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Versione completa: Individuazione ostacoli galleggianti: "Oscar"
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"..che non centra nulla con la tecnologia automitove."
Non proprio, le telecamere di cui ho parlato e che sono installate sulla mia vettura operano nell'infrarosso, non danno alcuna immagine sul cruscotto ma presentano perfettamente i simboli dei segnali stradali riconosciuti e indicano la tipologia (sommariamente) dell'ostacolo riconoscendo fra i vari tipi i pedoni, riconoscono le linee tracciate sulla strada e il loro tipo (tratteggiata, continua, doppia continua) aiutando il guidatore a mantenere l'auto in corsia (se lo vuole avendo attivato la funzione). Nonostante cio' non me me fido ciecamente, anzi!
Ah si? Ma pensa.
BMW e Mercedes usano la tecnologia radar ( tipo microonde) per capire se c'è uno davanti.
Sapevo di un proxy per le strisce bianche ai bordi delle strade e non sapevo che usassero le termocamere.

Dove hanno infilata la termocamera per evitare acqua, zanzare e schizzi vari?
Cmq...sia chiaro: io spero che l'oggetto funzioni.

Da sempre sono un devoto sostenitore dell'uso delle IR in barca e mi capita ogni anno di doverlo sostenere.

Ci arriveremo ad avere un qualcosa tipo un sonar che ci dirà con certezza se davanti a noi c'è qualcosa.
Se ci fossimo già arrivati, non potrei che esserne felice e diventerei il più entusiasta promotore dell'innovazione.
Vedremo.
http://www.sonar-info.info/p98/98pagina.html

non sono piccini come strumenti pero... nei 1500 metri il tempo per reagire ce l' hai specie se viaggi con il SeS.. dove metterlo magari e' un po piu problematico, a occhiometro il diametro dell' ogiva e' intorno al metro.
(30-10-2019 20:06)falanghina Ha scritto: [ -> ]Sapevo di un proxy per le strisce bianche ai bordi delle strade e non sapevo che usassero le termocamere.
Dove hanno infilata la termocamera per evitare acqua, zanzare e schizzi vari?
Stanno in due "scatolotti" dall'aspetto nero posti sui due lati della griglia davanti al radiatore, come li proteggano e come facciano a farli funzionare sotto pioggia battente non lo so', so' solo che ad es. identificano correttamente anche i segnali posti dai cantieri stradali per lavori temporanei (intendo quelli che vengono posti e tolti in giornata) che sicuramente non sono stati inseriti come aggiornamento nel navigatore. Penso che ovviamente vengano usati piu' sensori di diverso tipo contemporaneamente ma quel tipo di rilevazione puo' essere solo ottica (infrarosso o visibile che sia). La cosa sembra buona ma non mi ci affido di sicuro alla cieca, lo stesso ragionamento lo faccio per cio' di cui si parla.
Sono veramente incuriosito, Ian e voglio approfondire.
Posso sapere che autovettura hai?
Volentieri, e ho cercato di mandarti un MP ma il Forum mi dice che la tua casella messaggi e' piena e non puoi ricevere altro, dovresti cancellarne qualcuno. Non metto qui l'informazione poiche' puo' costituire pubblicita' non ammessa dalle regole.
(29-10-2019 19:31)falanghina Ha scritto: [ -> ]Io credo a tutti ma mi chiedo: come mai avendo una tecnologia così si mettono su di un mercato di super-nicchia e non vanno dove sono attesi da decine di migliaia di clienti interessatissimi e col portafoglio in mano?

Credo che il motivo sia nel variabilità dei dati rilevati.
Pensando agli esempi di controllo perimetrale che avete fatto, sulla terra davanti alla telecamera ci può passare di tutto: dal topo minuscolo al camion alla busta di plastica che vola o un uccello vagabondo.
La AI (chiamiamola così che fa figo ormai) fa grossa fatica a discernere ed identificare tutte le tipologie di oggetti che esistono (e non entriamo nel merito del perché) e valutare l'effettivo pericolo.
I software di riconoscimento facciale che le diverse polizie mondiali vorrebbero usare lo hanno dimostrato molto bene generando falsi positivi a iosa.

