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Versione completa: La mia prima batteria bruciata
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Ciao a tutti,
questa domenica ho avuto la mia prima esperienza di batteria servizi in corto. Premetto che sono in barca tutte le settimane e sabato avevo notato la tensione delle batterie servizi era un pò bassa, ma acceso il carica batterie non sembrava esserci problema. Tuttavia di notte ho sentito un odore un pò fastidioso e verso le 3 ho spento tutto. La mattina appena ho riattivato l'alimentatore, una batteria ha proprio iniziato a friggere ed è diventata molto calda. Il vano batterie era sicuramente sopra i 50 gradi...SadsmileySadsmileySadsmiley Me ne sono accorto solo perchè ho voluto verificare cmq tutto l'impianto...Tuttavia la domanda che mi è venuta è questa: Se non fosse stato inverno e la barca aperta probabilmente non mi sarei accorto di nulla e dato che il vano batterie è isolato non avrei sentito nulla fino ad una situazione peggiore. Voi come gestite le batterie? Io vorrei inserire un termometro in ogni vano...Le batterie sono normali piombo-acido e non credo di passare alle AGM o altre per vari motivi. La cosa che mi ha stupito è che dopo aver messo la batteria sul pontile e freddata con acqua la tensione era ancora 12.72v... L'altra invece dopo averle separate da 13.10v...Fortuna cmq che i pannelli solari erano sconnessi, perchè il sensore di temperatura è installato nell'altro compartimento delle batterie che invece era freddo e quindi i pannelli avrebbero continuato a caricare con ovvie conseguenze...Come ultima info, le batterie circa un mese fa davano ancora il 58% di vita utile e quindi cmq le avrei cambiate tra uno-due mesi...
intanto vien da dire meglio a fine febbraio che a fine luglio. Poi per la tensione misurata con la batteria in banchina, senza carico immagino, è poco significativa. Bisognerebbe sapere a quanto scende la tensione quando la batteria è chiamata ad erogare qualche ampere. Per il resto, se fai una controllo più o meno costante dell'impianto non mi farei troppi problemi. Mettere sensori ovunque è molto "moderna tendenza", ma se poi non gestisci gli allarmi serve a poco. Io sono un fautore del "tutto quello che non c'è non si rompe". Naturalmente, ultimo ma non ultimo, io non ho mai lasciato la barca con l'impianto elettrico alimentato per più di una giornata senza nessuno a bordo.
Per mia forma mentale non lascio mai sotto carica le batterie della mia barca se mi metto a dormine proprio per il problema che hai indicato. Seconda cosa dato che non mi fido dei ripartitori metto in carica un solo banco alla volta. Cito dalla tua mail " La cosa che mi ha stupito è che dopo aver messo la batteria sul pontile e freddata con acqua la tensione era ancora 12.72v... L'altra invece dopo averle separate da 13.10v." se ho capito bene il caricabatteria caricava contemporaneamente i due banchi non è che per un qualche motivo il ripartitore ha fatto cilecca? Le due batterie sono uguali o di capacità diversa? Se diverse si può essere creata una circolazione di corrente a fronte di ripartitore non ok che ti ha cotto la batteria
Scusate per la spiegazione troppo sommaria...In barca ho 3 banchi batterie: 1 per elica prua con batteria Optima Rossa 50Ah 1 motore con batteria da 100Ah Piombo acido 1 servizi con 2 batterie da 100Ah Si è bruciata una di queste due batterie (servizi). Per il pannello solare ho creato io un impianto che posso bloccare la carica dai pannelli (non si può scollegare il regolatore dalle batterie perchè altrimenti si brucia) e la barca ha sia il regolatore di carica dei pannelli che il caricabatterie collegato direttamente alle batterie (di fabbrica). La batteria bruciata credo si sia cotto un elemento che ha fatto bollire l'acqua...quindi sia caricabatteria che l'altra batteria (collegata in parallelo) gli passavano la corrente...
Capitato pure a me 2 anni fa...odore pazzesco e 1 batteria bruciata. Ora ho adottato questa procedura: Quando arrivo, tipo venerdi pomeriggio attacco carica batterie fino la mattino e poi quando il carica batterie mi segnala "batterie cariche e livellate" lo spengo e sto ancora 1 o 2 giorni senza caricare...anche se spesso ci scappa l'uscitina e almeno un'oretta di motore si fa. Comunque ho fatto un segno sul volmetro che indica la carica ottimale e quando vado vicino a quel segno ricarico.
@SKSVip, non per fare la punta agli spilli Smiley2, ma tutte le tue batterie sono al piombo acido. La Optima rossa e' una AGM, le altre ad acido libero.
Hai ragione... Per i servizi però sono un po' combattuto e non credo di prendere AGM (sicuramente non le optima che costano un occhio)..Le piombo acido le vedo più robuste a cariche elevate, anche se visto quello che è successo un po' ci sto ripensando...
A me due mesi fa mi è letteralmente esplosa in garage una batteria, spargendo acido sulle auto e facendo danni alla vernice. Avevo messo in carica una batteria vecchiotta, (ma non troppo), che mi dava segni "di stanchezza" che avevo su un auto, utilizzando fra l'altro un caricabatteria piuttosto evoluto e che speravo di rigenerare un po'. Ho trovato la batteria senza la parte superiore, completamente aperta e acido dappertutto...Da ora in avanti se una batteria comincia a dare problemi la cambierò immediatamente, non ha senso rischiare.
