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Versione completa: Bompresso in falchetta
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Pensavo di dotare la mia barchetta di un bompresso. Vorrei costruire qualcosa di simile al trogear:
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Ora il mio dubbio è se la falchetta possa sopportare il carico di compressione che si viene a creare. Non ho proprio idea di che forze siano in gioco in quel punto. Il gennaker avrebbe una superficie di 55 mq. L'idea sarebbe di fissarmi con un perno passante tra la falchetta e i supporti delle bocche di rancio (vedi immagine seguente) L'alternativa sarebbe qualcosa ispirato alla Selden (qui potete vedere anche la mia falchetta):
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Grazie sin d'ora per i vostri consigli.
Direi che potrebbe andare. Magari, tra bompresso e falchetta interponi una piastra, tanto per distribuire il carico su una maggiore superficie.
Data la poca inclinazione della controventatura sottostante devi considerare che il piede del bompresso avrà carichi mostruosi a compressione e dovrai considerare dei buoni punti di ancoraggio sulla barca (sulla vetroresina) che dovranno reggere molto. Per diminuire i carichi a compressione che comunque non puoi eliminare del tutto, sul piede del bombresso (la parte fissata alla barca) devi aumentare l’angolo di tiro della controventatura spostandola più in basso.
(04-10-2020 01:36)cmv88 Ha scritto: [ -> ]Ora il mio dubbio è se la falchetta possa sopportare il carico di compressione che si viene a creare.

Risposta: NO Se poi fai sporgere il bompresso orizzontale, oltre ad un grande guadagno estetico, recuperi anche almeno qualche grado tra palo e briglia, che, come ti hanno detto qui sopra, è una fattore importante per i carichi in gioco. Spesso si pensa al gennaker bello gonfio, con la barca che cammina, qualche nodo di apparente e carichi che si gestiscono con le mani. Poi però, se si naviga, si scopre che esistono le onde, le raffiche, le orzate eccessive godendo dell'aumento di velocità, le straorze, le rollate che sgonfiano la vela e sopratutto le successive che la rigonfiano di botto e non sempre è la vela a cedere per prima...Darei retta a orteip, fissa tutto allo scafo e abbassa la briglia sulla prua. Oppure visto che il gavone dell'ancora è bello lontano, con il giusto dimensionamento, un bel bompresso inox fissato sulla coperta e un anello sul musone, ammesso che quest'ultimo sia fissato anche sul dritto di prua, senza briglia.
La controventatura non è un problema posso piazzarla senza problemi più in basso poco sopra il galleggiamento. Forse non mi sono spiegato bene e fatto confusione con le foto. Il sistema che vorrei fare è quello della trogear. Tra i loro sistemi di fissaggio prevedono anche il seguente, io vorrei evitare i cavallotti (cerchio rosso) e attaccarmi sulla falchetta.
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Ma la falchetta è montata con autofilettanti o con passanti? Se viti passanti prendono labbro dello scafo e coperta? Ci sono sotto rondelle maggiorate sui dadi?
Ma dato che devi copiare un sistema, non ti conviene copiarlo in toto? Avranno sicuramente fatto delle prove per arrivare alle loro soluzione, perché rischiare?
La mia falchetta è "strutturale”. Lo scafo termina con un bordo a 90° ,su questo è fibrata la coperta. Le viti M6 della falchetta passano la coperta e il bordo dello scafo andandosi ad agganciare in un profilo di alluminio che corre lungo tutto lo scafo. Vi è una vite ogni 10 cm.

