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a me piace.
Avvolgibile nel boma è tutta altra cosa (e altro prezzo il sistema, suppongo)
quella randa la riconosco! il sistema e' ormai quasi comune sulle over 60 quando c'e' un problema si prende il bansigo e si spera che la vela, abbandonando la barca non faccia danni... oa che e' gia successa a diversi. la base e' senza regolazione...fissata con uno strppo al rulla avvolgitore se la vuoi facile se l' albero non l' hai previsto per la rullabile e le regolazioni non fanno parte del tuo dna..
Ormai sono 20 anni che uso la randa rollabile ed ho già verificato le cose da non fare e da fare per il suo corretto utilizzo . Addirittura due anni fa mi sono fatto fare dal velaio una randa triradiale con allunamento leggermente positivo anzichè negativo . Non più in dacron bensi in composito sandwich . Mi trovo benissimo , la svolgo a mano senza winch e la avvolgo con il winch per poter dare sempre una lieve tesatura durante l'avvolgimento evitando così pieghe fastidiose . Wang e scotta randa sempre lascati durante l'operazione .
Meglio rispetto ad averla rollata nell'albero, ma non fa per me
Ma la novità qual'è?
@Nanni Idem, è mi trovo benissimo, anche perché siamo sempre in due di cui una che non ne vuole sapere
(06-04-2020 17:02)Klaus Ha scritto: [ -> ]Ma la novità qual'è?
che e' nuova.. la precedente non ha campato neanche quanto il genoa
si ma quanto costa ? solo per chi si può permettere barche oltre i 500K €
Mi sbaglio???
Veleria Viganò Milano, Giorgio Milano Genova.
Sono anni che uso la randa rollabile e conosco ciò che non bisogna fare per il suo corretto utilizzo.
tra il 98 e il 2007 ho avuto una barca del 1982, la quale dall'inverno del 1985 montava la randa avvolta sul boma si vede che anche le novità son diventate opinioni :-)
a viareggio c'e' un barchino degli anni 50 con la rullabile, credo sia nato prima il rullaranda del rulla fiocco...credo.
Confermo, mi sembra che girava tutto il boma.
Era chiamato boma a rullino
La randa rollabile nel boma ha pro e contro . Il pro maggiore è la possibilità di avere la randa allunata e con stecche orizzontali; altro pro è la minor probabilità che si faccia fatica ad avvolgere e svolgere; altro pro la possibilità di cazzare il paterazzo per curvare l'albero . Il contro che quando piove il boma e la randa si inzuppano per benino .
@Nanni Non vorrei fare il pignolo, ma vang si scrive con la V, non con la W. Come gennaker si scrive con la G, non con la J come vedo spesso fare. Aggiungerei fra i vantaggi la maggiore efficienza, i minori problemi in caso di incattivamento a tirarla giù
Anch'io non vorrei fare il pignolo , ma non vedo dove ho scritto Jeannaker che tu mi sottolinei
(08-04-2020 14:39)Nanni Ha scritto: [ -> ]...[] Il contro che quando piove il boma e la randa si inzuppano per benino .
Confermo i pro...( e metto una foto per vedere allunamento..) Ci sono dei contro ( anche adesso che ho fatto la mano...) in primis la ridottissima possibilità di regolare la base e una necessaria attenzione e precisione per avvolgere bene..Sul fattore bagnato...non direi...se in navigazione parzialmente o totalmente avvolta ma senza cover è come una classica...anzi meglio perché entra certo meno acqua tra gli “strati” ( come a prua confrontando un vvolgibile e un genoa con i garrocci calato ma ancora lasciato sullo strallo...) Qui ovviamente l’avvolgibile nell’albero è più asciutta. Se poi metto la cover questa NON tocca quasi la vela, tiene fuori la maggior parte dell’acqua...mentre quella poca che entra nel boma di massima non tocca la vela e scola da sotto...una classica sarebbe zuppa...una avvolgibile nell’albero sarà equivalente...anzi se c’è vento da poppa si bagna certo di piu. Come ho già avuto di scrivere in passato la vela avvolta bene nel boma e coperta non prende brutte pieghe ( ed eventualmente sarebbero ortogonali al flusso...) e a me dopo 7 anni si conserva molto bene.(due foto con randa e cover totale )