(16-01-2020 10:11)Naumachos Ha scritto: [ -> ]la struttura ha 34 anni ed è meglio stare ultra conservativi
E' ovvio che meno sbalzo hai meglio è, ma sui 34 anni ho un'idea opposta: i valori consigliati da Selden riguardano alberi moderni che hanno sezioni e strutture molto più delicate dei "pali della luce" di 30 anni fa per cui, se il sartiame è rifatto, l'albero in sé è più robusto, meno regolabile, ma anche meno critico.
(16-01-2020 10:13)fabrizio 61 Ha scritto: [ -> ]Stando a 20 cm dal deviatore arriva a 60 non andrei oltre, invece secondo me è tutto da vedere l'attacco in coperta, io metterei landa e contropiastra sotto, subito a ridosso dell'inizio gavone dell'ancora, naturalmente tenendo conto dello spessore coperta ed eventualmente rinforzare da sotto se insufficente.
Coperta in termanto, landa con contropiastra a tutta lunghezza su paratia, passaggio in coperta flottante (piastrina asolata solo per stagnare, non strutturale).
Non è un lavoro difficile, solo noioso perchè devo spannellare la cabina di prua e lavorare nel gavone ancora, nel quale non riesco ad entrare completamente.
(16-01-2020 12:07)bullo Ha scritto: [ -> ]Le drizze vanno scostate dall'albero con sagolino attaccato alle sartie!
Va bene che sono un (ex) motorante ancora sprovvisto di patente velica, ma queste cose le so anch'io, dopo 45 anni di nautica a vario titolo :-)
Scherzi a parte, il maggior peso del cavo metallico lo fa sbattere cmq salvo tirare tutto a morte, sagolino compreso.
Se lo tengo così cambiando il tessile (così imparo ad impiombare i 2 materiali diversi), lo aggancio a fianco del baby stay e via.
Le drizze in mettallo sbattono di meno, meno sezione al vento, fischiano di più, quella della randa si mette assieme all'amantiglio in varea del boma.
Io ho montato uno strallo di trinchetta rimuovibile, sul mio C&C 39 (albero di 16m fuori coperta) un metro sotto la testa, quindi senza volanti di supporto, e la landa sul ponte a 140 cm dalla prua, in corrispondenza della paratia del pozzo ancora, con opportuni rinforzi. Quindi uno strallo non parallelo a quello di prua. Vela di 17 mq con garrocci. Tutto bene ma: a strallo montato non puoi virare con il genoa, ovvio. Se però non lo tieni montato, al momento del tempo cattivo non potrai andare a prua a fare il lavoro, che è pesantuccio. La vela di 17mq per me ha poca potenza, ci vogliono 40 nodi di vento per renderla utile. Conclusioni dopo tre crociere in Grecia e Turchia: purtroppo è stata una modifica inutile. Meglio avere un genoa robusto, magro ed a bugna alta, che puoi rollare al bisogno fino ai pochi metri quadri necessari.
(17-01-2020 13:51)Iacofranco Ha scritto: [ -> ]Io ho montato uno strallo di trinchetta rimuovibile, sul mio C&C 39 (albero di 16m fuori coperta) un metro sotto la testa, quindi senza volanti di supporto, e la landa sul ponte a 140 cm dalla prua, in corrispondenza della paratia del pozzo ancora, con opportuni rinforzi. Quindi uno strallo non parallelo a quello di prua. Vela di 17 mq con garrocci. Tutto bene ma: a strallo montato non puoi virare con il genoa, ovvio. Se però non lo tieni montato, al momento del tempo cattivo non potrai andare a prua a fare il lavoro, che è pesantuccio. La vela di 17mq per me ha poca potenza, ci vogliono 40 nodi di vento per renderla utile. Conclusioni dopo tre crociere in Grecia e Turchia: purtroppo è stata una modifica inutile. Meglio avere un genoa robusto, magro ed a bugna alta, che puoi rollare al bisogno fino ai pochi metri quadri necessari.
Se fai un genoa a bugna alta, quando lo rolli la bugna diventa altissima e il punto di scotta fuori dalla barca.
Però concordo con te che alla fine in molti casi un genoa magro, rollato bene e con il punto di scotta portato nella giusta posizione, è meglio di tante trinchette impovvisate che non puoi lasciare armate e quando ti servono veramente non hai la possibilità di armarle perchè c'è troppo lavoro da fare a prua e troppa onda per lasciare la barca al pilota automatico
Se la bugna (volivi dire angolo di scotta) è alta dove ti cade il punto di scotta a genoa aperto, forse a poppa, l'importante che la rotaia di scotta sia lunga, si può mettere anche una rotaia avanti alle sartie.
Mi congratulo per la potenza della tua barca, ricordo che sui 12 m. che sono stato io con 30 nodi di bolina alzavo tempesta e tre mani alla randa.
Ricordiamoci che tra i 30 nodi e i 40 c'è quasi il doppio di forza, infatti 3x3=9; 4x4=16;
(17-01-2020 13:51)Iacofranco Ha scritto: [ -> ]purtroppo è stata una modifica inutile. Meglio avere un genoa robusto
Non concordo, il problema non è il sistema, ma la misura della vela, 17 mq per un 39', di dislocamento non leggero, non sono una trinchetta ma un fiocco da tempesta e quindi troppo piccolo.
