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Versione completa: Ricerca dispersione elettrica
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Risalire a come fu fatto in originale l’impianto elettrico totale non è semplice. Ma a me basterebbe evitare che lo zinco posto sulla elica si consumasse in poche settimane. Come succede invece adesso.
Penso che attualmente tutto il circuito di bonding (passando per la piastra porosa) vada a confluire sull’unico zinco (quello dell’elica di poppa) e probabilmente è troppo piccolo.
Le mie idee
1 Aggiungere uno zinco al posto della piastra porosa, oppure direttamente sulla piastra.
Oppure:
2 Escludere il motore e le prese a mare dal collegamento con la piastra porosa.

Di solito in presenza di circuito di bonding si consiglia di installare zinchi ben dimensionati e comunque facilmente accessibili perché si devono cambiare diverse volte all’anno.

Nel mio caso forse lo zinco di elica di poppa è insufficiente.
Non è che la dispersione è sulle barche vicine o pontile?
(23-08-2019 19:17)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Ho messo tutte le portate. Però il dubbio circa le dispersioni mi rimane dato che ho uno zinco a immersione collegato alla piastra porosa che si consuma a vista d’occhio.
Con questo test ho provato solo fino al quadro perché le utenze sono tutte staccate. Dovrei provarle una ad una. Almeno così dice sempre il Serafini.
(29-08-2019 20:07)gaspare.agate Ha scritto: [ -> ]Non è che la dispersione è sulle barche vicine o pontile?

Ah beh.... quest’inverno stavo lavando un secchio sul pontile davanti alla barca e.... boom.... due esplosioni e fumo da sotto i piedi... c’erano due cavi che sfrega oggi sfrega domani (il Marina ha finger galleggianti) si sono rovinati e hanno fatto un corto.
Non c’entra niente ma vai a capire come sta messo l’impianto elettrico di questo Marina. Cattolica
Peraltro attaccata ho una barca di alluminio.
(30-08-2019 07:33)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Ah beh.... quest’inverno stavo lavando un secchio sul pontile davanti alla barca e.... boom.... due esplosioni e fumo da sotto i piedi... c’erano due cavi che sfrega oggi sfrega domani (il Marina ha finger galleggianti) si sono rovinati e hanno fatto un corto.
Non c’entra niente ma vai a capire come sta messo l’impianto elettrico di questo Marina. Cattolica
Peraltro attaccata ho una barca di alluminio.
Tre anni fa ho cambiato porto. L'inverno successivo mi si è bucata la serpentina nel boiler collegata al motore (ok. Un bolier di 15 anni, ma tant'è). In estate gli zinchi su asse e elica erano quasi andati.
La mia barca era stata collegata sempre alla 220 dalla banchina.
Ho montato uno zinc saver e questa estate gli zinchi erano quasi nuovi.

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(30-08-2019 07:33)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Ah beh.... quest’inverno stavo lavando un secchio sul pontile davanti alla barca e.... boom.... due esplosioni e fumo da sotto i piedi... c’erano due cavi che sfrega oggi sfrega domani (il Marina ha finger galleggianti) si sono rovinati e hanno fatto un corto.
Non c’entra niente ma vai a capire come sta messo l’impianto elettrico di questo Marina. Cattolica
Se l'impianto di rete e' conciato come si puo' presumere da cio' che dici e' inutile cercare dispersioni a 12V o corrosioni elettrolitiche, va' prima verificato che l'impianto a 220V sia a posto poiche' normalmente un impianto di bordo con bonding normalmente prevede il filo di terra collegato al bonding e se tale filo porta corrente per difetto dell'impianto del marina lo zinco sparisce in un lampo. Prova, con cavo scollegato sul lato barca ma collegato alla colonnina, se c'e' tensione alternata (AC, per questa misura gli attuali tester vanno benissimo) fra il terminale di terra del cavo e il cavo di bonding (in qualsiasi punto), se trovi tensione superiore ad una decina di Volt protesta con la direzione del marina affinche' mettano in regola l'impianto (anche per la tua sicurezza: la messa a terra regolare e' essenziale per evitare folgorazioni). Se la tensione misurata e' superiore ad un paio di Volt il problema non si puo' risolvere con un "isolatore galvanico" che ha una soglia piu' bassa.
Non hai detto se tieni sempre collegato il cavo in banchina (o almeno ora non lo ricordo), se e' cosi' prova anche per qualche tempo a tenerlo scollegato (e' pure una sana abitudine da seguire sempre!) e verifica se lo zinco si consuma meno.
Se non ho capito male....
1 Scollego lato barca il cavo che porta corrente dalla colonnina alla barca
2 Metto un puntale del tester sulla presa che porta il cavo di terra in barca (nella presa sarebbe quello più grosso in basso, vero?)
3 Metto il secondo puntale su un cavo di bonding, oppure ad esempio sul cavo che arriva dalla piastra porosa al quale è collegato lo zinco a immersione
4 Accendo il tester su AC e leggo il valore

Dunque, in barca c'è uno Zinc Saver. Dovrebbe essere ben collegato e funzionante. Da verificare però, dato che l'impianto originale (quello progettato e realizzato da Dapnia) è stato fortemente ritoccato da un armatore successivo.

