Mi sono attrezzato con questo che sta fisso ma non è a norma.
https://www.mazzeonautica.it/wp-content/...4/mobw.jpg
Molto compatto.
Quando ho gente o quando non è la solita uscita giornaliera metto anche l'anulare. Però mi impiccia all'ormeggio.
Quindi quando esco (uscivo :39
in solitario posso evitare di mettere a poppa l'anulare regolamentare?
Generalmente indosso il giubbotto con PLB.
(30-03-2020 19:27)osef Ha scritto: [ -> ]Mi sono attrezzato con questo che sta fisso ma non è a norma.
https://www.mazzeonautica.it/wp-content/...4/mobw.jpg
Molto compatto.
Quando ho gente o quando non è la solita uscita giornaliera metto anche l'anulare. Però mi impiccia all'ormeggio.
Quindi quando esco (uscivo :39 in solitario posso evitare di mettere a poppa l'anulare regolamentare?
Generalmente indosso il giubbotto con PLB.
Se hai bandiera italiana ti devi attenere a quanto prescritto, solo o in compagnia. Se hai delle dotazioni in piu', sono appunto in piu 'perche' hai realizzato che le nostre dotazioni obbligatorie sono piu' di apparenza che di sostanza. Quello in foto dovrebbe essere un galleggiante ad U con 50 mt di cima che si usa per recuperare l'uomo in mare ma non va lanciato quando cade, ma quando si ritorna sul posto e gli si gira attorno. L'anulare da lanciare con i 30 mt di cima galleggiante collegata a bordo, tranne che non siamo quasi fermi, l'eventuale mob dubito che lo riesca a prendere. Io ho un ferro di cavallo morbido con boetta e senza cima da lanciare subito in modo che sia vicino al mob e un lifesling come il tuo. ( oltre ad un modulo asta ior gonfiabile) Pero' ho bandiera belga....
(30-03-2020 19:27)osef Ha scritto: [ -> ]Quindi quando esco (uscivo :39 in solitario posso evitare di mettere a poppa l'anulare regolamentare?
In solitario, è eventualmente un occhio di riguardo per salvare gente caduta da altre barche: se si è in flottiglia è un conto, se non c'è gente attorno io tolgo tutto. In costiero o all'ancora qualcosa di galleggiante lo tengo, ogni tanto serve (tipo inviare piano piano una cima di tonneggio a una barca incastrata sottovento
).
Immagino le dotazioni italiane siano da avere a bordo? oppure indicano anche il posizionamento?
da solo cintura e life line.
le statistiche danno che il 95% di chi cade in mare si perde.
il 5% sono quelli che cascano con condizioni buone. o hanno un buon equipaggio che lo recupera, in genere si cade quando è brutto tempo.
prima regola, non cadere in acqua
seconda regola: rileggere la prima regola
(30-03-2020 23:09)giulianotofani Ha scritto: [ -> ]da solo cintura e life line.
le statistiche danno che il 95% di chi cade in mare si perde.
il 5% sono quelli che cascano con condizioni buone. o hanno un buon equipaggio che lo recupera, in genere si cade quando è brutto tempo.
prima regola, non cadere in acqua
seconda regola: rileggere la prima regola
Riduttivo e pessimista.
A parte cintura, cavo corto, jack line, prima e seconda regola, al mob puoi lanciare ferro di cavallo con boetta, un modulo asta ior autogonfiabile con zavorra boetta e plb, puoi virata in cappa, premere il pulsante mob sul plotter, avviare il motore piu' o meno in rapida sequenza. Questo lo dovrebbero saper fare tutti quelli a bordo Non so se la tua statistica è corretta pero' forse è cosi' negativa perché' non ci sono attrezzature ( o sono al minimo di legge) e le persone non sono preparate a questa evenienza. Quanti si allenano a lanciare un parabordo in mare e chiedere alla moglie di ritornarci sopra con mare calmo ? Figuriamoci se il "comnadante" cade in cattive condizioni
Questo in equipaggio, uscire da soli non è molto prudente, ovviamente serve solo non cadere e magari avere un plb, magari trovano almeno te.
il titolo del 3d è uscita in solitario.
le statistiche non le ho fatte io, te le insegnano ai corsi professionali di sicurezza in mare.
