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Versione completa: Consumo di corrente del frigo.
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Dopo lungo meditare ho sostituito il compressore del frigorifero e ho montato un compressore Frigoboat FM 200 equipaggiato da un Danfoss 35
Ho coibentato ulteriormente la vasca frigo e ho raggiunto gli agognati 2°C.

L' unico neo è che il gruppo consuma intorno ai 6 Ampere (battery monitor dixit) mentre la tabella del costruttore denuncia un consumo sui 3A. I cavi che alimentano il gruppo sono surdimensionati alla bisogna e la tensione misurata è di 13.5 V. La pressione del gas in uscita è intorno ai 500 gr.
Un frigorista da me interpellato al proposito del consumo dice ché i consumi dichiarati dai produttori sono sempre molto teorici, registrati solo in condizioni ottimali non riscontrabili nella realtà, etc. Questa spiegazione non mi convince molto.
Voi cosa ne pensate?
Non è che il consumo indicato sia ampere/ora? Funzionando circa per il 50 % del tempo e consumando 6 ampere quando è in funzione ci potrebbe stare.
(21-06-2020 23:16)dino73 Ha scritto: [ -> ]Non è che il consumo indicato sia ampere/ora? Funzionando circa per il 50 % del tempo e consumando 6 ampere quando è in funzione ci potrebbe stare.

Mah... Anche questa potrebbe essere la una spiegazione plausibile.
C'è qualche ADV che conosce il consumo del proprio frigo?
I nuovi modelli si attestano su 2.5/2.7 Ah.
(21-06-2020 23:23)Frappettini Ha scritto: [ -> ]C'è qualche ADV che conosce il consumo del proprio frigo?

ho misurato il consumo quotidiano in Ah del mio, all'ingrosso varia da X a 3X a seconda delle condizioni e dell'utilizzo
Per dire, se fuori ci sono 30 gradi e hai dieci persone che lo aprono di continuo prendendo bottiglie/lattine fredde e mettendoci dentro altrettanta roba a temp ambie nte il compressore non smette mai di girare ..
(21-06-2020 22:12)Frappettini Ha scritto: [ -> ]L' unico neo è che il gruppo consuma intorno ai 6 Ampere (battery monitor dixit) mentre la tabella del costruttore denuncia un consumo sui 3A.

Mah, ho buttato l'occhio alle specifiche, il compressore va da 1.5 a un max di 6 A nelle varie condizioni e velocità del motore, in ogni caso 6 A costanti a regime (cioè non allo spunto) mi sembrano comunque tanti, io ho lo stesso compressore e a regime è sui 3 A max.
Cosa significano quei 500 gr. di pressione (?) di uscita?
Non è che è sovraccaricato?
(21-06-2020 23:56)bludiprua Ha scritto: [ -> ]Mah, ho buttato l'occhio alle specifiche, il compressore va da 1.5 a un max di 6 A nelle varie condizioni e velocità del motore, in ogni caso 6 A costanti a regime (cioè non allo spunto) mi sembrano comunque tanti, io ho lo stesso compressore e a regime è sui 3 A max.
Cosa significano quei 500 gr. di pressione (?) di uscita?
Non è che è sovraccaricato?

È la pressione del gas misurata dal manometro del frigorista che ha così sentenziato. Lui dice che va bene, non c'è sovraccarico di gas in quanto, se ci fosse sovraccarico, avremmo dei vistosi fenomeni di ghiacciamento all' estero del tubo di ritorno, Frigoboat dice che bisogna caricare il circuito con soli 85 gr. di gas e il frigorista dice che nessuno prende in considerazione il peso del gas ma la sua pressione...
Ho sistemato il mio, con 0,85 bar alla fine della fase di accensione, e con circa 2, 1 bar da spento. Consumo 4,7 5,0 amp
Circa 2,5 A a 24 volts
(22-06-2020 07:48)Frappettini Ha scritto: [ -> ]Frigoboat dice che bisogna caricare il circuito con soli 85 gr. di gas e il frigorista dice che nessuno prende in considerazione il peso del gas ma la sua pressione...

Oibò, la frase è un ossimoro...
85 gr. sono una misura di massa e non di pressione, se tu hai caricato con 500 gr. è probabilmente sovraccaricato.
Ma stiamo parlando di pressione (se si in che unità di misura?) oppure di massa caricata (grammi)?
500 gr di carica per un compressore del genere è uno sproposito.
Il tuo era un sistema precaricato con le valvole a innesto rapido?
Ciao Andrea, riprendo quanto detto in altra conversazione:
un frigo mediamente coibentato sta attaccato 20'/ora e quindi un terzo del tempo.
Il mio quando gira consuma mediamente 4.5 A (un po' più i primi 20 secondi, poi si stabilizza a un po' meno).
Tutto verificato negli anni con orologio e amperometro.
In totale sono circa 36 A al giorno
(22-06-2020 10:25)bludiprua Ha scritto: [ -> ]Oibò, la frase è un ossimoro...
85 gr. sono una misura di massa e non di pressione, se tu hai caricato con 500 gr. è probabilmente sovraccaricato.
Ma stiamo parlando di pressione (se si in che unità di misura?) oppure di massa caricata (grammi)?
500 gr di carica per un compressore del genere è uno sproposito.
Il tuo era un sistema precaricato con le valvole a innesto rapido?

sistema precaricato con valvole ad innesti rapidi.

