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Versione completa: armo aurico e armo marconi . pro e contro ?
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guardando i disegni di alcuni progettisti per autocostruttori (ad esempio john welsford...) , noto che molti di essi prevedono l'armo aurico come prima scelta e quello marconi come opzionale . c'è un perchè ? nella nautica commerciale , non se ne vede uno...ci sarà ben un motivo , no ?
Per issare una vela aurica col picco ci vogliono due drizze una per l'inferitura e una per il picco. più peso a riva, più angolo d'incidenza con la vela e meno angolo di bolina.
Unico vantaggio nelle andature lasche a parità di superficie rende di più una vela aurica la quale sopporta angoli d'incidenza maggiori fino a 30°, ma le barche odierne alzano un genn. e camminano di più.
Le vele sono un'opppppinione.-
Nell'aurico c'era comunque una visione corretta. Credo che la randa square top abbia un po' chiuso il cerchio tra i due armi.
Credo che le ragioni storiche sia dovute ai materiali ed ai rig che sono evoluti negli anni.
Come mai, ad esempio, i 2 alberi sono praticamente morti (se non su barche con metrature imponenti)? Perchè prima che nascessero i bozzelli a sfera, le fibre esotiche, i winch ecc.. su barche di 15/20 metri in su era necessario ripartire lo sforzo su più superficie piccole, poi grazie a tutte le diavolerie moderne issare una randa con inferitura di 30mt adesso è relativamente facile, prima si preferiva alzarne due, una di 20 e l'altra di 10..
La vela aurica permetteva di avere una superficie velica importante pur con un rig ridotto (albero più basso, tozzo e robusto, pennaccino "sacrificabile" e facilmente sostituibile in caso di rotture..).
Ho navigato su barche d'epoca con armo aurico, è un'esperienza velica STUPENDA

Quindi, in conclusione: credo che i pro ed i contro vadano contestualizzati nei tempi. In epoca moderna con le semplificazioni che abbiamo (cursori randa invece di canestrelli, drizze senza allungamento invece di sistemi a carrucola in canapa, winch invece che forza bruta, vele che pesano 10 volte di meno, alberi in materiali moderni leggeri..) l'aurico sia del tutto superato e non porti nessun vantaggio.
quello che mi lascia perplesso (che è poi il succo della domanda...) è il fatto che molti progettisti per autocostruttori , prevedano l'armo aurico come prima scelta . prima ho citato welsford , ma anche dudley dix nei suoi vari cape cutter-henry oppure la gamma hout bay....insomma, mi chiedevo per quale motivo venisse proposta così frequentemente nei siti per autocostruttori , mentre nel mondo commerciale sia ormai cosa morta .
Se le loro barche faranno andature lasche, l'aurico ci sta.
Per avere un albero più basso?
(21-01-2020 14:13)Temasek Ha scritto: [ -> ]Se le loro barche faranno andature lasche, l'aurico ci sta.

VPLP fa barche per andature lasche.. nella fattispecie un tizio di nome Alex Thompson gli si presenta e gli chiede una barca per fare il Vendee Globe, regata che si corre per lo più con venti a favore visto il percorso ovest/est, ma dubito che chi fa progetti di piccole unità da diporto e/o derive studi il progetto in funzione dei venti dominanti che troverà il futuro autocostruttore, perchè nel diporto quotidiano (quello che tocca al 99% dei velisti al mondo) hai la stessa probabilità di beccare bolina come laschi. Poi, se uno si auto-costruisce una barca per attraversare l'oceano con gli alisei allora avrà il vento da dietro (ma sarebbe pazzo a farlo con un aurico in ogni caso..)
quindi , non c'è nessuna logica per cui molti progettisti per autocostruttori prevedono come prima scelta un'armo aurico a cutter rispetto ad uno sloop marconi ? pensavo ci fosse un perchè (chè sò....baricentro velico più basso ... semplicità costruttive, ecc...) ...
(23-01-2020 14:27)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]quindi , non c'è nessuna logica per cui molti progettisti per autocostruttori prevedono come prima scelta un'armo aurico a cutter rispetto ad uno sloop marconi ? pensavo ci fosse un perchè (chè sò....baricentro velico più basso ... semplicità costruttive, ecc...) ...

