Un saluto a tutti,
Ho per le mani il trasto randa del mousse 907 prodotto dalla barbarossa, inquanto le ruote del carrello sono diventate quadrate e le pulegge sgretolate e quindi ho deciso di metterci mano, le ruote del carrello le sostituiró ed ho deciso di usare dei cuscinetti inox, come su carrelli della Pfeiffer, poi lo rimonterò con viti passanti non mordenti come già suggerito, i miei dubbi rimangono sui rinvii del carrello per la traslazione se basta il 2:1 di serie o meglio un 3:1?, poi le cime di manovra meglio strozzate ai lati della rotaia o sul carrello? Ed in fine guardando i vari Mousse nelle vicinanze hanno tutti un paranco 4:1 non è poco? Meglio un 6:1 o è troppo lento? Dove si possono acquistare i prodotti Pfeiffer in italia? li trovo solo su SVB e non tutto ciò che vorrei. Grazie dei suggerimenti
Paranco di trasto farei almeno 3:1, soprattutto se non sei a fine boma. Il trasto è una manovra abbastanza corta e, storicamente, abbastanza dura. Per gli strozzi dipende da dov’è che ti trovi meglio a tirare.
Per la scotta di una randa di quindici-venti metri quadri un 6:1 è tanto, io lo ho così (per 35mq.) e direi che la manovra non è lenta ma obbliga ad avere un chilometro di scotta in giro per il pozzetto. Scomodo.
Esistono anche paranchi a doppia riduzione.
Circa i cuscinetti sul carrello del tasto io ci farei un pensiero sul far lavoare acciaio su alluminio di vecchia generazione penso che, nel tempo, creino dei solchi.
Si, tutto vero, partendo dal paranco tenere il 4:1 ed aggiungerci un 2:1, che lo farebbe diventare 8:1 all'occorrenza, oppure altra possibilità vista su SVB, ma vecchia come idea il paranco a due scotte tirandole assieme hai un 2 o 3 :1 se ne cazzi 1 sola hai il corrispettivo doppio. Che penso era quello intendeva Franc. Per quanto riguarda i cuscinetti del carrello potrei se trovo un officina che lo faccia creare la sede per un terzo cuscinetto per lato. Comunque si appoggiano per uno spessore di 7 mm, almeno non strisciano come le boccole ora. Per le cimette di manovra non riesco a decidermi se le ho alle estremità sai di averle sempre lì e forse si ha un intralcio in più, ai lati
Se le metto al carrello per fare il 3:1 devo avere un bozzello doppio che
Che potrebbe (da verific.) intralciare il movimento del paranco, e cimette e scotta randa fondalmente nella tasca in basso tra le panche all'ingresso che forse creano groviglio lì.
Il paranco randa è davvero molto soggettivo, a mio vedere la prima soluzione andrebbe anche, ma col paranco di fino in pozzetto, giù dal carrello. Per la seconda devi avere mani come pale o diametro scotta piccolo, la tedesca la vedo solo su rande grandi, che comunque non muoveresti a mano.
Gil strozzatori del trasto, con l’eccezione del windward-leeward di harken non li vorrei al carrello per non vedere gente trafficare lì attorno con le mani se dovesse scivolare dalle dita qualcosa.
Giuste osservazioni, quindi trasto 3:1 con strozzatori ai lati, da studiare se trovo il modo da fare gli strozza orientabili altrimenti li metto orizzontali. Paranco terrò al momento il 4:1 e forse all'occorenza con 2 semplici bozelli a posso far diventare 8:1.
Volevo star zitto ma non ci riesco (anche perché mi dispiacerebbe che po si rompesse) e, in merito ai cuscinetti del carrello trasto, dico la mia ovvero quello che, a su tempo, feci sul mio ex Mousse 907 con albero mangiato. Preciso che il trasto era del tip ad X. Intanto non lo manometterei con un terzo punto di scorrimento per la difficoltà di farli avorare esattamente assieme e non indebolirlo poi, ho semplicemente riboccolato i perni originali in alluminio del carrello con una piccola boccole di bronzo montate a pressione e su queste ho fatto 4 boccole in torlon.
