28-02-2020, 18:56
Bullo se leggi il post 16, vedi che il mettere a secco di vele sarebbe una manipolazione atta a permettere la gestione della barca a gente senza conoscenze.
Non che sto navigando a secco di vele a causa delle condizioni meteomarine.
Poi se l'evento che causa l'emergenza avviene perché sono caduto in mare, perché ho preso il boma in testa, ho avuto un infarto o sono svenuto per altri motivi poco importa.
Mi piacerebbe apportare delle modifiche all'armo in modo da rendere il rientro a motore (o l'avvicinarsi alla costa, o il recupero) il più agevole possibile, senza che membri dell'equipaggio corrano ulteriori rischi come dover andare all'albero, ecc
Io penso che se uscendo dal porto mi prendo 30 minuti per spiegare all'accompagnatrice come si accende il motore, come si ammaina la randa e come si rolla il fiocco la persona in oggetto possa farcela a gestire la barca a motore in condizioni normali.
Poi con ulteriori uscite certamente imparerà altre cose a tutto vantaggio della sicurezza.
Ma a mio parere è importante dare la sensazione a chiunque salga la prima volta che anche in caso di emergenza non è in balia degli eventi, ma può agire. Anche se questo forse nel caso reale non è di aiuto lo è psicologicamente tranquillizando la persona e scaricandola dalle tipiche ansie delle prime uscite.
Sono convinto che sia proprio il "senso di impotenza" ad allontanare molte persone dalle uscite in barca a vela.
Saluti
Christian
Non che sto navigando a secco di vele a causa delle condizioni meteomarine.
Poi se l'evento che causa l'emergenza avviene perché sono caduto in mare, perché ho preso il boma in testa, ho avuto un infarto o sono svenuto per altri motivi poco importa.
Mi piacerebbe apportare delle modifiche all'armo in modo da rendere il rientro a motore (o l'avvicinarsi alla costa, o il recupero) il più agevole possibile, senza che membri dell'equipaggio corrano ulteriori rischi come dover andare all'albero, ecc
Io penso che se uscendo dal porto mi prendo 30 minuti per spiegare all'accompagnatrice come si accende il motore, come si ammaina la randa e come si rolla il fiocco la persona in oggetto possa farcela a gestire la barca a motore in condizioni normali.
Poi con ulteriori uscite certamente imparerà altre cose a tutto vantaggio della sicurezza.
Ma a mio parere è importante dare la sensazione a chiunque salga la prima volta che anche in caso di emergenza non è in balia degli eventi, ma può agire. Anche se questo forse nel caso reale non è di aiuto lo è psicologicamente tranquillizando la persona e scaricandola dalle tipiche ansie delle prime uscite.
Sono convinto che sia proprio il "senso di impotenza" ad allontanare molte persone dalle uscite in barca a vela.
Saluti
Christian