È una bella idea ma penso ci voglia parecchio tempo... oppure bisogna usare i sistemi di test industriale con atmosfere saline concetrate pressione temperatura etc.....
(12-02-2020 00:21)jacques-2 Ha scritto: [ -> ]Che differenza c'è, in sostanza, tra Ferox e Acido fosforico 75%?
Il Ferox e analoghi penso che siano soluzioni "tamponate", cioè ci sono degli additivi che inibiscono, ma non annullano, l'azione dell'acido sul metallo buono (quindi non ti dovrebbe andare a corrodere il ferro ancora in forma metallica), inoltre ci devono essere degli altri additivi che lasciano una patina protettiva e aggrappante per i cicli di verniciatura successivi.
Una soluzione sensata potrebbe essere una robusta pulizia con abrasivi meccanici, una prima passata con acido fosforico, risciaquo, e poi una passata di ferox come fondo.
Può darsi, ma da quel poco che ho visto cambia proprio il risultato. Ho dato l'acido su un pezzetto rugginoso (dopo spazzolatura), l'ho tolto con una spugna dopo 30 minuti. L'acciaio era lucido, come nuovo.
Il convertitore invece fa diventare la ruggine di colore nero e la trasforma in una specie di smalto duro, molto duro, e coeso.
Per inciso, il Ferox contiene acido fosforico, ma non tutti i convertitori lo hanno. Il "Presto" ad esempio non lo ha, così come il Fidoil.
Circa l'ultima frase, mi è stato detto da Cecchi (ed il discorso mi torna per quanto detto sopra), che se levi la ruggine il convertitore non ha niente da convertire.....quindi va lasciata. La protezione è data proprio dalla ruggine "convertita" (chiaramente va tolta quella sfogliata o rigonfiata, deve restare solo quella superficiale).
In sintesi (quello che CREDO di aver capito):
L'acido pulisce l'acciaio, ma lo "espone" nuovamente alla corrosione, e non facilita l'aggrappamento di successivi trattamenti.
Il convertitore invece non lo pulisce, ma trasforma la ruggine in una crosta protettiva, che è anche aggrappante per ulteriori vernici o resine.
Nel primo caso la vernice/resina protettiva aggrappa peggio, e se per qualche ragione scopre l'acciaio, la corrosione riparte.
Nel secondo, la resina/vernice aggrappa meglio, e se anche si dovesse scoprire, il metallo sotto è (relativamente) protetto dalla "crosta"...
Il materiale nero di cui parli è proprio il fosfato ferrico, se Cecchi dice che è meglio quello del metallo pulito penso ne sappia qualcosa
Il concetto alla fine è sempre lo stesso IMHO: va rimosso l'ossido e creata una protezione di origine chimica e poi una protezione fisica con le vernici.