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Versione completa: Prese a mare e resina epossidica
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Buogiorno a tutti gli ADV
ho visto tanti post interessanti riguardanti le prese a mare ed il relativo montaggio.
Anche io sto sostituendo valvole e passascafi con quelli in "Plastica" della Randex ma vorrei fissarli con resina epossidica caricata con silice per far si che diventi un corpo unico con il resto dell'opera viva. C'é qualcuno di voi che ha esperienza con questo tipo di montaggio?
Perchè silice? , avrei pensato microfibre
Buonvento.
Se leggi le istruzioni della Trudesign la resina caricata è uno dei metodi consigliati per un montaggio monolitico. Mio pensiero, dato che dovrò farlo, il passascafo così non si muoverà mai più anche in caso (remoto) di sostituzione della valvola.
(13-08-2019 10:47)Wally Ha scritto: [ -> ]Perchè silice? , avrei pensato microfibre
Buonvento.

la silice è più indicata per incollare mentre la fibra di vetro ha più funzioni strutturali
Domanda stupida e quando devi sostituire il passascafo?
io quando faccio gli stampini per le mie poche laminazioni home made uso plastiche molto simili a quelle delle prese a mare, il distacco e' molto piu garantito che con qualunque altro sistema... sicuro che poi a te tengano?
non lo darei per scontato... il produttore che dice in merito?
(13-08-2019 12:10)blackninja Ha scritto: [ -> ]Domanda stupida e quando devi sostituire il passascafo?

In ogni caso viene via fresandolo. Si farà un bel pò di polvere ma per il resto non vedo difficoltà tecniche.
In altra discussione ero stato criticato per aver nominato l'epossidico per creare una presa a mare e strumenti alieni per lavorarci.
Io uso l'epossidico se gli spessori sono importanti tipo scafo a sandwich perché nella fase della polimerizzazione non si hanno variazioni di volume oltre ad avere la possibilità di caricarla con addensanti e microfiber che da struttura in maniera autonoma.
A riguardo del sandwich a differenza di altri suggerimenti io farei un foro passante del diametro voluto e poi scaverei una corona nel poliuretano per dare spazio all'epossidico e riunire i due strati di vetroresina. Non so se mi sono spiegato...
(13-08-2019 12:10)blackninja Ha scritto: [ -> ]Domanda stupida e quando devi sostituire il passascafo?

Ammesso che vada sostituito, l'ho visto fare con tappo in legno conico all'esterno con segno centrale per guida della punta di una fresa a tazza. Lavoro veloce e pulito.
(13-08-2019 12:10)blackninja Ha scritto: [ -> ]Domanda stupida e quando devi sostituire il passascafo?

Il passascafo e le valvole in plastica non le sostituisci più e in ogni caso fresa a tazza o smerigliatrice
(13-08-2019 12:20)ZK Ha scritto: [ -> ]io quando faccio gli stampini per le mie poche laminazioni home made uso plastiche molto simili a quelle delle prese a mare, il distacco e' molto piu garantito che con qualunque altro sistema... sicuro che poi a te tengano?
non lo darei per scontato... il produttore che dice in merito?

Si tratterebbe di incollare il passascafo, che in realtà è plastica con fibra di vetro caricata, col gelcoat dello scafo.
(13-08-2019 14:46)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Ammesso che vada sostituito, l'ho visto fare con tappo in legno conico all'esterno con segno centrale per guida della punta di una fresa a tazza. Lavoro veloce e pulito.

Meglio con fresa conica non si rischia di fare danni.
(13-08-2019 15:27)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Meglio con fresa conica non si rischia di fare danni.

Si, lo avevi detto, questa che ho visto è un'altra tecnica, forse meno "polverosa"
Dubito che per almeno 20 anni si debba cambiare un passascafo dello stesso materiale della barca.
Io le ho installate con resina epossidica caricata addensante 2. Secondo me qualsiasi addensante va bene (purché specifico per vetroresina) ciò che conta è spennellare le superfici irruvidite con miscela pura che impregni bene, attendere fino a che diventa appiccicosa poi preparare la resina caricata e trrminare l' incollaggio.
I passascafi Randex, come quelli simili, sono in polipropilene caricato vetro, il che li rende ben più ruvidi del PP vergine e poco propensi a scollarsi.
Io ho scelto quelli a filo carena.
Buon lavoro.
(13-08-2019 15:27)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Meglio con fresa conica non si rischia di fare danni.

