Salve
vivere in una piccola isola in mezzo all'Atlantico ha i suoi pro e contro, in questo specifico caso i pro superano i contro.Fortunatamente l'isola e' stata chiusa per tempo e ci si ritrova con solo 5 positivi in quarantena domiciliare.
Questo ci ha permesso di poter condurre una vita quasi regolare e di cominciare i grandi lavori di ristrutturazione su Stranizza.
Si comincia con la coibentazione della cabina di prua, a seguire si sale di livello e coibentazione della cabina di poppa con rimozione del vecchio sky e sostituzione con il sughero.
Cominciamo con la cabina di prua, per non dover copiare e ridurre tutto lo abbiamo postato sul nostro blog, questo il link
http://ovni345.blogspot.com/2020/04/comi...avori.html
Se poi servono ulteriori informazioni , critiche o quant'altro ci si rivede su ADV.
Bv Angelo
complimenti,gran bel lavoro
Sempre molto bello il vostro blog!
Che gran bel lavoraccio...
Una domanda: dalle foto sembrerebbe che sia rimasto dello spazio vuoto tra doghe e lastre di isolante, è così oppure è un effetto della foto?
Seconda cosa: io non avrei lasciato intercapedini tra le doghe, c'è il rischio che il vapore entri nell'intercapedine e condensi sulla superficie di alluminio creando umidità molto difficile da asciugare.
Buon lavoro.
Si e' rimasta un intercapedine tra doghe e coibentazione , e un intercapedine tra le doghe, quello che dici ha senso, pero' in questi passati anni di condense e muffe una cosa l'abbiamo capita, piu' aria gira e meglio e'.Questo il motivo degli spazi e di non voler sigillare il tutto , c'e' anche un progettino di inserire un paio di ventilatorini da PC sotto la cuccetta per aiutare ulteriormente lo scambio di aria.Cosa che abbiamo fatto in passato con accrocchi volanti e funzionava bene.
Bv Angelo
Professional come sempre, Angelo.
(19-04-2020 11:50)Stranizzadamuri Ha scritto: [ -> ]Si e' rimasta un intercapedine tra doghe e coibentazione
Dovendo fare quel lavoraccio, io avrei cercato di riempire il più possibile con l'isolante espanso ma se l'esperienza ti dice altro...va bene così!
E' un working in progress, stiamo cercando di imparare in base alle nostre esperienze, ma e' possibile che canniamo ed hai ragione tu.Ti faro' sapere come andra' al lato pratico.Grazie comunque dei suggerimenti.
Bv Angelo
Voi avrete un riscaldamento ad aria calda in barca immagino? Perché non indirizzare in quelle intercapedini delle tubolature che insufflano aria calda nell'intercapedine e poi rimanderanno l'aria in cabina attraverso le fessure tra le doghe di legno della parete? Avrebbe pro e contro ma in assenza di persone potrebbe favorire il ricircolo mentre sarebbe da poter escludere quando soggiornerete in cabina. Buon lavoro
L'idea non e' malvagia, ma il nostro riscaldamento principale e' una stufa a gasolio Reflex , abbiamo anche un webasto 2000 che non usiamo mai per via dei consumi elevati , e in tutti casi essendo nel gavone in pozzetto essendo poco potente farebbe una gran fatica a convogliare aria calda fino a prua.Ricordo che provai diversi anni fa' ma il risultato non era gran che' in particolare rispetto ai consumi.Non dimentichiamo che la barca essendo piccola non abbiamo generatori , ma solo eolici e solare, ma se fa' freddo le batterie vanno giu' molto velocemente , per questo in passato abbiamo utilizzato ventilatorini da PC con consumi irrisori e un ottimo risultato.
Bv Angelo
Complimenti, quanti giorni di lavoro?
Una settimana, ma solo il pomeriggio, però avevo preparato i materiali prima.
Bv Angelo
Dove avete piazzato la Reflex?
Hai postato foto sul tuo blog?
In percentuale, il Webasto quanto consuma di più?
Ciao Ciro
la stufa l'avevamo montata ancora ai Caraibi nel 2015 qua' il post del bloghttp://ovni345.blogspot.com/2014/11/stufa-e-veranda.html
praticamente un montaggio ingegneristico di millimetri tra l'albero e la paratia della cabina di prua .
Quando parlo di consumi non mi riferisco al consumo del gasolio che e' davvero poco , ma al consumo elettrico , nel webasto tra la ventola che spinge l'aria e i vari processi di preaccensione e post spegnimento volano un sacco di ampere.
Nella Reflex non c'e' nessuna connessione elettrica, ha un serbatoio da 10 lt per il gasolio dove il gasolio va' per caduta attraverso il regolatore direttamente nella stufa.Quindi preaccensione con un aiuto di alcool per la poca incendiabilita' del gasolio inizialmente e poi va' da sola.Direi che il 95% di chi va' al freddo il 90% hanno una Reflex(danese) il restante 4% un Dikenson(canadese) probabilmente l'uno per cento un sistema a webasto o Airspace ad aria o ad acqua .Ne abbiamo visti diversi pero' con il webasto in panne e essere costretti a risalire di latitudine velocemente per non congelarsi.
