano le dilatazioni dell'alluminio. Sicuramente nulla di grave la coperta di questa barca credo sia fatta per resiste a qualsiasi cosa.
Diagnosi: per una diagnosi fatta bene devo smontare winch albero e tutte le attrezzature per vedere se c'è corrosione sugli accoppiamenti ma sono fiducioso...
Soluzione: quando avrò tempo smonterò tutto gratterò via tutta la vernice che non aderisce bene, userò un primer per alluminio là dove vedrò il metallo, poi con santa pazienza del PVC adesivo e del Duralac rimonterò tutto a dovere.
Questo è un lavoro che farò io.
-SOTTOCOPERTA Legni: i legni non sono messi male, ma sicuramente meritano un progetto dedicato, ho già dato l'olio apposta per idratare le superfici, qualcosa ho ottenuto, ma siamo lontani dall'effetto" wooo ", la barca non ha le caratteristiche di una barca di lusso, ma ha sicuramente materiali di ottima qualità facilmente recuperabili.
Diagnosi: qualche screpolatura, qualche rubinetteria da cambiare (più per estetica che per funzionalità) pagliolato da rifare integralmente, il precedente proprietario ha attaccato dell'orrido linoleum che non si staccherà mai più.
Sotto la barca è asciutta, la vernice bianca si è staccata dal metallo, ma questo è normale
Soluzione: portare tutto fuori dalla barca restaurare mobili paiolato, non credo che vernicerò la sentina, al limite userò un primer per l'alluminio per proteggerlo.
Tutte cose che posso fare io quando sarò a Ischia bello tranquillo.
-CUSCINERIE: diagnosi sono verdi
Soluzione : le fiamme
-PROGETTI SPECIALI: VELE E STRUMENTAZIONE
Ok questi due progetti meritano calma posteriore e serenità, un po' per il costo un po' perché ci vuole una ricerca e pazienza
Diagnosi: Le vele sono tutte da cambiare, posso navigare con quelle vecchie, ma è. Una questione di tempo
Soluzione: Il Velaio riparerà una vela per il momento che mi consenta di muovermi
Poi ascolterò cosa mi propone...
-PROGETTO STRUMENTAZIONE:
La strumentazione di fatto non c'è ameno che voi non siate dei nostalgici dei fil della seconda guerra mondiale
Soluzione: far funzionare quella che c'è (stazione del vento) è poco altro, recuperare in qualche modo quello che manca, ma sopratutto predisporre gli impianti per alloggiare senza fatica una strumentazione moderna sperando in un miracolo.
-PROGETTO Autonomia ENERGETICA: un sogno del futuro, rendere la barca autonoma energeticamente ho seguito con grande interesse il BLOG DELLA VELA che tratta l'argomento in un modo che mi piace davvero molto, ma non voglio disturbare prima del tempo...
Diagnosi: ho due batterie ridicole che caricano fino a 12.05, quindi con poca affidabilità... un carica batterie piazzato nel gavone di poppa, da verificare se funziona, se è adatto alle mie batterie, insomma ancora non so nulla di questo argomento.
-PROGETTO PROTEZIONE GALVANICA
Diagnosi: la farà l'elettricista e il buon senso, la barca però è arrivata fino ad oggi senza (speriamo ) corrosione, segno che il progetto è un buon progetto e che, il luogo dove mi aspettava non era particolarmente aggressivo.
L'armatore mi ha detto che lui immergeva delle barre di magnesio 4 per l'esattezza collegate con una pinza da batteria alla barca....
Soluzione temporanea : anodi sacrificali per il momento trasformatore galvanico isolatore e varie, una particolare attenzione all'impianto elettrico.
A Ischia dove la barca sarà ormeggiata in un futuro prossimo, speriamo non troppo remoto, ci sono i traghetti in ferro, la mia barca ormeggiata vicino a uno di quei mostri si consumerebbe in pochi mesi. Mi devo informare su quanto gli devo stare lontano...
Riguardo a questa materia mi sto documentando con alcuni testi, la materia non è molto semplice.... ci vorrà tempo...
-PROGETTO IMPIANTO IDRAULICO
Diagnosi: tutto molto semplice, molto calcare da togliere, pompe di sentina 2 da revisionare.
Soluzione: sostituire i tubi compromessi, fare la manutenzione alle pompe a pedale e alla pompa del gabinetto smontare le Pompei sentina e sostituirle se compromesse o vecchie....
Tutti lavori che posso e devo fare io.
-PROGETTO OPERA MORTA E GRAFICA
Ancora da sviluppare, anche se una idea me la sono fatta...
su questo, che è un lavoro di pura carrozzeria c'è poco da fare, io non posso farlo anche volendo servono attrezzature e un luogo secco asciutto e senza polvere, ho già chiesto un preventivo al cantiere, mi faranno sapere.
Tra 12 giorni esattamente il 2 luglio mi trasferirò a Civitanova Marche, senza distrazioni e darò inizio alla prima fase "ORGANI VITALI" intanto in questi giorni cercherò di raccogliere tutte le informazioni necessarie per essere il più efficiente possibile una volta a bordo.
Questo è solo un elenco di lavori, dal 2 luglio si aprono le danze con il primo "inceppato argomento...." CHI MI HA ROTTO LE BOCCOLE"
....continuo