(01-01-2021 13:43)Sikander Ha scritto: [ -> ]Ciao Orteip, tempo fa scrissi del problema della posizione dell gallocce (le bitte sono quelle a terra e sono più grandi) rispetto al tiro della cima/trappa. Ti lascio il link forse ti sarà utile:
https://forum.amicidellavela.it/showthre...t=gallocce
Comunque secondo me, o cambi l'angolo delle gallocce o metti bocche di rancio; se vuoi risolvere il problema non c'è altra storia.
BV
Caro amico mio Sikander, capisco bene il tuo intervento e ti ringrazio sinceramente per la tua cortese segnalazione che apprezzo ma prima che magari procediamo in un'inutile e sterile discussione, non per vantarmi ma piuttosto solo per capire di cosa si parla e con chi se ne sta parlando, forse sarebbe bene dire che posseggo più di qualche titolo abilitativo diciamo di livello forse un tantino superiore a quello universitario ed giusto per fartelo sapere, uno di questi titoli riguarda proprio un tipo di meccanica particolare con la sua dinamica applicata compreso lo studio ed il calcodo delle forze in gioco a cui sono sottoposte delle singole parti o delle strutture composte molto più complesse oltre ed ovviamente anche il calcolo strutturale delle stesse parti.
Ora che più o meno ci siamo presentati, se vuoi (ma non sei obbligato) fidati quando ti dico che le gallocce che lavorano come le mie strutturalmente lavorano molto meglio e sopportano molto più carico di quelle che invece sono fornite di bocche di rancio.
Le bocche di rancio deviano l'angolo di lavoro trasformando tutte le componenti in gioco
in un unica forza di trazione trasversale che sottopone i bullioni di fissaggio
ad un unico sforzo di taglio dove lo stesso bullone ha minor resistenza rispetto invece ad uno sforzo dovuto a trazione lineare. Non per nulla le tronchesi quando devono tagliare una barra di metallo hanno i loro coltelli che agiscono propio a taglio trasversale.
Quindi tornando al concetto, una bitta o galloccia che si voglia, se sottoposta ad un unico sforzo da taglio, oltre ad aver una minor componente di resistenza rispetto ad altre, avrà i suoi bulloni di fissaggio che terranno fino ad un certo punto troncandosi poi tutto insieme senza preavviso alcuno lavorando esattamente come se fossero fra i due coltelli di una tronchese.
Le altre bitte, quelle che lavorano come le mie, hanno invece una maggior resistenza perchè hanno degli sforzi meglio distribuiti su più punti di resistenza venendo sottoposte a tre tipi di forze distinte che spannonicamente vengono distribuite: per circa il 30% a copressione dove lavora solo la falchetta e la bitta neanche sente questo sforzo; per circa un'altro 30% a sforzo di taglio dove lavorano i bulloni di fissaggio che hanno meno resistenza ma a differenza delle altre qui lo sforzo è parziale; per circa 40% ad uno sforzo di rotazione dove anche qui lavorano i bulloni di fissaggio ma in questo caso la forza in gioco viene scomposta e trasformata a sua volta. Uno sforzo di rotazione applicato alla bitta fa si che questa si torca e mentre si torce, quasi come se fosse una pinza, mentre piega il bullone lo sottopone ad una trazione lineare dove lo stesso bullone ha un'ottima resistenza ed in più: in questo caso prima che il tutto molli, come nel mio caso, abbiamo un buon preavviso visivo della quesione. Immagiate un bullone in una morsa e voi che lo piegate con la pinza e vedrete che il bullone quando inizia a piegarsi inizia anche a stirarsi.
PS - Nel caso fosse sfuggito, ho indicato due cause fondamentali che nel mio caso hanno determinato il preavviso che purtroppo non è stato dato ad altri che poi, superato questo evento con le bitte indebolite, sono stati soggetti a danni successivi senza rendersi conto della vera causa. Il primo caso fondamentale è che la torzione delle mie bitte è stata causata particolamente da un'evento eccezzionale durante il quale, mentre a Rapallo le barche affondavano, nel mio porto sono stati registrati
93 nodi di vento da Sud e purtroppo avendo la prua a sud quelle mie due bitte hanno sopportato tutto il carico; la seconda causa che ha contribuito a farle torcere è il fatto che le mie bitte o se preferisci gallocce come da giusto termine, hanno una base piccola che distribuisce su poca superficie sottostante tutti i carichi e per di più, quella superficie sottostante è costituita da legno facilmente comprimibile. Se tu poggi un cacciavite sulla vetroresina e spingi con la tua forza, la vetroresina si graffia ma il cacciavite non affonda mentre, se tu poggi il cacciavite su del legno e spingi con la stessa forza vedrai che il cacciavite affonda.
Detto ciò ed essendo terminati in merito tutti gli argomenti realmente utili e costruttivi, io continuo a tenermi le mie bitte così come sono lasciando agli altri la libertà delle loro opinioni augurando a tutti gli amici della vela tecnici o teorici che siano, un SERENO E FELICE ANNO NUOVO.
(01-01-2021 15:05)bullo Ha scritto: [ -> ]Le bitte si trovano anche a bordo delle navi. Singola Bitta, due bitte, sono in coperta e anche sul capo di banda vedi battelli e M/N a Venezia.
Sul passetto, pontile galleggiante di attracco bitta a forma di funghetto per far in modo che la cima lavorando in doppio verso l'alto non si scappelli.
Consiglio di usare gallocce o Castagnole in acciaio inox che può piegarsi mentre l'alluminio si spezza.-
Con la nomenclatura non c'è nessun problema se a bordo tutti sanno il significato di un termine e cosa s'intende, davamo nome a delle vele es: el carton; el
copa oche; tutti sapevano cos'era.-
+1 e Buon Anno caro Bullo