In mare ironicamente è molto più facile perché hai due cose:
1) MARE -> tutto ok
2) Oggetto estraneo -> Allarme

Il problema della AI, in primo luogo, non è quello di capire cosa hai di fronte ma di dirti che davanti a te c'è un qualche cosa che non è mare aperto e che forse è il caso di prendere in considerazione quale ostacolo.
In questa ottica il problema diventa quello di essere capace di riconoscere il mare ed i suoi movimenti per trovarne eventuali difformità anomale... è un training che la IA fa molto facilmente.
Caso mai può creare "ambiguità" se trovi un macchia di olio o di mucillagine sulla quale tu magari andresti senza dubbio mentre per la IA potrebbe diventare un ostacolo.
In questo scenario capire velocità e direzione dell'anomalia, così come il rischio di impatto, è semplice.

Dopo, se riesci ad identificare anche quale è il tipo di ostacolo, puoi dare una informazione aggiuntiva piacevole per l'utente.
Ovviamente nel video te lo mettono subito in questi termini perché sarebbe difficile farti capire il concetto in altro modo.

Detto questo, concordo che una persona di guarda è sempre e comunque doverosa.
(31-10-2019 18:44)zcaotica Ha scritto: [ -> ]Credo che il motivo sia nel variabilità dei dati rilevati.
Pensando agli esempi di controllo perimetrale che avete fatto, sulla terra davanti alla telecamera ci può passare di tutto: dal topo minuscolo al camion alla busta di plastica che vola o un uccello vagabondo.
La AI (chiamiamola così che fa figo ormai) fa grossa fatica a discernere ed identificare tutte le tipologie di oggetti che esistono (e non entriamo nel merito del perché) e valutare l'effettivo pericolo.
I software di riconoscimento facciale che le diverse polizie mondiali vorrebbero usare lo hanno dimostrato molto bene generando falsi positivi a iosa.

In mare ironicamente è molto più facile perché hai due cose:
1) MARE -> tutto ok
2) Oggetto estraneo -> Allarme

Il problema della AI, in primo luogo, non è quello di capire cosa hai di fronte ma di dirti che davanti a te c'è un qualche cosa che non è mare aperto e che forse è il caso di prendere in considerazione quale ostacolo.
In questa ottica il problema diventa quello di essere capace di riconoscere il mare ed i suoi movimenti per trovarne eventuali difformità anomale... è un training che la IA fa molto facilmente.
Caso mai può creare "ambiguità" se trovi un macchia di olio o di mucillagine sulla quale tu magari andresti senza dubbio mentre per la IA potrebbe diventare un ostacolo.
In questo scenario capire velocità e direzione dell'anomalia, così come il rischio di impatto, è semplice.

Dopo, se riesci ad identificare anche quale è il tipo di ostacolo, puoi dare una informazione aggiuntiva piacevole per l'utente.
Ovviamente nel video te lo mettono subito in questi termini perché sarebbe difficile farti capire il concetto in altro modo.

Detto questo, concordo che una persona di guarda è sempre e comunque doverosa.

Bella ed intelligente spiegazione.
Le cose più semplici sono sempre le più difficili da vedere.
Concordo su tutto.
Bravissimo.

Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32Smiley32
A questo punto, però, delfini e tonni possono dare dei falsi positivi
Un delfino che salta dovrebbe essere facilmente discriminabile da un software ma anche ci fosse qualche falso allarme lo strumento resta un aiuto formidabile, specie di notte.

L'idea mi piace molto: peccato per il prezzo che resta estremamente elevato, non potendo i costi di R&D spalmarsi su grandi numeri.
Noi facciamo USV, ossia imbarcazioni "autonome"; la parte di collision avoidance è una minchiata, esistebdabtempo ednora è proposta come compilato sulle navi per suggerire la manovra evasiva migliore in funzione delle regole di precedenza e condizioni al contorno. Questo semplicemente perché la responsabilità rimane del comandante, sempre e comunque.

La parte di recognition è complessa, ma viste le velocità relativamente basse e con una buona telecamera IR (che costa un botto) si fa molto bene per le imbarcazioni; per gli ostacoli semi sommersi, non dicono qual è l'altezza minima detetctabile, i furbini!
Insomma, io credo funzioni e anche ragionevolmente bene, ma serve manutenere il sistema (ad esempio smontarlo quando non si USA) e mi sembra improbabile che in tempi brevi possa essere proposto a basso costo ed efficace (il trucco vero è la parte IR).
Oggi una buona telecamera IR stabilizzata costa almeno 20k€ ed è soggetta a licenza d'esportazione in quanto classificata come materiale di armamento.