Non so darti spiegazioni circa gli 85 gr (quantità di gas che il gruppo deve avere come da tabella del construttore) e i 500 gr di pressione che il frigorista dice di aver visto sul manometro. Il frigorista dice che i gas non si misurano a peso ma a pressioni (mi pare una belinata, però il tecnico è lui)
Mischiare peso e pressione pare una ca77ata anche a me.
6 A sono troppi, probabilmente c'è troppa pressione e il compressore fatica consumando come una bestia.
Comunque, se sull'elettronica hai la scheda con le diverse connessioni per variare il numero di giri, prova al minimo per qualche giorno tenendo d'occhio consumi e tempo d'attacco sull'ora, poi sali di giri e confronti.
(21-06-2020 23:16)dino73 Ha scritto: [ -> ]Non è che il consumo indicato sia ampere/ora? Funzionando circa per il 50 % del tempo e consumando 6 ampere quando è in funzione ci potrebbe stare.

Bingo.... Parlato con tecnici Danfoss un pò di tempo fà (quando anche io ero convinto che 6 Ah erano tanti) e mi hanno confermato che tutti i consumi indicati nelle loro schede tecniche sono SEMPRE riferiti al consumo medio orario calcolato comprendendo le pause.

Esempio: in frigorifero dove un compressore che resta 30 minuti acceso consumando 6 Ah e 30 miuti spento consumando 0 Ah, per loro (i tecnici Danfoss) il consumo che poi indicano sulla scheda e quello di 3 Ah che poi è effettivamente e comunque il reale consumo orario che quel frigorifero avrebbe di fatto.

PS - Prima di parlare con loro e con altre persone con esperienza che poi mi hanno portato a verificare l'eccessiva precarica di gas esistente dalla fabbrica, il mio compressore (BF50) consumava 8,5 Ah ora invece è di 5,5 Ah quando è acceso.
Sui Bavaria consuma corrente anche l'evaporatore che ha la ventola di circolazione. Per l'evaporatore su SVB riportano un consumo che decresce a seconda dello spessore della coibentazione cella. Con 50 mm 30%di funzionamento orario e 1,5 amp/h cui aggiungere quelli del compressore. Poi andrebbe spiegato alla Bavaria dello scorso decennio che le vasche frigo vanno coibentate....
Una domanda : perché la pressione. Te la da in gr invece che in bar? Quei 500 gr di pressione che dice il tuo frigorista, quanti bar sono? E a compressors a fine fase di accensione o a fine fase di spegnimento?
Ieri è venuto a bordo il frigorista e mi ha ricaricato un po' di freon, mi ero accorto che il frigo non fermava mai, l'evaporatore non brinava ma faceva solo poca condensa nella parte bassa.

Appena iniettato un po' di freon è cambiato il rumore del compressore e a ricarica completata, basandosi sulla pressione, tutto sembra essere tornato nella norma.

Evidentemente dopo 3 anni dalla sostituzione del compressore le perdite minime dei giunti avevano esaurito il freon, questo non succede nei frighi domestici dove il circuito è tutto saldato.

898989
ho scritto e poi telefonato al produttore; di seguito la sua risposta:

il consumo è un consumo rilevato a cella carica "standard" e temperature a regime dopo un x tempo di lavoro quando ha già iniziato i cilcli di ON e OFF, per la sua unità il consumo corretto è di 3,4A.
è possibile che se il gruppo sta ancora portando a regime la temperature della cella e del suo carico ci possano essere delle discrepanze.
un pò di differenza la potrebbe fare anche la temperatura del vano dove è installato,
ovvero ok che è un vano ben ventilato ma se la ventilazione è aria a 25 o a 30 gradi c'è una bella differenza.
Non mi torna però luna cosa: La pressione del gas in uscita è intorno ai 500 gr. = 0,4ebar è corretta per questa macchina, non vedo problemi ( almeno nella pressione di aspirazione)
Lascerei lavorare un paio di giorni la cella e poi proviamo a rifare le misure.

C'è stata poi una telefonata che, per me, è stata illuminante e vi riassumo semplificando molto:

quando la cella non è a temperatura, il gas di ritorno è "caldo" e il compressore fa più fatica a comprimerlo e quindi assorbe molti Ampere (6 Ampere, nel nostro caso); per contro, quando il frigo è a temperatura di 4° C., il gas di ritorno e più facilmente comprimibile e quindi il compressore comprime il gas senza grossi sforzi e conseguenti consumi di circa 3.4 A

Io, nella mia ignoranza, pensavo che l' assorbimento ISTANTANEO fosse sempre uguale e invece non è così: varia in funzione della temperatura del gas di ritorno.