Io a seguito dei problemi galvanici tendo a tenere quasi sempre staccata la barca dalla banchina. Anche con il cavo staccato il consumo dello zinco mi pare rimanga alto.
Adesso ho scollegato il cavo alla banchina e ho messo un nuovo zinco a immersione, e vediamo che succede.
Ora si scopre che c'e' anche uno "zinc saver", direi che senza avere dettagli su quell'impianto si possa aggiungere ben poco a cio' che si e' ipotizzato finora.
(30-08-2019 15:46)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Ora si scopre che c'e' anche uno "zinc saver", direi che senza avere dettagli su quell'impianto si possa aggiungere ben poco a cio' che si e' ipotizzato finora.

Lo zinc saver c'è ma non so se attaccato a dovere e se funziona. E' in un posto che per arrivarci serve un nano, o l'uomo di gomma.
sfrucugliando tra i documenti lasciati in eredità dai precedenti armatori ho trovato una ampia documentazione dell'impianto elettrico, con anche un file CAD con tutto lo schema. Però non riesco a caricarlo qui.
Adesso quando ho modo vado a controllare se lo zinc saver è collegato a dovere.

Nel frattempo ho fatto un controllo piuttosto banale: in presenza costante del mio vicino di barca (barca in alluminio costantemente collegata alla colonnina) ho messo in acqua uno zinco da immersione collegato alla piastra porosa della mia Alpa. Il risultato è stato che dopo solo due giorni lo zinco ha iniziato a consumarsi, e al semplice tatto del polpastrello rimaneva sul dito traccia metallica. Dopo 15 giorni lo zinco presentava createri e spazzolando veniva via il metallo corroso.

Da qualche giorno la barca del vicino è assente, così ho messo in acqua uno zinco nuovo e per ora (dopo 5 giorni) lo zinco è ancora nuovo. Adesso voglio monitorare con attenzione quando rientra il vicino come reagisce lo zinco immerso.
Prosegue l'analisi dell'impianto elettrico. Anzitutto ho visto che i negativi sono tutti collegati, dalla batteria di prua (c'è elica di prua) al banco servizi, e batteria motore.
Adesso dato che il consumo dello zinco appeso è praticamente giornaliero ed è facile monitorarlo, sto facendo questo ulteriore test: ho scollegato completamente l'impianto elettrico alimentato dal banco servizi. Così vedo se il consumo dello zinco rimane uguale oppure diminuisce.
Poi a seconda del risultato continuo a fare prove.
Non ho ancora controllato lo zinc saver perchè adesso sono scollegato dalla banchina.
Ho fatto alcune foto allo zinc saver, ho subito notato che il collegamento è piuttosto strano... dovrò indagare meglio come è stato organizzato perchè rispetto alle istruzioni mi pare ci siano alcune differenze.
Dalla terra della presa banchina arrivano allo zinc saver due cavi... e dallo stesso zinc saver partono altri cavi che non ho ancora visto dove si collegano.
Mi pareva che allo zinc saver dovesse arrivare solo la terra di banchina e dovesse partire un unico cavo verso la piastra porosa.

Inoltre ho trovato ampia documentazione relativa all'impianto elettrico, ma non so fino a che punto sia attendibile perchè sono stati fatti DUE refit, e non so ancora quale sia la documentazione più vicina allo stato di fatto dell'impianto.
Comunque continuerò ad indagare.
Da altro thread si è capito che lo zinco saver è collegato ad minchiam... ho chiesto al precedente armatore e ovviamente non ricorda nulla.
Di fatto io non ci ho mai messo mano anche perché è montato in un punto che per me è pressoché impossibile da raggiungere. Non so nemmeno come abbia fatto a metterlo li.
Io ne capisco poco di robe elettriche, ma chi ha montato quello zinc saver deve averne di fantasia...boh, è talmente semplice che non so come si possa complicare nel modo in cui è stato fatto.
Di fatto pare non esserci alcun isolamento dalla banchina, anche se non sto spesso attaccato alla 220. Però metterò a posto il collegamento.
Bene, abbiamo verificato che lo zinc saver è correttamente montato.
Adesso ho inziato a misurare con una sonda AG CL il sistema di bounding ed eventuali corrette coperture da parte degli zinchi a bordo.
La barca è in acqua.

Per ora ho verificato che il bounding non sembra a posto. Anche se misurando con il tester pare che alcuni collegamenti ci siano, ma questo test con la barca in acqua non è attendibile.
Infatti misurando la piastra porosa con la sonda AG CL (alla quale dovrebbero arrivare tutti i metalli) da un valore diverso rispetto a quello rilevato nelle prese a mare. Significa che le prese a mare sono scollegate dalla Piastra.
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