Un'ulteriore domanda agli esperti:
se invece usassi compensato marino,.... non cè possibilità di renderlo impermeabile in modo che non si impregni di acqua e marcisca?
Verniciarlo con epossidica e qualcos'altro, non è sufficente?
Chiedo per il compensato marino perchè mi è più facile trovarlo ai caraibi che non lastre in pvc.
grazieeeeeeeeeeeeee
Gli ultimi sun kiss sono fine anni 80, quindi molto molto ante RCD UE metà anni 90, poi '98; che sia "conforme" te ne può anche fregare meno di zero. Non penso esista una barca una fra le migliaia dei Sun-qualcosa dell'epoca che sia "conforme" alla RCD (per parlare solo di quelli, ma immagino valido per qualunque altra barca dei tempi).
bv r
(27-08-2020 21:34)rob Ha scritto: [ -> ]Gli ultimi sun kiss sono fine anni 80, quindi molto molto ante RCD UE metà anni 90, poi '98; che sia "conforme" te ne può anche fregare meno di zero. Non penso esista una barca una fra le migliaia dei Sun-qualcosa dell'epoca che sia "conforme" alla RCD (per parlare solo di quelli, ma immagino valido per qualunque altra barca dei tempi).
bv r
La mia Sun kiss Rob è 1990
si, sono daccordo con te, almeno tra le barche di 30 anni e più poche hanno mantenuto la conformità originale di tutto, a meno che parliamo di barche d'epoca e di un certo valore tipo i swan e altre.
Tu lo faresti il lavoro Rob ?
La "conformità" moderna è quella alla direttiva Europea Recreational Craft Directive, direttiva originaria del '94 e se non sbaglio entratain vigore per l'immissione delle nuove unità nel mercato a partire dal '98, spesso per le immatricolazioni viene richiesto questo famoso certificato di conformità.
Prima del 98, c'era molto molto raramente una conformità registro di classificazione (American Bureau of shipping, Bureau Veritas, ecc) o molto più di frequente la semplice presentazione dei disegni del cantiere. Cosa voglia il RINa nelle barche di quegli anni (pre 98) non lo so, ma chiaro in nessuna altra parte al mondo è stato obbligatorio modificare alcunché per mettere le barche ante-RCD in conformità con delle regole venute anni dopo la costruzione.
Se il problema è di assicurazione, bisogna vedere se ci sono clausole specifiche per barche ante-RCD '98, alcune richiedono per esempio perizie se oltre i 10 o 20 anni, ecc., altre non assicurano proprio le barche vecchie, è da vedere con il proprio contratto.
Per la catena, anch'io ho lo stesso cruccio del montarozzo. Il lavoro che volevo fare era più radicale: portare un tubo all'indietro, nel mezzo della cabina di prua, per accumulare lq catena a caduta in un gavone sotto alle cuccette, quindi portare anche il peso più in basso e più indietro di un buon due metri rispetto a ora. A parte il lavorone, ci sarebbe poi stato questo tubo nel mezzo della cabina, serviva un modo per pompare/svuotare il gavone, stagnarlo per non avere odori, ecc insomma non ho fatto nulla e non penso farò un intervento di questo tipo; ho provato il cono stradale, il profilo a V, un rimando corto della catena ma con risultati poco concludenti, alla fine a prua a manovrare la catena vado sempre e solo io, per ora le dita le ho tutte, mani e piedi, si fà il possibile per conservarle tutte.
Sulla mia vecchia barca altezza e diametro ombrinale è conforme a quanto detto da Bullo e ad una delle ultime visite RINA, il perito ha verificato sia verricello che pozzo catena ecc.
Personalmente non affronterei il lavoro ma verificherei se i nuovi verricelli in commercio possano offrirmi una soluzione alternativa alla collocazione del salpa ancora.
Questo eviterebbe una marea di possibili problematiche.
(28-08-2020 11:25)rob Ha scritto: [ -> ]La "conformità" moderna è quella alla direttiva Europea Recreational Craft Directive, direttiva originaria del '94 e se non sbaglio entratain vigore per l'immissione delle nuove unità nel mercato a partire dal '98, spesso per le immatricolazioni viene richiesto questo famoso certificato di conformità.
Prima del 98, c'era molto molto raramente una conformità registro di classificazione (American Bureau of shipping, Bureau Veritas, ecc) o molto più di frequente la semplice presentazione dei disegni del cantiere. Cosa voglia il RINa nelle barche di quegli anni (pre 98) non lo so, ma chiaro in nessuna altra parte al mondo è stato obbligatorio modificare alcunché per mettere le barche ante-RCD in conformità con delle regole venute anni dopo la costruzione.
Se il problema è di assicurazione, bisogna vedere se ci sono clausole specifiche per barche ante-RCD '98, alcune richiedono per esempio perizie se oltre i 10 o 20 anni, ecc., altre non assicurano proprio le barche vecchie, è da vedere con il proprio contratto.
Per la catena, anch'io ho lo stesso cruccio del montarozzo. Il lavoro che volevo fare era più radicale: portare un tubo all'indietro, nel mezzo della cabina di prua, per accumulare lq catena a caduta in un gavone sotto alle cuccette, quindi portare anche il peso più in basso e più indietro di un buon due metri rispetto a ora. A parte il lavorone, ci sarebbe poi stato questo tubo nel mezzo della cabina, serviva un modo per pompare/svuotare il gavone, stagnarlo per non avere odori, ecc insomma non ho fatto nulla e non penso farò un intervento di questo tipo; ho provato il cono stradale, il profilo a V, un rimando corto della catena ma con risultati poco concludenti, alla fine a prua a manovrare la catena vado sempre e solo io, per ora le dita le ho tutte, mani e piedi, si fà il possibile per conservarle tutte.
Se non sbaglio anche qualche barca di malingri aveva un tubo che portava la catena a centro barca, almeno mi ricordo questa cosa su uno dei suoi libri,
ho visto una barca quest'anno in rada a st maarteen che aveva questo sistema.....personalmente non mi piace,sicuramente funzionale,ma tutta stà catena in coperta e pensare all'acqua che va in sentina, no me gusta.
ciaoooooo
(28-08-2020 12:27)Serenissima Ha scritto: [ -> ]Sulla mia vecchia barca altezza e diametro ombrinale è conforme a quanto detto da Bullo e ad una delle ultime visite RINA, il perito ha verificato sia verricello che pozzo catena ecc.
Personalmente non affronterei il lavoro ma verificherei se i nuovi verricelli in commercio possano offrirmi una soluzione alternativa alla collocazione del salpa ancora.
Questo eviterebbe una marea di possibili problematiche.
Il RINA avendo la barca all'estero è l'ultimo dei miei problemi,
e comunque toglierlo questo gavone e ritappare con fiberglass non sarebbe molto difficile,
adesso mi preoccupa di più la funzionalità della barca poichè ci vivo molto a bordo e tanti ancoraggi,
probabilmente se usassi la barca 15 giorno all'anno o qualche week end come tanti ragionerei in maniera diversa.
Mi fà piacere sentire il parere di tutti, ovviamente,
ma preferirei pareri tecnici sul lavoro, materiale, scarichi acqua piuttosto che scoraggiarmi
ciaoooooooooooo