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Versione completa: First 51 "Reder Mor": grave incidente e spunti
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Aggiungerei un fattore all'analisi del meteo come causa dell'incidente. Certe volte ci si trova in un braccio di mare con onde grosse ma la situazione e' gestibile. In poco tempo, senza che il vento aumenti, le onde diventano molto piu' ripide e pericolose. E' cambiata la corrente. Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Carta dei relitti attorno alla costa francese, le zone rosse sono zone con forti inversioni di corrente. La zona blu lo sbarco in Normandia.

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(14-01-2020 18:58)crafter Ha scritto: [ -> ]Aggiungerei un fattore all'analisi del meteo come causa dell'incidente.

Bell'articolo molto molto interessante.
(14-01-2020 15:24)ZK Ha scritto: [ -> ]coltello e seghetto... tagli tutto cio che esce fuori bordo

Mah...l'affermazione mi lascia un po' perplesso...Ma ti è mai capitato di tagliare un cavo metallico in 316 da sartiame da 8-10 mm con un seghetto da ferro?
Intendo non su una barca con 6 metri di onda, ma in officina, con la morsa, al caldo e con tutta calma.
Questo non per "difendere" l'equipaggio che è indifendibile, ma semplicemente per capire cosa si può realisticamente fare e cosa no in una situazione del genere.
Ma attrezzare una barca con una tronchese grossa ed avere le batterie bloccate nelle loro sedi, credo sia il minimo sindacale per chi va per mare non solo in estate e da marina in marina.
L'errore ci sta. I fari sono fondamentali e mi ricordo tempo fa che atterrammo a Cartagena con mare (molto) formato solo dopo un ulteriore conferma del faro. All'epoca mi sembrò un eccesso di zelo del comandante,ora no. Grazie Rob per il rapporto centimetri-kilometri, un buon esempio per comprendere come sia facile sbagliare di non poche miglia. Non si finisce mai di imparare 70
(14-01-2020 22:12)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]...il minimo sindacale...

Il minimo sindacale non esiste...Esistono alcune norme e poi le determinazioni di chi assume l'onere del comando e quindi le relative responsabilità.
(14-01-2020 22:18)timeout Ha scritto: [ -> ]Non si finisce mai di imparare 70

Imparare che usare una carta a grande scala - per un atterraggio - ha esiti fatali. A essere realisti era probabilmente impossibile segnare un punto attendibile "per questioni di risoluzione" e alla fine si sono convinti di essere dove sognavano di essere...Una storia così triste...
concordo con l'approccio/analisi di marmar
soprattutto dopo la scuffia/disalberamento la sequenza soccorso e ricovero feriti, richiesta di aiuto, verifica galleggiabilità, razzi, era obbligata e doverosa per i pochi rimasti validi, su una barca che non governava probabilmente il momento cruciale è stata la scelta di proseguire senza elettricità e connessa strumentazione, fatta un pò "romanticamente", pensando "una volta si navigava così, ma, pur contando su punto con telefonino e carta larga scala - invece di stima e sestante e carta adeguata che una volta c'erano - si aveva la certezza di una stima più che approssimativa e la possibilità di arrivare di notte
(11-01-2020 15:35)marmar Ha scritto: [ -> ]Considerando che erano in traversata lunga da Lisbona con atterraggio sud Quiberon, riguardando carte sat e meteo tra mercoledì e venerdì...[]
Non ti vorrei Giudice nella mia causa di condominio ...
Ragazzi, è tanto tempo che non mi affaccio qui... Ho letto per caso e credo sia corretta una piccola riflessione, soprattutto verso i tanti Giudici severi.
Vorrei sapere quanti di questi hanno navigato davvero in quelle condizioni di notte. Tutti bravissimi a secco!
Bene, mi è toccato purtroppo di trovarmi in una situazione simile durante una intera notte a la Rolex Cup Giraglia (vd NIBANI.it articolo di Lord) con venti costanti a 40 nodi e raffiche a 56. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave a noi (4 hanno avuto gravi avarie). Ma cosa sarebbe accaduto se avessimo disalberato con 2 persone in pericolo di vita a bordo? Le carte nautiche, ma di cosa parliamo?! Squadretta e compasso a fare il punto nave mentre devi ringraziare Dio se non finisci fuori bordo tra l’urlo del vento, gli schiaffi del mare e le persone a rischio della vita? Come al solito tutti giudici, ragazzi pregate di non trovarvici mai perché l’unica verità è NON TROVARSI IN QUELLE SITUAZIONI E QUANDO IL TEMPO VOLGE AL BRUTTO (se non sei in regata) COME I GRANDI MARINAI STARSENE AL BAR DEL PORTO A GUARDARE I BRAVI MARINAI CHE RIENTRANO.
Non giudicate, sentite a me.
(15-01-2020 08:26)caimano Ha scritto: [ -> ]Non ti vorrei Giudice nella mia causa di condominio ...

