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Versione completa: Catena ancora nel suo gavone
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douglas marine ha in listino un attrezzo dedicato al problema. Non so se funziona, di sicuro costa un botto.
(03-04-2020 11:02)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Ho dato un occhiata ad una foto del mio Quick Hector, non mi sembra che si possa far tornare la catena in avanti, ma va solo in basso, penso che dipenda da salpa a salpa questa possibilità.
giusta osservazione, bisogna verificare, il mio è questo:

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Dopo tanti anni di tribolazioni e tentativi poco riusciti, un giorno mi si presentò l'occasione di comperare 50 mt. di catena inox da 8 usata, e sostituire quella zincata
Questa nonostante non fosse nuova mi risolse definitivamente il problema dell' ammucchiata nel gavone dell'ancora.
Da allora ho usato sempre catene inox e la tenuta anche in condizioni estreme è sempre stata perfetta.
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In commercio ci sono oggetti fatti apposta (https://www.marconautica.com/barca/it/di...lati.html) ma costano veramente tanto.

Io anche, avendo letto che comunque tutte le soluzioni riportate da tanti non erano mai del tutto soddisfacenti, alla fine mi sono rassegnato e faccio "a mano".
Tengo a prua un guanto ed un tubo di ferro con il quale mi aiuto.
Alla fin fine (se non in casi di emergenza) non è un problema. E' solo una scomodità...
Alla fine il vecchio Airon permette di prendere la catena all'uscita del barbotin, accompagnarla in avanti e distribuirla correttamente:

[attachment=42655]

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(02-04-2020 21:57)traballi carlo Ha scritto: [ -> ]Dicono di no gli ingegneri.
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Vogliamo i nomi...!!! 88
Battute a parte, sinceramente, perchè tutti dicono no alle catene in inox?

EDIT: non c'è nessun motivo reale come sospettavo, ottima lettura qui:

https://rocna.com/knowledge-base/
Io tutti questi problemi non li ho.
A volte capita che la catena, soprattutto se calo oltre 40 metri, tenda a fare il mucchio, ma basta un ondina che si riassesta bene sul fondo.
Quando manca l'onda mi sono dotato di un bastone di legno (che lascio nel gavone) e all'occorenza basta una spintarella sulla cima del mucchio per farlo franare.
Mani e piedi non si possono vedere Smiley26
(03-04-2020 14:44)paolo_vela Ha scritto: [ -> ]Vogliamo i nomi...!!! 88
Battute a parte, sinceramente, perchè tutti dicono no alle catene in inox?

EDIT: non c'è nessun motivo reale come sospettavo, ottima lettura qui:

https://rocna.com/knowledge-base/
Oudeis , Francidoro ed altri , tanto per citarne 2 .
Poi l’argomento è stato discusso qua , per esempio.
Inox 304 o 316 per catena ancora? ( fai funzione cerca ) non son capace di fare il link .
Hanno buone ragioni eh !
Però io , che ho visto come si abbiscia ...
(03-04-2020 10:19)polohc Ha scritto: [ -> ]Da qualche parte in rete avevo trovato questa soluzione che mi sembra valida, qualcuno ha provato ?
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Per me il trucco qui sta nel rapporto tra profondità della cala e tratto sospeso tra barbotin e puleggia: il pezzo di catena appeso deve avere un peso sufficiente a tendere il tratto orizzontale, con una cala poco profonda potrete spostarvi molto poco rispetto al barbotin.
RE: Catena ancora nel suo gavone
costo dell'operazione?? tipo di catena e lunghezza?
grazie!

Se lo richiedi all'acquisto è compreso nel prezzo, io ho preso una 8mm 75metri standard
(03-04-2020 14:44)paolo_vela Ha scritto: [ -> ]Vogliamo i nomi...!!! 88
Battute a parte, sinceramente, perchè tutti dicono no alle catene in inox?