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Io vorrei attaccarmi qui

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A me sembra una buona idea, se funziona quello originale funzionerà anche quello che vuoi fare tu
Sembra una falchetta ben fissata.
Io mi accerterei per bene che un gennaker sia realmente efficace con il tipo di imbarcazione. Sono scafi nati per lo spi e spesso il gennaker a fronte di indiscutibile comodità non risulta vantaggioso.
col vento al traverso il genny da sempre ottimi risultati, che sia efficace in poppa con questo tipo di barca ho dei seri dubbi.. pero se confrontato con nulla, perche il tangone fa paura o e' fatica... e' molto meglio di nulla, e in effetti il mercato dice che genny usati non se ne trovano, di spi sono pieni i garage.
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Ne lo spi e nemmeno il tangone mi fanno paura se c'è equipaggio ( anche sé vanno trattati con l'opportuna reverenza), anzi è divertente e ne sto cercando uno più grande (sé qualcuno lo ha in cantina che fa muffa e se ne vuole liberare si faccia avanti, faccio volentieri da netturbino, 50/60 mq).
Da solo però i rischi aumento, e malgrado abbia fatto un po' di prove con soddisfazione, o deciso che resta nel sacco. Da solo, attualmente, ho sempre l'opzione di tangonare il Genoa al 150% e andare a farfalla. Il gennaker sarebbe appunto una comodità, anzi quasi un lusso visto che lo farei fare con frullino. Poi non è detto che faccio fare un code 0 anche sé a dire il vero mi piacerebbe trovare un vecchio drifter (chissà dove saranno finiti tutti).
e..se bastasse la superficie per definire uno spi. di regalo trovi forse qualche barchino, le vele per fortuna si pagano, a parita di superficie pero trovi degli ottimi spi a meta del prezzo di genny vecchi e sfiniti. tiralo su come fosse un genny...penserai mica che solo i genny funzionino se murati a prua e credimi la calza ha diversi perche, il frullino sui genny non funge, pero lo so, son tutte cose che vanno provate
sa oltre a fare le regate si ancora, magari dare un occhio
Leggo diversa gente sui forum che asserisce che il frullino non funziona, eppure sul lago quasi tutti lo usano, tutte le barche su cui sono stato sin'ora erano dotate di frullino ed ha funzionato egregiamente. Di calze sé ne vedono poche e per stessa ammissione degli armatori furono un ripiego dettato più da fattori economici che una scelta voluta . Anche sé poi ne sono rimasti contenti. Per essere una comodità da solo devo armarlo prima di uscire, sé già avere il salsicciotto del gennaker frullato non è il massimo, avere la calza è ancora peggio. Lo spi l'uso già a mo di gennaker come ripiego, non lo muro a prua, armo il circuito canonico e porto il tangone allo strallo e lo gestisco in base alle necessità.
posso confermare che fino a 110/120° di apparente se c'é aria (alemeno 13 o 15 Kn di reale) il gennaker anche non tangonato fa il suo porco lavoro. Oltre i 120° non é il suo pane e forse andrebbe tangonato, ma a quel punto meglio lo spi.
[quote='cmv88' pid='439393278' dateline='1602026087']
...[] avere la calza è ancora peggio....[]
[/quote

Con la calza si alza in navigazione. Sta nel sacco attaccato alle draglie con b la mura e le scotte attaccate. Quando serve si attacca la drizza losi manda a riva quindi si sfila la calza. In solitario da seduti a prua col pilota automatico
Al mare di certo, ma al lago sai quante volte e in poco tempo apri e chiudi il gennaker? Non vai di certo ogni volta a metterlo nel sacco.
la famiglia degli asimmetrici e' veramente grande, da vele ad allunamento negativo ai runner dove la base e' prossima alla meta del mid girth.
fino al 75% della base (il code 0 per citarne una) il frullino ci sta, oltre, ovvero sulle vele da poppa l' unica soluzione seria ad oggi e' il rollgen, ma non e' che sia poi cosi affidabile e che lo tieni su senza inconvenienti potenziali.
in ogni caso tenere su le vele di prua non e' una buona pratica.
si tirano su e giu da sempre anche senza calza o frullino, che vuol dire quante volte in poco tempo? pensare che la freccia possa sostituire l' indiano e' sbagliato, al massimo aiuta.
comunque i frullini se l' inferitura non e' molto piu lunga del luff frullano tutto, altro e' riuscire a riaprirla la vela dopo frullata specie se stando su s'e' presa un paio di giri rovesci, su questo la calza ha un unico vantaggio, l' affidabilita.
(08-10-2020 09:43)ZK Ha scritto: [ -> ]... su questo la calza ha un unico vantaggio, l' affidabilita.

D'accordissimo. Comunque anche la calza ha le sue criticità, ma alla peggio tiri giù "alla vecchia maniera".
Uno dei problemi è se la calza ha qualche giro - quando metti in forza la scottina per chiudere, strozza vela e calza e non si muove niente.
Io quando ho il tempo di farlo, la rimetto nella sacca piegandola mantenendo allineate le strisce colorate (credo che le mettano apposta).
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