I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Delaminazione coperta, quale via scegliere?
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2
Innanzitutto segnate di rosso questo giorno perche' penso sia il primo post in una sezione che non sia la Banchina da almeno 2 anni a questa parte,
Si tratta di BeautyCase ma non e' ancora il momento di continuare il Thread dedicato (e' anche qui momento di estrema commozione)
finalmente una Onlus mi portato il telo termoretraibile da 18X22 e il tipo del magazzino edile, mio affiuttuario, li accanto mi ha gentilmente passato un po' di capriate e il resto dei ponteggi per la struttura del cantierino, quindi tempo una settimana, prevedo di passare dal preservativo/accrocchio volante (nel senso che ad ogni libecciata, vola), ad una struttura piu' solida che mi posa far andare proseguire con i lavori..detto questo, without further due, vi aggiorno sullo status generale e pongo subito la domanda:
la coperta, 3 anni fa' aveva 2 piccole delaminazioni, una a prua a sx del passauomo dovuta ad un lavoretto non proprio eccezionale fatto da me nel 2009 ed una in zona sartia bassa post. di dritta dovuta a un candeliere sforzato dalla pilotina accanto durante una mareggiata (le classiche zampe di gallina, trasformatesi poi in crepette, sempre tamponato con silicone ma soluzione un po' brutta lo ammetto)
purtroppo in 3 anni la situazione sembra peggiorata e la delaminazione si e' estesa un po' a tutta la coperta, in alcuni punti sento proprio il core marcio in altri (a prua) sembrerebbe solamente la coperta distaccata.
qui il video:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

sicuramente buona parte della coperta e' da risanare a suon di termanto, anche se avevo valutato l'opzione di una serie di belle pere di resina caricata,ma preferisco fare un lavoro definitivo e ragionato, non ho fretta.
questo mi porta a dover preventivare il taglio di grandi porzioni di coperta,se non tutta, sulla quale pero', e' presente un antisdrucciolo stampato che sicuramente in fase di resinatura sara' danneggiato ma forse recuperabile (con enorme dispendio di tempo), potrei rilaminare l'intera coperta e poi giu' di Kiwigrip o simile, ma non mi piace l'idea di avere una superfice cosi'..
potrei passare dal sotto come un'altro utente ha gia' fatto sulla sua, la porzione dei passavanti e' a vista dall'interno (vedi foto, e si..quella e' la base di una landa..), ma il triangolo di prua ha un cielino, laminato in teak,che penso sia stato resinato dato che non vi sono ne viti ne tappi, che non e' possibile rimuovere se non distruggendolo (e mi piacerebbe tenerlo),
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
potrei intervenire minimamente sulle crepe in coperta ma mantenendo tutto come da cantiere, ma ovviamente laminare, dal basso verso l'alto,contro la forza di gravita' ho gia' capito, non sara' un bel lavoretto, ora, qualcuno mi potrebbe dire "...e sopra metti del Deco Deck", ma gia' anticipo che e' un NO, non mi piace la texture, non mi piace al tatto e con una suola colorata sono "sgommate" che non vengono via, quindi NO,grazie..poi c'e' l'ipotesi del lavoretto con i controfiocchi, che tollera l'intervento dalla coperta, tagliando e rilaminando senza tante seghe mentali, a patto pero' di ricoprire il tutto con del teak (non penso di andare oltre i 5 mq per l'intera coperta, e la stessa Onlus del telo intercederebbe per questo sia in hardware sia in R&D), tanto il momento delle regate e' ormai passato e ripeto, ho tempo e voglia, l'idea di un eventuale passauomo flush mi attizza ma sopratutto il teak mi piace e stop (e ci starebbe da Dio)
consigli/opinioni sulle differenti vie? (What would Giorgione do?)
purtroppo in 3 anni la situazione sembra peggiorata e la delaminazione si e' estesa un po' a tutta la coperta... Si sta aprendo da sola senza neanche navigare? Mmmmmm. Come dicono nelle canzonette del Carnevale viareggino " ... S' aggiusta la poppa, si sfonda la prua... "
Su un 11,50 Alpa facemmo tutto il lavoro da sopra, lasciando la pelle interna che fu laminata con tessuto epoxy, poi termanto, poi stati esterni epoxy, poi stucco liscia etc etc. All'armatore costo' più che spostare il tempio di Abu Simbel. lui alla barca ci teneva...Settimana prossima sono a Viareggio per un bel po'. Se vuoi facciamo una gita insieme a vedere la barca
piu' che altro e' il telo che c'era prima, con il freddo ed il vento si e' lacerato in alcuni punti e' passata parecchia acqua durante l'inverno.
L'area della base della landa era un problema gia' evidenziato quando la tirai fuori nel 2017. l'opzione del teak implica sicuramente meno tempo per la rifinitura della coperta in fase di laminazione l'idea e' spalmarsi il lavoro su 1 anno (minimo), avendola in fondo a casa potrei lavorarci quando e quanto voglio..
No ti so dare info precise ma so che c'è una ditta, mi pare veneta, che costruisce pannelli di vetroresina diamanta, anche su tuo disegno.
Anche se è un lavoraccio togliere la pelle esterna e il core del sandwich per rifare tutto, di sicuro farlo da sotto è dieci volte peggio.
Prova a sentire Cecchi mi sembra di ricordate che abbia un prodotto studiato per sanare quel problema
(17-05-2020 19:34)SoulSurfer Ha scritto: [ -> ](What would Giorgione do?)
Giorgio sosteneva che li iniezioni sono pannicelli caldi (a meno che non siano piccole prozioni) perchè se è delaminata
ci può essere sale e le resine non attaccano.
parimenti se il legno è marcio perchè la suerficie della laminazione è sporca di legno marcito.
ergo...
Io sono intervenuto dall'esterno usando materiali Cecchi!