EDIT: non c'è nessun motivo reale come sospettavo, ottima lettura qui:

https://rocna.com/knowledge-base/

Se chiedi ad un oste come è il vino di sicuro anche questo fosse anaquato lui ti dirà che è buono. Il link citato è più o meno la stessa cosa ed è come se un dottore andasse a studiare come eseguire un'intervento sul manuale di utilizzo del bisturi ansichè perseguire una laurea. Nel caso tu ti fideresti a fari operare ??

Detto questo, senza il bisogno di prendere una laurea ma sarebbe meglio farlo per capire bene le dinamiche, basta studiare un pò di trattati sulla fisica, sui carichi e sulle proprietà dei metalli. Tutte cose che si possono trovare in rete ma non dai produttori bensì come testi accreditati nella materia di studio.
Detto anche questo, con la dovuta competenza del caso aggiungo quanto poi chi vorrà potrà verificare e ripeto non con le locandine o le teorie dei venditori.

I carichi si dividono sostanzialmente in due categorie (per la verità molte di più ma semplifichiamo): carichi statici e carichi dinamici. I carichi statici sono quelli fissi e costanti mentre i carichi dinamici sono variabili in breve tempo ed incostanti. Questi ultimi sono quelli che procurano un'enorme stress al materiale ad essi sottoposto. Tanto per fare un'esempio, un bullone che non si svita a mano magari si svita con qualche colpetto di martello sulla chiave e nemmeno tanto forte; questo succede perchè il colpetto, benanche inferiore come forza applicata rispetto a quella che si potrebbe fare a mano sulla chiave, produce un'effetto inerziale talmente concentrato che per pochi secondi sviluppa una forza enorme. Tradotto e solo a titolo di esempio empirico, se i 50 Kg Forza applicati a mano non fossero sufficienti a svitare un bullone, un solo Kg forza applicato a percussione oltre che a svitarlo sarebbe sufficiente anche a spezzarlo e benanche l'esempio sia empirico, le proporzioni fra le forze sono più o meno a spanne reali.
Ora si da il caso che, il tiro dell'ancora non è affatto un carico statico, ovvero sempre quello fisso e costante ma è un carico perfettamente dinamico, incostante e ripetuto in modo non sempre ugfuale che ad ogni imbardata produce lo stesso effetto del Kg forza applicato a percussione che stressa il metallo della catena.
Se poi si ha la pazienza di andare a consultare qualche testo accreditato e non qualche locandina, è ben noto che l'acciaio inox non è un materiale elastico e per questo sopporta eccellentemente dei carichi statici enormi ma teme altrettando enormente i carichi dinamici che gli causano micro criccature invisibili ad occhio umano indebolendone piano la struttura molecolare fino al cedimento totale senza il minimo preavviso (Questo è uno dei motivi in cui nel campo meccanoico, areonautico, aereospaziale ne viene altamente sconsigliato l'uso quando ci sono in gioco carichi dinamici).
Il ferro invece, seppur meno resistente ai carichi statici sopporta meglio quelli dinamici essendo elastico ed avvertendo preventivamente e tempestivamente eventuali cedimenti con deformazioni evidenti.
Tradotto e detto da chi ha le mani in pasta, una catena di ferro sopporta meno carico statico (carico fisso) rispetto ad una di acciaio inox con un rapporto di circa 1 a 2; 1 a 3 - una catena di acciaio inox sopporta meno carico dinamico (carico incostante e variabile in modo repentino) rispetto ad una di ferro con un rapporto di circa 1 a 10; 1 a 12-

Poi, per fare gli ancoraggi quando non ci sono situazioni particolari va bene anche uno spago e va bene anche quello che si legge nei trattati prodotti dal venditore. 21
Premetto che io utilizzo una catena in ferro zincato da 10mm.
Solo perchè costa un terzo rispetto a quella di acciaio inox Aisi 316

Dalla spiegazione dei carichi di Orteip si evince che la catena di ferro zincato sopporta meglio i carichi dinamici degli ancoraggi . Ergo si dovrebbe preferire catene in ferro e non in acciaio.