Credo che dici giusto, secondo me si hanno semplificazioni progettuali e di costruzione, un armo aurico ha meno sforzi in gioco, un armo Marconi ha delle lande indubbiamente più robuste, più compressione derivata dal rig, più rigidità complessiva.
(20-01-2020 00:21)bullo Ha scritto: [ -> ]più peso a riva, più angolo d'incidenza con la vela e meno angolo di bolina.

per curiosità , di bolina , quanti gradi di differenza , ci possono essere tra un'armo aurico ed uno marconi ?
l' armo aurico ha ottime caratteristiche anche per la bolina, e' costoso e pesante, e per questo molto spesso "corto". di bolina il rapporto tra P ed E (allungamento) e' molto importante,a parita di superficie si prende il vento piu in alto che e' anche piu veloce e si riducono le resistenze indotte dovute ai vortici di estremita.
a parita di "allungamento" ed allunamento le due modalita si equivalgono.. e come si poggia un pelo dalla bolina impiccata (che poche barche hanno dislocamenti scafi e chiglie che la consentano sul serio) la randa aurica con le sue due drizze ha una "infinita" di regolazioni possibili in piu.
alla fine ci si sta arrivando anche con l' armo marconi , le stecche lunghe con tensioni regolabili da piede d' albero.. quella scimmiottano.

alla fine si ragiona di usare il vento, si migliorano i materiali, si migliorano gli scafi e si migliora la consapevolezza della giusta regolazione ma l' uomo le vele usa da millenni, l' evoluzione se si escludono i materiali e le sofisticazioni di rating sono minimaliste.. ci vuole meno a farle perche c'e' il plotter che le taglia, ovvero invece in ginocchio sul pianale si disegnano col programmino.

Del cappello (controranda) parliamone... io di issate ed ammainate ne ho fatte una decina, di virate tre.. contoranda di trinchetto e.. me le ricordo molto bene... non e' una passeggiata in piano per signorini.

direi che la vela facile.. e' quella dell' armo marconi... pero a volte, se quello che piace e' giocare col vento... un giro su un armo aurico o uno al terzo... cosi, tanto per poter mostrare un po di calli!
Le vele alte e strette sopportano angoli d'incidenza piccoli, quelle larghe angoli più larghi.
ma , a parità di scafo e di mq di tela , si perdono molti gradi di bolina ? se ho capito bene il discorso di zk , non ci dovrebbero essere differenze come angolo , ma maggior lavoro dell'equipaggio . bullo però dice che la randa aurica stringe meno (almeno , così ho capito io ...)
io quello che dice bullo non lo capisco!
quello che ho scritto io? no, non l' hai capito.
a parita di inferitura di boma e di scafo!
se scegli l' armo aurico e' per risparmiare sulle crocette e, sul palo che fa da albero.
esci una volta con l' optimist e cerca di capire se stringe il vento, e' molto divertente se lo fai con qualche amico.. coi ragazzini non socializzare e se esci con loro, vai da un altra parte... e' umiliante!
infatti pensavo proprio all'optimist ... stringono il vento più loro che me ....a proposito , che angolo riesce a fare un'optimist (all'incirca...) ?
(26-01-2020 23:01)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]infatti pensavo proprio all'optimist ... stringono il vento più loro che me ....a proposito , che angolo riesce a fare un'optimist (all'incirca...) ?

direi intorno a 60 gradi.. pero l' indiano conta cosi tanto che nel reale riescono a stringere piu di molti barconi dislocanti di quelli che la bolina e' il loro forte.
non e' quello che puo stringere la barca che conta.. e' come gestisci la sua velocita.
60 gradi per parte ? quindi un'angolo morto di circa 120 gradi ? avrei detto che arrivassero attorno ai 45 e forse qualcosa meno...almeno , a vederli quando si allenano .
(26-01-2020 23:10)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]60 gradi per parte ? quindi un'angolo morto di circa 120 gradi ? avrei detto che arrivassero attorno ai 45 e forse qualcosa meno...almeno , a vederli quando si allenano .

quello e' cio che vedi fare, sali su un optimist con un gps che possa tracciare la rotta.. poi se ne riparla.
cioè , intendi dire che stringono 45 gradi , ma poi scarrocciano una quindicina portando la bolina reale sui 60 gradi ?
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