Non sono riduttive o pessimistiche sono solo da meditare.
dei miei amici in effetti su 6 caduti in mare due sono tornati a casa, alzano un po' la media sei al 33%.
tutti erano con equipaggi iper preparati. in effetti la media la abbassano gli altri.
per allenarsi, meglio del parabordo usate una banconota da 100 euro, si vede meno ma tutti si danno da fare per recuperarla con grande impegno ! successo veramente e recuperata.
Mi fate venire in mente un episodio divertente di quest'estate con i miei figli, giusto per sdrammatizzare la situazione.
A vela con pochissimo vento, mio figlio che insiste di voler fare il bagno o non mi ricordo esattamente perchè. Gli faccio: "Guarda che non è sicuro, se ti perdo in mare ci vuol un po' a recuperarti. Dai, proviamo con un parabordo; lo buttiamo in mare e poi lo recuperiamo e vediamo quanto stiamo".
"Pronti! Butto il parabordo. Via!" e parabordo in acqua.
Solo che mezzo secondo dopo lui ci si è buttato dietro per recuperarlo!!!
Fermata la barca. Non mi ricordo neanche se acceso il motore. Nuotando quei 5 metri o poco più che si era allontanato è tornato a bordo.
Tornando OT. La ciambella è inutile, ovviamente, da soli, solo che lo prescrive la legge. Ma l'importante è averla a bordo, non esposta.
Ero convinto che per la regolamentazione italiana dovesse stare esposto a poppa. Meglio così.
Quindi in crociera, oltre al lifesling fisso, tengo quello che ho da lancio, a ferro di cavallo senza cima, a portata di mano.
In gavone quello regolamentare tondo, arancione, con cima e boetta.
Nelle uscite da solo giornaliere lascio tutto nel gavone. Che poi ce l'ho sotto i piedi.
La questione era proprio se bisognava esporlo a prescindere, per legge.
Sinceramente quello regolare non lo considero pratico, anzi addirittura pericoloso.
Gli ordini non si discutono, non puoi ragionare, bisogna obbidire.
Come si fa a lanciarsi il salvagente se sei in acqua? In barca non c'è nessuno.
Kavok una curiosità dove hai imparato, chi te l'ha detto, il termine " virata in cappa". Era un termine che usava un'esperto della Lega Navale di Venezia che in realtà vuol dire mettersi in panna.
(30-03-2020 23:09)giulianotofani Ha scritto: [ -> ]le statistiche danno che il 95% di chi cade in mare si perde.
L'EMSA, l'agenzia europea per la sicurezza marittima, stila annualmente un'interessante overview del numero di incidenti in mare e relative cause. Sono statistiche ufficiali di cui fa uso anche l'IMO.
Osservando i dati dell'ultima overview si intuisce che la maggior parte dei decessi per MOB sono avvenuti a bordo di navi commerciali o passeggeri, mentre in minima parte nella categoria diporto che fortunatamente ha molte meno probabilità di perdere un uomo in mare, sia perché è più facile accorgersene in tempo, sia grazie alla velocità di manovra di una barca a vela piuttosto che un cargo.
(31-03-2020 09:31)bullo Ha scritto: [ -> ]Gli ordini non si discutono, non puoi ragionare, bisogna obbidire.
Come si fa a lanciarsi il salvagente se sei in acqua? In barca non c'è nessuno.
Kavok una curiosità dove hai imparato, chi te l'ha detto, il termine " virata in cappa". Era un termine che usava un'esperto della Lega Navale di Venezia che in realtà vuol dire mettersi in panna.
Probabilmente è come dici tu.
https://youtu.be/OCi2AQl6dJQ
https://youtu.be/WwswtlgruRw
(31-03-2020 01:25)osef Ha scritto: [ -> ]Ero convinto che per la regolamentazione italiana dovesse stare esposto a poppa. Meglio così.
Quindi in crociera, oltre al lifesling fisso, tengo quello che ho da lancio, a ferro di cavallo senza cima, a portata di mano.