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
prima del lavoro

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
durante il lavoro

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
a lavoro finito
@ciro_ma_non_ferrara io pensavo piu' a prendere la texture con uno stampo e poi traferirlo sull vecchio con un po' di resina caricata con microfibre minerali , ho fatto un lavoro simile per recuperare la texture dei sedili in pelle della macchina (a causa di una crepa rimepita con il filler), ovviamente il problema e' che la parte dell'antisdrucciolo e' su una base rialzata rispetto alla coperta, e se vado a tagliare li intorno in alcuni punti e' inpossibile da recuperare al 100% (anche perche' andrei a filo della giunzione scafo/coperta)
da sotto quel che guadagno nel non dover essere "preciso" lo perderei in tempo materiale e dovrei distruggere tutto il cielino..

@Franc indubbiamente un bel lavoro ma la resa finale non mi piace, o come l'originale o in teak..
qui alcune foto dell'intervento da sotto di un altro utente (stesso problema, stessa barca) la porzione di prua e' piccola Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Buon giorno,penso che la soluzione ottimale consista nell'intervento partendo dalla coperta Franc ha decisamente fatto un buo lavoro. La Cecchi ha ottimo prodotti e di solito sono prodighi di consigli tecnici su come operare. Per rendere speculare l'aspetto della coperta a dritta e sx una volta completato il consolidamento,devi pensare di carteggiare e riverniciare completando con additivo antistucciolo.
Buon lavoro.
Comunque @Soul, visto il titolo, sarà una via tortuosa. In bocca al lupo! Dovrei fare degli interventi similari, ma più limitati. Ma ogni volta che vado a fare un check dei lavori mi deprimo e lascio così.
e secondo te perche' e' dal 2017 che e' su un carrello incartata come una caramella??

lo stimolo me lo sta dando mio figlio (Lupo) dopo aver probabilmente calcato troppo la mano con World Sailing TV negli ultimi mesi,
adesso se gli dico guaridamo un cartone, mi risponde "no,baccheavela" e tutte le volte che la vede li in fondo alla strada' mi dice "tua bacca rotta, papa 'ggiusti? io mare splash, pesci sotto (e soffia come per fare il vento) e poi ci mette anche un YARRR, come i pirati.. ho il terrore che se non gli do' un imprinting sano, mi diventi un calciatore.
21
scusa ma non capisco la paura o il problema dell'antisdrucciolo. visto il lavoro da affrontare mi sembra solo una piccola virgola tra laltro lultima. comunque ci sono dei prodotti apposta per ricrearlo e anche meglio dell'originale, miscrosfere in diametri a scelta da aggiungere alla resina caricata con addittivi e pigmenti. Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . questo è uno dei tanti
Purtroppo non e' solamente un piccola virgola ma piu' della meta' della coperta,
sono un tipo abbastanza precisino e reputo piu' sensato fare un lavoro totale e definitivo che garantisca allo scafo e a me tranquillita' per almeno altre 2 decadi, ma che sia anche in linea con i miei gusti, non un compromesso.

