(11-02-2020 11:44)Nimbo Ha scritto: [ -> ]Non mi risulta, ma se anche fosse farsi un corsetto e un'esame, se si vuole andar per mare non e' una tragedia. Aumentare le competenze non puo' che far bene.
Dal link del Ministero indicato sopra da nape
Certificato limitato di radiotelefonista per navi senza esami: è idoneo per l'impiego stazioni di bordo con potenza non superiore ai 60 watt, installate su navi di stazza lorda inferiore a 150 tonnellate che non impiegano la chiamata selettiva digitale (DSC - Digital Selective Call)
Questo significa che è possibile utilizzare apparati sia VHF che MF/HF muniti di funzioni DSC (in genere tutti quelli prodotti dopo il 1999) purchè tali funzioni non siano "attivate", ossia non sia stato memorizzato il codice MMSI della nave. Per poter utilizzare gli stessi apparati con funzioni DSC attivate è necessario ottenere un Certificato generale o limitato di operatore G.M.D.S.S..
L'uso di E.P.I.R.B. o di A.I.S. è invece consentito anche con il solo Certificato limitato di operatore radiotelefonista per navi con e senza esami in quanto il loro impiego non richiede conoscenze sul GMDSS.
bv r
(11-02-2020 11:49)rob Ha scritto: [ -> ]Dal link del Ministero indicato sopra da nape
Certificato limitato di radiotelefonista per navi senza esami: è idoneo per l'impiego stazioni di bordo con potenza non superiore ai 60 watt, installate su navi di stazza lorda inferiore a 150 tonnellate che non impiegano la chiamata selettiva digitale (DSC - Digital Selective Call)
Questo significa che è possibile utilizzare apparati sia VHF che MF/HF muniti di funzioni DSC (in genere tutti quelli prodotti dopo il 1999) purchè tali funzioni non siano "attivate", ossia non sia stato memorizzato il codice MMSI della nave. Per poter utilizzare gli stessi apparati con funzioni DSC attivate è necessario ottenere un Certificato generale o limitato di operatore G.M.D.S.S..
L'uso di E.P.I.R.B. o di A.I.S. è invece consentito anche con il solo Certificato limitato di operatore radiotelefonista per navi con e senza esami in quanto il loro impiego non richiede conoscenze sul GMDSS.
bv r
Grazie Rob, ne ero certo, ma non verificando spesso le fonti il condizionale era d'obbligo.
mah, sarà che quando ho cominciato il carteggio lo si faceva col VOR e gli occhi ben aperti e più di un normale VHF non c'era, ma io la vedo come @miflor e non trovo che una assunzione di responsabilità di questo genere, lecitamente permessa, possa essere diseducativa ma anzi, nel caso specifico la ritengo un giusto impegno per contestualizzare una norma che, come tutte le norme, non può prevedere ogni casistica. A mio vedere già si è andati ben oltre nel diffondere la percezione che una volta allineati con le prescrizioni si stia indossando un giubbotto antiproiettile. Oltre una certa linea normativa di base l'unica responsabilità civile, penale e, non ultima, morale sarebbe sempre dovuta restare in toto in capo a chi mette in acqua la barca e seleziona mezzi ed equipaggio in funzione di quello che sta per andare a fare. Non del comitato che ha fatto partire una regata con avviso di burrasca.
Altrimenti, la vela olimpica è poi altrettanto bella.
(11-02-2020 19:57)nape Ha scritto: [ -> ]mah, sarà che quando ho cominciato il carteggio lo si faceva col VOR e gli occhi ben aperti e più di un normale VHF non c'era, ma io la vedo come @miflor e non trovo che una assunzione di responsabilità di questo genere, lecitamente permessa, possa essere diseducativa ma anzi, nel caso specifico la ritengo un giusto impegno per contestualizzare una norma che, come tutte le norme, non può prevedere ogni casistica. A mio vedere già si è andati ben oltre nel diffondere la percezione che una volta allineati con le prescrizioni si stia indossando un giubbotto antiproiettile. Oltre una certa linea normativa di base l'unica responsabilità civile, penale e, non ultima, morale sarebbe sempre dovuta restare in toto in capo a chi mette in acqua la barca e seleziona mezzi ed equipaggio in funzione di quello che sta per andare a fare. Non del comitato che ha fatto partire una regata con avviso di burrasca.