Bv Angelo
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in fase di montaggio
(19-04-2020 12:54)Stranizzadamuri Ha scritto: [ -> ]E' un working in progress...
Io ti porto l'esperienza in ambito edilizio in cui per evitare la cosiddetta "condensa interstiziale" all'interno dei muri, si evitano le intercapedini di aria e si mette sul lato interno caldo una "barriera al vapore" che è un film plastico o bituminoso che impedisce al vapore di migrare all'interno della struttura.
Il vapore passa facilmente in fase gassosa ma una volta che condensa praticamente diventa inamovibile.
Se vai su San Google trovi molto materiale.
(19-04-2020 18:45)Stranizzadamuri Ha scritto: [ -> ]Quando parlo di consumi non mi riferisco al consumo del gasolio che e' davvero poco , ma al consumo elettrico...
Sospettavo ti riferissi a quello, ho anch'io un Webasto AT2000 e il consumo di gasolio rispetto alla resa è poca roba. Diverso quello elettrico, soprattutto all'accensione durante il riscaldamento della candeletta, preferisco mettere in moto l'entrobordo giusto quel paio di minuti per compensare. La Reflex riesce a scaldare abbastanza uniformemente, o ti cuoci vicino e ti geli a due metri? La puoi tenere accesa anche in navigazione sbandata? Lo scarico in coperta non crea alcun problema?
Scusa l'OT e la tempesta di domande.
Ciao Angelo
Gran bel lavoro, come tua consuetudine, e mi piace anche esteticamente.
Se posso dare il mio modesto contributo, non mi esprimo sulla condensa, ma rifletterei sul fatto che dalle intercapedini si potrebbe accumulare della sporcizia e della polvere che non potreste pulire e la cosa non è bella soprattutto considerando che trattasi di una cabina...non mi piacerebbe dormire con la faccia a pochi centimetri da quanto non è sano respirare; inoltre penso che andrebbe in circolo quando fate arieggiare aprendo il passauomo.
Potresti considerare di rendere removibili facilmente almeno le doghe in basso, non mancherà al tuo ingegno studiare qualche sistema a sgancio rapido, in modo che potresti oltre che pulire senza problemi, tenere anche sotto controllo la situazione condensa. Un saluto anche alla “dama delle cime”
@bludiprua Se il coibente usato (densità e spessore) è adeguato non si formerà condensa sulle superfici di alluminio.
Il fatto che l'intercapedine sia naturalmente ventilata (Stranizza ha detto di aver distanziato le "perline" di un paio di mm) dà ulteriore garanzia di non formazione condensa. Bravi, bel lavoro.
matteo
P.S: al limite nell'intercapedine si deposita polvere
(20-04-2020 10:58)ciro_ma_non_ferrara Ha scritto: [ -> ]La Reflex riesce a scaldare abbastanza uniformemente, o ti cuoci vicino e ti geli a due metri?
La puoi tenere accesa anche in navigazione sbandata?
Lo scarico in coperta non crea alcun problema?
Scusa l'OT e la tempesta di domande.
Ciao Ciro
mi fan sempre piacere le tue domande , mi sembri uno che ne capisce.
Come tutte le stufe bisogna aiutare un pochino il movimento del caldo, sopra la stufa vicino al tubo di scarico abbiamo installato il solito ventilatorino da PC e aiuta molto a spandere il caldo.Non so' se ricordi avevamo in precedenza proprio pensando a questo problema rimosso la paratia di prua , per il resto nella cabina di poppa un po' freddino ma in dinette grazie al fatto che la barca e' piccola si sta' da dio.
In teoria si potrebbe tenere accesa anche in navigazione, la stufa nasce per i pescherecci dei mari del nord, ma noi non la teniamo mai accesa in navigazione , un po' per sicurezza e anche perche' creare un ambiente caldo per poi uscire nel freddo e' deleterio.In piu' la ciminiera potrebbe essere in mezzo col genoa, infatti il camino viene tolto in navigazione messo un tappo, poi una volta all'ancora si rimette il camino e si accende.
Nelle lunghe navigazioni nel freddo abbiamo l'accortezza di accendere il webasto una mezzoretta prima del cambio turno in maniera che chi si alza puo' utilizzare la goduria di un il bagno riscaldato, una volta cambiati spegniamo il webasto
@Fabio Toy
si l'intercapedine puo' accumulare sporcizia, ma ti assicuro che quando ho tolto il compensato che c'era prima uniforme senza intercapedini, dietro ho trovato l'alluminio sporchissimo e tutto nero e ho dovuto pulire in profondita' con alcool , quindi non credo cambi molto alla fine,anche sulle vostre barche non pensate che dietro sia tutto lindo e pulito, la condensa stessa crea muffa e sporcizia.
@Matteo
la penso ach'io cosi' e ho visto altre barche fatte con lo stesso sistema anche con meno spessore di coibentazione e non hanno problemi.Mi sembra che anche Halberg Rassy utilizzi lo stesso sistema.
Per la polvere , una passata di aspirapolvere e passa la paura.
Bv Angelo