In effetti, seguendo il tuo consiglio, ho usato la fresa conica
(13-08-2019 16:57)Lupicante Ha scritto: [ -> ]Io le ho installate con resina epossidica caricata addensante 2. Secondo me qualsiasi addensante va bene (purché specifico per vetroresina) ciò che conta è spennellare le superfici irruvidite con miscela pura che impregni bene, attendere fino a che diventa appiccicosa poi preparare la resina caricata e trrminare l' incollaggio.
I passascafi Randex, come quelli simili, sono in polipropilene caricato vetro, il che li rende ben più ruvidi del PP vergine e poco propensi a scollarsi.
Io ho scelto quelli a filo carena.
Buon lavoro.

Concordo. Infatti ho già resinato la superficie e lo spessore del foro nello scafo. Ma non ho tolto il gelcoat e ho lasciato indurire la resina. Magari faccio una prova con un solo passascafo
polietilene e polipropilene io non li resino mai, li uso come distaccanti.
se il produttore dice che si possono resinare.. prima farei comunque un test. a occhiometro la dilatazione termica dei due materiali, resina e polipropilene e' molto diversa,,, questo generera tensioni importanti sui due materiali. penso che non si ragioni di affondare, al massimo comincera a perdere un po... io terrei separate le due funzioni, quella strutturale da quella di tenuta.. non ti voglio convicere, ti racconto i miei dubbi che tali sono... la prova non l' ho mai fatta e io non la farei.
(13-08-2019 18:02)ZK Ha scritto: [ -> ]polietilene e polipropilene io non li resino mai, li uso come distaccanti.
se il produttore dice che si possono resinare.. prima farei comunque un test. a occhiometro la dilatazione termica dei due materiali, resina e polipropilene e' molto diversa,,, questo generera tensioni importanti sui due materiali. penso che non si ragioni di affondare, al massimo comincera a perdere un po... io terrei separate le due funzioni, quella strutturale da quella di tenuta.. non ti voglio convicere, ti racconto i miei dubbi che tali sono... la prova non l' ho mai fatta e io non la farei.

L’osservazione è giusta ma da questo punto di vista non credo che ci siano preoccupazioni perché la dilatazione termica dei 2 materiali è trascurabile perché entrambi immersi in acqua alla stessa temperatura. Semmai le deformazioni strutturali! Ma i passascafi hanno superato tali test.
Truedesign consiglia il montaggio con resina caricata. Mi piacerebbe avere soltanto qualche dettaglio tecnico; poi farò sicuramente un test con un solo passascafo sollecitandolo in condizioni estreme!
È ovvio che a fine lavoro vi darò l’esito (o mi leggerete su qualche articolo di cronaca nera)
Ho trovato questo sul sito truedesign:
-West System® (or similar) two-pot epoxy that mixes to a paste. Tip – adding filler to the West
System® will increase the viscosity and help minimise “running” of the epoxy. Visit http://www.westsystem.com/ss/filler-selection-guide/ for more details.
(13-08-2019 16:50)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Si, lo avevi detto, questa che ho visto è un'altra tecnica, forse meno "polverosa"
Dubito che per almeno 20 anni si debba cambiare un passascafo dello stesso materiale della barca.

Io non avrei l'occhio per centrare millimetricamente il il tappo di legno e poi forare perfettamente diritto. Con la conica anche senza grande manualità quasi impossibile toccare lo scafo. Da fare con occhiali e guanti protettivi e con la testa non al di sotto del passascafo Ho utilizzato una fresa diametro 65, con questa i 3/4 si levano velocemente.Quelli da 1,1/2 impegnano di più in quanto bisogna, dopo che la fresa é entrata tutta, lavorare giro giro sui primi 6 mm di materiale.
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