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Versione completa: Problemi carburatore fuoribordo: colpa dell’acqua o di che?
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Cari Adv,

ecco il mio ameno problema con un motore fuoribordo Mercury da 3,5 hp. Il motore ha tre anni di vita, è stato comprato nuovo e lo uso sul Meteor. Premetto: uso serbatoio interno, a ogni uscita faccio spegnere a rubinetto chiuso per svuotare carburatore e metto sottocoperta, ovviamente poggiato sul lato giusto. Se fa 30 ore di lavoro all’anno è tanto.

Dopo il primo anno di uso, lo ritiro dal tagliando e dopo alcuni mesi in garage lo rimetto in barca. Faccio pieno, il motore non parte e piscia tutto il litro dallo sfiato del carburatore: la prima parte va giù da sola, il resto via via che do i colpi per accenderlo. Spillo/galleggiante bloccato? Dopo parecchi colpetti e bestemmie si sblocca. Esco, veleggio e rimetto in moto: ma quando finisco il carburante e “ricarico” ho di nuovo lo stesso problema e me ne torno a vela. In assistenza puliscono (o dicono di averlo fatto) il circuito e non ho più problemi per tutta la stagione.

Secondo anno tutto ok.

Terzo anno. Si ripete identica la situazione del primo anno: faccio tagliando, conservo in garage, alla prima uscita benzina dallo sfiato e motore morto. Porto in assistenza: a precisa domanda, dicono che non avevano svuotato vaschetta carburatore “perché noi usiamo benzina addittivata e quindi il problema non è quello”. Perplessità: è stato per quattro mesi con benzina nella vaschetta. Ma lo accendono davanti a me e me lo ridanno come sta senza spiegarsi l'accaduto. Lo tengo inutilizzato in barca per un mese ma con carburatore vuoto. Al primo riutilizzo stesso problema: quasi tutta la benzina finisce fuori dallo sfiato, motore non parte.
Cambio assistenza. I nuovi mi telefonano dopo un paio di giorni e dicono che il motore parte normalmente (!) ma che cambiano il carburatore per sicurezza visto che è in garanzia. Al ritiro mi dicono di aver trovato tracce di corrosione nel carburatore (me le fanno vedere: appena accennate ma presenti) dovute a presenza d’acqua: secondo loro il problema sta qui perché ha avrebbe intaccato anche lo spillo. Guarda caso, però, è proprio lo stesso problema che ho avuto il primo anno e poi l’anno dopo non l’ho avuto… Acqua o vaschetta incrostata o cos'altro?

Secondo loro ho messo benzina con tracce d'acqua. Io uso benzina di normale benzinaio e butto via il contenuto delle taniche da un anno all’altro. Hanno ragione loro o è il carburatore che è nato sfigato e con la sostituzione ho finalmente risolto? Oppure: si è creata condensa nelle taniche o direttamente nel piccolo serbatoio interno da un litro (non uso l’esterno)? E se è così, come evito per il futuro? Devo conservare sempre con serbatoio pieno come farei con un entrobordo?

O tutto il casino di sto carburatore ha semplicemente altre cause?!

A oggi, dopo il ritiro, il motore va che è una meraviglia: partito al primo colpo, minimo perfetto, felicità.

Grazie per gli spunti, sempre preziosi!
A me è successo con quello vecchio da 2.5 CV. Quello che ho potuto constatare è che si creava condensa nel serbatorio e ai primi avviamenti dopo fermi lunghi, l'acqua contenuta nel serbatoio andava a sporcare il getto e faceva un pò di ruggine sul galleggiante per cui era necessario togliere il carburatore, aprirlo e pulirlo totalmente.
Per evitare la cosa ho rimessato il motore in una cantina asciutta lasciandci dentro un bel pò di benzina in modo che l'evaporazione (che comunque c'è stata) non lasciasse il serbatoio a secco. più il serbatoio è vuoto più acqua si forma.
Grazie del parere Alex. E per l'invernaggio in garage dunque conviene tenerlo tutto pieno (ma la benzina poi ci invecchia dentro per qualche mese di troppo) o completamente vuoto? Fa condensa anche in quel caso? Per tenerlo in barca a sto punto lo riempirò di benzina al ritorno per evitare rogne perché mi ha inguaiato mezza estate!
Non facciamo confusione.
Il serbatoio puoi tenerlo vuoto a patto che sia vuotovuoto.(carburatore compreso)
Nel carburatore un a spruzzata di wd40 mentre tiri la Cordella e vivi sereno.
La benzina verde ha una parte di alcool e questo è igroscopico. Trai le tue conclusioni.
Quella di cui parli (e non solo) e' la ragione per cui accontentandomi di una potenza minore sono passato all'elettrico che di manutenzione praticamente non ne ha bisogno ma lo uso solo per andare a terra quando sono alla fonda (ancora o gavitello che sia), non faccio giri lunghi e il tender e' piccolo.
(01-09-2019 09:27)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Quella di cui parli (e non solo) e' la ragione per cui accontentandomi di una potenza minore sono passato all'elettrico che di manutenzione praticamente non ne ha bisogno ma lo uso solo per andare a terra quando sono alla fonda (ancora o gavitello che sia), non faccio giri lunghi e il tender e' piccolo.

