Franco... ho l'ais e so bene o male come funziona.
Stavo rispondendo ad un messaggio di infinity che era antecedente al tuo.
Non ho capito a quale esigenza tu ti riferisca.
Ciao
(04-07-2019 10:43)Edolo Ha scritto: [ -> ]Perché scusa? L'ais funziona in automatico, anzi... AIS sta proprio per Automatic Identification System.
Corretto l’ais funziona in automatico, ma mi riesce difficile pensare che un VHF entri automaticamente in modalità trasmissione e poi inizierebbe a farlo solo quando la imbarcazione “detectata” si trovitroppo lontana dalla costa (secondo la tua ipotesi) e quindi la imbarcazione “ritrasmettente” dovrebbe ricevere un segnale che indichi la distanza della seconda imbarcazione, oltre a questo,vista la frequenza di Navigli naviganti, a mio avviso, questa ipotesi comporterebbe che il VHF sia più o meno sempre in modalità trasmissione.
Ripeto questo “a naso”, non sono un tecnico, ma mi sembra quantomeno difficile da realizzare...
(04-07-2019 11:00)Edolo Ha scritto: [ -> ]Franco... ho l'ais e so bene o male come funziona.
Stavo rispondendo ad un messaggio di infinity che era antecedente al tuo.
Non ho capito a quale esigenza tu ti riferisca.
Ciao
mi riferivo all'esigenza dell'amico che ha pubblicato il post
"Ho intenzione di “farmi seguire” da casa durante una traversata, ma temo di creare allarme nel momento in cui mi allontano dalla costa invece che tranquillizzare gli ansiosi"
(04-07-2019 11:08)infinity Ha scritto: [ -> ]Corretto l’ais funziona in automatico, ma mi riesce difficile pensare che un VHF entri automaticamente in modalità trasmissione e poi inizierebbe a farlo solo quando la imbarcazione “detectata” si trovitroppo lontana dalla costa (secondo la tua ipotesi) e quindi la imbarcazione “ritrasmettente” dovrebbe ricevere un segnale che indichi la distanza della seconda imbarcazione, oltre a questo,vista la frequenza di Navigli naviganti, a mio avviso, questa ipotesi comporterebbe che il VHF sia più o meno sempre in modalità trasmissione.
Ripeto questo “a naso”, non sono un tecnico, ma mi sembra quantomeno difficile da realizzare...
La trasmissione è automatica e sempre in broadcast (io trasmetto a tutti e tutti quelli in grado di ricevere lo fanno).
La distanza da una imbarcazione non è un dato trasmesso via ais, quello è un calcolo che fa il software, sulla base della propria posizione e di quella ricevuta, così come il CPA in base alla velocità.
Ripeto... non ho certezza che i navigli maggiori abbiano la possibilità di ritrasmettere la posizione dei bersagli nella zona, era una supposizione, nonché forse l'unica soluzione che mi è venuta in mente dal momento che tu hai detto che spesso si vedono sui vari siti marinetraffic navigli minori fuori portata VHF.
Tecnicamente comunque sarebbe possibile.
Quelle fuori portata dalle stazioni AIS utilizzano il sistema LRIT.
(03-07-2019 15:20)Sgnapiz Ha scritto: [ -> ]Ho intenzione di “farmi seguire” da casa durante una traversata, ma temo di creare allarme nel momento in cui mi allontano dalla costa invece che tranquillizzare gli ansiosi.
Ciao. L' AIS nel tuo caso non è proprio il dispositivo più indicato... molto meglio un tracker satellitare. Personalmente preferisco Iridium InReach rispetto ai vari Spot Connect che utilizzano la costellazione Globalstar.
Enzo
Per chi è curioso (come me:21
:
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Penso sia meglio non farmi seguire via web. Meglio la classica telefonata all’arrivo
(04-07-2019 10:28)Franco.tu Ha scritto: [ -> ]Se la tua esigenza è quella di tenere qualcuno informato delle tue posizioni lungo la rotta e l'ais ti crea questi dubbi puoi orientarti verso uno strumento di tracciamento tipo lo SPOT GEN3, piccolo dispositivo personale che oltre l'SOS (tipo PLB) consente quando sei in movimento di inviare, tramite satelliti, un messaggio a tempi programmati di 5 o 10 minuti (ma puoi anche attivarlo per i 2 minuti) con la tua posizione gps pertanto chi riceve i messaggi avrà continuamente la tua posizione aggiornata; costo inferiore ai 150€ non necessita di documenti particolari se non la registrazione, batterie ricaricabili, tascabile, necessita però di abbonamento con diversi piani di pochi euro mensili.
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...Molto interessante il gingillo...
Per quanto riguarda l'AIS, le navi / barche inviano i dati su due frequenze VHF; lontano dalla costa di solito inviano meno dati, mentre quando sono in manovra vicino alla costa o in un porto, inviano parecchie posizioni al minuto; lungo le coste di tutto il mondo ci sono innumerevoli stazioni AIS che ricevono i dati e li mandano ai siti di tracking.
