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Versione completa: Legno imbarcato
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Ho comprato questa tavola di faggio lamellare finger joint da 26mm per farci il nuovo tavolo della barca, ma in attesa di trattarlo, dopo 10 giorni, anche se al chiuso e in verticale, la parte dove avevo tolto il cellophane per tagliarlo si é imbarcata al centro....
Era inevitabile visto il tipo di legno ancora non trattato? Rimedi? D'altronde, escludendo il compensato marino che non mi piace, pare non esistere tavole 100x70 intere massicce. Avevo trovato solo 2 tavole di iroko ma da giuntare...
Grazie[Immagine: eebab017041bf987ffa6b591b7762729.jpg]

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Appoggialo su un prato umido con la gobba in alto
Ho visto il post anche su FB ma ho deciso che su Fb non rispondo piu, essendo ora qui, da falegname, ti dico il metodo che uso io in laboratorio.

Posto aereato all'esterno, all'ombra oppure ombreggialo, metti due "barotti" ovvero due listelli spessi almeno una decina di cm su cui metti la tavola in piano, senza plastiche o altro, i listelli devono essere in bolla perfetta.

Sopra alla tavola, nella stessa identica posizione dei barotti metti due listelli piallati piu sottili.. tipo 4 cm per 4 cm.
sopra metti un piano qualunque o delle tavole che facciano peso.

Aspetta, almeno un paio di settimane.


In ogni caso se fai il piano per il tavolo con quel materiale devi prevedere due rinforzi trasversali almeno spessi x=s*1.8 , ma 2,5 è meglio.

Ovvero.. è spesso 2 cm, i rinforzi devono essere da 3.8 oppure 2.5.
I rinforzi non vanno incollati ma fissati con delle viti da sopra ( o da sotto ma è piu difficile ) la cui sede deve essere leggermente asolata

Buon Lavoro P.
Non ti piace il Compensato marino di solito mogano, sappi che lo puoi trovare con l'ultimo strato in varie essenze.
Dubito in faggio che è un legno poco resistente all'ambiente marino, ma in rovere, teak, frassino, iroko, douglas, ecc.
Il faggio va bene per fare i taglieri a Venezia si usava per fare remi, ora usano il ramino un po più leggero.
Il legno è un'opppppinione.-
Ma un compensato marino in iroko non sarebbe male....quello che mi da di povero é il bordo a vista....

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(19-04-2020 21:16)masa66 Ha scritto: [ -> ]Ma un compensato marino in iroko non sarebbe male....quello che mi da di povero é il bordo a vista....

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bostik e passa la paura. oppure bordo riportato in massello e viti..
(19-04-2020 21:16)masa66 Ha scritto: [ -> ]Ma un compensato marino in iroko non sarebbe male....quello che mi da di povero é il bordo a vista...
Anche con un massello "di solito" si borda con listelli perchè il lato di testa è ugualmente "brutto" ma sopratutto annerisce facilmente. Cmq qualsiasi "segato" se lasciato al atmosfera "si muove". Il legno è meglio sempre "legarlo".
(19-04-2020 21:16)masa66 Ha scritto: [ -> ]Ma un compensato marino in iroko non sarebbe male....quello che mi da di povero é il bordo a vista...

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Il bordo a vista lo ricopri con l’impiallacciatura
Se poi usi il compensato puoi fare il tavolo tamburato (o in sandwich, con l'interno in polistirene) così riduci il peso e non si imbarca di sicuro
Non ho mai visto un massello che non si imbarca nemmeno un po'. Forse si tratta di accettare che lo faccia.
(26-04-2020 09:04)Zafferano Ha scritto: [ -> ]Non ho mai visto un massello che non si imbarca nemmeno un po'. Forse si tratta di accettare che lo faccia.
Quando nei cantieri c'erano ancora i maestri d'ascia che facevano le barche da pesca in legno, per terra, tra la segatura, si camminava su tavoloni e c'era sempre qualche catasta ai lati del capannone. Mai si prendeva un pezzo di legno che non avesse passato lì due o tre anni, altro che imbarcarsi, si mangiavano i denti delle seghe.
Oggi quando va bene hanno passato 2 orette in autoclave91
Però se è per l'interno magari si assesta, in pozzetto tornerei al compensato.
(26-04-2020 14:50)oudeis Ha scritto: [ -> ]Quando nei cantieri c'erano ancora i maestri d'ascia che facevano le barche da pesca in legno...[] Oggi quando va bene hanno passato 2 orette in autoclave91
Però se è per l'interno magari si assesta, in pozzetto tornerei al compensato.

