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Versione completa: Dubbio atroce scotta rollafiocco
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Buongiorno a tutti
Quando ho acquistato la mia Sun Odyssey 37.1 del 1994, aveva montato sul rollafiocco Goiot una scottina del 8 che peraltro ho già sostituito 2 volte con una identica e che fa comunque fatica sul winch perché' non sente il self tailing.
Ora, scartabellando il manuale del proprietario della barca ho trovato che la scotta del rolla fiocco deve essere del 10.
Che fareste voi? 8 o 10?
BV
La cosa più importante è non utilizzare il winch.
Magari prova a rollare al gran lasco con il fiocco coperto dalla randa.
Due, se la scottina si consuma così frequentemente metti la misura prevista da manuale previa verifica effettiva capienza tamburo
Dipende dalle dimensioni del tamburo dell'avvolgitore e dalla lunghezza della base della vela da avvolgere

da 10 fanno più fatica a starci tutti i giri dentro al tamburo, guarda ora se c'è ancora spazio e valuta tu
Controlla anche che il fiocco sia nella giusta canalina.
Io di solito trattengo la scotta sopravento quando avvolgo.
Mai il winch soprattutto se è troppo duro, piuttosto mettiti controvento e cala il fiocco. Il rischio è quello di fare danni allonstrallo.
Se ci sta nel rullo...
Piuttosto, perché devi usare il winch??? È una abitudine pericolosa per l'avvolgifiocco, lo strallo, ecc.
La manovra va fatta a mano, se qualcosa non va lo si deve sentire. Col winch se la drizza prende una volta sulla girella rischi di tirare giù l'albero...e non saresti il primo.
Solo Hulk potrebbe avvolgere il mio rollafiocco a mano.
Ps.: già lavato,pulito e lubrificato...infatti un po' è migliorato ma sempre impensabile chiudere la vela a mano.
Senza sapere leggere ne scrivere ho interpellato la Goiot che mi ha dato manuale dove c'è scritto " longuer e diametre de bosse livree: 20 mt / 8 mm ":smiley30:Smiley30Smiley30Smiley30
morale Jeanneau dice 10 e Goiot dice 8
(01-08-2019 11:42)ventodiprua Ha scritto: [ -> ]Solo Hulk potrebbe avvolgere il mio rollafiocco a mano.
Ps.: già lavato,pulito e lubrificato...infatti un po' è migliorato ma sempre impensabile chiudere la vela a mano.
Senza sapere leggere ne scrivere ho interpellato la Goiot che mi ha dato manuale dove c'è scritto " longuer e diametre de bosse livree: 20 mt / 8 mm ":smiley30:Smiley30Smiley30Smiley30
morale Jeanneau dice 10 e Goiot dice 8

Hai mai provato mollando un pelo di drizza fiocco e mollando il paterazzo? A volte basta poco per farlo impuntare.
A me e' capitato che la drizza spi interferiva con il "nasello" della girella superiore del rulla fiocco. Messa in altra posizione la drizza spi e murato pochi cm piu' in basso il genoa tutto si e' risolto.
Ma girella e tamburo, quando liberi, girano bene?
Io ho migliorato tantissimo il funzionamento del mio Facnor (oltre a pulizia e lavaggio) con una drizza in dyneema che non fa l'elastico come un prestirato, con l'effetto che cita Edolo.
Unica cosa che eviterei in assoluto è il winch, rischi veramente guai seri se si impunta qualcosa, qualsiasi rigger ti può raccontare di stralli segati.
Prova comunque, come consigliato, a lascare drizza.
Provero' a lascare un po la drizza mentre il paterazzo è ininfluente....cazzato o lasco la fatica è sempre quella.
Piuttosto considerate il circuito tortuoso della scotta che finisce al rolla nascosto nella cala catena.
Io avevo il circuito simile al tuo. La scottina veniva rinviata in pozzetto passando sulla tuga dopo aver attraversato la zona prodiera della barca. Il rischio di inciampare era sempre in agguato, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il bel segno lasciato sul tender messo tra lo stralletto e l'avvolgifiocco (ho un Oceanis Clipper 361). Oggi faccio correre la scottina lungo i candelieri dove ho messo dei passacavo, poi con un bozzello la richiamo in pozzetto. Se devo ridurre la fisso direttamente alla galloccia di poppa su quel lato. Fai controllare comunque i tamburi quando puoi, tutto lo sforzo che dici mi sembra strano. Devi riuscire a mano e mai winch, assolutamente.
Anche sul mio 381 la scottina faceva quel giro perverso, fonte di infiniti inciampi andando a prua.
Anch'io come Trixarc ho portato la manovra alla base dei candelieri con stopper in falca e rinvio con puleggia pivotante che consente anche di passare la cima addosso al tamburo del winch (non per usarlo, solo come rinvio!!!)
Mi ha cambiato la vita!!!
(01-08-2019 12:52)Trixarc Ha scritto: [ -> ]Io avevo il circuito simile al tuo. La scottina veniva rinviata in pozzetto passando sulla tuga dopo aver attraversato la zona prodiera della barca. Il rischio di inciampare era sempre in agguato, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il bel segno lasciato sul tender messo tra lo stralletto e l'avvolgifiocco (ho un Oceanis Clipper 361). Oggi faccio correre la scottina lungo i candelieri dove ho messo dei passacavo, poi con un bozzello la richiamo in pozzetto. Se devo ridurre la fisso direttamente alla galloccia di poppa su quel lato. Fai controllare comunque i tamburi quando puoi, tutto lo sforzo che dici mi sembra strano. Devi riuscire a mano e mai winch, assolutamente.