MarineTraffic per esempio, sotto richiesta ti invia a casa gratuitamente tutta la strumentazione necessaria per diventare una loro stazione (e stiamo parlando di circa 1000 euro di strumentazione
).
Il fatto che talvolta sia possibile visualizzare su determinati siti i dati AIS di imbarcazioni molto lontane dalla costa puo' dipendere da due fattori:
- tropospheric ducting: in determinate condizioni atmosferiche, e' possibile ricevere segnali di navi molto molto distanti dalle stazioni; con la mia di recente ho ricevuto dati di navi a distanza di 380 miglia dall mia antenna (che e' anche a pochi metri sopra il livello del mare)
- sat-ais (come avete suggerito): esistono dei satelliti ad orbita bassa che catturano i dati AIS (sempre in VHF) delle navi in giro per il mondo, e li forniscono ai vari siti di tracking, che poi li forniscono a pagamento ai propri utenti.
Sicuramente la piattaforma di questo genere che ha piu' copertura a livello mondiale e' MarineTraffic (avevo fatto numerose ricerche a riguardo).
Tornando al topic della conversazione, come detto da altri utenti, l'AIS non e' adatto per "farsi seguire" a distanza da amici o parenti, per tale scopo e' molto meglio adoperare uno spot o un dispositivo analogo, e li sei sicuro che hai copertura globale.
(08-07-2019 19:23)Sgnapiz Ha scritto: [ -> ]...Molto interessante il gingillo...
+ 1
È poi, ho visto i costi di abbonamento mi sembrano contenuti.
(08-07-2019 20:00)dagide Ha scritto: [ -> ]Per quanto riguarda l'AIS, le navi / barche inviano i dati su due frequenze VHF; lontano dalla costa di solito inviano meno dati, mentre quando sono in manovra vicino alla costa o in un porto, inviano parecchie posizioni al minuto; lungo le coste di tutto il mondo ci sono innumerevoli stazioni AIS che ricevono i dati e li mandano ai siti di tracking.
MarineTraffic per esempio, sotto richiesta ti invia a casa gratuitamente tutta la strumentazione necessaria per diventare una loro stazione (e stiamo parlando di circa 1000 euro di strumentazione ).
Il fatto che talvolta sia possibile visualizzare su determinati siti i dati AIS di imbarcazioni molto lontane dalla costa puo' dipendere da due fattori:
- tropospheric ducting: in determinate condizioni atmosferiche, e' possibile ricevere segnali di navi molto molto distanti dalle stazioni; con la mia di recente ho ricevuto dati di navi a distanza di 380 miglia dall mia antenna (che e' anche a pochi metri sopra il livello del mare)
- sat-ais (come avete suggerito): esistono dei satelliti ad orbita bassa che catturano i dati AIS (sempre in VHF) delle navi in giro per il mondo, e li forniscono ai vari siti di tracking, che poi li forniscono a pagamento ai propri utenti.
Sicuramente la piattaforma di questo genere che ha piu' copertura a livello mondiale e' MarineTraffic (avevo fatto numerose ricerche a riguardo).
Tornando al topic della conversazione, come detto da altri utenti, l'AIS non e' adatto per "farsi seguire" a distanza da amici o parenti, per tale scopo e' molto meglio adoperare uno spot o un dispositivo analogo, e li sei sicuro che hai copertura globale.
Vado un po’ OT per riproporre un vecchio dubbio, che forse puoi aiutarmi a sciogliere.
Che origine hanno i dati del vento riportati da MarineTraffic nella scheda delle singole barche tracciate? Noto che direzione e intensità del vento di navi situate nella stessa zona sono identiche
(08-07-2019 20:00)dagide Ha scritto: [ -> ]Il fatto che talvolta sia possibile visualizzare su determinati siti i dati AIS di imbarcazioni molto lontane dalla costa puo' dipendere da due fattori:
- tropospheric ducting: in determinate condizioni atmosferiche, e' possibile ricevere segnali di navi molto molto distanti dalle stazioni; con la mia di recente ho ricevuto dati di navi a distanza di 380 miglia dall mia antenna (che e' anche a pochi metri sopra il livello del mare)
- sat-ais (come avete suggerito): esistono dei satelliti ad orbita bassa che catturano i dati AIS (sempre in VHF) delle navi in giro per il mondo, e li forniscono ai vari siti di tracking, che poi li forniscono a pagamento ai propri utenti.
Sicuramente la piattaforma di questo genere che ha piu' copertura a livello mondiale e' MarineTraffic (avevo fatto numerose ricerche a riguardo).
Per problemi di antenna ho controllato in questi giorni la posizione della mia imbarcazione e, nel mio caso, MarineTraffic si è rivelato più aggiornato.
Per la distanza di rilevamento allego la schermata del mio plotter oggi, dopo sostituzione dell'antenna VHF.
(08-07-2019 19:22)Sgnapiz Ha scritto: [ -> ]Penso sia meglio non farmi seguire via web. Meglio la classica telefonata all’arrivo
Esatto. per me vale la regola "nessuna nuova buona nuova".