I rinvii di regolazione carrello erano a 2vie rinviati in verticale con strozzatori a ganascia (muniti di archetto) sul poggia schiena e i cavi di manovra erano uno verde e uno rosso uniti fra loro. Però onestamente ricordo che, se si sbagliava il tempo di manovra in virata finché la randa non portava, poi era un pò duro da portare sopravvento ma non per le boccole bensì per la poca riduzione di paranco!
Per il 3° punto hai ragione!, dormendoci sopra mi sono ricordato che il trasto montato diventa concavo quindi la situazione peggiorerebbe, per le rotelle a Ts dall'unico spacciatore di cuscinetti, solo su ordinazione e 1m di barra, altrimenti devo arrivare ad udine. Credo che con 1m le potrei fare per tutti mousse ancora in acqua. Per questo avevo deciso per i cuscinetti soluzione adottata anche da Pfaiffer. Un accorgimento banale che mi é venuto in mente é, di non lasciare il boma bloccato al trasto tramite la scotta ma di fargli una ritenuta a V rovesciata in varea e bloccare con l'amantiglio.
Di fatto l'archetto del carrello in 40 anni, dove s'incoccia il paranco per il ciondolare all'ormeggio si é consumato di 2 mm da 6 a 4mm!.
Franc per curiosità ti ricordi se il tuo trasto era montato con viti parker o passanti con dado?.
Mi dispiace no, non ricordo anche perchè, come accennato, ho fatto un intervento diverso.
ma quale carico trasversale viene applicato al carrello della randa? e quindi alle cimette/strozzatori/puleggie,
Bisognerebbe fare qualche calcolo tra max e min con variabili in base ai carichi della scotta randa (vento apparente e superficie velica che già si trovano in rete) e inclinazione della stessa rispetto al trasto sia trasversalmente che longitudinalmente se non è in verticale sul trasto.
Per una barca come la tua (ed ex mia) posso stimare intorno ai 100Kg.
Attendi altri pareri.
4:1 è giusto lo manovri agevolmente con una mano in condizioni normale e con ventone due mani ma con sforzo accettabile.
magari le pulegge un pochino piu grandi.
intendo due pulegge sul boma e due sul trasto
Ha senso aggiungere un paranco fine, forse basta anche semplice 2:1?, come si vedono ultimamente, o è piú una moda che necessità?
se hai una randa tagliata da Yves Saint Laurent, un albero con tutto il suo rig altrettanto efficiente che permetta il resto delle regolazioni, se vuoi fare le strambate a cannonata e, soprattutto, se sei od aspiri ad essere un cultore delle regolazioni... allora ha un suo senso togliere un giro dal paranco principale e mettergli in coda quello di fino. Altrimenti hai solo un paranco in più che ti mette a rischio le gengive ad ogni cambio di mura; quest’ultimo aspetto a me non piace nulla per cui non lo ho mai voluto.
Ho un armo da bancarella,
Grazie
(18-03-2020 22:19)Wally Ha scritto: [ -> ]Ha senso aggiungere un paranco fine, forse basta anche semplice 2:1?, come si vedono ultimamente, o è piú una moda che necessità?
Le vie del paranco dipendono da dove fa dormiente sul boma, da come è fatta la randa, dalla sua grandezza ma sopratutto dall'età del randista.
Avevo un paranco 3:1 6:1 (sei vie con due uscite) poi passato a randa triradiale full-batten col massimo allunamento, dopo i 70 anni ho cambiato il paranco con un 6:1 + fino 3:1 che permette l'ultimo tiro a 18:1.
P.S. Mi accorgo che si parla di un Mousse 907, sono fuori tema, ho un Comet 420.
La randa del mousse è di 17 mq, il genoa 34 mq. con codesta barca ho fatto 3 500x2, 82-83-84, più varie regatine se mi ricordo per cazzare la scotta non ho mai avuto problemi, gli unici problemi erano l'albero, un palo Canclini che anche usando lo stralletto non si riusciva ad imbananarlo a dovere.
Il paranchetto di fino invece è indispensabile sul comet 12 menzionato da RMV dove la randa era di 32 mq.
Scarellare sopra vento serve con poco vento, se si vuole aprire la randa con vento senza svergolare si può lasciare il punto di scotta al centro e cazzare il vang.
Conclusione sul mousse non serve il paranco del trasto randa.