In gavone quello regolamentare tondo, arancione, con cima e boetta.
Nelle uscite da solo giornaliere lascio tutto nel gavone. Che poi ce l'ho sotto i piedi.
La questione era proprio se bisognava esporlo a prescindere, per legge.
Sinceramente quello regolare non lo considero pratico, anzi addirittura pericoloso.
Io al ferro di cavallo morbido ho preferito legare la boetta in funzione di zavorra antiscarroccio e anche per evitare che se lo porti il vento.
Per le uscite in solitario sarebbe importante legarsi corti in modo che non si possa cadere fuoribordo. Trascinato lungo una fiancata rischi di affogare o cmq di non riuscire a risalire. Ho messo anche due jack line in pozzetto per muoversi a manovrare senza sganciarsi e riagganciarsi, cosi' da' usare il cavo corto; non so se potrebbero esserti utili. Su che barca esci in solitario?
La mia: X-35.
In solitario ho notato che, come in tutti gli sport, il rischio aumenta quando cedi alla cofidenza nelle cose che fai.
Nelle situazioni complesse di ventone, se devi andare a prua ti concentri bene; la tensione ce l'hai già addosso. Ci vai a gattoni e lavori seduto, d'accordo. È quando invece la situazione è tranquilla, con la brezzolina che cedi alla confidenza e la leggerezza dell'operazione ti distrae.
Ad esempio a volte mi è capitato a fine giornata, al rientro in porto quando vado ad ammainare la randa e sono ormai nel golfo, non ho prestamto attenzione alle onde di un motoscafo passato poco prima e che mi han fato traballare. Una volta proprio mentre scendevo dalla tuga sul passavanti e per poco non sono caduto.
Riguardo al recupero dell'uomo mare la manovra descritta nei Video la condivido. Penso però che dipenda dall'andatura che stai facendo perché se sei alle andature portanti e ti metti in panna scarroccerai lontano dall'uomo a mare.
Anche Miceli la chiama virata in cappa, pensavo fosse un termine inventato dal nostro socio, l'mportante è capirsi.
Sono sempre stato un sostenitore di andar a prendere il naufrago nel minor tempo possibile.
Certo che se sei alle portanti con spi o genn, devi prima ammainarli.
(31-03-2020 13:17)bullo Ha scritto: [ -> ]Anche Miceli la chiama virata in cappa ...
Certo che se sei alle portanti con spi o genn, devi prima ammainarli.-
Miceli dice anche sotto spi di mettersi in cappa.
Ho provato piu ' volte in bolina ed e' una manovra rapida. Ritengo sia più sicura della sequenza insegnata nelle scuole che prevede un' abbattuta che diventa inevitabilmente una strambata.
Sotto spi non ho avuto modo di testarla per paura di far casino. Comunque in poppa sono cazz. a priori
Mi sembra che Kermit abbia raccontato di aver ripreso un mob mentre era sotto spi mettendo in moto e in retromarcia.
(31-03-2020 14:29)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Mi sembra che Kermit abbia raccontato di aver ripreso un mob mentre era sotto spi mettendo in moto e in retromarcia.
E'successo anche a me di fare un recupero sotto spi , solo spi.
Per fortuna non era caduta una persona in acqua , bensì il chartplotter della Garmin che scollegato dalla plancetta miera caduto in acqua .
Lascata subito la scotta , acceso motore e in retromarcia sono andato a riprendermi il GPS raccogliendolo alla fine dallo spoiler di poppa con grande facilità.
Comunque di bolina , la virata in cappa mi sembra essere un'ottima manovra !!
Appena possibile proverò a fare anche questa manovra per recuperare un parabordo
Interessante, ti ricordi velocità barca e velocità vento vero o apparente?
Non sapevo che i GPS galleggiassero
Pensavo che in effetti se sei sotto gennaker molli scotta in bandiera e avvii in retro. Testimonianza utile, magari non ci si pensa.
Vento 15-18 knts reale , velocità 7 knts SOG , onda pochissima
Anche io non sapevo galleggiasse finchè non l'ho visto fluttuare nell'acqua
Questa manovra mi è venuta lì per lì , però ha funzionato !!