per l'antisdrucciolo, come ho specificato, non valuto soluzioni come microsfere, sabbia,kiwi grip,treadmaster o deco deck, non che li reputi poco funzionali, ma non mi piace la resa e ormai ho gia' donato abbastanza pelle sulle derive.
o mantengo lo stile originale, (passando dal sotto o recuperando con enorme dispendio di tecnologie l'originale) o giu' di teak (soluzione verso cui tenderei di piu')
il senso del post e' capire quale delle 2 soluzioni (e mezzo) sia la piu' sensata a livello di efficacia..se il solo teak potesse essere la soluzione piu'strutturale (con iniezioni di Core bond Cecchi o simili sotto), non avrei posto la domanda, ma purtroppo non cosi' non e'..
Ok non l'avevo capita in questo senso. Non so nulla di teak e non posso darti consigli, posso solo dirti che intervenire da sotto é un suicidio, ovviamente possibile ma una vera punizione auto inflitta. Io non condivido il parere sui vari prodotti antiscivolo ma rispetto il tuo punto di vista... personalmente, se il costo del teak non é un problema, rifarei la coperta in una unica lavorazione poiche per esperienza posso dire che è più facile e più uniforme rifare tutto che non riprendere pezzo per pezzo, poi usare il teak come copertura senza affidargli l'onore di dover sopportare o supportare nulla... sempre premettendo che non so nulla a riguardo ma a istinto farei così...
@SoulSurfer, ho ritrovato nome e indirizzo della ditta di cui ti ho scritto sopra:
Nautica Errepi S.R.L.
24034 Cisano Bergamasco (BG)
V. Girolamo Tiraboschi
tel: 035 4364172

Fanno questi pannelli in vetroresina di 2/3 mm, sotto grezzi e sopra col diamantato che vuoi tu e su tuo disegno e colore.
Io fossi in te una telefonata la darei.

In alternativa, volendoli fare da sè, FORSE si potrebbe prendere lo stampo col silicone di una porzione sana e usarlo come "timbro" sul gelcoat ancora molle.
Sottolineo il FORSE, bisognerebbe fare delle prove.
Io opterei per il lavoro da sotto.
Il lavoro di Franc è molto ben fatto, ma richiede il rifacimento di tutta la coperta.
Il lavoro da sopra non mi piace e men che meno il ricoprimento con il teak. Ma se a te piace avere il teak.
Da sotto proverei a lavorare con qualche sacco del vuoto, oltre a puntelli e scotch a tenere.
@ciro_ma_non_ferrara grandissimo, grazie !! comunque l'idea dello stampo in silicone (o supporto analogo) era quello di cui parlavo poco sopra, ho gia' fatto una cosa simile (ok era pelle e la trama era molto piu' "random") con ottimi risultati

@mlipizer considera questo: niente crociere con la famiglia, uso prettamente come daysailer, coperta piccola, teak (quasi) gratis..avevo pensato anche a quello sintetico (dopo X anni scolli tutto e rimetti) ma avessi trovato una recensione positiva rispetto al naturale...l'idea del vuoto e' decisamente interessante, anche per un eventuale lavoro da sopra, tra l'altro nelle 2 volte che ho usato questo metodo,per stampare piccoli pezzi in carbonio, mi e' riuscito decisamente bene (anche se usavo la macchina del sottovuoto per gli alimenti), pero' per superfici piu' grandi ho paura di dover ricorrere a macchinari ben piu' impegnativi
(21-05-2020 11:09)SoulSurfer Ha scritto: [ -> ]---- pero' per superfici piu' grandi ho paura di dover ricorrere a macchinari ben piu' impegnativi

Potresti provare ad usare il compressore di un vecchio frigorifero, molto silenzioso e con due possibili usi: compressore o aspiratore per "vuoto". Smiley14
Penso anche che lavorando con pre-impregnato (fatto da te su superficie piana con spatola e resina fredda per non far partire la catalisi), possa agevolarti molto in fase di laminazione.
Pagine: 1 2
URL di riferimento