...intendi forse dire che durante le vostre riunioni di condominio ci sono feriti gravi...?Blinksmiley
Finalmente Conciaossa, bravo! Stavo scrivendo quanto tu hai espresso perfettamente!
Non solo sono d'accordo con te, ma sono profondamente amareggiato per quanto successo a quei disgraziati.
Qualche altro dettaglio in un articolo di Ouest France, da parte dell'equipaggio della vedetta SNSM (salvataggio).
Proprietario e skipper professionista e' un capitano di lungo corso (sic), in barca hanno trovato una carta con una posizione segnata alle 1730h, poi un'altra posizione un'ora dopo ma a 30 miglia di distanza. Barca senza energia sin dal Portogallo. Si sono fatti rovesciare una prima volta sui bassifondi della punta des Chats, disalbero, poi una seconda volta. Mayday indicando la posizione sbagliata. Un decesso per arresto cardiaco (termine generico per dire che si investighera' per conoscere le cause piu' precisamente), un'altra persona ferita gravemente al torace.
Il capitano della vedetta SNSM parla di punte di vento a 100km/h (convertono i nodi per gli articoli di giornale) e 5-6m di onda [il che corrisponde all'ordine di grandezza dei dati registrati], hanno provato a passare una cima per il rimorchio "sperando di riuscire perche' altrimenti viste le condizioni non avremmo fatto un secondo tentativo", sono riusciti e l'hanno portato via.
Il commento di @conciaossa mi fa' pensare a uno spunto da discutere, che e' poi la richiesta dell' OP. In regata si tende ad accettare piu' rischi che in crociera. Io credo che questo non sia universalmente vero ed anzi, e' una credenza che ha fatto molti morti e feriti. Perche' non ritirarsi quando si mette male?
Come dire ad un pilota di formula uno o moto gp, di andare piano, altrimenti potrebbero morire.
@crafter In regata credo che tu possa immaginare perché “tendi ad accettare più rischi”. Perché in regata hai una barca e un equipaggio moooolto diversi (per preparazione) rispetto ad una barca preparata per una crociera tra amici, magari con 24 bottiglie di champagne, costumi e creme dappertutto. In regata d’altura si prepara tutto per il “tempo duro”, hai un equipaggio in grado di fronteggiare le urgenze se non le emergenze. Dai una letta a Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . la stessa situazione con la stessa barca preparata per la crociera e un “equipaggio da crociera” poteva diventare una tragedia. E parlo di me in pratica, non di ipotesi da...tastiera Wink
(15-01-2020 09:09)Conciaossa Ha scritto: [ -> ]...credo sia corretta una piccola riflessione, soprattutto verso i tanti Giudici severi. Vorrei sapere quanti di questi hanno navigato davvero in quelle condizioni di notte...Non giudicate, sentite a me.

Credo che i motivi per non giudicare siano tanti...e sono peraltro convinto (a differenza tua) che molti di noi si siano trovati anche più volte in situazioni complicate - magari più banali di questa specifica - o potenzialmente complicate e - essendo andata bene - non si facciano le opportune riflessioni, finendo per non risultare empatici...E poi - altro motivo per non giudicare - di questa vicenda ne sappiamo veramente ancora troppo poco...
Mah! Mi sembra una generalizzazione...da tastiera! Smiley57 In regata forse si prendono rischi perché si deve "tirare"...altre spiegazioni sinceramente non le vedo...E se non ci si è preparati prima - come barca e come uomini - qualcosa si "spezza". Tutto qui. In crociera invece ci si è preparati a affrontare il mare ANCHE con 24 bottiglie di champagne, costumi e creme...anche questa è una capacità...Smiley53
(15-01-2020 20:39)rob Ha scritto: [ -> ]Qualche altro dettaglio in un articolo di Ouest France, da parte dell'equipaggio della vedetta SNSM (salvataggio)...[] in barca hanno trovato una carta con una posizione segnata alle 1730h, poi un'altra posizione un'ora dopo ma a 30 miglia di distanza.

Sono interessanti nell'articolo le considerazioni del comandante della vedetta sull'errore di posizione finale: "C'est peut-être l'excès de confiance. L'incapacité à rimettere en cause le GPS. Il y peut être la fatigue et le stress. On ne sait pas non plus comment cela se passait à bord".
Ho trovato negli archivi la carta di previsione del 6 gennaio orizzonte 9/1
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