Altrimenti, la vela olimpica è poi altrettanto bella.
Io forse ho una percezione non consueta ma ritengo che se c'e' la possibilita' di avere piu' informazioni per aiutare a ridurre i rischi lo si debba fare. Poi sono perfettamente d'accordo che e' lo skipper che ha la responsabilita' di tutto, pero' reigatando sui Mini 650 ho imparato che dai regolamenti c'e' tanto da imparare perche' (almeno le osr) sono redatte da persone che le hanno pensate sulla base di esperienze concrete e non solo sulla carta
Nimbo, quello che voglio dire è che responabilizzare gli ultimi anelli della catena vuole solo dire stimolarli ad ad acquisire maggior conoscenza ed esperienza prima di mettersi nelle imprese, di qualunque genere siano, perché in mare alla fine ci sono loro. Il mare raramente ammette ignoranza per cui se porti le persone a pensare che basti uno strumento per esser sempre salvi, induci fragilità dietro una certezza apparente. Poi è chiaro che se si potesse avere a mano anche un radar meteo sarebbe utile. Molte delle disgrazie che si leggono credo siano proprio ad imputarsi ad una seppur innocente, ma pur sempre ignoranza.
(11-02-2020 21:05)nape Ha scritto: [ -> ]Nimbo, quello che voglio dire è che responabilizzare gli ultimi anelli della catena vuole solo dire stimolarli ad ad acquisire maggior conoscenza ed esperienza prima di mettersi nelle imprese, di qualunque genere siano, perché in mare alla fine ci sono loro. Il mare raramente ammette ignoranza per cui se porti le persone a pensare che basti uno strumento per esser sempre salvi, induci fragilità dietro una certezza apparente. Poi è chiaro che se si potesse avere a mano anche un radar meteo sarebbe utile. Molte delle disgrazie che si leggono credo siano proprio ad imputarsi ad una seppur innocente, ma pur sempre ignoranza.
Nape, potrei concordare su alcuni punti, ma visto che le osr naswonooa seguito di problemi riscontrati in regate, credo che sia molto utile seguirne le indicazioni. Personalmente ho imparato moltissimo sulla sicurezza in mare da quando sono stato obbligato ad adempimenti molto stringenti. Pero' se non fossi stato obbligato certamente non avrei mai saputo cosa sia la florescina e come si usa, oppure che e' molto utile avere i ricambi per il gonfiaggio del giubbotto e che una valvola idrostatica su un giubbotto in regata non ci deve essere, oppure avere un'ombelicale di scorta puo' ervire piu' di quanto si possa credere. Oltre a questo molto altro e l'ais va in questa direzione, fosse anche solo per poter avere il nome di una nave per chiamarla per radio.
(11-02-2020 19:57)nape Ha scritto: [ -> ]Oltre una certa linea normativa di base l'unica responsabilità civile, penale e, non ultima, morale sarebbe sempre dovuta restare in toto in capo a chi mette in acqua la barca e seleziona mezzi ed equipaggio in funzione di quello che sta per andare a fare. Non del comitato che ha fatto partire una regata con avviso di burrasca.
Sono d'accordo, purtroppo non e' cosi' d'appertutto, sopratutto quando succedono i guai gravi. La regata potrebbe aver luogo anche nelle acque territoriali di un paese dove sei sottoposto a uno dedalo di sistema giudiziario al quale non gliene frega niente di "World sailing" o delle "prescrizioni locali" o delle regole dei comitati di regata e in piu' per decidere la colpabilita' si e' in balia di 12 giurati che magari il mare non lo hanno mai visto e di avvocati che cercano il convenuto che ha la copertura assicurativa piu' vasta, non la responsabilita' piu' diretta. Per questo sarebbe meglio fare piu' chiarezza possibile. A mio parere una varianza emanata da un CDR locale che varia una regola di World sailing dovrebbe avere la stessa "Responsabilita'" legale che potrebbe avere la decisione di cambiare il colore del pallino in un torneo di bocce del bar locale. Grave sarebbe invece se la varianza contempla la variazione dell' equipaggiamento
obbligatorio di emergenza.