Ciò detto penso che i carichi di una catena di acciaio inox 1.44 (Aisi 316)da 10 mm. abbia comunque un carico di rottura tale da sopportare le imbardate di una barca di 12 metri .
Aggiungo che le imbardate non sono colpi secchi one shot come una martellata, bensì carichi che aumentano e diminuiscono gradualmente , anche se molto velocemente.

Però questo è solo il mio pensiero e mi piacerebbe conoscere cosa ne pensa Orteip
Premesso che, tanto per dirla terra terra, anche le piccole imbardate di una barca dal peso di una decina di tonnellate producono nell’acciaio della catena dell’ancora la stessa reazione di grosse martellate (F= M x a) con conseguente stress del materiale e relative criccature; tanto più carbonio è presente nell’acciaio 318 piuttosto che 316), tanto più si stressa e si cricca il materiale ma comunque, come ho già detto, tutto è relativo all’utilizzo che se ne fà. Se si frequentano maggiormente porti il rischio di prendere duri colpi di martello sono ridotti e benanche se ne verificasse qualcuno ogni tanto non credo vi siano problemi.
Peró non posso esimermi dal dire che nella catena di acciaio inox non hai modo di vedere cosa e quanto stress quei ripetuti piccoli colpetti hanno causato alla catena e non è il primo caso che vengono lamentati cedimenti improvvisi. La mia sicuramente è una deformazione professionale ma visto che faccio molte rade e mi capita sovente di prendere qualche sventolata io non monterei mai una catena inox sulla mia barca ma ripeto, le mie sono solo paranoie personali date da deformazione professionale...19
Grazie @orteip , mi dai conferma che , facendo anche io molte rade , la scelta della catena in ferro zincato è vincente su quella in acciaio , non solo per motivi economici.
...peró s’abbiscia , òstrega se si abbiscia!Thumbsupsmileyanim
Si ma non é la funzione precipua.
Grazie orteip per la dotta spiegazione, ora mi è più chiaro. Chiedo venia se ho citato una fonte non credibile, credevo Rocna facesse solo ancore, non catene, per quello lo avevo ritenuto meritevole di una lettura. Se come dici vendono anche catene e solo in inox, in effetti il discorso cambia eccome!
Nella mia crassa ignoranza in materia credevo che l'inox avesse lo stesso ammontare di carbonio e altri componenti rispetto all'acciaio normale, ma che gli fosse solo "aggiunto" dell'altro per renderlo inossidabile.
Comunque, per tornare al topic, mi tengo la mia catena galvanizzata e continuerò a convivere con la montagnola che si crea sotto il salpaancora!
Prima era così, veramente piccolo. Il dover smucchiare la catena lo ritengo pericoloso e ad ogni modo in condizioni di vento e/o rada affollata la necessità di essere in due, uno all’ancora e uno al motore.
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Per fortuna sotto c’era tanto volume inutilizzato
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Quindi si è proceduto al taglio dello stampo/gavone e alla nuova resinatura di un piano di appoggio catena (sono stati creati due ombrinali, prima ne esisteva solo uno)
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Adesso si può alare senza problemi e nel nuovo gavone ci va dentro anche i parabordi. Inoltre è ancora rimasto un volume isolato, stagno e ispezionabile dalla cabina di prua al di sotto del gavone.
La sola soluzione inox non era comunque sufficiente.
Io vado a prua col mezzo marinaio. Due mazzate ogni tanto e passa la paura. Non serve nemmeno piegarsi....


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io avrei il gavone anche molto ampio, ma dal vecchio proprietario ho ereditato un calumo di 100 m del 10 in zincato, e naturalmente ogni tanto se do più di 30-35 m la catena si ammappola. Interrompo un attimo, do un colpetto per abbattere il monticello e riparto a salpare. Dovrei ragionare se togliere 30 m di catena disponibile o un accrocchio per tenere 50-60 m lontano dal punto di caduta del salpaancore. l'idea di una piccola paratia, anche bassa in effetti potrebbe essere una soluzione.
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