Non dici nulla riguardo al livello del liquido, le batterie ad acido libero vanno controllate.
quelle che ho comprato negli ultimi anni io e che vedo negli scaffali dei negozi tipo OBI sono tutte sigillate.
Quindi non sono ad acido libero bensì sigillate.
No, sono ad acido libero sigillate. Ci sono anche a acido libero non sigillate. primo esempio trovato su internet:
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@SKSVip
Le Optima gialle per i servizi sono delle ottime batterie ma costano una cifra spropositata, se non passerò al litio quando mi moriranno prenderò delle Zenith da 6 volt in serie. Altro discorso per la Optima rossa, il rapporto qualità prezzo di questa è eccellente.
Per avviare un motore, IMHO, non esiste nulla di meglio.

@Resolution
Si chiamano ad acido libero perché quest’ultimo è allo stato liquido tra la piastre. Possono essere sigillate o meno, ma il discorso non cambia.

@ventodiprua
Il fatto che una batteria arrivi alla tensione di carica finale non vuol dire che sia una batteria in buone condizioni. Se la batteria è in cattivo stato ci mette pochissimo ad arrivare alla tensione di fine carica, perché non è in grado di immagazzinare energia. Un voltmetro, per questa ragione, non ti può dare una indicazione attendibile. Altra cosa un battery monitor.
Mi sono spiegato male....ho fatto un segno di alert sul volmetro che corrisponde ad un livello sotto il quale le batterie vanno vicino alla sofferenza. Prima di arrivare a quel segno ricarico. Certo che un battery monitor sarebbe piu' preciso ma forse 26 anni fa ( questa è l'eta della barca ) non erano molto diffusi. Grazie cmq del suggerimento
Che marca mi consiglieresti? Io ho visto queste al momento: BATTERIA SERVIZI AGM 100A ELEKTRON POWERLINE POWERLIB 129 EUR - non VRLA e 250 Cicli garantiti BATTERIA SERVIZI AGM 100 AH LONG LIFE GREEN POWER NDS SERVIZI CAMPER 235 eur - VRLA e 1200 Cicli medi Batteria 100ah AGM VRLA di due case che non conosco (mi pare genesis e green power) 200 eur Mi hanno proposto anche delle 90ah GEL a 200 eur (ma per queste devo cambiare caricabatterie, giusto?) A me piacerebbe la prima per non spendere troppo e dato che installerò anche 300W di pannelli solari...Che ne pensate? Esistono altre marche buon rapporto prezzo/qualità?
Ho già fatto la minkiata di parlare di batterie, un argomento spinosissimo a proposito del quale ognuno di noi è convinto di essere depositario del Verbo. Smiley26 Non mi chiedere, per cortesia, di consigliarti una marca od un’altra. Smiley57 Ho già scritto cosa ho in questo momento a bordo della barchetta e cosa farò in futuro.
Alla fine ho preso 3 batterie AGM: BATTERIA SERVIZI AGM 100A ELEKTRON POWERLINE POWERLIB 129 EUR In pratica ho speso meno di due AGM di qualità superiore. Ho fatto questo ragionamento: 1. Le batterie superiori hanno moltissimi cicli di carica/scarica ma la durata stimata è cmq 4-7anni. Per il mio utilizzo anche 250 cicli sono almeno 4 anni (e 3 anni sono garantiti). 2. Ho un inverter 2000w picco e 1000w continui. Su due sole batterie servizi l'assorbimento di 40A è un pò altino e si rischia di rovinarle. Diviso 3 è molto meglio 3. 300a sono meglio di 200a 4. Comunque è un passo avanti rispetto alle acido libero e guadagno anche la terza batteria 5. Dato che sono sotto al letto dei bimbi, meglio qualcosa che non potesse andare in corto e non esali gas. Adesso cercherò di collegarle a stella (anche se i cavi per forza non saranno tutti uguali). Tuttavia ora mi sorge l'ultima domanda: Devo mettere un fusibile nei cavi tra le batterie? Io non l'ho mai avuto su nessuna installazione, ma mi è stato consigliato dal venditore...Se si, 50A secondo voi è giusto? Che tipo di portafusibili utilizzereste per non spezzettare troppo il cavo o non doverlo ridurre di sezione?
Non tornano i conti, 40A x 12V fa 480W e non 1000. Poi ci metti un po’ di inefficienza dell’inverter, sulla mia barchetta ho visto assorbimenti sul battery monitor di oltre 100A con il mio Marinco da 1000W ad onda sinusoidale pura. Il tutto a motore spento e staccato dalla banchina, era un test.
Il conto è giusto.. sono 40a ogni batteria...per le servizi è una scarica un po' troppo forte...Se le batterie sono 3, non arrivo nemmeno a 30a (sempre per ogni batteria) il che allunga la vita delle batterie...Ho letto sul sito della victron che le batterie AGM per arrivare ai 1500 cicli non vanno scaricate sotto il 30% è sopratutto mai scariche intense...addirittura il tester per le batterie (quello da elettrauto che misura anche spunto, vita, etc..) potrebbe danneggiarle...
Ok, avevo capito male. Non pensavo tu calcolassi l’assorbimento diviso per ogni batteria. Io consiglierei questi fusibili della BlueSea che si inseriscono direttamente sul terminale della batteria. Qui trovi il portafusibile: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . E qui i fusibili: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . MRBF è l’acronimo di Marine Rated Battery Fuse, credo non ci sia altro da dire.
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