In definitiva, posso stare tranquillo che il sistema compressore-evaporatore-vasca-termostato montato in barca va bene.

Un plauso al servizio assistenza della VECO che si è dimostrato rapido e cortese.
Andrea, mi è venuto in mente che nel 2003 mi ero interfacciato con la Indel Webasto Marine (praticamente tutti i frighi delle nostre barche arrivano da loro) ed erano stati gentilissimi; qui di seguito loro risposta a mia mail in cui lamentavo consumi elevati (4.5A che sono invece normali a tutti noi):
"Buongiorno,
mi lasci dire che innanzitutto l’unità montata a bordo è sovradimensionata di più di due volte, il problema è che anche al minimo potrebbe quasi congelare quello che mette all’interno. Un bauletto di 56 litri raffreddato da una piastra che ne raffredda 150 può avere questo problema.
Per quanto riguarda i consumi in genere l’unità arriva a consumare sui 3.5 A al momento dell’accensione per scendere sui 2.5-2.8 A durante il normale funzionamento a bauletto freddo. L’anomalo consumo di corrente può essere causato a mio avviso da due fattori: batteria datata (più di 4 anni) oppure sottodimensionamento dei cavi o ruggine nei contatti.
È estremamente importante che mi faccia sapere con più precisione possibile questi due dati.
In genere la vita media di una batteria è di circa 4 anni.
Per quanto riguarda i cavi invece questo fattore ha un grande impatto sui consumi perchè spesso per esperienza i cantieri montano cavi sottodimensionati rispetto alle reali necessità dell’unità. La regola è che il cavo deve essere di almeno 1mm quadrato di superficie per ogni metro di distanza che c’è tra la batteria e il frigo. Ad esempio se ci fossero 4 metri di distanza il cavo dovrebbe essere almeno 4 mm quadrati, se fossero 6 metri 6 mm quadrati e così via. Quanto è lo spessore dei suoi?
Inoltre sarebbe anche il caso di verificare quanto sia il voltaggio reale preso sui cavi di alimentazione del frigo, senza tenere in nessun conto eventuali misuratori di voltaggio sul quadro elettrico perchè spesso indicano al tensione in uscita dalle batterie e non sul compressore. Una tensione più bassa dei 12V standard risulta in un aumento nel consumo in Ampere/ora.
È necessario anche verificare sui contatti e su ogni interruttore che c’è nell’impianto di alimentazione che non ci sia nulla di arrugginito, questo vale anche sui contatti della centralina del compressore.
Ci vorrà un pò di tempo a controllare tutte queste cose ma secondo me il problema è semplice da risolvere.
Le ricordo che per qualsiasi cosa rimango a disposizione, se vuole chiamare per fare due chiacchiere chieda di me al centralino"

E ancora:
"Se vuole fare ancora prima le suggerisco di alimentare l’unità bypassando le batterie e i cavi che ha sulla barca. Questo perchè l’impianto frigo è formato da batterie, cavi e unità. Se alimentando l’unità direttamente i consumi si abbassano allora vuol dire che il problema non è dell’unità ma o dei cavi o della batteria, riducendo i controlli da fare.
Mi faccia sapere, vedrà che in un modo o in un altro risolviamo il problema, diciamo che questo genere di cose è abbastanza comune, serve solo un pò di pazienza nel capire che cosa c’è che non va.
Sempre a disposizione."
Avevo 0.65 bar, per migliorare sono sceso a 0,38 bar. Minor consumo elettrico ma peggior resa sul lato freddo. Ho comprato una bombola di gas e messo a 0.85 bar quasi alla fine della fase di accensione. Migliorato abbastanza con periodi di accensione inferiori a 20 minuti per ora. Questo a parità di contenuto, temperatura esterna e dopo 48 ore dall accensione.
Cmq le variabili come detto da Rob sonno molteplici, per gli evaporatori con ventolina di circolazione dell'aria conta anche che il contenuto non sia poggiato sul fondo ma un po' rialzato per consentire il corretto flusso interno.
(22-06-2020 10:25)bludiprua Ha scritto: [ -> ]Oibò, la frase è un ossimoro...
85 gr. sono una misura di massa e non di pressione, se tu hai caricato con 500 gr. è probabilmente sovraccaricato.
Ma stiamo parlando di pressione (se si in che unità di misura?) oppure di massa caricata (grammi)?
500 gr di carica per un compressore del genere è uno sproposito.
Il tuo era un sistema precaricato con le valvole a innesto rapido?
il peso e la pressione sono strettamente corelati.
in un impianto codificato tot grammi equivalgono ad una pressione in uso ben definita.
nei nostri impianti il più delle volte modificati il peso è aleatorio e alllora si misura la pressione quando la cella è in funzione e ha raggiunto lo standard di temperatura.
per tutto il resto è sempre stato detto:controllo dei cavi,delle batterie e dei consumi paralleli.non è una novità.
poi ognuno fa scelte:temperature o consumi?
detto ciò se uno ha le capacità di lavorarci su si tira fuori il meglio.
buon frigo a tutti.
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