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quindi in sostanza è un sistema che essenzialmente ricononosce segmenti di retta in un'immagine della superficie del mare che senza ostruzioni dovrebbe apparire come una specie di rumore bianco generale ?
(02-11-2019 02:15)rob Ha scritto: [ -> ]quindi in sostanza è un sistema che essenzialmente ricononosce segmenti di retta in un'immagine della superficie del mare che senza ostruzioni dovrebbe apparire come una specie di rumore bianco generale ?
Non so il sistema in questione come funzioni, in generale i sistemi di collision avoidance distinguono in:
- ostacoli indefiniti fermi (boe, pozzi, container ma anche imbarcazioni non riconosciute) e manovra per evitare l'ostacolo tenendo conto di cosa c'è attorno (altre imbarcazioni, ostacoli, etc).
- ostacoli in movimento, li considera imbarcazioni e reagisce in accordo alle norme per la prevenzione degli abbordi, tenendo solo parzialmente in considerazione il riconoscimento di forma ed eventualmente luci. Di base si valuta la traiettoria, non il fatto che (ad esempio) venga percorsa a marcia indietro.

Ovviamente l'IR, soprattutto per ostacoli semisommersi , ma anche in condizioni di scarsa visibilità (fra cui c'è anche il controsole) aiuta tantissimo ad avere una interpretazione molto veloce e poco ambigua.

Inviato dal mio S933L utilizzando Tapatalk
(29-10-2019 14:45)rob Ha scritto: [ -> ]Per gli appassionati della navigazione del futuro, sistema in test su alcuni IMOCA adesso alla TJV: individuazione di ostacoli galleggianti


https://www.oscar-system.com/

bv r

prezzo attuale, 16-24k€ a seconda del tipo di materiale
https://www.bateaux.com/article/31957/os...r-la-route


Mi sa che Thompson non ce lo aveva...
Comunque il riconoscimento di un container semi affiorante è possibile, ma di un tronco o di un container a pelo d'acqua mi sembra improbabile.
Per non parlare di un cetaceo che potrebbero decidere di riemergere sulla nostra traiettoria dopo svariati minuti di apnea!

Mi piacerebbe sapere se esiste una simile tecnologia basata sui sonar frontali.
Non vedo perché no: che io sappia, l'elaborazione dell'informazione passa per l'elaborazione di un'immagine, che questa venga da una telecamera ordinaria, IR o da un sonar o raggi-x etc. non dovrebbe costituire un ostacolo, anzi un'eventuale sovrapposizione delle fonti dati potrebbe essere un discreto aiuto all'eliminazione dei falsi positivi.
Come richiesto, cancellati due messaggi ridondanti.
r.
Smile

Grazie a tutti i contributori per le preziose info.
Vedo giornalmente e ne sono fermamente convinto (da informatico) che questa e' una frontiera (telecamere + AI) che avrà veramente grandi sviluppi.
Speriamo anche per la nautica (oltre p.e. automotive) ... e credo proprio di si' ... e non manca poi molto (non fra 20-30 anni ma fra molto meno ... spero di vederlo coi miei occhietti)
https://www.youtube.com/watch?v=X7cmWF2qtys

il tizio lo ha installato,
non ho approfondito se poi si sia trovato bene, al di la che come minimo glielo hanno rtegalato......quindi non so se sia imparziale
@mhuir grazie, molto interessante ...

Fa vedere anche tutto il montaggio del "blocco ottico" Oscar in testa d'albero (e necessita' correlate tipo ricarica batterie / pannellino solare aggiuntivo [in Norvegia ?!?], idrogeneratore [forse questo lo aveva gia'], etc.).

Approfondiremo ...
non capisco niente di elettronica, quindi mi limito a riportare quanto detto da G Pedote ad un giornalista che - al ritorno dalla Vandee g - con il garbo dovuto verso un suo "fornitore", alla domanda sull'efficacia di oscar, ha più o meno risposto: diciamo che ha ancora molto da migliorare.
Poi, il progresso in questi campi va veloce, e quindi può darsi che metteranno a punto qualcosa che funzioni bene
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