IanSolo, che tender elettrico stai usando?
Ci sto pensando anch'io...
Il mio e' un vecchio (20 anni e forse piu') qualunque motore elettrico da 16Kg di spinta alimentato con una comune batteria da 40Ah.
(01-09-2019 18:25)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Il mio e' un vecchio (20 anni e forse piu') qualunque motore elettrico da 16Kg di spinta alimentato con una comune batteria da 40Ah.
Quanto puoi usarlo prima di ricaricare la batteria?
Hai creato una scatola impermeabile per alloggiarla?
Usato a 3/4 della potenza (mi basta, devo coprire piccole distanze) consuma circa 20A quindi in pura teoria lasciando un 50% di energia residua per non danneggiare la batteria e avere margine avrei un'ora di autonomia ma sappiamo bene che le batterie invecchiano e faccio conto solo su circa 1/2 ora. Non ho protezioni per la batteria che e' una normale ed economica batteria per auto che e' gia' realizzata per "abitare" nell'ambiente molto ostile (e bagnato quando piove) del vano motore delle vetture. Il motore e' piccolo e leggero e normalmente quando non usato non sta' su un supporto alla poppa della barca ma "dorme" in un gavone (assieme al piccolo tender che non mi trascino dietro ma ripongo ogni volta che non lo uso).
ma se uno lascia il serbatoio vuoto e aperto non evita la condensa?
(02-09-2019 08:34)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Usato a 3/4 della potenza (mi basta, devo coprire piccole distanze) consuma circa 20A quindi in pura teoria lasciando un 50% di energia residua per non danneggiare la batteria e avere margine avrei un'ora di autonomia ma sappiamo bene che le batterie invecchiano e faccio conto solo su circa 1/2 ora. Non ho protezioni per la batteria che e' una normale ed economica batteria per auto che e' gia' realizzata per "abitare" nell'ambiente molto ostile (e bagnato quando piove) del vano motore delle vetture. Il motore e' piccolo e leggero e normalmente quando non usato non sta' su un supporto alla poppa della barca ma "dorme" in un gavone (assieme al piccolo tender che non mi trascino dietro ma ripongo ogni volta che non lo uso).
Perdona l'ignoranza, per ricaricare la batteria usi necessariamente la 220 o esiste un modo per caricarla in barca?
(02-09-2019 08:41)torcido Ha scritto: [ -> ]ma se uno lascia il serbatoio vuoto e aperto non evita la condensa?

l' acqua si condensa dove le pare.. ed evapora pure piu o meno allo stesso modo.
ci sono due modi:
usare il motore con un po di continuita
vuotare tutto e non usarlo affatto.
l' uso una volta all' anno e' quello piu gravoso.
se uno non se la cava coi remi ne, con il cacciavite? ci sta che portarlo a fare un tagliando subito prima delle ferie sia risolutivo.

la motozzappa? l' accedo una volta all' anno e quasi tutte le volte mi tocca pulirle il carburatore.
(02-09-2019 13:09)Silviooooo Ha scritto: [ -> ]Perdona l'ignoranza, per ricaricare la batteria usi necessariamente la 220 o esiste un modo per caricarla in barca?
Siamo fuori tema, leggi la risposta qui al messaggio #8:
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