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Versione completa: gestione meolo drizza genoa con venti deboli
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buongiorno,
un consiglio: nell'andatura di bolina, bolina larga con venti in range 4-6 nodi conviene filare leggermente la drizza genoa e cazzare il meolo della balumina,(come mi è stato suggerito) o è concettualmente sbagliato?
grazie
Sicuramente lascare un pò di drizza. Per quanto riguarda il meolo dipende molto dai gradi che stiamo facendo con un occhio sempre sul log. Personalmente fino a 6 nodi uso il wind seeker che è una vela che mi ha radicalmente cambiato la vita con poco vento, quando gli altri soino fermi riesci a fare 1 1,5 kn.
(30-07-2020 12:02)penven Ha scritto: [ -> ]Sicuramente lascare un pò di drizza. Per quanto riguarda il meolo dipende molto dai gradi che stiamo facendo con un occhio sempre sul log. Personalmente fino a 6 nodi uso il wind seeker che è una vela che mi ha radicalmente cambiato la vita con poco vento, quando gli altri soino fermi riesci a fare 1 1,5 kn.

Che in lingua italica sarebbe???
Un genoa piccolo fatto con il tessuto dello spi che per avere portanza sfrutta il rollio della barca. Si usa fino a 6 nodi ed è fantastica. Nell'ultima 151 siamo rimasti, in un gruppo di barche,completamente senza vento sotto la Giraglia, qualcuno ha usato il wind seeker qualcuno il super light, chi aveva il wind si muoveva gli altri no.
Il meolo si cazza se la balumina sbatte, l'uscita in balumina deve essere diritta, non arricciarsi sopra vento.
Con poco vento conviene far fare allo strallo un po' di catenaria per ingrassare il genoa, però con pochissimo vento vele troppo grasse non vanno bene.
La regolazione tra la bolina e la bolina larga è diversa, importante con la larga spostare il punto di scotta più in fuori e un po' più avanti.-
(30-07-2020 12:53)penven Ha scritto: [ -> ]Un genoa piccolo fatto con il tessuto dello spi che per avere portanza sfrutta il rollio della barca. Si usa fino a 6 nodi ed è fantastica. Nell'ultima 151 siamo rimasti, in un gruppo di barche,completamente senza vento sotto la Giraglia, qualcuno ha usato il wind seeker qualcuno il super light, chi aveva il wind si muoveva gli altri no.

Ce l'ho anche io nella dotazione di bordo e quando c'è stato bisogno 0 / 2 kn ci ha permesso di arrivare prima di altri a prendere quel refolo davanti che non arrivava mai, sopra a 2 kn con mare piatto e equipaggio sottovento preferisco issare il genoa light molto svergolato, è sempre almeno tre volte più grande di superficie Thumbsupsmileyanim

(30-07-2020 13:37)bullo Ha scritto: [ -> ]Il meolo si cazza se la balumina sbatte, l'uscita in balumina deve essere diritta, non arricciarsi sopra vento.
Con poco vento conviene far fare allo strallo un po' di catenaria per ingrassare il genoa, però con pochissimo vento vele troppo grasse non vanno bene.
La regolazione tra la bolina e la bolina larga è diversa, importante con la larga spostare il punto di scotta più in fuori e un po' più avanti.-

Smiley14Smiley14Smiley14
(30-07-2020 12:02)penven Ha scritto: [ -> ]Sicuramente lascare un pò di drizza. Per quanto riguarda il meolo dipende molto dai gradi che stiamo facendo con un occhio sempre sul log. Personalmente fino a 6 nodi uso il wind seeker che è una vela che mi ha radicalmente cambiato la vita con poco vento, quando gli altri soino fermi riesci a fare 1 1,5 kn.

interessante! ma non riesco a trovare nulla in rete
Immagino che va chiesta direttamente al velaio..
qualche notizia in più? grazie
(30-07-2020 17:03)lunarossa1953 Ha scritto: [ -> ]Immagino che va chiesta direttamente al velaio..

Se vuoi risparmiarti una risata in faccia, meglio di no Smiley4
(30-07-2020 17:07)albert Ha scritto: [ -> ]Se vuoi risparmiarti una risata in faccia, meglio di no Smiley4

Smiley3 dai spiegati meglio?????
Mi sembra che Bullo abbia già spiegato bene la situazione e le relative regolazioni importanti.
Prima di pensare a drizza e meolo, si deve pensare al punto di scotta.
Poi le cose cambiano se si parla di un jib steccato in carbonio con una drizza in dsk 99 oppure di un genoa avvolgibile in dacron, con la banda anti uv in acrilico, che fa il ricciolo perché è rimasto avvolto sullo strallo per mesi e la sua drizza in poliestere che si allunga e si accorcia come un elastico al variare del carico della scotta.
Nel primo caso,forse, la tensione del meolo ha qualche influenza oltre all’evitare il flappeggio, nel secondo, se la balumina non sbatte, ci si può risparmiare la fatica di regolarlo.
Più chiaro ??


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(30-07-2020 22:58)albert Ha scritto: [ -> ]Mi sembra che Bullo abbia già spiegato bene la situazione e le relative regolazioni importanti.
Prima di pensare a drizza e meolo, si deve pensare al punto di scotta.
Poi le cose cambiano se si parla di un jib steccato in carbonio con una drizza in dsk 99 oppure di un genoa avvolgibile in dacron, con la banda anti uv in acrilico, che fa il ricciolo perché è rimasto avvolto sullo strallo per mesi e la sua drizza in poliestere che si allunga e si accorcia come un elastico al variare del carico della scotta.
Nel primo caso,forse, la tensione del meolo ha qualche influenza oltre all’evitare il flappeggio, nel secondo, se la balumina non sbatte, ci si può risparmiare la fatica di regolarlo.
Più chiaro ??


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Cristallino albert, grazie.
Colpito ed affondato
È' sempre giocosamente istruttivo parlare coi professionisti!
Sapevo che nell'armo in testa e crocette dritte, conveniva cazzare la drizza col paterazza cazzato. Mollando il paterazzo a seconda del vento, si mollava la drizza in automatico. È giusto?
(31-07-2020 09:26)Pellicano Ha scritto: [ -> ]Sapevo che nell'armo in testa e crocette dritte, conveniva cazzare la drizza col paterazza cazzato. Mollando il paterazzo a seconda del vento, si mollava la drizza in automatico. È giusto?

Corretto. Anche coi frazionati a crocette ortogonali, va regolata la drizza a volanti cazzate, altrimenti, se si cazza prima, invece dello strallo va in tensione la ghinda della vela e poi crack ... addio mura.
Chi fa regate con questa tipologia di attrezzatura fa un segno di riferimento su tuff-luff e genoa in modo da farli combaciare e non issare più del necessario alla boa di poppa quando si arriva in assetto con l'albero in avanti e lo strallo in bando.
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(31-07-2020 09:26)Pellicano Ha scritto: [ -> ]Sapevo che nell'armo in testa e crocette dritte, conveniva cazzare la drizza col paterazza cazzato. Mollando il paterazzo a seconda del vento, si mollava la drizza in automatico. È giusto?

Questo importante dettaglio c'è anche nelle istruzioni degli avvolgifiocco Furlex ma mi sembra indipendentemente da tipo di armo.
(01-08-2020 10:07)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]6
Questo importante dettaglio c'è anche nelle istruzioni degli avvolgifiocco Furlex ma mi sembra indipendentemente da tipo di armo.

Con le crocette a quartiere l'albero sta sufficientemente in posizione anche a paterazzo o volanti lasche.
Quindi accorgimento solo parzialmente utile con armo acquartierato.
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