Salute a tutti.
Ho un quesito da porre ai (numerosi) più esperti di me.
Barca Bavaria 47 del 2002, motore volvo penta TMd 22 (78 cv).
Ho un alternatore da 100 A (non ricordo la marca, ma è nuovo - appena installato), collegato ad un ripartitore di carica con tre uscite: gruppo batterie sevizi (330 A totali), batteria motore (110A) e batteria elica di prua (180A).
L’alternatore ha il cavo giallo di “sensing” collegato al gruppo batterie servizi. Così come era il precedente (Valeo da 60 A, di serie).
Ora, il quesito è il seguente:
Atteso che l’alternatore si attiva (credo) quando il cavo di sensing gli “comunica” che la tensione del gruppo batterie servizi (cui è collegato) è sotto una certa soglia e va caricato, che succede se questo gruppo è perfettamente carico (dunque l’alternatore smette di erogare), ma io uso l’elica di prua, che comincia a richiedere un’enorme quantità di energia dalla batteria...?
L’alternatore non dovrebbe ripartire (cosa che sarebbe utilissima, per aiutare la batteria dell’elica di prua), perché non dovrebbe “sentire” la caduta di tensione della batteria dell’elica di prua...?
È così? E se è così, esiste un rimedio (che non sia collegare il sensing alla batteria dell’elica di prua, ovviamente)?
Come ho scritto, non sono un esperto.
Grazie alle anime pie che mi vorranno illuminare!
Ciao. Meglio tardi che mai..
Credo che il cavo di cui parli non rilevi la tensione bensì la temperatura delle batterie servizi. Poi ritengo, ma sono inesperto, che sia il ripartitore di carica che apre il circuito di ricarica del banco che richiede tensione. Quindi non dovresti avere problemi con l'elica di prua.
Se non è corretto accetto volentieri pareri da parte di chi ne sa di più..
Mi piacerebbe sapere quale elica di prua hai montato (e caratteristiche) e qual'è lo spunto della batteria da 180Ah dedicata.
Può darsi che abbia un sensore di temperatura... Nel qual caso avremmo un signor regolatore dell'alternatore ( conosco solo regolatori esterni all'alternatore dotati di sensore temperatura batterie... ) e comunque il cavetto per quanto piccolo sarebbe bipolare...
Secondo me piu probabile sia il sensore di voltaggio del regolatore, che deve "sentire" la tensione di uscita e portarla a 14,1v (tipicamente negli alternatori di derivazione automobilistica..) o a quella prevista dal corretto ciclo ( bulk, absorption, float...) se si tratta di un regolatore più avanzato.
Spesso il cavetto è visibile perchè esterno al regolatore anche quando è un regolatore montato sull'alternatore.. ma è direttamente attaccato all'uscita positiva. Quando però abbiamo un ripartitore di carica si porta a valle del ripartitore sia perchè il ponte di diodi del ripartitore potrebbe impedire al regolatore di "sentire" la tensione delle batterie a valle, sia perchè così si rimedia alla eventuale caduta di tensione che avviene proprio a causa dei diodi nel ripartitore. In quelli più tradizionali ed economici infatti tipicamente si ha una caduta di circa 0,6v, per cui se l'alternatore rilevasse 14,1v in uscita le batterie riceverebbero solo 13,5v, adeguati di massima in float ma non per una carica soddisfacente in tempi normali. Invece con il sensore al banco batterie, il regolatore pomperebbe più corrente di eccitazione all'alternatore cercando di portarlo a dare 14,1v al cavetto...ovvero porterebbe la tensione di uscita a circa 14,7v...
@Gambetta - Hai conto nel segno, il cavo giallo non è un sensore della temperatura ma un cavo con cui l'alternatore sente l'esatta tensione delle batterie che si accinge a ricaricare (nel tuo caso ma in genere quelle dei servizi). Attraverso questo cavo ed in funzione della tensione rilevata lo stesso alternatore regola l'erogazione di ampere da fornire in base ad i suoi valori preimpostati nel suo regolatore.
Tensione bassa = carica alta; Tensione alta = carica bassa
Il cavo viene collegato alle batterie servizi perchè in teoria le altre batterie (motore ed elica di prua) essendo più piccole dovrebbero caricarsi prima di quelle servizi ma può capitare benissimo ed aggiungo anche spesso, che tutto sia ben carico ma poi si inizia ad utilizzare l'elica di prua dando una bella stressata alla relativa batteria dedicata ma l'alternatore non la rileva e quindi non interviene.
Molti cantieri danno per scontato che il problema non è rilevante perchè in genere quando si utilizza l'elica di prua si sta manovrando in porto e quindi poi viene tutto ricaricato in banchina ed il concetto non è errato perchè, al di là della carica, non c'è cosa più dannosa, sbagliata e da evitare assolutamente che utilizzare l'elica di pruna magari per fare un'ancoraggio ma questo è un'altro discorso.
Altri cantieri per questo motivo aggiungono una batteria in più per l'elica di prua ma collegandola in parallelo con quella dei servizi, in pratica la collegano a questultimi aumentandone la capacità con un ulteriore batteria.
Io personalmente, prima di cambiare sistema di alternatore, quando avevo lo stesso sistema tuo con il "sensig" avevo risolto facendo un ponticello di collegamento fra la batteria dell'elica di prua ed il cavo giallo "Sensig", ponticello però azionato da un relè collegato con l'interruttore dell'elica di prua e quindi solo per il breve tempo in cui questa occorreva. Praticamente quando accendevo l'elica di prua l'alternatore sentiva anche la batteria dell'elica di prua e compensava erogando carica quando questa partiva poi, spengendo l'elica di prua il relè interrompeva il ponticello e tutto tornava nella precedente normalità.
Condivido, il filo giallo è il "sense voltage" e serve appunto ad indicare al regolatore interno quale è la tensione della batteria al netto di ripartitori, cadute dei cavi etc...
Sul ponticello gestito da un relè farei attenzione, perchè, o nella spiegazione Orteip ha omesso di aver utilizzato un relè a scambio che collega alternativamente le batterie del bow-thrust o quelle dei servizi al "sense voltage", altrimenti ha realizzato un parallelo fra i due banchi di batterie e se ci sono differenze importanti di tensione la corrente potrebbe esser tale da surriscaldare il conduttore a valori pericolosi.
Usato un relè deviatore 12V 40A 2,5 €. Pochi soldi tanta resa e niente parallelo...