ciao, ho montato sulla mia barca un log della B&G , modello Focus, oserei dire Vintage. Credo abbai gli anni della barca e funziona molto bene. La barca è del 1980.
Funziona benissimo si, ma la velocità, e quindi anche la distanza percorsa, viene misurata da una elichetta attraverso il suo sensore passascafo.
Oggi, però, con la grande diffusione dei gps, anche uno smartphone è più preciso.
Dunque ecco l'idea:
Lasciare così come è lo strumento, che rappresenta la storia della barca, che funziona bene e mi segnala anche la profondità, ma cambiando il sensore.
Così mi sono attrezzato con un microcontrollore dotato di antenna GPS, da cui ho estratto tutti i dati necessari relativi alla velocità (speed over ground).
E con un altro strumento della VDO sono riuscito anche a testarlo. Quindi il sistema funziona.
Lo strumento B&G, del quale non riesco a trovare nessuno schema interno, ha il suo sensore a elica che emette un segnale a 5V, che diventa 0v quando l'elica passa in un certo punto.(quindi segnale sempre alto che cade a 0 credo un duty cicle)
Secondo voi che tipo di segnale potrebbe essere(quello che emette il sensore):
- un reed o contatto mangetico
- un proximity visto che viene alimentato con tre cavi(power, Gnd, signal)
- un encoder(che però non idea di come funzioni)!
Insomma se qualcuno conosce questa connessione o un tecnico che sia in grado di definirlo, mi aiuterebbe molto.
grazie a tutti e buon vento
Stando alle descrizioni del trasduttore fornite da B&G e' altamente probabile (direi certo) si tratti di un sensore ad effetto Hall con uscita "open collector", un semplice resistore collegato al +5V all'interno dello strumento fa' salire la tensione quando il transistore d'uscita non e' attivo.
Ok, grazie.
Quindi pensi che io possa sostituirlo con un foto accoppiatore che dal lato del trasistor sostituisce la funzione del senspore ad effetto Hall?
Aspetta! Non farlo!
Scherzi a parte, l'elichetta del log funziona bene? La velocità che ti da il gps (la sog) è diversa da quella del log. La prima è rispetto alla terra, la seconda è rispetto all'acqua.
Il gps non tiene conto della corrente, perciò non rispecchia la reale prestazione della tua barca. Se fossi in te terrei entrambi i valori; potresti aggiungere uno strumento che indica il valore del gps, senza togliere il valore del log. Il mio strumento della Vdo (vecchio di 30 anni) mi permette di vedere sia il valore "dell'elichetta" sia quello del gps. Se fossi in te non rinuncerei al valore della velocità sull'acqua, che è quello che indica la reale prestazione della barca.
Alternativa: i sensori di velocità di ultima generazione utilizzano un sensore elettromagnetico al posto dell'elichetta, potresti piuttosto ragionare su una soluzione di quel tipo.
(12-11-2019 21:15)CkDre Ha scritto: [ -> ]Alternativa: i sensori di velocità di ultima generazione utilizzano un sensore elettromagnetico al posto dell'elichetta, potresti piuttosto ragionare su una soluzione di quel tipo.
Di "ultima generazione"? Non diei proprio! Io ne uso uno originariamente della NKE installato la prima volta sulla mia precedente barca circa 25 anni fa', succssivamente da me modificato per compatibilita' con la strumentazione Raymarine dell'attuale barca. Non sono una novita' e su questo Forum ne ho parlato piu' volte gia' da vari anni, basta cercare "log senza elichetta" e si trovano molte discussioni che a loro volta contengono riferimenti ad altre precedenti.
É vero, il discorso di fondo era spiegare che la velocità da gps non è l'evoluzione dell'elichetta ma un parametro differente. Ho usato le parole sbagliate. Ho letto le discussioni, dalle tue info sull'nke poi modificato fino al nuovo low cost di nasa marine. Leggo sempre con profondo interesse i tuoi interventi ed ogni volta imparo qualcosa.
(12-11-2019 23:05)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Di "ultima generazione"? Non diei proprio! Io ne uso uno originariamente della NKE installato la prima volta sulla mia precedente barca circa 25 anni fa', succssivamente da me modificato per compatibilita' con la strumentazione Raymarine dell'attuale barca. Non sono una novita' e su questo Forum ne ho parlato piu' volte gia' da vari anni, basta cercare "log senza elichetta" e si trovano molte discussioni che a loro volta contengono riferimenti ad altre precedenti.
Ciao Ian,
L'idea è molto interessante e mi piacerebbe fare qualcosa di simile, potresti aggiungere qualche dettaglio sull'elettronica utilizzata per la lettura del sensore e successiva conversione?
Non ti nascondo che ho letto qualcosa sul principio di funzionamento e stavo meditando di realizzare "in casa" anche il trasduttore.
Grazie
Due sono le parti critiche di un sistema del genere (il tutto lavora in corrente alternata):
- Il trasduttore che deve contenere l'elettromagnete induttore solitamente costituito da una bobina su un ferro a "C" (calcolata per operare a qualche decina di Hz con potenze modeste) disposto in modo che le linee di forza siano parallele al flusso dell'acqua e dagli elettrodi che devono essere disposti trasversalmente al movimento e posizionati molto ben simmetrici rispetto all'asse della bobina, c'e' normalmente un terzo elettrodo che e' arretrato rispetto ai due di sensing ed e' collegato al riferimento di massa dell'amplificatore (ha lo scopo di ridurre il rumore).
- L'amplificatore/rivelatore che deve avere altissima impedenza, alto guadagno (le tensioni sono molto basse) ed operare una rivelazione "sincrona" con il segnale di eccitazione dell'elettromagnete induttore. Tale sincronia e' piuttosto critica poiche' c'e' un po' di sfasamento da compensare fra il segnale di eccitazione e quello rilevato.
La tensione ottenuta, secondo la strumentazione cui e' destinata, e' trattata da un circuito convertitore tensione-frequenza per generare gli impulsi richiesti o viene digitalizzata e tramite un processore convertita nello stream di dati da inviare sul bus. Nel mio caso fu facile l'adattamento avendo solo dovuto modificare un po' il guadagno e cambiare la frequenza degli impulsi generati dal convertitore tensione-frequenza.