Smiley32 Esatto, il legno e' materia viva, le sue fibre si devono rilassare...e questo avviene solo con il tempo...si deve dargli il tempo di stagionare naturalmente, oggi, due ore forse no, ma da noi ai Castelli romani, il castagno ad esempio (essenza piu' usata da queste parti, per ovvi motivi di facile reperibilita' e richiesta ed ovvio solo come esempio, non certo per un uso nautico) , si e no dalle 12 alle 36 ore (e te lo fanno pagare come se fosse stagionato da 5 anni...! per chi non lo sapesse per ogni cm di spessore delle tavole si deve considerare un anno per le essenze dure, 6 mesi per le altre, di stagionatura), che si pretende ? Come vai a tagliare...effetto molla...e spaccature..."come se piovessero" . E si deve anche saper tagliare e saper scegliere le tavole...ma stiamo parlando di massello "fermo" e che si usa solo ormai per lavori di pregio e per chi e' disposto a spendere fortune, visto che per certe essenze ormai si parla di decine di migliaia di euro al metro cubo...certo io se non fossi un falegname almeno a livello di "hobbista avanzato" neanche ci proverei a lavorare legni cosi' costosi...piuttosto un bel compensato marino, anche perche' il faggio e' pesanto, duro e poco impermeabile...non so per un tavolino non lo vedo molto adatto. Per i bordi a vista come ti hanno gia scritto, hai infinite soluzioni, da una bel listello , anche in contrasto (per intenderci effetto "bicolore" ) o appunto con le strisce di impiallacciato di rifinitura, che trovi facilmente per questo scopo, in qualsiasi rivendita di legname e compensati.
Quando mi sono sposato ho comperato la tavola per la cucina in olmo massello. La cosa è avvenuta circa 50 anni fa e ne risente ancora dell'umido e del secco.
(26-04-2020 16:18)Zafferano Ha scritto: [ -> ]Quando mi sono sposato ho comperato la tavola per la cucina in olmo massello. La cosa è avvenuta circa 50 anni fa e ne risente ancora dell'umido e del secco.

E stiamo parlando di un essenza molto resistente all' acqua. Ma in ogni caso, appunto il legno "vive" in eterno e non solo per la durata, le sue fibre sono "sempre attive"
Il RINA da l'olmo assieme al faggio le due essenze poco resistenti all'ambiente marino.
Veniva usato sulle navi come bracciolo tra scalmo e baglio.-
Fatto, una volta trattato non credo si imbarchi più, per sicurezza gli ho applicato un profilo a L sul lato a rischio...Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Smiley32 Bravo, ben fatto e bello anche a vedersi Smiley32
il lamellare,senza dissertare sull'essenza, è un legno che va supportato,vedi ripiani di una tavola che poggia su 4 lati proprio perchè tende ad imbarcarsi.quindi una costolatura incollata,magari aiutata da 4\5 viti a legno, nella parte inferiore dà una certa stabilità.
a sbalzo potrebbe dare segni di cedimento.
la prossima volta, se ci sarà, un semplice compensato dà più garanzie di stabilità.
per coprire le teste è sufficente una striscia di piallaccio,bostik e ferro da stiro per cuocere la colla oppure strscie già preincollate che trovi da qualsiasi falegname da posare sempre con il ferro da stiro.
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