Interessante...posso avere foto? grazie
(01-08-2019 13:41)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Anche sul mio 381 la scottina faceva quel giro perverso, fonte di infiniti inciampi andando a prua.
Anch'io come Trixarc ho portato la manovra alla base dei candelieri con stopper in falca e rinvio con puleggia pivotante che consente anche di passare la cima addosso al tamburo del winch (non per usarlo, solo come rinvio!!!)
Mi ha cambiato la vita!!!

Interessante...posso avere foto? grazie
Evidentemente qualcosa non va sul rollafiocco di ventodiprua!

Nel mio Comet 420 uso normalmente un genoa di 64 mq e non ho mai avuto difficoltà a rollarlo a mano nonostante i 78 anni sul groppone (mio, non della vela).

La cima del rollafiocco è da 10 mm, passa in 5 bozzelli alla base dei candelieri, in uno stopper ed un ulteriore bozzello che la devia in pozzetto da dove si tira agevolmente a due mani, lo stopper evita qualsiasi ritorno e permette di fare con calma, in foto la cima sugli ultimi candelieri, lo stopper ed il bozzello basculante e la cima legata alla draglia superiore:

[attachment=39738]

Con vento moderato è preferibile arrotolare al traverso o lasco, con vela che porta e scotta avvolta libera 2-3 giri sul winch, in modo da fare un po' di resistenza, che favorisce il corretto avvolgimento.

Con genoa tutto svolto il tamburo è quasi pieno perché quando disarmo le scotte metto in bugna una fettuccia che poi si avvolge a spirale fino al tamburo per essere fissata poi al pulpito.

E' importante notare che questo fa si che quando si inizia l'avvolgimento e il genoa fa il massimo di resistenza, il diametro del tamburo sia elevato e di conseguenza anche la coppia di rotazione applicata.

898989
Inoltre avere poca cima sul tamburo può portare a non avere più cima disponibile se lo si rolla col ventone, proprio perché essendo molto stretti i giri della vela, servono più giri rispetto alle condizioni normali, ed avere fuori un triangolo di vela con aria non è sempre carino.
(01-08-2019 13:55)ventodiprua Ha scritto: [ -> ]Interessante...posso avere foto? grazie

Non ho foto di repertorio, meglio non le trovo, ma il mio sistema è simile a quello di RMV2605D.
Un passascotte per ogni candeliere (da me solo quello a prua è con puleggia, gli altri sono anelli fissi), ho messo gli anelli all'esterno per tenere la scotta fuori dai piedi, uno stopper e a seguire un bozzello, nel mio caso una puleggia su guance orientabili. Scotta da 8 mm che basta e avanza altrimenti, come dice saggiamente Edolo, se non hai abbastanza cima nel tamburo non riesci a insalamare il genoa quando è avvolto.
Anche io ho fatto la modifica suggerita...
(01-08-2019 15:03)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Non ho foto di repertorio, meglio non le trovo, ma il mio sistema è simile a quello di RMV2605D.
Un passascotte per ogni candeliere (da me solo quello a prua è con puleggia, gli altri sono anelli fissi), ho messo gli anelli all'esterno per tenere la scotta fuori dai piedi, uno stopper e a seguire un bozzello, nel mio caso una puleggia su guance orientabili. Scotta da 8 mm che basta e avanza altrimenti, come dice saggiamente Edolo, se non hai abbastanza cima nel tamburo non riesci a insalamare il genoa quando è avvolto.

Uguale, anch'io puleggia a prua e poi tutti anelli. Ricordo quando postasti il modo con cui hai fissato lo stopper alla falchetta. Io sono ancora rimasto a quella fase là... quando riduco e quindi devo bloccare seriamente la scottina uso la galloccia a poppa, altrimenti un piccola galloccia fissata al pulpito quando tutto avvolto. Tanto in questo caso la scottina non esercita trazione più di tanto.
(01-08-2019 13:41)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Anche sul mio 381 la scottina faceva quel giro perverso, fonte di infiniti inciampi andando a prua.
Anch'io come Trixarc ho portato la manovra alla base dei candelieri con stopper in falca e rinvio con puleggia pivotante che consente anche di passare la cima addosso al tamburo del winch (non per usarlo, solo come rinvio!!!)
Mi ha cambiato la vita!!!

ho fatto anche io la modifica del percorso della scotta... anche a me ha cambiato la vita, ma in peggio, faccio una fatica da bestia per cui sono tornato al vecchio circuito....
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