Sul mio 34' la trinca è 17 mq e non è grande, personalmente sono stracontento della modifica, un genoa rollato è una porcheria e sollecita lo strallo con deformazioni laterali davvero importanti.
Se proprio devi virare con genoa e stralletto puoi sempre rollare e s-rollare dopo la virata come le barche da regata in solitario in oceano.
Anche perchè ci sono le previsioni e puoi armarla in porto, prima di uscire. Se sei fuori ed arriva il ventone improvviso molto probabilmente è un temporale. Dura poco e comunque si vede arrivare. Se sei in situazione di ondone hai dormito.
Insomma dipende dalla navigazione in programma. Oltre 20 miglia con meteo incerto, bisogna armare la trinca già in partenza.
Sul mio C&C 37, ho montato il secondo avvolgifiocco, ho quindi armata in modo "stabile" una trinchetta. Lo stralletto arriva in T.A. , quindi senza volanti. Ne sono felicissimo.... Per virare? Avvolgo il genoa dal pozzetto, e viro.... cronometrato: da solo ci metto neanche 10 secondi.... Avvolgo, viro, svolgo, e riassetto.. ( naturalmente aiutato dal pilota autom.)
In questo modo ho mille possibilità di conformazione della velatura di prua... Dalla riduzione della trinchetta di un paio di giri( tormentina), alla riduzione del genoa (145%) con trinchetta aperta,all'apertura di tutti i mq (tipo-cutter) per le ariette....
Tutto senza muovermi dal pozzetto...
Certo una soluzione non economica....
(18-01-2020 12:04)angelo2 Ha scritto: [ -> ]Sul mio C&C 37, ho montato il secondo avvolgifiocco, ho quindi armata in modo "stabile" una trinchetta. Lo stralletto arriva in T.A. , quindi senza volanti. Ne sono felicissimo.... Per virare? Avvolgo il genoa dal pozzetto, e viro.... cronometrato: da solo ci metto neanche 10 secondi.... Avvolgo, viro, svolgo, e riassetto.. ( naturalmente aiutato dal pilota autom.)
In questo modo ho mille possibilità di conformazione della velatura di prua... Dalla riduzione della trinchetta di un paio di giri( tormentina), alla riduzione del genoa (145%) con trinchetta aperta,all'apertura di tutti i mq (tipo-cutter) per le ariette....
Tutto senza muovermi dal pozzetto...
Certo una soluzione non economica....
infatti, purtroppo sono budget limitato, ma questa era la soluzione a cui avevo pensato in partenza.
Ho un anno e mezzo di tempo, non è detto non trovi un rulla usato idoneo, nel frattempo monto l'attacco per il martelletto, il resto posso farlo anche con la barca armata,penso (montaggio strallo e avvolgifiocco.
Prendo nota di tutte le vostre osservazioni e preciso alcune cose: si, forse 17mq è troppo poco per una trinchetta, ma se avessi fatto un 30 mq avrei potuto rollare il genoa. Infatti il problema è questo, secondo me bisogna lavorare con il genoa rullandolo secondo il vento, perchè se monti lo strallo di trinchetta (peggio, se ci metti una trinchetta rullabile inamovibile) poi perdi il piacere del bordeggio, perchè non ditemi che rullare e riaprire un genoa, magari come il mio, in testa, da 65mq, è vita... Il problema di rullare pesantemente un genoa è 1) avere i carrelli lunghi (io li ho corti, perciò ho raccomandato la bugna alta) e 2) farsi fare un genoa magro, che non faccia pancia quando è rullato. Con genoa magro e a bugna alta (insomma uno yankee) si perde qualcosa con poco vento, e per questo consiglierei di montarlo solo per la crociera impegnativa (Egeo ecc) e lasciare quello normale per il resto. Però con la trinchetta ho chiuso, non è una soluzione.
Al DVV marito e moglie non fanno 100kg. tutti e due e raccontavano che vanno in Egeo con un gs 46. La randa non hanno problemi hanno la borosa unica e a prua alzavano un'olimpico in modo che bastava dare pochi giri per ridurlo di molto.
Ciao Naumachos,
ho la tua stessa barca dal 2007 e ho sempre avuto uno strallo per fiocco con garrocci come quello che vorresti mettere tu. L'attacco sull'albero è una 20na di cm più basso dell'attacco delle sartie alte e corre(va) parallelo allo strallo "originale". Lo usavo con un kandahar a genoa rollato. Mai dovuto neanche puntare le volanti. Ora sono un paio di anni che ho tolto il rollafiocco e quindi non ne ho più avuto bisogno ma proprio quest'anno ho rinforzato il gavone dell'ancora e ho realizzato una landa (che devo montare) e lo ripristinerò per usarlo con una trinchetta. Provo ad allegarti due foto una dell'albero ed una della prua dove si vedono gli attacchi dello strallo.
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Sul Najad 390 avevo montato lo strallo di trinchetta nel 2000 a circa 60 cm sotto la TA con attacco in coperta a circa 1,5- 2 metri a poppavia dello strallo principale, senza volanti. Avevo una trinchetta da circa 20 mq per una barca da 10 tonnellate ed una tormentina da circa 8 mq. Sulla barca attuale l'albero era già predisposto dal cantiere con l'attacco dello strallo di trinchetta a poco meno di un metro dalla TA anche qui senza volanti ed ho una trinchetta da 28 mq per 14 tonnellate di barca.