L'AIS come ti hanno detto vale solo in tempo reale a vista reciproca di antenne. I dati su Marine Traffic possono o non esserci se sei fuori copertura o essere ritardati per qualunque ragione.
Anche il tracking satellitare è passibile di avarie. La regola che deve valere è che eventuali problemi di bordo si gestiscono a bordo finchè decidi tu da bordo se e chi chiamare per eventuale aiuto. Sia mai che da casa vedano il "pallino" fermo e ti mandano la CP !
Io a volte faccio una chiamata col Satellitare per dire "tutto bene". Ma è più per sfizio di usare il Sat (che tanto poi il traffico scade e lo perdo) che altro.
Che strada devi fare?
BV _:/)
(18-07-2019 10:31)francescolambri Ha scritto: [ -> ]Che strada devi fare?
BV _:/)
Visto il periodo vacanziero potenzialmente a rischio di esodo, sicuramente non gli consiglierei di fare l’autostrada del sole....
(03-07-2019 15:20)Sgnapiz Ha scritto: [ -> ]I siti internet (ad esempio vessel finder ) che danno le posizioni delle imbarcazioni dotate di ais come fanno a ricevere i dati quando queste sono lontane dalla costa? In altri termini: la mia posizione è visibile su questi siti quando navigo lontano dalla costa o appena sono fuori copertura vhf scompaio? Ho intenzione di “farmi seguire” da casa durante una traversata, ma temo di creare allarme nel momento in cui mi allontano dalla costa invece che tranquillizzare gli ansiosi.
Non conosco con precisione questo sistema ma uno simile usato dai radioamatori (APRS). Visti i risultati forniti dalle mappe mondiali direi che almeno alcuni apparecchi ripetano quanto ricevono dai vicini e così via. Ci saranno stazioni costiere e/o MM che poi gestiscono detti dati a scala mondiale. Ogni singolo ricevitore classe b indica invece a noi solo i segnali ricevuti in diretta ma i nostri dati trasmessi vanno al 100% in rete tramite alcuni gate.
@Spinner Sbagliono L'Aprs inizialmente nasceva per esigenze di protezione civile?
Ricordo di aver letto qualcosa a suo tempo ma poi non ho mai approfondito.
Ciao
Tornando in argomento: oggi con un tempo perfetto e' stato lanciato un "distress" da una barca a vela italiana (non ne fornisco i dati per loro riservatezza), il mio VHF DSC ha rilevato subito l'allarme che poco dopo ha avuto il suo regolare "acknowledgement" dalla stazione costiera di Split Radio, ebbene verificando su "Marine Traffic" e sugli altri siti che forniscono via internet la posizione di barche recanti a bordo un AIS attivo la posizione risultava su uno dei siti a Southampton e sull'altro a Viareggio, localita' ben lontane dall'Adriatico, dati quindi perfettamente inutili. I dati AIS risultavano pure piuttosto datati, non solo pure il "distress" non ha dato la posizione del mezzo (indicava "no position"). Se ne possono trarre molte conclusioni: certamente non mantenevano l'AIS acceso (o non funzionava da tempo), certamente l'impianto DSC del loro VHF ha qualche problema a ricevere dati dal GPS e infine non e' chiaro perche' sia stato lanciato l'allarme (di tipo generico) visto che poi non hanno risposto alle ripetute chiamate di Split Radio. Per dovere di cronaca dall'MMSI si ricava che si tratta di una barca a vela di ben 19m..
(25-07-2019 00:48)Edolo Ha scritto: [ -> ]@Spinner Sbagliono L'Aprs inizialmente nasceva per esigenze di protezione civile?
Ricordo di aver letto qualcosa a suo tempo ma poi non ho mai approfondito.
Ciao
Per quanto riguarda quanto avevo ipotizzato viene confermato tutto dalla presenza di stazioni terrestri, non so da chi gestite, atte a ricevere i segnali e trasmetterli tramite rete internet.
E' evidente che questi sistemi saranno presenti anche su navi collegate a loro volta a sistemi satellitari.
Insomma tutto quello che trasmettiamo viene assorbito e divulgato al mondo intero. Occio quindi .. :-)
https://comarsystems.com/product/r500ni-...-receiver/
PS: peraltro Marine Traffic indica con precisione quale stazione terrestre ha ricevuto il tuo segnale .. insomma un grande fratello amico ma potrebbe essere anche fastidioso per un diportista.
L'APRS, usato anche in mare, ha sicuramente anche una valenza da protezione civile come peraltro tutto il sistema radioamatoriale.
(17-07-2019 23:22)old_al Ha scritto: [ -> ]Per la distanza di rilevamento allego la schermata del mio plotter oggi, dopo sostituzione dell'antenna VHF.
Guarda quest'estate ho rilevato navi da crociera che erano oltre 1000 miglia di distanza. Quindi ok la propagazione ma alcuni segnali vengono per forza ripetuti da navi più vicine. Questo capita su classi A però. le B dovrebbero essere sempre in diretta.
PS: e' un E80 ? sembra simile al mio .. un po' vecchiotto :-)