12-11-2020, 15:37
Come da titolo, circa un mese fà, sdraiandomi a prua per controllare i danni che il vicino mi ha fatto al bompresso di carbonio durante una sua incauta manovra all'ormeggio mi sono accorto che le bitte di prua si erano notevolmente piegate verso l'esterno.
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In effetti, dopo un primo momento di incomprensione, ho realizzato che nel Bavaria 44 le bitte di prua non lavorano a trazione longitudinale ma bensì a trazione trasversale.
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Data la loro posizione sul tek, lavorando oggi e lavorando domani, era del tutto inevitabile che il legno prima o poi subisse una compressione in corrispondenza ai piccoli piedini della bitta agevolandone poi l'eccessiva flessione dei bulloni di tenuta tanto più che su questa barca non ci sono neanche mai state le classiche bocche di rancio le quali, riportando la cima più verso prua, la avrebbero allineata sulla bitta stessa in modo di farla lavorare a trazione longitudinale e non trasversale.
Le bocche di rancio a prua non mi sono mai piaciute, ti fanno spaccare la schiena per cazzare il corpo morto perchè l'angolo di tiro che creano è favorevole alla bitta ma sfavorevole allo scorrimento della cima e quindi, per me è un valore aggiunto il fatto che non ci siano ma qualcuno in merito potrebbe avanzare l'ipotesi che poi questo sia il prezzo da pagare.
Ovviamente l'ipotesi eventualmente avanzata resta solo un'ipotesi perchè, a pensarci bene, se ci fossero state le bocche di rancio montate sul tek, non sarebbe poi stata la bitta a piegarsi ma sarebbero state le stesse bocche di rancio a piegarsi perchè sarebbero state loro a lavorare ad una trazione trasversale e quindi, il problema non è quello delle bocche di rancio ma è il fatto che tutti gli sforzi, trasversali o longitudinali che siano, questi poi vengono scaricati sul legno che per quanto duro possa essere, questo è comunque sempre soggetto ad una facile compressione.
Analizzato quindi il problema e visto che la situazione precedente aveva lavorato intensamente per i 16 anni precedenti sopportando di prua anche gli 80 Knt della famosa libecciata che fece danni immemorabili a Rapallo, ho riflettuto arrivando alla conclusione che maggiorando abbondantemente la superficie di appoggio si potrebbe risolvere il problema o per lo meno, se non si risolve totalmente, avendo comunque qadruplicato la superficie di appoggio grazie ad una piastra inox da 6 mm di spessore, sicuramente dovrei anche aver almeno triplicato i tempi necessari al riverificarsi del problema quindi, per i prossimi 48 anni (16 anni x 3) non mi dovrei più preoccupare....
PS - Nei prossimi decenni vi farò sapere....
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Le bocche di rancio a prua non mi sono mai piaciute, ti fanno spaccare la schiena per cazzare il corpo morto perchè l'angolo di tiro che creano è favorevole alla bitta ma sfavorevole allo scorrimento della cima e quindi, per me è un valore aggiunto il fatto che non ci siano ma qualcuno in merito potrebbe avanzare l'ipotesi che poi questo sia il prezzo da pagare.
Ovviamente l'ipotesi eventualmente avanzata resta solo un'ipotesi perchè, a pensarci bene, se ci fossero state le bocche di rancio montate sul tek, non sarebbe poi stata la bitta a piegarsi ma sarebbero state le stesse bocche di rancio a piegarsi perchè sarebbero state loro a lavorare ad una trazione trasversale e quindi, il problema non è quello delle bocche di rancio ma è il fatto che tutti gli sforzi, trasversali o longitudinali che siano, questi poi vengono scaricati sul legno che per quanto duro possa essere, questo è comunque sempre soggetto ad una facile compressione.
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PS - Nei prossimi decenni vi farò sapere....